26 gennaio, 2007

Tertium datur

Da alcuni lustri ormai infuria il dibattito tra i sostenitori della teoria dell’evoluzione ed i creazionisti. La “scienza” ufficiale è abbarbicata al darwinismo, di cui sono fornite letture differenti, ma accomunate da alcuni capisaldi: l’homo “sapiens sapiens” discende da precedenti ominidi; l’uomo e le scimmie antropomorfe hanno antenati comuni.

Sempre nell’ambito dell’evoluzionismo, ma in una posizione molto eccentrica, si situa un’interpretazione che rischia di minarlo dall’interno: mi riferisco alla teoria definita degli equilibri punteggiati, formulata da S. Eldredge e N.J. Gould. Questa teoria scaturì dalla constatazione secondo la quale i dati paleontologici evidenziano che non esistono prove atte a dimostrare un cambiamento graduale delle popolazioni nel tempo. Si registrano, piuttosto, lunghi periodi durante i quali le forme di vita non si modificano (stasi), separati da brevi lassi temporali in cui avviene la speciazione (punteggiature). Spesso, infatti, i fossili rivelano un’evoluzione “per salti”: secondo i due biologi sopra nominati, l’albero filogenetico dovrebbe essere completamente ridisegnato. Infine alcune specie risultano immutate da milioni di anni.

Alcuni teologi, soprattutto di area integralista, contestano il darwinismo, per affermare che le specie animali e vegetali sono identiche da quando Dio creò il mondo. Costoro, che interpretano la Bibbia in modo letterale, sono anche riusciti a far bandire l’insegnamento del darwinismo da alcune scuole statunitensi.

Confesso che la teoria dell’evoluzione non mi ha mai convinto: essa è piena di falle che non spetta a me evidenziare. Nondimeno il fissismo propugnato da alcuni tauteologi e dai loro zelanti scolaretti anche in Italia, è una solenne sciocchezza. Visto, però, che qualche verità, ogni tanto, sebbene tra mille ostacoli ed ostracismi, alla fine affiora, era invitabile che alcuni biologi avallassero la speculazione sostenuta un tempo solo da ricercatori eretici, additati come visionari o ignoranti.

Infatti lo studio dei miti, delle tradizioni, dei dati paleontologici ed archeologici relativi a molti popoli antichi, ha convinto un drappello di studiosi che, in un lontano passato, nella preistoria ed agli albori della storia, esseri provenienti da altri mondi intervennero per selezionare e manipolare geneticamente delle specie, ricorrendo ad una serie di sperimentazioni. Tali interventi determinarono un balzo evolutivo degli ominidi che popolavano la Terra, intorno all’8000 a.C. Più tardi, tra il 3500 ed il 2000 a.C. circa, un’improvvisa accelerazione portò alla fioritura di raffinate(?) civiltà in molte regioni del globo.

L’esame del DNA, in particolar modo del DNA silente, che costituisce la maggior parte del patrimonio genetico della specie homo “sapiens sapiens”, ha condotto alla seguente conclusione: il DNA umano contiene geni extraterrestri. Gli indizi e gli elementi a sostegno di tale acquisizione sono riportati in un articolo di John Stokes intitolato Scientists find extraterrestrial genes in human DNA. Il ricercatore, professor Sam Zhang, “dopo approfondite analisi, cui hanno partecipato programmatori informatici e matematici… ha ipotizzato che un’evoluta forma di vita aliena fu implicata nella creazione e nella diffusione della vita su vari pianeti. La terra è fra questi… Noi non sappiamo se fu un esperimento scientifico o un modo per preparare nuovi pianeti alla colonizzazione… I programmatori alieni provarono più volte”.

Il Professor Zhang aggiunge: “Ciò che vediamo nel DNA è un programma che si basa su due versioni, un big code ed un basic code. La prima deduzione è che il programma completo non fu scritto sulla terra, la seconda implica che i geni in sé stessi non spiegano l’evoluzione; qualcos’altro entra in gioco”.

La teoria formulata da Zhang e da altri studiosi è denominata dell’intervento extraterrestre: è ovvio che occorrono altre ricerche e conferme affinché essa soppianti le altre, ma, a mio parere, l'idea di un'interferenza aliena potrà risolvere le incongruenze del darwinismo, dimostrandone l’infondatezza, ed affosserà il creazionismo. Ciò non significa che il mistero della vita possa essere spiegato, ma almeno finalmente leggeremo la corretta traduzione di Elohim, invece che con Dio (sic), con dèi, anzi… “dèi”.

11 commenti:

  1. Ciao Pedro, è una domanda cui non è certo agevolo rispondere. Io orre sapere anche perché, visti i risultati. Ciao

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  2. Milioni di anni fa esistevano ominidi contemporanei dei dinosauri, secondo molti paleontologi. In ogni caso, sarebbe stato megli se l'umanità si fosse estinta una volta per sempre. Ciao!!!

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  3. Ogni cosa nel mondo è basato sulla dualità. Gli extraterresti esistono perchè esistiamo noi, infatti senza di noi non potrebbero sopravvivere.
    L'universo esiste perchè esiste l'antiuniverso, materia ed antimateria e cosi via.
    C'è un equilibrio cosmico in tutte le cose, il bene e il male, la luce e l'oscurità sono ovunque e in ogni forma.
    Forse è troppo azzardato e riduttivo questo mio concetto, lo so bene. Ma sempre meglio che credere al darwinismo.
    In attesa di avere la vista più acuta sul mondo...un saluto a tutti.

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  4. Penso tu abbia ragione Trunksz. In effetti, una polarità luce-tenebre Schelling pensava albergasse in Dio stesso. Se questo dualismo diventasse complementarità...
    Ciao

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  5. Paul Davies ha scritto: "Sembra che, per capire come abbia avuto inizio la vita, le risposte vadano cercate nello spazio" (Da dove viene la vita, Mondadori, 2000). La lista delle molecole rintracciate nello spazio, grazie ai radiotelescopi, comprende più di cento composti, molti dei quali organici. Nell'universo abbondano non solo gli elementi di base necessari alla vita, ma anche molte molecole organiche che effettivamente la costituiscono.

    La teoria che prevede la presenza di "semi vitali" disseminati ovunque nello spazio, è stata denominata panspermia da Svante Arrhenius (Worlds in the making, Harper, 1908).

    Ciao.

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  6. uidoGrazie dell'utile integrazione e delle indicazioni bibliografiche, Ratty Razor. Ciao

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  7. Teorie, teorie, sempre e solo teorie. Ma a quando qualche certezza? Probabilmente mai. Infatti la mente si stanca di sole ipotesi e vorrebbe una buona volta approdare su lembi di terra ferma. Ma pare che ciò non sia possibile. Siamo come avviluppati dal velo di Maya, ci muoviamo come in una sala di specchi. A volte verrebbe voglia di amputarsi quella parte del cervello che pensa e vivere così badando solamente alle funzioni fisiologiche fino a quando morte non sopraggiunga.
    La preistoria della Terra? Un mistero. Il passato dellla razza umana? Idem. La struttura dell'Universo ed il suo scopo? Boh. E via di questo passo senza alcuna eccezione.
    Zecharia Sitchin? Un grande romanziere. E che la smetta una buona volta con la sua fantasia a briglia sciolta e con la sua fantasumerologia. L'oro rubato alla Terra per essere disperso nell'atmosfera di Nibiru? Ma dai, scemo! D'oro ci sono solamente i due attributi che gli penzolano dal pube, trasmutati a viva forza dal grande successo commerciale dei suoi romanzi.
    Per ora basta, amici e alla prossima.

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  8. Non sono del tutto d'accordo con Paolo. Negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante sotto banco, bisogna solo aver pazienza. Presto le nostre supposizioni diventeranno certezza.
    Sitchin è solo uno dei tanti che in tasca ha solo mezze verità e non può avere di più al momento, non avendo un quadro completo.

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  9. Credo che Sitchin sappia più di quanto non abbia rivelato. L'intervento extraterrestre mi sembra fuor di dubbio. Chi, perché, con quali fini... intervenne? Sono questioni ancora sub iudice
    Ciao a tutti.

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  10. Riallaciandomi a Pedro, sarei curioso di sapere perché nessuno ha ancora sterminato certi extraterrestri.

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