08 novembre, 2005

Il Festival della scemenza

A Genova, nel periodo tra il 27 ottobre ed il giorno 8 novembre, si tiene il Festival della scienza, un’iniziativa didattica volta ad avvicinare gli studenti a vari temi scientifici e tecnologici in modo operativo e ludico.

Di per sé, questo “salone” con “mostre, exibit (ma che cosa sono?) e laboratori”, potrebbe essere un’iniziativa lodevole, sebbene su che cosa significhi “scienza” e su quale sia la sua funzione nell’era contemporanea, vorrei, per evitare ingenui entusiasmi, si leggessero alcuni illuminanti pagine di Husserl e di Heidegger.

Tuttavia, prescindendo da queste mie perplessità, quello che più mi ha colpito è l’insidia che si nasconde dietro un’attività di questo tipo: mi riferisco ad uno dei laboratori fra i tanti del Festival, denominato “Come un parlamento (il minuscolo dell’iniziale della parola “parlamento” è mio): sulle biotecnologie la parola ai giovani”. Ecco le istruzioni della simulazione didattica: “Cento venti ragazzi delle scuole superiori simulano un confronto parlamentare su temi di stringente attualità, riflettendo su un’applicazione precisa e realistica (?), come l’autorizzazione alla coltivazione di basilico geneticamente modificato per resistere ai parassiti”.

Basilico geneticamente modificato? Per resistere ai parassiti? Sono basito. Le ipotesi sono due: o gli ideatori di questo Festival sono del tutto scemi, poiché ignorano gli studi recenti e documentatissimi che hanno dimostrato in modo pressoché inoppugnabile la nocività degli o.g.m., o, congettura più verosimile, costoro tentano di manipolare le nuove generazioni, facendo credere agli allievi che la coltura di piante il cui DNA è stato alterato, è auspicabile.

A proposito degli o.g.m., si legga la voce inerente dell’enciclopedia di scienze naturali a cura di Mario Tozzi, geologo che non può essere certo accusato di essere uno scienziato eretico o un “teorico” della cospirazione. Tra le altre cose una diabolica società multinazionale del settore agroalimentare commissionò uno studio i cui risultati sono stati tenuti segreti per molto tempo, ma che sono poi filtrati. La conclusione è stata inequivocabile: nelle cavie nutrite con prodotti o.g.m. furono diagnosticate patologie di varia natura ed ingrossamento degli organi.

Mi sembra allora che non ci si possa fidare più di nessuno: il Festival della scienza si rivela, per certi aspetti, un’operazione subdola e fraudolenta. Latet anguis in herba, ossia “si nasconde il serpente tra l’erba”, anzi… tra le foglie del basilico.
Sugli o.g.m vedi http://www.x-cosmos.it/

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