12 luglio, 2006

La setta

Qualche Ser Ciappelletto della Rete sostiene, circa il tema delle scie chimiche, che alcune persone folli e visionarie credono nelle chemtrails. Ciò è del tutto errato, poiché a proposito di un fenomeno come questo, si tratta solo di constatare. Si crede – così si dice – o non si crede in Dio, sebbene, pure in ambito teologico, il dilemma sia mal posto, in quanto si dovrebbe semmai tentare di capire se l’universo e la vita, così come li conosciamo e li esperiamo, si concilino o no con l’esistenza o, meglio, con l’essenza di Dio. Questo, però, è un altro problema.

Chi si ostina a negare l’evidenza delle scie chimiche, se fosse anche solo un po’ consequenziale, dovrebbe pure negare l’esistenza degli elettroni che nessuno di codesti disinformatori - ne sono certo- ha mai visto. Se il loro scetticismo fosse coerente e radicale, alla Pirrone, si potrebbe accettare, ma in realtà essi hanno un atteggiamento sgusciante, opportunista, contraddittorio: infatti affermano di non “credere” nelle scie chimiche, ma accettano come oro colato le dichiarazioni ufficiali di alcuni meteorologi, tecnici, chimici, ma soprattutto di istituzioni (non sempre), anche quando tali dichiarazioni cozzano con la logica, l’esperienza, i fatti, le ricostruzioni induttive, il giudizio dei sensi, le registrazioni video, le fotografie etc. Non paghi di ciò, accusano i “credenti” nelle scie di essere dei pazzi: allora tale calunnia dovrebbe essere rivolta al rappresentante del Congresso statunitense Signor Kucinich, che propose una legge, poi approvata, ma disattesa, nota come
Space preservation act (2 ottobre 2001, H. R. 2977). In tale legge, sono espressamente citate nel secondo comma, punto 2, le “chemtrails” che si traduce con “scie chimiche” e NON con “scie di condensazione”.

Chissà perché questo atto ufficiale è a bella posta ignorato dai disinformatori e dagli adepti della loro setta. Si tratta, infatti, proprio di una setta, ossia dell’insieme dei seguaci di falsi profeti che nascondono la verità e fanno apparire miracoli quelli che sono i banali trucchi di prestigiatori. Loro sì che sono dei credenti, i credenti nelle versioni propalate da regimi, dal Grande Fratello.

Spregevole, diffamatoria e calunniosa è poi l’accusa che viene rivolta a scienziati, ricercatori indipendenti ed agli uomini politici che hanno recepito e riferito le loro conclusioni nelle sedi competenti (Scott Stevens, Rosalind Peterson, Cliff Carnicom, Tom Bearden, William Thomas, Tom Bosco, gli onorevoli Ruzzante e Sandi, i consiglieri regionali Davoli, Uras, Pisu… ), i cui studi ci limitiamo a riportare (ambasciator non porta pena), di diffondere notizie “false” (sic!!!) atte a generare inquietudine tra la popolazione. Questa accusa va allora mossa al Congresso degli Stati Uniti d’America, al Ministero britannico della Difesa, all’Unione europea che ha diffidato i vertici statunitensi dall’uso di HAARP. Cercatevi gli indirizzi e scrivete loro che sono dei “mentecatti”, degli “squilibrati”. Cercate, però, di evitare tutti quei vituperi, quegli insulti, quelle espressioni da taverna che usate con chi informa. Di fronte all’accusa di squilibrio psichico, vi potrebbero esibire, senza scomporsi, una copia dell’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam (potreste leggerla, invece di sprecare il tempo a scrivere le vostre pasquinate); non so, invece, come reagirebbero, di fronte alla vostra gragnuola di volgari e gratuiti improperi.

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