La biosfera è quel sottile involucro, comprendente parte della litosfera, dell'idrosfera e dell’atmosfera del nostro pianeta, in cui nascono e si sviluppano le varie forme di vita vegetale ed animale. Tuttavia, mai termine mi è sembrato meno appropriato per indicare una realtà diametralmente opposta.
Infatti, anche se prescindiamo dalle carneficine, dalle guerre, dai massacri che insanguinano ed insanguinarono la Terra, dai milioni di animali sacrificati un tempo sugli altari degli dei, oggi sulle mense di un’umanità vorace, anche se cerchiamo di dimenticare che la vita, pure quella di un semplice filo d’erba, si alimenta della morte, anche se chiudiamo gli occhi per non vedere che le splendide meraviglie della natura sono soltanto un sembiante su un volto putrefatto, come non avvertire che, come disse qualcuno, la Terra è l’inferno di un altro mondo?
Siamo invischiati in una ragnatela magnetica. Energie invisibili, ma negative ci compenetrano. Il cielo è opaco, il sole pallido ed esangue, l’acqua è amara, il suolo avvelenato. Spesso sono sensazioni indefinibili, sfuggenti, ma che ci lasciano con uno strano, immedicabile malessere. Qualcosa non quadra: si ha l’impressione di vivere in una discarica da cui esalano miasmi di pensieri ammorbanti. I salmi biblici che celebrano la divina bellezza del creato, sono un’eco lontanissima.
Questa non è la biosfera, l’ambiente della vita, ma la tanatosfera, lo spazio della morte.
Infatti, anche se prescindiamo dalle carneficine, dalle guerre, dai massacri che insanguinano ed insanguinarono la Terra, dai milioni di animali sacrificati un tempo sugli altari degli dei, oggi sulle mense di un’umanità vorace, anche se cerchiamo di dimenticare che la vita, pure quella di un semplice filo d’erba, si alimenta della morte, anche se chiudiamo gli occhi per non vedere che le splendide meraviglie della natura sono soltanto un sembiante su un volto putrefatto, come non avvertire che, come disse qualcuno, la Terra è l’inferno di un altro mondo?
Siamo invischiati in una ragnatela magnetica. Energie invisibili, ma negative ci compenetrano. Il cielo è opaco, il sole pallido ed esangue, l’acqua è amara, il suolo avvelenato. Spesso sono sensazioni indefinibili, sfuggenti, ma che ci lasciano con uno strano, immedicabile malessere. Qualcosa non quadra: si ha l’impressione di vivere in una discarica da cui esalano miasmi di pensieri ammorbanti. I salmi biblici che celebrano la divina bellezza del creato, sono un’eco lontanissima.
Questa non è la biosfera, l’ambiente della vita, ma la tanatosfera, lo spazio della morte.
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