26 luglio, 2005

Fiat nox

Seth Fiat nox...e la notte fu.
I nuovi "dei", gli "dei" del terzo millennio hanno creato l'oscurità. Essi albergano in luoghi inaccessibili, misteriosi da dove decidono i destini umani e del pianeta. Questi "elohim" avidi di sacrifici e mai sazi di sangue, talvolta, mostrano il loro augusto volto nel tempio della modernità, la televisione, circondati da un' accolta di sacerdoti-giornalisti, per dispensare le loro profondissime, arcane "verità" sul terrorismo, i cambiamenti climatici, i fenomeni economici... Immani turbe di fedeli li adorano, li venerano, pendono dalle loro labbra, implorano grazie. Folle di oranti gremiscono le piazze per ascoltare i loro sublimi, alati discorsi, gli accorati moniti, le paternalistiche ammonizioni.
Come negli antichi pantheon, anche in quello attuale esistono numi più importanti e dei inferiori: così, anche l'Italia, la terra del dio Saturno, oggi ha il privilegio di ospitare un Messia che disvela la sua "verità". Questo rampollo divino, afflitto da un terribile complesso d'inferiorità nei confronti dell'Altissimo, tenta in ogni modo di emularne l'oscura magnificenza, sebbene difficilmente vi riesca. Se l'Altissimo è capace di stendere uno spesso manto di tenebre sulle verità scomode (i conflitti, la "guerra" al terrorismo", l'intreccio tra finanza e criminalità...), se è capace di ottenebrare le mente dei suoi devoti e dementi fedeli, perché - protesta il piccolo messia - non posso farlo anch'io?
Si dovrebbe indagare su Abu Omar, probabile infiltrato al soldo della CIA, rapito a Milano da agenti statunitensi: che cosa decide il piccolo dio? Di opporre il segreto di stato sull'intera vicenda, una tra le innumerevoli, inconfessabili trame costantemente occultate e insabbiate.
Ha deciso, ha voluto, ha proferito la numinosa frase: Fiat nox... e la notte fu.

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