25 gennaio, 2007

Astrea strabica e la giustizia fittizia

Absit iniuria verbis

Un canale televisivo nazionale trasmette ogni sera un bolso telefilm il cui protagonista è un solitario eroe che si vendica in modo esemplare su squallidi parvenus che sono diventati ricchissimi e famosi, ricorrendo alle azioni più infami e meschine. Costoro, infiammati dalla cupidigia di denaro e di successo, non esitano ad uccidere, a tradire, a calunniare, a menomare innocenti.

Questi mostruosi delitti, però, non restano a lungo impuniti: l’impavido ed ingegnoso vendicatore, alla fine di ogni puntata, ristabilisce la giustizia, dando, per qualche istante, agli ingenui e frustrati telespettatori un risarcimento per la profonda, radicale, inestirpabile iniquità che regna incontrastata nel nostro laido mondo.

La “giustizia” umana reale è, infatti, agli antipodi rispetto agli scioglimenti banalmente compensatori di questa dozzinale produzione televisiva. Senza dubbio la “giustizia” è debole con i forti e forte con i deboli, ma questa è solo una delle sue infinite tare. Infatti questa Astrea strabica, con la benda scostata dagli occhi, che regge una bilancia dai piatti sbilanciati, questa dea abominevole che troneggia nei luoghi della prevaricazione e della falsità, ossia i tribunali, è l’incarnazione di un potere funesto e demoniaco.

Questo potere, come diceva Catone, lascia che i ladri pubblici vivano “tra la porpora e l’oro, mentre i ladri privati sono in catene”. Questo potere sciagurato mira a diffondere terrore ed insicurezza tra la popolazione, consentendo a delinquenti pericolosissimi di agire indisturbati, di modo che le persone invochino misure di controllo sempre più coercitive per “combattere” quei problemi che il sistema stesso ha deliberatamente creato.

Investigatori che costruiscono prove per incastrare innocenti, con il fine di nascondere i veri colpevoli o pur di offrire all’opinione pubblica un capro espiatorio; giudici corrotti, ignoranti e pigri, che emettono sentenze assurde; esami del DNA del tutto inaffidabili; inaugurazione degli anni giudiziari con penosi personaggi avviluppati in ridicoli paludamenti; legulei barbogi ed intriganti; misure draconiane contro i “reati” d’opinione; tribunali speciali, leggi speciali… queste sono le vere caratteristiche della “Legge”. Magari il Bene trionfasse sul Male qualche volta! Nella realtà si assiste solo alla vittoria della “Law” e dell’Order, anzi del New world order.

5 commenti:

  1. è fin troppo semplice pensare la giustizia al servizio dei potenti, ma non credo che la situazione possa cambiare.

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  2. Anzi, forse la situazione è destinata a peggiorare... se non cambierà radicalmente qualcosa. Ciao

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  3. Speriamo che arrivi in tempo: la misura è quasi colma. Ciao

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  4. La giustizia è di chi se lo può permettere,e già questo di per sè non è giusto.
    www.diariodiunesattore.blogspot.com
    Tato

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