01 dicembre, 2006

Amens mens

The lovers - MagritteTutti quelli che scaricano la posta elettronica, sono costretti a constatare che la stragrande maggioranza dei messaggi è costituita da pubblicità di farmaci che promettono una salute perfetta, attraverso rimedi contro una gamma amplissima di patologie. Si tratta di una situazione sintomatica, rivelatrice del mondo in cui “viviamo”. Nel mondo attuale la malattia è, infatti, diventata la norma, mentre la salute è un’eccezione. Ecco allora che molti ricorrono a medicine per lenire dolori o curare disturbi di vario tipo. Il mercato delle industrie farmaceutiche si basa sulla scissione tra corpo e mente: i farmaci per lo più combattono dei sintomi, mentre spesso il malessere si annida nel profondo dell’anima. La scienza medica, incentrata sulla scissione, è impotente di fronte ai veri mali, anzi è essa stessa il male, quando si concentra sulle affezioni organiche. Tutto ciò è persino ovvio. È noto anche che questi farmaci sono quasi sempre veleni: d’altronde la parola phàrmakon, in greco, significa “veleno”.

Tuttavia l’assalto contro la salute dell’organismo è addirittura blando, se confrontato con l’aggressione perpetrata contro la mente, subissata quotidianamente di messaggi falsi, di immagini subliminali, di simboli ossessivi, di informazioni distorte.

Rimango esterrefatto quando mi accorgo che già l’intelletto degli adolescenti ha subito una dicotomia: lo yang e lo yin e simboleggiano il bene ed il male, la destra è contrapposta alla sinistra, Berlusconi è considerato avversario di Prodi, invece che suo sodale, la “civiltà” occidentale è in conflitto con quella arabo-musulmana... Sono tutte contrapposizioni fittizie che spaccano la mente. Sono contrapposizioni inculcate dagli Oscurati per controllare ambedue gli schieramenti. Divide et impera: invano si studia la storia, invano si studia il latino. Il pensiero si biforca ed interiorizza schemi dualistici, da cui, come in un frattale, si generano altre biforcazioni e poi ancora. È un pensiero schizofrenico che diventa chiusura e follia. È un modo di sragionare che diventa dogmatismo e fanatismo. È un pensiero che, invece, di librarsi nella dimensione della fantasia e della bellezza, per il suo peso precipita nel “deserto del reale”.

Non osi separare l’uomo ciò che Dio ha unito”: si riferiscano pure gli sprovveduti ed i bigotti alla “sacralità” del matrimonio. Qualcos’altro l’uomo ha diviso. Il coniugium, quello vero, quello, per così dire, alchemico, mistico, dell’essere appartiene alla vita, non ai suoi surrogati.

4 commenti:

  1. Sottoscrivo in pieno: quale modo migliore di dividere le persone e aizzarle le une contro le altre, mentre chi manovra rimane sempre ben protetto. Tutto questo, per evitare che l'umanità si riunisca e crei qualcosa di realmente valido. Ciao

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  2. Dovremmo imitare i delfini che sanno veramente vivere in empatia. Quando l'uomo diventerà simile agli animali, forse il mondo sarà migliore. Ciao e grazie!

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  3. Ciao Pedro, sottocrivo le tue parole. Per fortuna non tutti gli adolescenti sono come li ho descritti. Ciao!

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  4. Ciao molto interessante certo che dall'analisi che fai ne esce un mondo mica tanto da ridere!!!tu come lo risolvi con te stesso?
    http://zen-giuseppe.blogspot.com/
    o appena iniziato a costruirlo

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