11 maggio, 2008

La pelle delle cose

Librarsi in volo per osservare dell'alto solo la pelle delle cose: da lassù, da quell'azzurra altezza, il mondo appare una superficie omogenea, una campitura uniforme, un marmo polito. Tanto è tutto un'illusione, non è vero? Siamo dèi, gli dèi degli intermundia, indifferenti al destino umano e degli altri esseri, sereni: da qui la pelle delle cose è solo un velo serico, sottilissimo. Non è forse magnifico lo spettacolo che si gode da quassù? Perché avvicinarsi alla realtà? Vedremmo le superfici apparentemente lisce percorse da venature, scabre, ruvide; i volti solcati da rughe e cosparsi di pori.

E' questa la percezione sensoriale, tattile, cromatica peculiare dei più insigni artisti che dipingono oggetti, uomini, animali e paesaggi per rendere le qualità della materia, quelle qualità che la fotografia non può neppure sfiorare. "Volete cessare di vedere qualcosa? Fotografatela. Desiderate penetrarla? Disegnatela." Ci esorta Elémire Zolla.

Il disegno è segno che incide, scava: se incide, che cosa accadrà alla superficie? Non sarà più levigata: penetrare gli oggetti con uno stilo è fendere delle vene da cui stilla il sangue. La conoscenza è questa: condanna alla visione ravvicinata. Non è un caso se l'albero da cui Eva spiccò il frutto per morderlo era quello della conoscenza. Fatti fummo per viver come bruti... ma preferimmo sapere. Così, scrostando lo strato del colore, scopriamo qualcosa del vero: può essere il nulla, può essere l'abisso o forse uno spiraglio di Paradiso.


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4 commenti:

  1. Qualche settimana fa ho visto l'originale della fotografia all'auditorium di Roma. Osservare i lavori di Escher senza soffermarsi solo sui "giochetti" prospettici, ma cercando di capirne il significato è un'esperienza che lascia il segno.

    Conservo ancora una caricatura che mi feci fare a Piazza Navona quando avevo 12 anni. Dice molto di più di me di tutte le foto che mi sono state scattate negli anni successivi.

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  2. Escher è artista dalle infinite, labirintiche prospettive, un po' come Borges. Ogni cosa si può osservare da molteplici punti di vista e così cambia, ora magnifica ora terribile.

    Ciao e grazie.

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  3. O.T.

    Lo tsunami in indonesia, il tornado in Birmania, il terremoto in Cina.. Eventi casuali?

    Donnie.

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  4. Fatti fummo per viver come bruti... ma preferimmo sapere"

    ^_^

    ciao Zret!

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