25 febbraio, 2007

Vinti a Vicenza?

Il presente testo, scritto prima della morte e resurrezione del governo prodi, non vuole essere irrispettoso nei confronti di chi ha manifestato a Vicenza, ma una constatazione di quanto, senza la conoscenza dei retroscena, le proteste siano inutili.

Il 17 febbraio scorso si è svolta a Vicenza una manifestazione contro l’ampliamento della base statunitense. Nonostante alcuni esponenti dei comitati che hanno organizzato la protesta fossero stati esortati affinché inalberassero striscioni contro le scie chimiche, tali striscioni non si sono visti. Sarebbe stata un’occasione propizia per consentire a molta gente di conoscere uno dei misfatti più mostruosi che i potenti abbiano mai perpetrato a danno dei cittadini.

Invece, con tanti cortei, con tanti discorsi a favore della pace, con tanti slogans spesso indirizzati contro l’esecutore e non contro il mandante, che cosa si è ottenuto? Temo che non si sia ottenuto alcunché. L’installazione militare sarà ampliata. D’altronde con un ministro degli esteri come D’Alema, valvassore del vassallo statunitense, che cosa ci si può attendere? Il prode nocchiero Massimino sta dirigendo la sconquassata nave italiana verso il maelstrom, complici la ciurmaglia composta dalla cosiddetta sinistra radicale. Con queste decisioni ignominiose, Massimino suggella la sua gloriosa carriera già illuminata dal magnanimo gesto di appoggiare Clinton nella sua proditoria ed infame aggressione alla Serbia, rea di non essersi piegata al diktat dell’O.N.U., l’Organizzazione dei Nazisti Uniti.

Furono veramente profetiche le parole che scrissi tempo fa, quando paventai una climax guerrafondaia dell’Italia, qualora, nell’ambito di un esecutivo di “centro-sinistra”, fosse stato scelto come titolare del dicastero degli esteri l’intrepido piloto. Le formule apotropaiche (D’Alemai), con cui una trasmissione televisiva tentò di stornare tale calamità, si sono rivelate inefficaci.

Così ci ritroviamo con alcune persone che scambiano la protesta vicentina con una sfilata di carri carnascialeschi e che si compiacciono in quanto la manifestazione non è stata rovinata da episodi di violenza. Ciò è positivo, ma se tutto doveva ridursi ad un’esibizione di carri allegorici, perché non organizzarla a Viareggio?

5 commenti:

  1. Ciao Zret,
    secondo me sei stato ampiamente largo di manica attribuendo al baffetto velista il titolo di valvassore; più probabilmente un valvassino del valvassore del vassallo del signore.
    Scherzi a parte non posso altro che citare i versi di una canzone rap del quasi sconosciuto Turi:

    ...ma scrollati il fardello di cambiare il mondo con la
    fiaccola e il cartello,
    qui serve più cultura per spostare
    un solo singolo tassello.

    Quando il potere permette alla piazza di essere gremita, di sicuro non la teme affatto, in quanto ha già preso le contromisure per dirottare l'attenzione dalla parte sbagliata.
    Per ciò alla fine non rimane altro che una mera sfilata carnevalesca che si confonde con le tante del periodo.
    Saluti, Nico

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  2. Ciao Nico, la gerarchia feudale ha al vertice... Sootoscrivo le tue parole: queste manifestazioni sono poco più che sfoghi per gente che verrà comunque gabbata. Mi devo congratulare con te per i commenti che scrivi su comedon, sul quale non intevengo più per evitare i gridolini di quei baciabile di remo e di affus. Ciao e grazie.

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  3. Sai Zret, io non cerco lo scontro, ma quando vedo un post seguente al mio che cerca di fuorviare le mie parole mi sento di ribattere, poi visto il calibro dei commenti di codeste eminenze, non vorrei che chi legge mi pensasse connivente a "cotanta tracotanza e malafede".
    Grazie a te ed al tuo blog, il quale è sempre preziosa fonte di ispirazione.
    Saluti, Nico

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  4. Nico, quei due bigotti sono usi a distorcere ogni sillaba. Hanno la mente annebbiata dai loro pregiudizi superstiziosi. Tantum potuit suadere religio malorum. Comunque è per gente come quella che non si procede di un millimetro, volgo ignorante che quasi tutto decide e vuole decidere. Altro che USA, il nemico è qui in Italia. L'albero del male ha radici profonde e tenaci.
    Grazie per i tuoi contributi. Ciao

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  5. Manifestazione= contentino prima di essere (comunque) vittime di un torto. Eppure la gente è felice di poter manifestare... mi domando se davvero ci sia una speranza

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