26 maggio, 2008

Luce

Gli uomini sospirano la deificazione con inenarrabili gemiti dello spirito divino sepolto, strozzato in loro come una pepita d’oro compressa nella roccia, come il medicamento nel veleno ed agognano (senza saperlo o senza saperlo dire, i più), a tramutarsi in puri spiriti contemplanti, lodanti quell’apice della creazione, quell’unità infinita da cui tutto procede (E. Zolla)

I Catari, consci di quanto sia irredimibile il mondo in cui siamo costretti a vivere, aborrivano dal matrimonio e dalla procreazione. Il loro sogno umano-inumano era destinato a restare tale, ma è un sogno che filosofi, artisti, poeti... cullano da millenni. Non è certo l'aspirazione dei piccoli uomini, come li definirebbe Reich, ma degli spiriti magni.

Qualcosa si è rotto nell'equilibrio iniziale: possiamo soltanto volgerci nostalgicamente verso il principio senza principio, verso il nulla che è la "fatal quiete" di Foscolo ed il "mare" di Leopardi. Sì, naufragare nel non essere: chi vuole vivere per sempre?

Sembra il nulla il rimedio per ciò che è immedicabile, il dolore più che conosciuto - Gadda seppe magistralmente penetrare la cognizione della sofferenza - esperito sulla propria pelle, vissuto come lo scorticamento di San Bartolomeo, l'attanagliamento di Sant'Apollonia. E' un martirio, ma senza testimonianza alcuna, se non dell'assurdità dell'esistenza, gratuita, folle, insensata, nel bene, eccezione casuale, come nel Male, regola ferrea. Il patimento non è solo conosciuto, ma assimilato, assorbito, sangue del proprio sangue, linfa velenosa, saliva che soffoca il grido silenzioso di chi ha capito.

Allora si comprende perché, sebbene con percorsi differenti, con metafore diverse, sotto molteplici sembianze, quasi tutti gli autori insigni anelino all'origine, ad abbeverarsi alla fonte dell'oblio sempiterno. In qualche caso sarà pure un tòpos letterario, ma spesso è la sostanza della loro poetica: poco importa quale sia l'immagine che evochi il nulla. Essendo nulla, può assumere tutte le forme: trasfigurazione della vita in una dimensione atemporale ed aspaziale, annichilimento, ritorno all'Unità, materia che si disgrega, distruzione dell'io...

L'universo è un infinito labirinto, ma ha un centro ed il centro è il non essere. Per questo, come il Minotauro, nel magnifico, dolente racconto di Borges, La casa di Asterione, attendiamo il nostro redentore.

La morte, se è la fine dell'insoffribile sofferenza, è veramente il brillio della spada di Teseo che uccide il Minotauro. Vogliamo temere la luce?


TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

4 commenti:

  1. http://it.youtube.com/watch?v=rk1lOtAb9-0&feature=PlayList&p=9C9C570DCEC717B5&index=22

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  2. senti bello xke nn mi rispondi al posto di censurarmi? censurami un'altra volta e metto un cartello in cielo con scritto ke lavori x i gesuiti
    e' inutile, avete perso...di nuovo!!!!!!

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  3. Penso che tutti noi abbiamo pensato almeno una volta, in un momento di sconforto, che il Non Essere potesse essere "La Soluzione" più dolce...ma credo che si debba stare attenti alle tendenze dissolutive così floride nella tradizione Gnostica, di cui i Catari fanno parte:
    la Dissoluzione prende molte forme nello gnosticismo e nelle dottrine successive, sono all'odierna dottrina del NWO. In pratica il dato che le accomuna è la credenza che il mondo materiale sia un abominio o una prigione creata da un dio minore corrotto malvagio o ignorante (Demiurgo) e che ogni qual volta un anima arriva sulla terra (tramite la procreazione umana o talvolta anche animale) una scintilla di Dio venga rubata e inprigionata in tale prigione di carne. Da qui il precetto di NON figliare declinato o nell'ascetismo estremo e nel libertinaggio sessuale estremo (simile agli Hippy) slegato però SEMPRE dalla procreazione (da qui pure il vegetarianesimo di molto gnostici).
    Da qui la dottrina Malthusiana e della Depopolazione dell'attuale Elitè che spinge al NWO..ed è x questa dottrina che essi sembrano mirare a distruggere ciò che è + che al mero controllo. In particolare i gruppi di Gnostici Luciferiani Antinomisti avevano una dottrina e riti identici alla moderna Elitè (orge con sacrifici uami, banchetti di feti ecc, tutto x liberare scintille divine e rimandarle al Vero Dio dissolvendo il corrotto Mondo Materiale del Demiurgo) e il loro fine ultimo era la Dissoluzione totale del Mondo materiale (o almeno della sua parte vivente) atta a riunire tutte le scintille divine/anime al Vero Dio, facendogli PERDERE OGNI INDIVIDUALITà: penso che ciò vi ricordi qualcosa...

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