13 giugno, 2007

Morire per gli usurai

Conoscere a volte può essere vitale. Qualche sera fa ho seguito una trasmissione televisiva realizzata da Enzo Biagi. Bisogna ammettere che Biagi dimostra coraggio, perché tratta argomenti spinosi, mentre la maggior parte dei gazzettieri preferisce baloccarsi tra veline e calciatori oppure, in uno sfoggio di originalità, si cimenta, tramite luoghi comuni, nel tema… dell’”effetto serra”.

Nel suo programma, Biagi ha presentato un servizio realizzato dalla redazione e dedicato all’atroce problema delle malattie e dei decessi causati dall’uranio impoverito. La cronista ha intervistato un giovane siciliano che, di ritorno dalla missione di “pace” in Kosovo, si è ammalato di tumore, dopo aver inalato polvere di uranio impoverito, elemento chimico contro cui i soldati italiani non usavano alcun dispositivo di protezione, a differenza dei militari statunitensi.

Che la commissione medica presieduta da non so quale disinformatore di professione e nominata dal Parlamento per “indagare” sulla correlazione tra uranio impoverito ed i numerosi casi di linfoma diagnosticati tra i militari, abbia concluso che non si poteva stabilire un nesso di causa ed effetto tra l’esposizione all’elemento radioattivo e le neoplasie, non significa nulla. Il nesso è accertato e notorio: non occorrono le ammissioni ufficiali per capire certe cose, anzi.

Se solo gli adolescenti imparassero che le munizioni contenenti uranio impoverito sono pericolose, che il fluoro è dannoso, che l’aspartame è un dolcificante cancerogeno etc., la loro salute di adulti sarebbe meglio protetta. I manuali scolastici di fisica riportano il numero della costante di Planck, ma non dedicano spazio sufficiente al tema relativo alla perniciosità delle radiazioni. Che cosa si studia a scuola? Quanti marchi i Veneziani chisero ai Crociati per mettere a loro disposizione la flotta su cui imbarcarsi e far rotta verso la Palestina. A chi può interessare ciò? Solo ad un fanatico del nozionismo, ad un don Ferrante.

Con ciò non intendo affermare che la cultura coincide con conoscenze pratiche e tuttavia mi pare che capire quanto poco ci si debba fidare delle istituzioni possa essere salutare sia per il corpo sia per l’anima.

È vero: molti giovani che partecipano alle missioni di guerra in Iraq, Afghanistan e Kosovo, appartengono a ceti non abbienti e sono indotti ad arruolarsi da pressanti esigenze economiche. Allettati dunque da stipendi piuttosto alti, partono per il fronte. Se, però, questi “volontari” sapessero a quali rischi vanno incontro, forse non si lascerebbero abbindolare dalla bieca propaganda del Ministero della guerra. Esistono da almeno dieci-quindici anni libri di vituperati autori che denunciano la cospirazione globale, esistono altre fonti, per ora, non difficili da reperire, da cui trarre le informazioni utili. La disoccupazione e la sottooccupazione, create dalle èlites proprio per costringere i giovani ad entrare nell'esercito, sono problemi spaventosi, ma non sono forse preferibili alla malattia ed alla morte? Dopo che molti giovani, anche animati da nobili ideali, contraggono patologie invalidanti, lo stato li abbandona al loro destino. Per chi poi sacrificare la propria vita? Per la patria? Quale patria? Quella dei vescovi-banchieri che benedicono gli eserciti e fomentano i conflitti. Un mondo senza soldati, purtroppo, non significa ipso facto un mondo senza guerre, visto che esse, nei prossimi anni, potranno essere combattute, come profetizzò Dick, anche con cloni (già oggi vengono usati i droni), ma il rifiuto totale della violenza individuale e di stato, anche e soprattutto quando la violenza è camuffata da operazione umanitaria, può salvare qualche vita… e non è poco.

37 commenti:

  1. La scuola insegna storie vecchie di millenni, insegna gli errori della guerra e le grandi qualità della scienza, ma non è in grado di formare i giovani al mondo che li aspetta. Non siamo capaci di imparare dal passato e commettiamo gli stessi errori per generazioni. Serve veramente sapere la chimica degli elementi senza conoscere il reale pericolo di alcune sostanze per l’uomo? Serve guadagnare quattromila euro al mese in missione di pace e tonare a casa con una leucemia o peggio con disturbi che possano influenzare anche la nascita di un futuro bambino? Siamo succubi di questo mondo privo di senso, privo del significato puro che la vita conferisce all’uomo. Certamente è appetibile per un giovane diciottenne guadagnare tutti quei soldi, si può sognare un futuro migliore, una casa, una vita con la persona che sia ama, tutti obiettivi degni di essere considerati. Andrebbe però spiegato anche dei pericoli di queste missioni e di come l’uranio e le polveri sottili generate dall’esplosione penetrino nel mesenchima cellulare a danno degli organi vitali. Lo Stato dovrebbe tutelare i propri cittadini, ripudiando la guerra e dove non fosse possibile, istruendo e mettendo in guardia di tutti gli eventuali rischi che essa comporta. Intere famiglie distrutte dall’illusione di una vita migliore, con progetti per il futuro, con la speranza di compiere quel salto di qualità che altrimenti sembra irraggiungibile. Tutto questo viene inculcato nelle menti fragili degli adolescenti e futuri uomini. Mi viene in mente come l’esercito americano recluti i giovani ispanici e neri d’America con l’illusione di combattere per la patria e guadagnare molti soldi. Creare false illusioni è un gesto colpevole e meschino da parte di uno Stato che sfrutta i suoi figli e ne recide le giovani vite per uno scopo subdolo e meschino come la guerra per il dominio del mondo. Ciao. Freenfo

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  2. Freenfo, è proprio come scrivi. L'Italia ripudia la guerra, ma solo a parole ed è ai primi posti nel mondo nel commercio di armamenti. Le istituzioni si reggono sull'ipocrisia, sull'ignoranza e sull'indifferenza. Ciao

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  3. la carne da macello per le guerre attuali e prossime venture è un pozzo senza fondo...america latina, africa, sud est asiatico, est europa... di giovani ignari pronti a combattere per soldi, false promesse ed inesistenti cause il secondo e terzo mondo è pieno. da un lato bambini futuri integralisti pronti al martirio, dall'altro disperati in cerca di un futuro migliore. i cloni di dick per il momento non servono. riguardo all'uranio impoverito qualche mese fa l'argomento venne trattato in quella trasmissione beota chiamata "striscia la notizia"...a quanto pare ha destato solo un timido interesse, a dimostrazione di come la massa preferisca non pensare e non sapere. come è difficile far divulgare i misfatti che le èlites alacremente impongono all'umanità sofferente...

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  4. Nel cosiddetto Terzo mondo, i bambini-soldato sono una tristissima realtà... Striscia oggi preferisce occuparsi di palloncini. Ciao

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  5. Le guerre odierne sembrano combattute non solo per il dominio globale ma anche per creare di proposito caos e negatività.

    Tutte le vite che ogni giorno vengono balordamente distrutte in situazioni di guerra e a causa di fame, sete e malattie non sono altro che il risultato del degenerato piano di controllo della popolazione da parte dei vampiri che segretamente ci scrutano ed esaltandosi decidono.

    Tutte le tonnellate di uranio scaricate in Iraq avrannò i loro effetti per millenni fino a renderne molte zone inabitate e inabitabili.

    Tutte le tonnellate di bario, alluminio, quarzo, torio e quant'altro hanno ormai danneggiato gravemente l'ecosistema e i nostri organismi.

    Quale sarà la nostra futura eredità? Una numero crescente di tumori e di mortalità.

    Cosa erediterrano le prossime generazioni? Niente che, in realtà, potrebbe essere ritenuto umanamente accettabile.

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  6. "I livelli più alti di uranio impoverito mai misurati nell’atmosfera inglese sono causati da particelle trasportate attraverso correnti d’aria dal Medio Oriente e dall’Asia Centrale; livelli particolarmente significativi sono stati quelli causati dal bombardamento di Tora Bora in Afghanistan nel 2001, e dai bombardamenti “Shock & Awe” durante la seconda guerra del Golfo in Iraq nel 2003."

    "Senza considerare l’opinione pubblica, anni fa è stata creata ad Aldermaston una struttra ufficiale del governo britannico per il monitoraggio dell’aria, per misurare le emissioni radioattive delle centrali nucleari britanniche e degli impianti di armi atomiche."

    "Aldermaston è uno dei tanti impianti nucleari sparsi per l’ Europa che hanno monitorato regolarmente i livelli di radiazione atmosferica, trasporati da tempeste atmosferiche di sabbia e di polvere, o dalle correnti d’aria da fonti radioattive in Nord Africa, Medioriente e Asia Centrale."

    "Dopo la campagna “Shock and Awe” in Iraq nel 2003, i filtri in Inghilterra hanno catturato particelle finissime di uranio impoverito, insieme a particelle più grandi di sabbia e polvere. In 7-9 giorni queste particelle hanno viaggiato dai campi di battaglia iracheni, distanti fino a 2400 miglia."

    "La radiazione misurata nell’atmosfera è quadruplicata nel giro di poche settimane dopo l’inizio della campagna del 2003, e, presso una delle 5 stazioni di controllo per ben due volte i livelli hanno richiesto un allarme ufficiale all’ente ambientale britannico." (Leuren Moret)


    Se questo è ciò che è stato riscontrato in Inghilterra non oserei immaginare quel che è stato registrato in Italia durante le guerre in Kosovo e in Bosnia.

    fonte: globalresearch.ca

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  7. Il lato ancora più oscuro della guerra è che ogni mezzo è lecito è tutto è sacrificabile per la vittoria. Così tra parziali ammissioni e depistaggi si cerca di non far sapere all'opinione pubblica che cosa si è appena fatto. Davvero criminale, inoltre, come a causa di armi all'uranio impoverito tutto il mondo debba risentirne.

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  8. Pensate che sul forum RAI, i vari birri, oltre a negare la realtà delle scie chimiche, si ostinano a tentare di sminuire o censurare i problemi causati dall'uranio impoverito. E' il caso di dire che vivono nell'iper-uranio.
    Ciao Bacab, ciao Capitano. Grazie a tutti.

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  9. Ciao BACAB. Quella gente fa proprio pena. Tu pensa che se si ammalano di qualche tumore, derivato dallo stesso uranio impoverito, lo Stato li abbandona e loro, dopo, si andranno a lamentare da chi? Chi li ascolterà? Attivissimo?

    Ciao e buona serata.

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  10. Per la cronaca, fu il Prof. Franco Mandelli, Ordinario di Ematologia all'Università 'La Sapienza' di Roma, dopo intense spremiture di cervello e ponzamenti vari, a dichiarare che 'non esistono prove precise che stabiliscano una correlazione fra le malattie neoplastiche del sangue e l'inalazione di uranio impoverito'. Ci mancava poco che l'illustre (?) studioso arrivasse ad affermare che l'uranio magari fa anche bene. Ricordo nitidamente le sue parole trasmesse qualche anno fa dai telegiornali. T'è capì?
    Ci vuole una bella faccia tosta ed una coscienza a prova di proiettile per arrivare a tanto, a scherzare cioè sulla pelle di quei poveri militari che, per colpa della finissima polvere di uranio, ci hanno rimesso le penne.
    Mandelli non è che uno dei tasselli offertici da quella entità luciferica chiamata Stato, entità insaziabile che sugge e si nutre della linfa e del sangue di coloro che gli stanno sottomessi. Ma a simile Moloch non basta il budello di soldi che ruba continuamente dalle tasche dei cittadini senza offrire quasi nulla in cambio; in determinati frangenti esso si fa molto più spietato ed esige che la gioventù migliore versi il proprio sangue in guerre dichiarate in nome non si sa bene di quali ideali.
    Ed i suoi più alti rappresentanti godono di mille privilegi e se la passano da nababbi per raccontare le solite vuote fandonie sulla democrazia, la volontà popolare espressa tramite le elezioni ed il bisogno di fare sacrifici tutti quanti per un futuro migliore.
    Il discorso verrà alla fine suggellato da una parata di carabinieri a cavallo nel ricordo della battaglia di Pastrengo.
    E voilà, il piatto è servito.

    Celie a parte, devo ammettere che i casi di leucemia e di malattie neoplastiche del sangue sono nella mia zona in forte aumento.
    Una volta abbastanza rare, tali patologie si manifestano con sempre maggior frequenza. Che Dio ce la mandi buona!
    Oltre all'uranio impoverito disperso nell'atmosfera a partire dalla prima guerra del Golfo, dobbiamo sicuramente incolpare anche le sostanze rilasciate tramite le scie chimiche.
    E non dimentichiamo, per finire, che alcuni fra i mandanti di simile avvelenamento sistematico della biosfera vengono regolarmente accolti in Vaticano per ricevere al termine dell'udienza la solita 'apostolica benedizione'.
    Ormai la vita pubblica delle Istituzioni sia politiche che religiose si concretizza in un gioco sporco e demenziale, tanto la gente è troppo stupida e mai capirà.

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  11. Paolo, è vero: lo "scienziato" prezzolato era Mandelli. Non molto diverso da colui è lo spregevole oncologo Veronesi, fautore dell'energia nucleare ed ex ministro delle patologie. E'questa la "scienza" medica, collusa con i loschi interessi delle farmauceutiche e dei Fulminati.(Che Dio li fulmini)
    Quanto alle scie, credo che costituiscano non meno del 70 per cento della polluzione, considerando le migliaia di voli giornalieri. E' un inquinamento volontario, deliberato, un genocidio pianificato a tavolino dagli "Illuminati", emissari di Benny. Un decesso su cinque si deve all'inquinamento, dicono alcune statistiche: possiamo intuire quale sia la causa principale di tale incremento nelle morti.
    Ciao

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  12. Mi carezza sempre più quella meretrice che si fa chiamare suicidio... conati di vomito insistono sul mio esofago ad ogni passo che io faccia, fisico e metafisico. Non intendo proseguire a fare la comparsa a questa pagliacciata, e men che meno esserne protagonista. Non ho via d'uscita.
    perdonate questo sfogo ma, credetmi, non ho nessuno a cui dirlo.

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  13. Ciao kitik. Non pensarci nemmeno! Vorrebbe dire: "Avete vinto". Combatti sino alla fine e non cedere alle lusinghe della resa. Non faresti altro che dar loro quel che vogliono.

    FORZA!

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  14. E chi non ha pensato,caro Kitkit, almeno una volta nella vita ad accopparsi? Le fantasie suicidarie credo che ricorrano ogni tanto nella psiche di molte persone. Per quel che mi riguarda, giunto ad una certa età, tali idee non mi balenano nemmeno più lontanamente nella testa. Chi s'ammazza s'illude di non portarsi dietro le complicazioni che lo tormentano in questa vita. E proprio su questo equivoco poggia la principale illusione dei suicidi. Se lo sapessero, non lo farebbero.
    Ma temo - anzi sono certo - che le tue paturnie e contorsioni interiori ti seguirebbero oltre la soglia della fisicità. E allora a che serve farla finita? Meglio combattere qui ed ora, anche perchè speriamo tutti di assistere alla distruzione dei malvagi e - perchè no - di contribuirvi fattivamente.
    Se in effetti dovesse per noi arrivare quel giorno, sarebbe per tutti quanti un'immensa soddisfazione. Ma ci pensi a quella gentaglia che sprofonda nell'Inferno per sempre e sotto i nostri occhi?

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  15. kitik!
    non sei curioso di vedere come va a finire? io,sì!tantisimo!spero che non la portino per le lunghe e di fare in tempo a vedere la FINE di tutti gli oppressori dell'umanità....
    A quel tempo il godimento ti sarà offerto su un piatto d'argento!
    in verità io vedo già dei segnali di BRUCIATURA....Vat e POL...ci!
    tocca a noi...incenerirli....
    tu che fai?...forza dacci una mano!
    Non facciamo più gli spettatori...
    anche col solo pensiero possiamo essere ATTORI!......
    desidera fortemente la LORO FINE,NON LA TUA...scemo!
    Un caldo abbraccio
    Angela

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  16. un pò di pazienza. eventi clamorosi, nel bene e nel male, capiteranno. assolutamente voglio essere presente allo spettacolo. kitik, ci sarai anche tu.

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  17. Kitik, il suicidio è un rimedio peggiore del male. Lo capirai, se leggi i libri di Raymond Moody Jr.
    In ogni caso, non demordere. La vittoria forse non è poi così lontana. Siamo con te ed abbiamo bisogno del tuo sostegno. Ciao!

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  18. Ciao a tutti, in questi giorni non ho avuto molto tempo per intervenire nelle varie cose proposte dal prolifico Zret, ma ho letto tutti i vari post e credo che il livello del blog aumenti sempre più grazie al continuo e significativo risveglio di tutti! In che cosa sarebbere migliori di noi questi signori della guerra e del male? Vivere, sorridere e progredire sono la risposta che noi tutti stiamo dando a loro e alla loro prosciugata e mefitica vita senza senso. Questo si chiama valore e bellezza, gioia e speranza. Ciao a tutti, scappo a lavorare!

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  19. caro kitik, le tue parole hanno evidentemente lasciato il segno. voglio esprimerti tutta la mia solidarietà e comprensione ed in un certo senso anche ringraziarti per aver scelto di condividere con noi queste tue sensazioni. una presa di coscienza così lucida e disincantata rivela una sensibilità viva e dolente ed è per questo che diversi lettori di questo blog dimostrano di esserti vicini. qualcuno l'ha già detto, chi non è mai stato sfiorato dal pensiero di mandare tutto in malora e chi s'è visto s'è visto? non m'illudo di riuscir ad usare delle parole e degli argomenti illuminanti e convincenti che possano toccarti il cuore. come individuo pensante potrei perfino dirti che in una certa misura il suicidio rappresenta l'atto estremo di razionalità perchè in ultima analisi chi può decidere per se stesso/a? non possiamo però prescindere dalla nostra natura in fondo "animale" e quindi dal ben noto istinto di sopravvivenza ad essa legato. giusto qualche giorno fa una mia amica (uno spirito libero e sensibile come pochi) mi confidava di pensare seriamente a dei progetti di famiglia (leggi prole) insieme al suo compagno (altra gran bella persona) ma di essere un po' frenata dall'orrore che ci circonda (non vuol essere una frase ad effetto), insomma la sua (e purtroppo spesso anche mia) domanda si riassume così: "che senso ha oggi mettere al mondo dei figli che diventeranno complici o vittime di un sistema marcio ed assassino?" non voglio portare il discorso su un piano personale, ma d'altro canto le opinioni di ciascuno si formano anche grazie o per colpa delle esperienze individuali. ecco, mia nonna e mio padre sono morti per tumori maligni, il mio migliore amico per un arresto cardiaco a 20 anni (mentre prestava servizio militare...), mia sorella soffre di una depressione che si manifesta anche con forti disturbi alimentari, decine di persone attorno a me sono morte o soffrono per patologie o disturbi derivanti da un sistema di vita profondamente malato. io per primo vivo costantemene dilaniato a causa della mia professione, che mi pone spesso di fronte a profondi dilemmi etico-morali. da una parte vorrei soltanto vivere tranquillo, guadagnare quel maledetto stipendio e dedicarmi alle cose che mi procurano benessere cercando di angustiarmi il meno possibile, ma al tempo stesso mi rendo conto che ciò non è possibile e non è giusto. la natura umana si manifesta anche in quei sentimenti nobili che sono la compassione e la solidarietà, forse presenti ma generalmente meno sviluppati nel regno animale. essere umani significa rendersi conto del mistero quasi soprannaturale della vita, quella scintilla invisibile ed incomprensibile che è alla base di tutto. non è facile alzarsi la mattina ed affrontare tutto ciò che ci circonda, però ci sono tante situazioni, tante persone, tante emozioni delle quali non riuscirei mai a fare a meno. allo stesso modo, penso che la possibilità di provare queste emozioni non vada negata a quegli individui che vorremo mettere al mondo. naturalmente c'è sempre la possibilità che questo dono si riveli non del tutto gradito, ma la vita non è sempre un salto nel buio? personamente non sono (granchè) credente, volendo potrei definirmi agnostico (ma non mi piacciono le definizioni e classificazioni), forse un agnostico "possibilista" nel senso che non posso escludere a priori l'esistenza di entità "superiori" o di dimensioni ultra- (o post-) terrene, quindi per rispetto intellettuale non mi permetto di fare osservazioni su quegli aspetti spirituali che sono stati accennati in qualche commento. probabilmente in questo momento non sento la spinta a muovere lo sguardo oltre la dimensione sensibile, perchè questa con le sue enormi contraddizioni mi tiene già abbastanza "impegnato", nel bene e nel male. la VITA è bella, anzi potrebbe e dovrebbe essere molto più bella di ciò che ci è dato sperimentare, e per realizzare appieno le enormi potenzialità che abbiamo in noi ed affrancarci dalla schiavitù ci serve l'impegno di tutti. abbiamo bisogno di te: resisti, resisti, resisti!
    un abbraccio di cuore

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  20. Kitik...
    Vivi il tuo dolore,ma non abbandonarti a esso,fa che questo tuo cammino verso la conoscenza sia gioioso e non triste.
    Sii consapevole della grande fortuna che ai avuto nel "risvegliarti"e nell'arrivare fin qui;e sopratutto consapevole della tua FORZA.
    la forza nasce dall'accettazione del nostro destino e dalla valutazione sincera in con-scienza
    di ciò che ci attende.

    Affettuosamente saluto te e tutti i fratelli di guesto FANTASTICO blog. Oldleon.

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  21. Kitik, hai letto che parole vere hanno scritto i tuoi e nostri amici? La vita è terribile spesso, e, quando sarà finita, che abbia ragione Epicuro o che sia, invece, nel giusto Platone, certamente non la rimpiangeremo. Intanto prendiamola come una sfida, cercando di non abbandonarci allo scoramento. Splende una luce di là dalle cose. Ciao!

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  22. KITIK..

    LA VITA E' TROPPO BELLA E UNICA..

    GUARDA IL CIELO, IL TRAMONTO, LA NOTTE CON LE SUE STELLE..
    LA NATURA..
    NOI SIAMO IN QUELLE COSE, NON C'E' DIFFERENZA TRA NOI E IL RESTO DEL COSMO..
    SIAMO UN ONDA NEL MARE..
    UN MARE DI COSCIENZE, TUTTE COLLEGATE..
    TU SEI UNA PARTE DI ME E VICEVERSA.. SIAMO UN TUTT'UNO..
    LA NOSTRA FORZA E' L'UNITA' CHE ABBIAMO ABBANDONATO..
    E QUEST'UNITA',IL COSMO, LA NATURA, NOI TUTTI DI QUESTO BLOG, IO..

    ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE PER "ESISTERE"..

    A PRESTO..

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  23. Signori, Vi ringrazio tutti!
    Ciascuno di Voi ha confermato a proprio modo che non sono il solo in cammino, col mio piccolo lume, nelle sconfinate e labirintiche tenebre che inviluppano la nostra progressione; ciascuno di Voi mi ha mostrato dove convergere per ritrovare la direzione...
    La mia idea malsana non è scomparsa ma le Vostre parole infondono fiducia e speranza. La Vostra compassione e la Vostra empatia trasmettono un'energia rara.
    È bello sapere che esistete!

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  24. Kitik, che l'onda dell'empatia, della com-passione e della solidarietà si espanda sino a te. Che i bodhisattva veglino su di noi. Ciao!

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  25. Vi seguo da tempo e leggo sia ciò che pubblicate che i commenti e devo dire che siete dei GRANDI.
    Ho apprezzato molto le disquisizioni di bojs ed anche se a volte sconfinanti nell'inverosimile devo dire che si mostrano purtroppo vere ad una attenta ricerca in rete.
    Quello che più colpisce in questo blog è una certo senso di unità che lo pervade insieme ad una stocastica rappresentazione dell'umana unione nella lotta per la ricerca di una verità.
    Solo un appunto vorrei fare alla persona che si fa chiamare kitik e che credo abbia inscenato una bella parte di prosa drammatica.
    E' lodevole il vostro interesse ma è tutto vero? Se fosse nella realtà avreste viaggiato per kilometri e kilometri cercando di salvare il buon kitik dall'insano gesto o l'avreste saputo il giorno dopo dai giornali?
    Sapete spesso nei forum si interpretano realtà tramite avatar che sconfinano con la pazzia pur di sentirsi amati dagli altri.
    Non è questo un modo per sentirsi più vivi e amati in questo mondo arido, e tutti quelli che si preoccupano virtualmente cosa sarebbero disposti a fare veramente?
    Rimane comunque il fatto che sia zret che bojs sono i veri cardini di questo interessantissimo blog.
    Siete GRANDI.

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  26. truthmaster, hai in parte ragione...in un blog spesso si è solo rappresentazione di se stessi. tuttavia, credo che kitik non finga. d'altronde è normale avere momenti di sconforto soprattuto in questa folle epoca che stiamo vivendo. le parole anche scritte e firmate con pseudonimi possono sempre essere di aiuto. essere anche solo virtualmente vicini a chi condivide idee e punti di vista è sempre meglio che essere assenti ed indifferenti. dunque, kitik, coraggio!

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  27. Sottoscrivo quanto dice Stendec. Ciao a tutti.

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  28. Vorrei aggiungere alcune precisazioni in merito al tema del suicidio. Non intendo ovviamente contraddire alcuno dei partecipanti ai commenti ma so che non serve a nulla dire a qualcuno in depressione ' guarda come è bello quel paesaggio o quel tramonto', oppure' dai, fatti forza e coraggio'. Il depresso non ne vuole sentire di queste ragioni perchè non gliene importa un bel nulla di questo o quest'altro.
    L'unica cosa che può salvarlo consiste in una presa di coscienza graduale del proprio valore, in un rafforzamento della propria identità personale,in un rintuzzare poco a poco - beninteso se lo vorrà fare -le fantasie di autoannientamento che gli vengono suggerite da un daimon malvagio, invisibile ma ben presente e parassita. Il sopravvivere a tali ideazioni è scelta sua e noi possiamo dargli al massimo dei consigli, essendo forse passati per camminamenti che ricordano, anche se non si identificano necessariamente, il suo.
    A dire che 'la vita è bella ed è degna di essere di essere vissuta' e che ' è un dono' abbiamo già quegli idioti dei preti. Essa è sicuramente un dono da un certo punto di vista - il che non vuol dire 'una goduria' -, ma non nel senso in cui la intendono gli imbecilli.
    Il fatto poi di non voler sentirsi parte passiva di una rappresentazione assurda è comprensibile e giusto. Personalmente però il fatto di essere precipitato in un mondo completamente destituito di ogni significato mi stimola a resistere e, direi, sento pardossalmente la mia energia aumentare anzichè flettere in mezzo a tutta questa follia organizzata.
    Per forza di cose dietro ad un suicidio c'è sempre il fascino morbido della suggestione effettuta su chi lo compie da parte di esseri invisibili e malvagi che si aggrappano a menti non ancora fortificate e cercano di aumentare la propria potenza distruttiva grazie al parassitismo psichico.
    Chi cede e dà loro retta aggiungerà problemi a problemi, chi manda a quel paese tali entità maledette si salva.

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  29. Perfetto Paolo, concordo in toto. Ciao!

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  30. hai ragione paolo, la presa di coscienza e' il momento fondamentale in questo cammino. un abbraccio a tutte/i, in particolare a kitik

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  31. kitik,
    ti cito una frase detta da una piccola grande anima: ogni cosa che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano, ma se non la facessimo all'oceano mancherebbe (M.Teresa di Calcutta).

    forza, sorella o fratello che tu sia, guarda dentro di te e scopri quale goccia puoi dare all'oceano...

    un abbraccio

    Andrea

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  32. Non sono stato in grado di leggere prima tutti i post dopo il mio ma i vostri commenti nei confronti di Tikit sono apprezzabilissimi.

    Come già accennato da Paolo bisognerebbe usare i momenti di angoscia come FORZA PER RISVEGLIARCI! Quando si vive tranquillamente si tende ad essere in uno stato di dormiveglia totale, di inconsapevolezza 'comoda', a differenza di quando siamo angosciati da pensieri e situazioni!

    E soprattutto, Kitik, come disse Mahavira: "il mondo è solo una goccia di rugiada su una foglia d'erba", ovvero tutto ciò che vivi e senti è solo un fenomeno momentaneo. In qualsiasi momento una brezza può levarsi e far cadere la goccia che sarà persa per sempre.

    Quindi sfruttiamo tutti gli attimi positivi e negativi per comprendere ed arriveremo pian piano a percepire la vera consapevolezza, per poi provarla a tutti gli effetti!:)

    Un saluto Kitik e un abbraccio a tutti!

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  33. Kitik, poi ci mandi l'onorario per la consulenza. :) :)

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  34. ehehe a chi intesto l'assegno? %F
    Grazie ancora Signori e scusate se ho catalizzato l'attenzione in questo post

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  35. Ciao Kitik, siamo contenti che tu ci abbia indotto a riflettere su un tema tanto cruciale. Spero tu abbia superato lo scoramento.
    Ciao!!!

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