17 maggio, 2008

Gesti e téchne

Riscoprire il valore dei gesti è arduo: siamo abituati ad agire macchinalmente ed ogni nostro movimento diventa un'azione inconsapevole. Lo intuì Duchamp, quando dipinse Nudo che scende le scale, un quadro in cui il moto di un uomo che percorre una rampa è scisso, segmentato nelle sue componenti sequenziali, come fotogrammi immoti-dinamici di una pellicola. Erano, a un dipresso, gli stessi anni in cui l'avanguardia futurista celebrava (ingenuamente) il dinamismo, la macchina, la velocità, gli spazi urbani.

Lo storico dell'arte Giulio Carlo Argan, a proposito dell'acquerello dipinto dell'artista francese, annota: "Nel compiere il movimento, la persona passa dallo stato di organismo vivente a quello di congegno; il funzionamento biologico si trasforma in funzionamento meccanico. Movimento ripetitivo è quello cui ci abitua, in una civiltà della tecnica, la familiarità con le macchine: dunque la trasformazione del funzionamento biologico in funzionamento tecnologico è il destino che ci attende. E' perfettamente comprensibile che, muovendo da questa premessa, Duchamp sia arrivato a contestare in toto la cultura della società contemporanea".

Il pur lungimirante Duchamp non poté intuire che la stessa realtà naturale, più che essere sostituita da un ambiente tecnologico, avrebbe subito un'orrida metamorfosi tecnica: oggi persino le nuvole hanno forme meccaniche di ruote dentate, di falciatrici automatiche. Gli uomini stessi, svuotati dell’essenza, sono gusci vuoti in cui impiantare la memoria di un computer.

Argan, da intellettuale di formazione marxista, menziona un funzionamento biologico, prescindendo dal valore ieratico, sacro, simbolico, ancestrale del moto e del gesto, quello che si manifesta nella danza, nel rito del sacerdote, nel lavoro artigianale, nei fenomeni naturali, nell'incedere di una processione... Tuttavia ha ragione lo storico dell'arte quando vede in Duchamp un profondo scetticismo verso i miti della società industriale che, dietro il suo apparente razionalismo, cela una pulsione di morte e di annientamento. Non è solo la distruzione dell'ambiente naturale, ma anche l'alienazione del gesto da sé stesso, ridotto a schema pavloviano, a feedback comportamentista.

Chi oggi esprime la sua anima ed indugia attento su un gesto, caricandolo di significati e di pensieri? Sfiorare il volto di un bimbo col palmo della mano, sollevare il bicchiere da cui bere un po' d'acqua, spezzare il pane fragrante, scostare la tenda per contemplare il panorama di là dalla finestra...: sono gesti dimenticati. Oggi tutto è automatizzato, funzionale e, se non è utile, escluso dal novero dei gesti quotidiani privati delle loro qualità sensorie, tattili, olfattive, cromatiche. Il gesto come non-azione, risolto in sé stesso, come miracolo (si pensi agli occasionalisti) non ha più alcuna cittadinanza in un mondo dove ci si muove ed agisce per uno scopo preciso, consumistico ed edonistico.

Se solo ci fermassimo per qualche istante, comprenderemmo come è mirabile la solennità del gesto che crea un arco nell'aria o stende un velo invisibile sull'oggetto, sulla pianta, sull’animale e sulla persona toccati ed amati. E' un gesto armonioso e provvido che, superando una concezione estetizzante del creato, che non aspira solo ad essere ammirato, ma anela pure ad essere vissuto, concilia grazia ed empatia. E' il gesto di Guido Gozzano che, mentre è steso sul prato, offre uno stelo d'erba ad una cetonia capovolta.



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6 commenti:

  1. in questa ondata razzista contro i Rom, che dici di un gesto bellissimo da parte di una ROM,il giorno di Pasqua, nei miei confronti, in piena piazza che mi ha baciato la mano?
    a quale gesto mio ella ha risposto?
    lo lascio immaginare....
    potenza dei gesti!
    se invece di calpestare la vita altrui,tutta,si facessero dei gesti
    d'amore,tutto cambierebbe da un momento all'altro!in primis per chi li fa!
    sai quante volte nella mia vita è successo di aiutare a girarsi una cetonia?bellissima immagine quella di Gozzano!
    un semplice gesto,vale più di mille parole!(purtroppo vale anche al contrario!)
    ben tornato!
    angela

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  2. concorso debunker
    http://perlecomplottiste.blogspot.com/2008/05/concorso-debunker.html

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  3. ciao zret, sono da poco tornato on line dopo che un fulmine ha bruciato il mio modem

    ho lasciato un lungo commento sul tuo articolo sulla cospirazione (mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi), e appena posso leggo e commento gli arretrati

    un saluto e un abbraccio a tutti

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  4. Ciao Corrado, ti ho risposto, ma, per ora, brevemente, poiché il tema è complesso e dato che molti articoli sono già risposte. Ti posso dire che concordo quasi in tutto: con Freixedo ritengo che essi si nutrano di energie negative. Per questo essi fomentano conflitti, odii, violenze di ogni tipo; inoltre mirano a qualcosa che ha attinenza col DNA, ma va oltre il DNA.

    Ciao e grazie.

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  5. rifatto look al mio blog, ho sognato ke attivissimo muore in un incidente d'auto

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