19 novembre, 2008

Shumer

L'origine dei Sumeri è incerta, anche se è assodato, dallo studio della loro lingua, che non erano di stirpe semitica. Se si conoscesse l'esatto significato dell'etnonimo Sumeri potremmo comprendere qualcosa di più circa un popolo che costituisce un enigma della storia e dell'archeologia. Shumer dovrebbe significare "teste nere" e potrebbe alludere ad una popolazione di pelle scura che gli antichi abitanti della Mesopotamia assoggettarono: le genti della cultura di Ubaid? Succede che alcune etnie traggano il nome dal popolo che vinsero e con cui si amalgamarono: è il caso degli Hittiti, noti con il nome degli Hatti, gente autoctona dell'Anatolia cui si sovrapposero i conquistatori indoeuropei.

Alcuni studiosi propongono un'altra interpretazione: Shumer significherebbe "teste aperte alla luce divina". La terra di provenienza dovrebbe essere la regione dei Monti Zagros, a nord della Mesopotamia; certi studiosi, avendo osservato delle analogie tra l'astrologia sumera e quella indiana, suppongono che i Sumeri fossero originari del subcontinente indiano.

Nella loro lingua chiamarono il territorio solcato dal Tigri e dall'Eufrate, Kenger, "luogo della canna palustre" o "luogo dei signori inciviliti"? Ken/Ki vale terra ed è voce che si rintraccia in Anunnaki, termine che si può rendere con una buona approssimazione con "Coloro che dal cielo scesero sulla terra", essendo An equivalente a "cielo". Il cielo, la patria dei Sumeri?

Popolo che costruì le fondamenta della civiltà medio-orientale in svariati campi (dalle tecniche agricole alla ceramica, dall'organizzazione politica alle credenze religiose, dall'astronomia alla scrittura...), i Sumeri si distinsero dalle genti che si insediarono successivamente nella terra tra i fiumi, oltre che per la loro superiorità culturale, per la lingua agglutinante di cui alcuni idiomi caucasici e l'ungherese paiono eredi attuali.

Lo studioso ungherese Zoltàn Ludwig Kruse rintraccia le vestigia dell'antica parlata nel magiaro, anch'esso lingua agglutinante nei cui vocaboli ad una radice invariabile si attaccano affissi che ne modificano valore semantico e funzione. Questi morfemi sono definiti "parole-seme" e nell'ungherese rivelano, nonostante millenni di stratificazioni, adattamenti e cambiamenti, l'eco originaria.

Non è agevole rendere i testi delle tavolette fittili dove sono incisi segni cuneiformi: il sumerologo ungherese avverte che le parole possiedono significati plurimi che si diramano da un primigenio nucleo semantico. E' indispensabile un approccio che tenga conto dell'organizzazione agglutinante del sumero: questa struttura perde nei codici flessivi sia semitici sia indogermanici. Accostarsi dunque alle testimonianze scritte dei Kingir attraverso l'ebraico o l'accadico può generare incomprensioni o decodificazioni parziali.

Così riteniamo che certe traduzioni di Zecharia Sitchin, mutuate poi dal suo principale discepolo, Alan Alford, possano essere se non inesatte, incomplete e riduttive, sebbene sia accertata, nell'ambito della cultura astronomica del popolo mesopotamico, la presenza di Nibiru, il pianeta (?) degli "dei", che Kruse opina fosse concepito come un corpo celeste la cui traiettoria era perpendicolare a quella degli altri pianeti. Il professor J.F. Badinyi associa Nibiru ad una traiettoria di attraversamento tra Giove e Marte. Egli ritiene che il pianeta in congiunzione con Giove e Saturno nel segno dei Pesci fu la "stella" di Betlemme.

Come Nibiru, anche il sistema esagesimale abbinato al ciclo del pianeta, al movimento precessionale e forse all'esadattilia, è il misterioso retaggio di un popolo, la cui piena comprensione forse rivoluzionerebbe la storia ufficiale, ma tale intelligenza sembra esserci preclusa.

Fonti:

O. Carigi, Kingir, l'eredità sumera, 2008
Zret, Nibiru tra verità e disinformazione, 2007



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21 commenti:

  1. senza di loro...nessuna civiltà!
    grazie!
    angela

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  2. lo studio di G. Hancock (Impronte degli Dei) mostra una traduzione scritta (in cuneiformi) secondo la quale le prime città sumere sarebbero stateinghiottite da alluvioni/innalzamento del livello del mare, ben prima del 3.000 a.C.

    ciò non toglie che prima il popolo sumero si trovasse altrove

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  3. Corrado, sembra che i Sumeri approdarono sulla Terra intorno al 140.000 a.C., quando crearono i lulu (mescolati), ossia l'Homo sapiens con il DNA dell'homo erectus e quello degli "dei". E' questo, però, un dato che la storiografia ufficiale (in gran parte falsa) non accetta.

    Credo di sapere donde provenissero i Sumeri, ma...

    Ciao a tutti.

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  4. Ragazzi mettiamo le cose in chiaro. Prima dei sumeri ci furono gli Anunnaki e prima di essi? Nessuno.

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  5. Prima del nulla?
    Ci deve essere stato qualcosa ma cosa?

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  6. zret le tue supposizioni posso essere corrette, ma sulla dato resta un punto interogativo grande quanto una casa

    NON ESISTE POSSIBILITA' ALCUNA DI DATARE OGGETTI PIU' ANTICHI DI $0-50.000 anni fa (le prove le trovi nel mio blog)

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  7. Corrado, ho scritto dato, ma avrei dovuto scrivere supposizione o, al limite, interpretazione.

    E' comunque possibile che gli Anunnaki abbiano preceduto i Sumeri e che possedessero conoscenze avanzate.

    Enkidu, l'essere promana dal nulla, anche se forse sarebbe stato preferibile che restasse il nulla.

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  8. Che pasticcio immondo la Storia di prima che vi fosse...la Storia.
    Ognuno dice la sua, ognuno le spara più grosse che può ma in fin dei conti non riesce a cavare un ragno dal buco.

    Quanto avevi ragione mio caro René Guénon - che la benedizione dell'Altissimo sia su di te - quando affermasti che nulla di preciso e di sicuro si riesce a stabilire allorchè noi si cerca di superare la barriera del sesto secolo avanti Cristo. E questa non è una che delle tante barriere temporali che si interpongono fra le nostre capacità cognitive e gli eventi remoti apparteneni alla cosiddetta Preistoria.

    Non sappiamo nemmeno quale, ad un dato periodo del divenire umano, fosse l'aspetto del cielo. Esistevano allora il Sole e la Luna come li conosciamo ora?
    Chissà.

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  9. Forse Guénon era anche ottimista: infatti talora stentiamo a ricostruire in modo oggettivo (ma che cos'è l'oggettività?) fatti recenti, contemporanei o moderni, figuriamoci eventi tanto remoti. Inoltre la storia è scritta dai vincitori e dunque è mistificazione.

    Resta il fatto che Nibiru era al centro della cosmologia e mitologia sumera: che cosa fosse è arduo, se non impossibile, da stabilire.

    Ciao

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  10. va bene tutto ma non si può andare avanti cosi. Sono anni che si continua dire sempre le stesse cose e ad un certo punto (2008) saltano fuori delle cose che ci fanno capire quanto siamo stati stupidi a credere nella storia che è sui libri di scuola...
    è ormai ovvio che nibiru ogni 3600 anni passi vicino alla terra e che gli Anunnaki siano atterati sulla terra. Magari al prossimo passaggio gli Anunnaki non scenderanno semplicememte perchè non ci sono più per il motivo che allontanandosi dal sole la vita è sparita.
    Questa mitologia sumera spiegherebbe molte cose cioè quei vuoti nella storia che fino a un decennio fa non sapevamo neanche farci supposizioni; spiegherebbe anche certe cose sulla Bibbia.
    O sbaglio Zret?

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  11. Enkidu, l'ipotesi da te ventilata è stata considerata nell'articolo Nibiru tra verità e disinformazione cui rimando per ogni approfondimento. Comunque, stando ai calcoli di Alford ed altri, l'avvicinamento di Nibiru (nana bruna? pianeta? simbolo?) non è per nulla imminente.

    Non dimenticherei che l'ingegner Carlo Bolla ha smontato in gran parte le ricostruzioni di Sitchin. A mio parere, bisognerebbe partire dalla lingua che è comunque un dato significativo per tentare di gettare un barlume su una questione tanto complessa ed intricata.

    Ciao

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  12. Certo Zret,
    ma dimentichiamo che lo spettabile G. Pattera ha affermato che alcuni pezzi grossi dei servizi segreti del Vaticano e della Nasa, gli hanno confessato di nascosto, che i potenti hanno le prove dell'esistenza di forme di vita aliena intelligente, e molto più vicini a noi di quello che pensiamo.

    Poco dopo è stato avvisato di tacere da una lettera anonima.

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  13. Sì, Enkidu, è vero: è scritto anche questo nell'articolo cui accennavo. Speriamo che il V. non tenti di dissuadere Pattera dallo studio delle scie tossiche.

    Ciao!

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  14. Ciao Zret,
    è da un po' che seguo il tuo Blog, sicuramente uno degli spazi piu' interessanti e decisamente curati della rete; apprezzo specialmente le immagini che inserisci ad ogni tuo articolo, un tocco di raffinatezza innata...

    Cmq una sola domanda, dove hai trovato notizia della possibile correlazione tra i sumeri e a sto punto (anche se non li nomini) i Dravida del subcontinente indiano?

    Grazie mille

    Ciao!

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  15. Ciao Cors,

    cerco di scegliere delle immagini che siano significative ma anche gradevoli. La ricerca iconografica talvolta richiede più tempo della stessura degli articoli.

    Secondo Alford, la civiltà di Mohenjo Daro e di Harappa nell'India orientale fu fondata dai Sumeri, anzi egli la considera una sorta di colonia degli Anunnaki. In verità, non sono in grado né di smentire né di confermare, ma è indubbio che una relazione esiste. Trovi notizie nel saggio di Alford intitolato Il mistero della genesi delle antiche civiltà. Le prenderei, però, con il beneficio del dubbio.

    Ciao e grazie.

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  16. dubito molto che i dravida (per il momento mi sento di dare ragione a hancock) che fondarono mohenjo daro siano della stessa razza e lingua dei sumeri;

    Hai saputo che è uscito l'ultimo libro di Cremo? Ecco qui: Le origini segreta della razza umana (io conto di comprarlo!)

    L'autore, uno scienziato americano che ha vissuto e studiato in varie parti del mondo, in questo libro si pone un grande obiettivo, contrastare la teoria dominante dell'evoluzione esposta da Darwin.

    Negli ultimi decenni, studiando archeologia, storia antica, scienze spirituali dimenticate, genetica, astronomia, reincarnazione, fenomeni paranormali, avvistamenti UFO e ricerche di civiltà extraterrestri, è giunto ad accumulare un'ingente mole di prove scientifiche e spirituali che danno nuova luce sulle vere origini della razza umana.

    Dopo aver letto questo libro, un best seller internazionale, sarà difficile credere, ancora, che discendiamo dalle scimmie o che questo nostro pianeta sia l'unico abitato.

    Chi è curioso e vuole veramente conoscere e capire chi siamo, da dove veniamo e qual'è il nostro vero potenziale non può perdersi questa preziosa lettura.

    Michael Cremo fornisce informazioni e prove evidenti che noi, esseri umani, non siamo solo materia che vive in un universo fisico.

    Siamo esseri spirituali dotati di corpo, mente e coscienza e viviamo contemporaneamente in questo universo visibile e in un insieme di dimensioni invisibili.

    Le pagine di questo libro allargheranno l'orizzone della vostra mente e nobiliteranno il significato del vostro soggiorno sulla Terra.

    "Conosco personalmente, da molti anni, l'autore. Sono felice che il suo libro esca anche in Italia. Vi consiglio di leggere tuttp il libro di seguito per coglierne l'essenza e poi di rileggerlo lentamente per capire e studiare, pagina dopo pagina, che cosa ci hanno nascosto sulle nostre vere origini. Tutti abbiamo il diritto di sapere chi siamo. Cremo ha avuto il coraggio di andare controcorrente e denunciare le menzogne scritte sull'origine dell'umanità. Un giorno diventerà libro di testo nelle scuole." Giorgio Cerquetti

    La lettura de LE ORIGINI SEGRETE DELLA RAZZA UMANA vi aiuterà a capire meglio le conoscenze storiche, scientifiche e spirituali contenute nel MAHABHARATA e nel RAMAYANA.

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  17. Giovanni Semerano dice più o meno le stesse cose di Mario Pincherle...
    Non proprio in linea, con la storiografia ufficiale!!
    Rifiutano la linea ufficiale che parla di sumeri (almeno Pincherle di sicuro). Loro dicono che la civiltà deriva dall'impero accadico e che la civiltà sumera è un invenzione dei linguisti tedeschi dell'ottocento. Sumer deriverebbe da "terra di".
    Del resto "teste nere" come venivano chiamati i sumeri non è molto in linea con un popolo indoariano come vorrebbero farci credere. La scrittura accadica era la lingua internazionale anche nel periodo di Akenaton: vedi lettera di Amarna. L'uomo o Messia che comincio tutto, per dirla alla Pincherle, fu Sargon re e fondatore di Akkad. L'impero di Akkad era multirazziale, ma Sargon era sicuramente di origini semite. Anche Leonardo Melis dice che gli Shardana derivano dai resti dell'impero accadico.

    Ciao

    Mauro

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  18. Ciao Mauro, conosco le teorie di Semerano e di Pincherle. Quest'ultimo ritiene che Atlantide fosse in Mesopotamia e che gli attuali Mandei o Cristiani di Giovanni (penso, però, siano estinti) siano i discendenti degli Atlantidei. Sinceramente la teoria orientalista, se diventa esclusiva, non mi convince, poiché non tiene conto dei popoli nordici e neppure della vera (?) Atlantide che era nell'Atlantico.

    Circa Sargon il Grande, fondatore del "primo" impero ecumenico, ritengo che egli fu erede, con gli Accadi, della cultura sumerica.

    Dati archeologici e linguistici (dovrei pubblicare un altro testo su tale tema) indicano che uno dei poli della cultura fu il Nord, come ho scritto in Ex Oriente lux? ed altrove. Sugli Shardana opterei per una loro origine nordica e non medio-orientale. In linea di massima, sono vicino alle posizioni di Felice Vinci.

    Ciao e grazie.

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  19. Ho letto quello che dice Pincherle sui Sumeri, ma fa un po' di confusione tra la storiografia tedesca di centocinquanta anni fa e la storia e archeologia attuali, nessuno ora si sogna di dire che i Sumeri fossero indo-europei.

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