04 aprile, 2007

Wu wei

Esiste un principio del Taoismo cui dovremmo improntare più spesso la nostra condotta: è il wu wei, espressione che, nell’impossibilità di rendere una lingua come quella cinese piena di sfumature e di eleganti metafore, è tradotta con “non agire”.

Non è un’esortazione ad un atteggiamento fatalista o tanto meno rinunciatario, ma un invito a rendere il più possibile il proprio spirito duttile alle diverse circostanze, evitando che la vita e le sue vicissitudini ci coinvolgano, generando una tensione smodata sì da turbare il ritmo naturale delle cose. Senza dubbio non è facile, ma bisogna provare a restare distaccati, (non insensibili), come il saggio descritto da Lucrezio che osserva la battaglia di lontano. Bisogna cercare di evitare sterili polemiche con individui cui è inutile rivolgersi, semplicemente perché sono ad uno stadio evolutivo infimo (direi infimissimo, se infimo non fosse già un superlativo): costoro dovranno affrontare duri cimenti, prove dolorose in questa o in altre dimensioni e, fino a quando non avranno trasformato il piombo interiore in oro, non potranno comprendere neppure la superficie delle cose.

Questa vuole essere anche un’autocritica: troppe volte mi sono lasciato trascinare dagli eventi e dalle diatribe. In questi ultimi tempi, però, cerco di guardare le situazioni con distacco e vedo che i fuochi delle ingiurie e degli attacchi personali si spengono rapidamente. Anche quando la livida fiamma dell’invidia e dell’acrimonia continua ad avvampare, piuttosto che cercare di spegnerla, aspetto che il fuoco consumi la materia.

Non è un caso comunque se non mi occupo quasi mai, a differenza di quanto avviene in altri siti, di burattini ventriloqui, di omuncoli delle istituzioni, il cui peso nella politica è prossimo allo zero. Non è un caso, se non rispondo quasi più alle provocazioni dei vari disinformatori attorno ai quali, presto o tardi, si creerà il vuoto.

Tentiamo di trasformare l’ira in indignazione e l’indignazione in azioni e pensieri consapevoli volti al risveglio, se possibile.

Mentre i cercatori della verità diventano ogni giorno più numerosi ed impavidi, l’imperatore, attorniato dai suoi bavosi, tremebondi cortigiani presto capirà di essere nudo.

24 commenti:

  1. Ciao Zret,
    a mio parere hai affrontato un aspetto molto importante.
    Concordo pienamente con il fatto di tenere un atteggiamento distaccato dalle tematiche affrontate, di modo che la tensione non ci strangoli; sottoscrivo altresì il fatto di non perdersi in infruttifere aspre diatribe con i cani da guardia del sistema, consapevoli e non.
    Cito:
    "Tentiamo di trasformare l’ira in indignazione e l’indignazione in azioni e pensieri consapevoli volti al risveglio"
    Mi auguro che queste parole facciano breccia nel più grande numero di persone possibile, grazie alle quali si possa davvero fare un passo avanti nella consapevolezza collettiva, che un agognato giorno forse permetterà il risveglio delle masse.
    Nel mio piccolo le ho già fatte mie allegandole alla cartella di aforismi e pensieri da ricordare. Grazie.
    Saluti, Nico.

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  2. Ciao Nico, sono onorato che tu abbia riportato la frase nella tua raccolta di aforismi. E' per me un immenso piacere constatare quante persone sono consapevoli ed accorte. Non demordiamo e procediamo viribus unitis. Ciao!

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  3. Per la mentalità occidentale comprendere il concetto ' Wei Wu Wei' è pressochè impossibile.
    L'agire del Saggio ma anche dello stolto deve essere idealmente svincolato da qualsiasi scopo od obiettivo. La giusta azione si deve cioè portare avanti senza che si abbia in mente un qulasiasi fine quale ad esempio l'educazione o il risveglio delle masse. La salvezza può partire solamente dalla singola individualità e non ce ne deve importare nulla se l'uomo della strada capisce o non capisce. Intenderà dunque unicamente chi è destinato a comprendere. Dobbiamo lasciarci alle spalle la mania tutta occidentale del fare proseliti e di convertire il prossimo a come la pensiamo noi. Quanto male ha fatto nel corso dei secoli e dei millenni la dissennata volontà di infliggere la propria fede di qualunque genere essa sia ai propri simili!
    Il Wu Wei si ricollega al concetto di Motore Immobile che per analogia il Taoismo applica al Saggio pienamente realizzato.
    E' una condizione interiore lontanissima da quella che appare la situazione ontologica dell'uomo decaduto. Per parte nostra non possiamo nemmeno farcene una vaga idea. Occorre dapprima una radicale trasformazione della coscienza ed il passaggio - per usare un'espressione dello steineriano Massimo Scaligero (ma si può definire in tanti altri modi)-dal pensiero riflesso della coscienza ordinaria al Pensiero Vivente. Cosa non facile ed alla quale si può agognare inutilmente anche per tutta la vita e forse oltre. Forse dopo aver compiuto detta purificazione preliminare, ci si incamminerà lentamente verso la sommità del Monte aspirando piano piano allo stato interiore di Wu Wei proprio dei Saggi.

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  4. L'Oriente è molto lontano, ma un lungo viaggio comincia sempre con un primo passo. Ciao e grazie per il dotto contributo.

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  5. Secondo me non c'è tema o concetto che non si possano capire, perchè si è degli occidentali o di altra appartenenza geografica.
    Forse siamo diventati un po' troppo pessimisti e ci imponiamo limiti che in realtà ci sono solo nella nostra testa.
    Credo che potenzialmente siamo tutti in grado di trasformare il pensiero riflesso della coscienza ordinaria in Pensiero Vivente, basta prenderne coscienza e farlo. Di difficile rimane solo quello che noi reputiamo tale.

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  6. Allora comincia tu, Nico, a risvegliarti usando la tua nuda volontà. Io in circa un quarantennio non ci sono riuscito.
    ma altri avranno sicuarmente più 'chances' di me, non lo metto in dubbio. Questi eventi interiori non dipendono da noi ma da una certa qual sorta di destino che uno si porta dietro dalla nascita. Taluni definiscono tale trasformazione come 'Grazia'.E soprattutto in tal domnio nessuno si sognerà mai di fare il 'furbo'.
    Immagino tu sia alquanto giovane e quando si è tali l'ottimismo non deve mancare ma poi, con il passare degli anni, tutto si ridimensiona.
    Le masse non si risveglieranno: il risveglio è individuale e mai collettivo.

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  7. La saggezza perfetta ha qualcosa di inumano e di astratto: è per questo che Shaul (o chi per lui) ci lasciò questa perla, anche se mal incastonata: "Conosco i pensieri dei saggi e so quanto siano vani". D'altronde il TAO è osmosi tra opposti principi, unità ed armonia. Anche alcuni taosti sentirono l'esigenza di agire: non a caso dal Taoismo derivano molte pratiche al confine tra magia e divinazione. Fu un'involuzione? Forse, ma sintomatico di quanto il Wu Wei sia quiete e movimento al tempo stesso. In un'altra dimensione sarà possibile destarsi a nuova vita e comprendere qualcosa? Cominciamo da noi stessi: ognuno ha il suo karma.
    Ciao a tutti.

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  8. Ciao Paolo,
    tu asserisci che il risveglio possa essere solo individuale e non collettivo. Secondo me può essere che fino ad oggi non sia stata raggiunta una "massa critica" sufficiente affinchè la possibilità di tale risveglio diventi patrimonio della coscienza collettiva.
    Altresì penso che "in circa un quarantennio" una persona sia assolutamente giovane.
    Con le mie parole volevo solo dare il mio punto di vista sulla questione e non dare nulla per scontato, nel pieno rispetto di quelle che sono le tue preziose opinioni, le quali leggo con piacere ed ammirazione per la lucidità e per l'eccellente taglio.
    Ti assicuro che mi metto in prima persona a cercare di svegliarmi usando la nuda volontà perchè mi sento di perseverare in tal senso.
    Mi dispiace solo che tu ti sia arreso così presto.
    Un caloroso saluto.
    Nico
    P.S: Ho ventisei anni.

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Quando parlavo di risveglio, mi riferivo in primis a sé stesso:"De me, non de virtute loquor", potrei chiosare, parafrasando Seneca. Quanto al civile dibattito tra Paolo e Nico, mi sembra si attagli una massima di Hegel, filosofo che non amo, ma il cui aforisma qua mi sembra idoneo:"Le controversie più accese sono quelle in cui ambedue gli interlocutori hanno ragione". La cito a memoria: il senso è questo all'incirca. Ciao a tutti.

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  11. Errata corrige: "me stesso", non "sé stesso".

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  12. Credo che la "massa critica" necessaria ad innescare un risveglio globale sia molto prossima (se non coincidente) alla totalità degli esseri umani: del resto siamo individualisti e scettici di fronte a tutto. E' davvero importante rimanere il più distaccati possibile dagli eventi anche in senso temporale.

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  13. Grazie, Nico, dei tuoi interventi davvero intelligenti. Dici di avere ventisei anni ma secondo me ne dimostri molti di più ( come ben comprendi, si tratta di un complimento).
    Che cosa ti fa supporre che io mi sia arreso? Il quarantennio riguarda la 'queste' iniziata quando ero adolescente ma l'età anagrafica recita cinquantacinque, essendo io nato in piena Guerra Fredda un brumoso e nevoso mattino del gennaio 1952.
    Una volta colpiti dal 'morso della tarantola', - se non sbaglio, altra espressione taoista - non è più possibile tornare indietro e l'unico scopo dell'esistenza diventa quello giorno dopo giorno e notte dopo notte.
    Ma come mi ero permesso di far notare, non è il risultato che conta ma l'aver combattuto la giusta battaglia. Saranno poi gli Dei a incoronare o a dismettere il questuante.
    Ciao, Zret, e grazie per l'ospitalità che riservi ai miei interventi a volte strani e lunatici.

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  14. Paolo,
    se non ti sei dato per vinto ne sono felice.
    Per il resto sottoscrivo il tuo commento e se ciò che conta è aver combattuto la giusta battaglia, benissimo, non ci sarà nulla da recriminare.
    Saluto te, Zret e il Capitano.
    Nico.

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  15. Anch'io ammiro Nico: ha soli 26 anni ed è già così avanti! Non è tuttavia una questione anagrafica: si nasce già con un bagaglio, con una memoria.
    Paolo, i tuoi interventi "strani e lunatici" sono quanto mai graditi. Amo l'eccetricità, l'eresia, il pensiero divergente, la conoscenza per così dire selenica, che palpita della luce fredda, ma feconda della luna.
    Grazie a tutti voi per i vostri raggi di luce.

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  16. sulla questione età anagrafica dietro ad un nick si potrebbero fare svariate riflessioni e certo condurrebbe a sorprese notevoli...

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  17. E' vero: avremmo molte sorprese. Ciao

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  18. Paolo hai detto:
    La giusta azione si deve cioè portare avanti senza che si abbia in mente un qulasiasi fine quale ad esempio l'educazione o il risveglio delle masse. ... / ... La salvezza può partire solamente dalla singola individualità ... / ... Dobbiamo lasciarci alle spalle la mania tutta occidentale del fare proseliti e di convertire il prossimo a come la pensiamo noi. ... / ...
    Le masse non si risveglieranno: il risveglio è individuale e mai collettivo.


    Parli di Giuste azioni, battaglie, di singoli eletti. Il mio approccio è radicalmente opposto (non polemico) al tuo.

    Passami il ragionamento, non è un'offesa spicciola, ma il tuo atteggiamento è discutibilmente razzista. Per certi versi nel mio immaginario le figure oscure che tanto deprechiamo le dipingo dietro un atteggiamento che trova analogie nei presupposti delle critiche che hai fatto. Per forza di cose considero proprio questo atteggiamento una delle cause della situazione attuale, di una massa sopita, dormiente.

    Ovvio non siamo tutti uguali, c'è chi ha più sale nella zucca rispetto altri ma nella media siamo tutti, potenzialmente, intelligenti; ognuno con le sue varianti, capaci di recepire. Senza dover essere necessariamente i protagonisti di una pseudo forma di selezione naturale.

    Ho iniziato il mio percorso in questa vicenda un passo alla volta, un percorso pubblico/b-loggato che trova senso non nel convincere le persone ma nel dare spunti critici, generare un contraddittorio che se ben gestito può risultare costruttivo per lo scopo, far scattare il meccanismo che genera l'impulso alla Domanda. Far sorgere il bisogno di trovare delle risposte, oltre la verità di plastica che ci ha cullato fino oggi. Inutile propinare risposte anche se calate dall'alto dell'Olimpo se ad attenderle non c'è qualcuno con le orecchie aperte.

    Da un po' di tempo sono dell'opinione che il risveglio della massa sia possibile, per l'esattezza da quando ho aperto il blog (ovvio che non mi aspetti chi sa cosa ma è anche un'azione a fronte dell'inerme frustrazione). Potrei dire di esserne io una prova.
    Il potere della rete può servire per bruciarci ma al tempo stesso esser funzionale al risveglio. Suppongo chi di noi scriva un blog condivida.
    Grazie alla rete siamo tutti qui seduti alla tessa tavola nonostante i km, gli anni, la preparazione che ci distingue. Questi concetti ormai sono datati come acqua calda

    L'istinto , che mi ha spinto fino qui, ad oggi, mi insinua la sensazione che il tempo sia davvero agli sgoccioli. Poco mi interessa aspettare il giorno in cui i vari detrattori troveranno il vuoto attorno a sè, mi sembra uno spicciolo desiderio di vendetta non la cerco, al contrario cerco di combattere questi detrattori e fare in modo che proprio questa battaglia sia funzionale al risveglio della massa connessa.

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  19. La Vostra presenza attiva, il Vostro impegno e la Vostra saggezza, fanno da eccezionale controbilanciamento, rispetto alla pochezza intellettuale e morale di molte persone di nostra conoscenza. Ciò mi conforta e mi sprona a non lasciare la presa.

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  20. Non sono passati neanche 2 anni da quando ho iniziato questo cammino di risveglio, di ricerca della verità su tutto ma sopratutto ricerca interiore di me stesso.
    Noto un grande cambiamento dentro me, non avrei mai immaginato di maturare cosi velocemente in pochissimo tempo.
    Riflettendo su questo bellissimo articolo di Zret, mi ci sono immedesimato. E' proprio quello che provo ultimamente.
    I problemi quotidiani mi scivolano addosso, l'odio e il rancore non trovano più spazio nei miei pensieri. E' come se guardassi la mia vita da dietro le quinte con curiosità ma senza prenderla troppo sul serio. Riesco ad intuire che questa vita è solo un piccolissimo tratto dell'intera esistenza che ci aspetta. Non riesco ad immaginarmi altro se non a comprendere che sono sul sentiero giusto che porta in cima al monte. Altri prima di noi l'hanno percorso e altri lo faranno dopo di noi, ognuno seguendo il proprio destino.

    Ps. Ho anch'io 26 anni.

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  21. Ciao Agostino, grazie. Ciao Trunksz, credo sia come dici tu. Ciao

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  22. Ciao Angelotta, guarda che ho ancora gli artigli pronti per graffiare un testo di fantateologia. :)La nostra ripugnanza per l'ipocrisia, l'indifferenza e l'ignoranza rimane intatta. Spero di procedere sulla strada del distacco e di non arretrare: la vita riserva molte sorprese. Ciao e grazie!!!

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  23. Non sò se questo commento verrà letto, è un articolo vecchio, ma c'è da rettificare qualcosa, non perché io conosca più di voi, ma gli sbagli debbono essere corretti no?

    Precisamente il wu wei è impossibile da ragiungere ad un uomo normale.Tendere,impegnarsi,provare a raggiungere lo stato del wu wei da soli è impossibile, e d'altronde non significa assolutamente distaccamento o isolamento o indefferenza(intesa però nel mondo moderno come oggi la intendiamo ,poché altrimenti,nel reale significato,è sicuramente accostabile).
    E' anche sbagliato affemare che si sia saggi,quasi fosse il raggiungimento di un alto livello di sapienza umana,quando propriamente si è invece un tutt'uno con Dio.E' quindi il raggiungimento del Sè e non il distaccamento del Sè, che permette di trascendere il mondo individuale e la manifestazione/creazione tutta.E' poi sbagliato affermare che il saggio qui chiamato non abbia obiettivi,poiché egli ha precisamente una missione,ed essendo un tutt'uno con Dio, essa è la volontà di Dio su di lui che la incarna.
    L'errore più serio è però quello di credere di arrivare allo stato di uomo universale senza essere ricollegati ad una via iniziatica tradizionale(il taoismo lo è).Ecco quindi che il concetto di non agire può ed è logico che sia(o sia stato) possibile anche in occidente,tramite regolari vie iniziatiche.


    Saluti

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