26 marzo, 2006

Occhi come laser (tratto da "Incontri con esseri umanoidi" di Albert Rosales)

Sud est dell’Inghilterra, 11 febbraio 2006. E’ notte. Il testimone stava portando fuori l’immondizia, quando udì un rumore acuto, simile ad un brontolio. Scrutò il bosco che delimita il giardino, circondato da una staccionata e vide due grandi oggetti circolari che luccicavano e che sembravamo occhi di gatto, anche se erano di dimensioni molto maggiori e senza pupille. I bordi erano scuri. L’uomo accese la luce del giardino, mentre il suono diventava sempre più acuto tale da causare dolore ai timpani. Si avvicinò e gli parve che i cerchi luminosi avessero gli occhi sui lati e non sotto la fronte. Credette che la creatura fosse villosa o almeno sembrava avere una chioma o qualcosa di simile e che fosse alta sei o sette piedi. Spaventato, il testimone arretrò per correre poi a chiudersi a chiave in casa. Durante la notte, egli continuò ad udire il suono ronzante. Dopo aver acceso la luce, guardò fuori dalla finestra e vide una creatura graziosa, vagamente umana ed ingobbita che pareva librarsi nel campo di luppolo. Al mattino, quando l’uomo andò in giardino, trovò l’immondizia sparsa dappertutto. Anche la rete di recinzione della conigliera era divelta e piegata. Infine trovò rami spezzati sul terreno.

Kuala Pahang, Malaysia, 20 febbraio 2006.. Un pescatore, Ahmad Affendi, di ventidue anni, insieme con alcuni amici, trovò una piccola bottiglia sulla spiaggia. Dopo aver scosso il recipiente, egli si accorse che all’interno si trovava un esserino, di circa quindici centimetri. La creatura, dalla pelle verdastra e con gli occhi rossi, era immobile ed avvolta in un abito nero. Il testimone consegnò la bottiglia ad Ismail Omar che aprì il contenitore. Costui ha dichiarato che l’essere era ancora vivo. Quindi la bottiglia fu portata alla stazione di polizia dove gli fu consigliato di consegnarla ai responsabili del museo locale. Davanti al museo si accalcarono più di seicento persone per vedere la strana creatura, ma sfortunatamente, a causa di credenze superstiziose, qualcuno gettò in mare l’oggetto, meno di ventiquattro ore dopo il ritrovamento. È una credenza diffusa in Malaysia quella secondo la quale tali creature hanno un influsso malefico e non dovrebbero essere prese.

Traiguen, Cile, marzo 2006. E’ notte. In una strada isolata due agenti della polizia, che stavano pattugliando la zona vicino ad un passaggio a livello, videro due entità che non sembravano avere dei volti veri e propri, se si escludono gli occhi di un rosso scintillante, simili a laser. Gli umanoidi indossavano dei mantelli neri. Alcune persone in un’auto là vicina confermarono la testimonianza degli agenti, riferendo identici particolari.


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