05 ottobre, 2005

Nomina sunt omina

Nomina sunt omina, dicevano i Latini, ossia i nomi sono presagi.

Ora, in Italia opera un’associazione che si batte per la difesa dell’ambiente, per salvaguardare gli ecosistemi con la fauna e la flora che li rendono unici e preziosi. Considerando, però, che tale associazione, pur benemerita in molti settori inerenti alla protezione della natura, soprattutto per l’encomiabile dedizione dei semplici soci, continua caparbiamente ad ignorare l’urgente problema delle scie chimiche, mi sembra doverosa una riflessione.

I vertici di Lega Ambiente –è questa l’associazione cui mi riferisco- mi paiono simili a quelli di un classico partito, un centro di potere, dominato ed occupato, se si escludono pochissime eccezioni, da mestatori e caudatari, anche se, a volte, tra la base, è possibile trovare qualche persona onesta ed animata da nobili ideali.

Così i notabili di Lega Ambiente, colpiti dal micidiale virus che trasforma movimenti e gruppi, pur nati sotto i migliori auspici, in partiti e corporazioni, nell’accezione deteriore dei termini, si rifiutano di dare un riscontro a quei cittadini, che, allarmati, chiedono ci si occupi, anche solo a fini di studio, della questione “scie chimiche”.
Perciò, visto che i nomi devono, a mio modesto parere, rispecchiare la realtà, se detestiamo l’ipocrisia del linguaggio che denota l’ipocrisia del comportamento, se, per dirla con Manzoni, vogliamo smascherare ogni “trufferia di parole”, propongo che Lega Ambiente sia ribattezzata Lega Ambiniente.

P.S.: Absit iniuria verbis.


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