Absit iniuria verbis
Dopo Pasqua, i sacerdoti si recano presso le abitazioni dei parrocchiani per la tradizionale benedizione. Spesso donano alle famiglie dei libricini di orazioni o qualcosa del genere. Quest’anno il parroco ha lasciato un pieghevole con preghiere di benedizione tra le quali si legge: “Beata la famiglia dove non entra la stampa pericolosa, perché sarà colmata di pace.”
Concordo, ma mi chiedo quale sia la famiglia in cui non entra la stampa pericolosa, anzi perniciosa: non sono forse quegli scartafacci abominevoli, denominati quotidiani, diffusi in moltissime famiglie, sicché quasi dappertutto si diffondono ignominiose menzogne e laide interpretazioni? Esistono persone più infide di tutti questi editorialisti, redattori, opinionisti che, con i loro scaltri, biechi stratagemmi retorici, con i loro speciosi ragionamenti, inventando o alterando fatti (9 11, terrorismo, morte di Lady Diana Spencer…) e censurandone altri (scie chimiche, uranio impoverito, energia del punto zero, vicissitudini del dottor Hamer…) inculcano nei lettori pregiudizi ed errori. Esistono persuasori occulti più influenti e malefici di Eco, Allam, Fallaci, Feltri, Padellaro, Ferrara, Romano, Lerner, Vespa, Riotta, Socci, Teodori, Romano, Zucconi, Mieli etc? Mi scuso se non li posso menzionare tutti, ma l’elenco sarebbe lunghissimo e tutta la biblioteca di Alessandria non potrebbe contenere codesti nomi inverecondi. Se poi ai miserabili “scribi farisei”, si aggiungono gli strilloni dei telegiornali di regime, in quale casa potrà regnare la serenità?
I nemici più insidiosi sono quelli occulti, quelli che conoscono le mefistofeliche astuzie del linguaggio, i falsari della parola. Ogni sillaba da loro vergata o pronunciata è un veleno che uccide giorno dopo giorno, è una droga che ottenebra i sensi e la mente. “Razza di vipere!”
Essi sono simili a Sinone, il greco mendace che convinse i Troiani ad introdurre il cavallo costruito dagli Achei, all’interno della città: infatti, manovrata dai soliti burattinai, questa genia avida, servile e spregevole, s’introduce subdolamente tra le famiglie per preparare l’espugnazione delle coscienze. Il loro compito è quello di plagiare, di condizionare, di abbrutire le persone di modo che i potenti possano poi agevolmente controllarne il pensiero e le azioni.
Solo una coscienza critica ci potrebbe salvare da questa invasione di ultracorpi: coscienza critica significa, in primo luogo, non acquistare quei fogli maleodoranti e spegnere il televisore.
Viene da rimpiangere quei popoli che vivevano “al tempo de li dei falsi e bugiardi”: in confronto a codesti mentitori impenitenti, i numi antichi erano la bocca della verità.
P.S. E’ oltremodo vergognoso che i quotidiani, di partito e non, siano per di più lautamente finanziati dai contribuenti affinché causino tanti irreparabili danni alla collettività.
Dopo Pasqua, i sacerdoti si recano presso le abitazioni dei parrocchiani per la tradizionale benedizione. Spesso donano alle famiglie dei libricini di orazioni o qualcosa del genere. Quest’anno il parroco ha lasciato un pieghevole con preghiere di benedizione tra le quali si legge: “Beata la famiglia dove non entra la stampa pericolosa, perché sarà colmata di pace.”
Concordo, ma mi chiedo quale sia la famiglia in cui non entra la stampa pericolosa, anzi perniciosa: non sono forse quegli scartafacci abominevoli, denominati quotidiani, diffusi in moltissime famiglie, sicché quasi dappertutto si diffondono ignominiose menzogne e laide interpretazioni? Esistono persone più infide di tutti questi editorialisti, redattori, opinionisti che, con i loro scaltri, biechi stratagemmi retorici, con i loro speciosi ragionamenti, inventando o alterando fatti (9 11, terrorismo, morte di Lady Diana Spencer…) e censurandone altri (scie chimiche, uranio impoverito, energia del punto zero, vicissitudini del dottor Hamer…) inculcano nei lettori pregiudizi ed errori. Esistono persuasori occulti più influenti e malefici di Eco, Allam, Fallaci, Feltri, Padellaro, Ferrara, Romano, Lerner, Vespa, Riotta, Socci, Teodori, Romano, Zucconi, Mieli etc? Mi scuso se non li posso menzionare tutti, ma l’elenco sarebbe lunghissimo e tutta la biblioteca di Alessandria non potrebbe contenere codesti nomi inverecondi. Se poi ai miserabili “scribi farisei”, si aggiungono gli strilloni dei telegiornali di regime, in quale casa potrà regnare la serenità?
I nemici più insidiosi sono quelli occulti, quelli che conoscono le mefistofeliche astuzie del linguaggio, i falsari della parola. Ogni sillaba da loro vergata o pronunciata è un veleno che uccide giorno dopo giorno, è una droga che ottenebra i sensi e la mente. “Razza di vipere!”
Essi sono simili a Sinone, il greco mendace che convinse i Troiani ad introdurre il cavallo costruito dagli Achei, all’interno della città: infatti, manovrata dai soliti burattinai, questa genia avida, servile e spregevole, s’introduce subdolamente tra le famiglie per preparare l’espugnazione delle coscienze. Il loro compito è quello di plagiare, di condizionare, di abbrutire le persone di modo che i potenti possano poi agevolmente controllarne il pensiero e le azioni.
Solo una coscienza critica ci potrebbe salvare da questa invasione di ultracorpi: coscienza critica significa, in primo luogo, non acquistare quei fogli maleodoranti e spegnere il televisore.
Viene da rimpiangere quei popoli che vivevano “al tempo de li dei falsi e bugiardi”: in confronto a codesti mentitori impenitenti, i numi antichi erano la bocca della verità.
P.S. E’ oltremodo vergognoso che i quotidiani, di partito e non, siano per di più lautamente finanziati dai contribuenti affinché causino tanti irreparabili danni alla collettività.
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