Secondo Angelo Ciccarella, la città di Lipsia, nell'ex Germania est si può considerare un portale. Nell'articolo intitolato La faccia occulta del Comunismo, lo studioso riferisce di audaci e pericolosi esperimenti compiuti dalla Stasi, la famigerata polizia segreta della Repubblica "democratica" tedesca, nel centro militare di Lipsia.
L'autore scrive: "Ad un certo punto degli esperimenti collettivi, qualcosa avvenne, qualcosa di terribile si rivelò. Un arco di radiazioni elettromagnetiche in espansione saliva attraverso gli strati delle vecchie e mai perdute trasmissioni radio di tutto il mondo. Mentre l'arco procedeva in avanti nello spazio, viaggiava indietro nel tempo e tutti i sensitivi, i tecnici, gli agenti Stasi presenti nel laboratorio, ascoltarono voci di persone morte da tempo, fino a tornare verso la prima trasmissione di Marconi e... verso il silenzio. Poi, di botto, una cascata inarrestabile di fenomeni: onde scalari, anomali flussi energetici, ampio spettro di frequenze E.M. e nota di fondo dominante, fragorosa. Uno squarcio nel vuoto ed ecco comparire un grande arazzo sopra le teste dei presenti. Vi era raffigurato un animale, una salamandra in mezzo alle fiamme. Si era creato un punto cieco, un varco dimensionale. Inavvertitamente, pigiando un tasto, oltre lo specchio si era acceso un led. Le facoltà extrasensoriali di uomini e donne unite ad un glifo psicoacustico ed ad un codice alieno (?) avevano trapassato le Porte del Tempo. La Quarta dimensione non è impenetrabile. Quando si lacera la sua struttura connettiva, ne sopravviene un universo tangente, instabile, limitato nella trasmissione. Esisterebbero così infiniti universi, nei quali si svilupperebbero, in maniera indipendente, tutte le alternative possibili, a partire da una situazione che ha la possibilità di evolvere in diversi modi... Ciascuna alternativa diventerebbe così realizzata e praticabile in un mondo a sé, senza essere cancellata dalle altre nelle vicende di un unico mondo... Lipsia era un cancello stellare che attendeva da tempo di essere aperto, un dispositivo in grado di viaggiare nel tempo e nelle dimensioni. I massimi esperti di fisica e di elettronica provarono inutilmente ad usare il portale come arma. Il portale da solo non serve a nulla; per funzionare ha bisogno di un suo omologo di uscita nel segmento spazio-temporale di arrivo. Indovinate dove si trova l'altra porta e soprattutto chi la detiene?"
Ciccarella intravede dietro le quinte della storia una cospirazione di proporzioni gigantesche: il nome in codice dell’Entità che agisce nell’ombra è Salamandra. La salamandra, animale che, nella tradizione, era in grado di vivere nel fuoco, ricorda le figure create dal plasma.
Nel suo testo criptico, non privo di autocompiacimento e di qualche tono da ierofante, Ciccarella ha comunque il merito di rispolverare gli inquietanti scenari di un conflitto segreto, il conflitto delle psicospie. Durante gli anni della Guerra fredda, agenti psichici statunitensi (famoso è lo scienziato ed artista Ingo Swann) e dell'est europeo si confrontarono in esperimenti di visione a distanza ed in altri ambiti relativi all'uso a fini spionistici dei poteri mentali. L'ipotesi dell'autore pare la seguente: forze extrasensoriali furono all'origine di un'apertura nella sfera spazio-temporale. E' probabile che ai risultati concorsero diaboliche tecnologie. La convergenza tra dimensione medianica e tecnologica sembra essere all'origine delle scoperte che resero celebre Marconi; un ascolto di esseri dell'altrove illuminò la mente di Tesla. Gli scientisti reputano tale approccio ridicolo, poiché essi distinguono tra la scienza e la superstizione. Sappiamo, però, quanto le ricerche di eminenti studiosi anche razionalisti siano venate di magia, di occultismo.
La riflessione sui portali, su questi aditi verso regioni invisibili ci conduce al confine della percezione ordinaria, là dove i concetti razionali si appannano per compenetrarsi con idee controintuitive, con i paradossi delle verità eccentriche ed inaccettabili, appena rasentate da intelletti sublimi. Quando ci accostiamo a certe verità mai attinte prime, esse si sbriciolano e si depauperano, a contatto con il linguaggio e la logica.
Dove potrebbe essere l'altra porta verso l'Ade? Forse nelle viscere del Gran Sasso, cui accennai in Portali, visto che si trova più o meno sulla stessa longitudine (13 gradi e 34 primi) di Lipsia (12 gradi e 23 primi)? In laboratori ricavati nel cuore della montagna, non si studierebbero solo neutrini, ma si compirebbero esperimenti segreti. Alcuni scalatori hanno affermato di aver colà notato anomalie.
Nulla è certo; tutte queste informazioni e voci vanno prese con il beneficio del dubbio, ma è evidente che la realtà è molto più enigmatica e paradossale di quanto si possa immaginare.
L'autore scrive: "Ad un certo punto degli esperimenti collettivi, qualcosa avvenne, qualcosa di terribile si rivelò. Un arco di radiazioni elettromagnetiche in espansione saliva attraverso gli strati delle vecchie e mai perdute trasmissioni radio di tutto il mondo. Mentre l'arco procedeva in avanti nello spazio, viaggiava indietro nel tempo e tutti i sensitivi, i tecnici, gli agenti Stasi presenti nel laboratorio, ascoltarono voci di persone morte da tempo, fino a tornare verso la prima trasmissione di Marconi e... verso il silenzio. Poi, di botto, una cascata inarrestabile di fenomeni: onde scalari, anomali flussi energetici, ampio spettro di frequenze E.M. e nota di fondo dominante, fragorosa. Uno squarcio nel vuoto ed ecco comparire un grande arazzo sopra le teste dei presenti. Vi era raffigurato un animale, una salamandra in mezzo alle fiamme. Si era creato un punto cieco, un varco dimensionale. Inavvertitamente, pigiando un tasto, oltre lo specchio si era acceso un led. Le facoltà extrasensoriali di uomini e donne unite ad un glifo psicoacustico ed ad un codice alieno (?) avevano trapassato le Porte del Tempo. La Quarta dimensione non è impenetrabile. Quando si lacera la sua struttura connettiva, ne sopravviene un universo tangente, instabile, limitato nella trasmissione. Esisterebbero così infiniti universi, nei quali si svilupperebbero, in maniera indipendente, tutte le alternative possibili, a partire da una situazione che ha la possibilità di evolvere in diversi modi... Ciascuna alternativa diventerebbe così realizzata e praticabile in un mondo a sé, senza essere cancellata dalle altre nelle vicende di un unico mondo... Lipsia era un cancello stellare che attendeva da tempo di essere aperto, un dispositivo in grado di viaggiare nel tempo e nelle dimensioni. I massimi esperti di fisica e di elettronica provarono inutilmente ad usare il portale come arma. Il portale da solo non serve a nulla; per funzionare ha bisogno di un suo omologo di uscita nel segmento spazio-temporale di arrivo. Indovinate dove si trova l'altra porta e soprattutto chi la detiene?"
Ciccarella intravede dietro le quinte della storia una cospirazione di proporzioni gigantesche: il nome in codice dell’Entità che agisce nell’ombra è Salamandra. La salamandra, animale che, nella tradizione, era in grado di vivere nel fuoco, ricorda le figure create dal plasma.
Nel suo testo criptico, non privo di autocompiacimento e di qualche tono da ierofante, Ciccarella ha comunque il merito di rispolverare gli inquietanti scenari di un conflitto segreto, il conflitto delle psicospie. Durante gli anni della Guerra fredda, agenti psichici statunitensi (famoso è lo scienziato ed artista Ingo Swann) e dell'est europeo si confrontarono in esperimenti di visione a distanza ed in altri ambiti relativi all'uso a fini spionistici dei poteri mentali. L'ipotesi dell'autore pare la seguente: forze extrasensoriali furono all'origine di un'apertura nella sfera spazio-temporale. E' probabile che ai risultati concorsero diaboliche tecnologie. La convergenza tra dimensione medianica e tecnologica sembra essere all'origine delle scoperte che resero celebre Marconi; un ascolto di esseri dell'altrove illuminò la mente di Tesla. Gli scientisti reputano tale approccio ridicolo, poiché essi distinguono tra la scienza e la superstizione. Sappiamo, però, quanto le ricerche di eminenti studiosi anche razionalisti siano venate di magia, di occultismo.
La riflessione sui portali, su questi aditi verso regioni invisibili ci conduce al confine della percezione ordinaria, là dove i concetti razionali si appannano per compenetrarsi con idee controintuitive, con i paradossi delle verità eccentriche ed inaccettabili, appena rasentate da intelletti sublimi. Quando ci accostiamo a certe verità mai attinte prime, esse si sbriciolano e si depauperano, a contatto con il linguaggio e la logica.
Dove potrebbe essere l'altra porta verso l'Ade? Forse nelle viscere del Gran Sasso, cui accennai in Portali, visto che si trova più o meno sulla stessa longitudine (13 gradi e 34 primi) di Lipsia (12 gradi e 23 primi)? In laboratori ricavati nel cuore della montagna, non si studierebbero solo neutrini, ma si compirebbero esperimenti segreti. Alcuni scalatori hanno affermato di aver colà notato anomalie.
Nulla è certo; tutte queste informazioni e voci vanno prese con il beneficio del dubbio, ma è evidente che la realtà è molto più enigmatica e paradossale di quanto si possa immaginare.
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Ho appena visto il tuo interessante articolo, Zret, pubblicato sul blog di tuo fratello. Tuttavia in base a quali criteri il terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo fosse prevedibile non saprei giudicare.
RispondiEliminaV'è però da dire che in tale drammatico sisma si notano alcune segnature numeriche che definirei inconfondibili quanto ad una origine NON NATURALE del fenomeno.
I bollettini continuano a ripetere che la prima scossa s'è originata alle 3 e 32, quindi durante il 33esimo minuto della quarta ora.
Per giunta si possono fare osservazioni anche sulla data 6/4/2009. Sommando misticamente le varie cifre otteniamo un 1 quanto a giorno e mese ed un 11 quanto all'anno.
Pertanto: 1-11. Bene, ricordano forse qualcosa tali 'conicidenze' a chi mastica un pò di numerologia 'Illuminati style'? E per di più la longitudine dell'Aquila corrisponde a 13° est.
Altro numero caro alla setta.
Inoltre l'evento s'è verificato il lunedì santo che corrisponde al giorno dell'inizio del percorso sacrificale cui s'è votato l'Uomo-Dio. Analogia indiscutibile con quella catena di calamità che si identifica nella cosiddetta Grande Tribolazione.
In altri termini il messaggio occulto del sisma potrebbe significare che ci troviamo appunto agli esordi ddella Grande Tribolazione.
Non ho idea di quello che combinano nei sotterranei del Gran Sasso. Trovandoci nelle mani di una accozzaglia di pazzi criminali non mi stupirei se disponessero colà di sofisticate strumentazioni atte a scatenare terremoti.
Ci troviamo costretti altresì a concludere che le macchine cui si affidano per provocare calamità sono estremamente precise ed efficaci quanto ai risultati. Si pensi ad es. anche al terremoto che colpì l'Umbria qualche anno fa. Mi pare che l'epicentro del sisma si collocasse proprio al di sotto della Basilica di S.Francesco, tempio analogicamente costruito nel cuore della Penisola.
Sconfinando brevissimamente sappiamo anche che esiste la tecnologia per alterare l'attività solare. Ad es. come fa la Nasa a sapere che in un futuro assai prossimo anche se indeterminato il sistema solare sarà sconvolto da una tempesta magnetica gigantesca tale da favorire un 'break-down' di tutte le reti elettriche del Pianeta?
Grande preveggenza, non c'è che dire. La Nasa meglio di Nostradamus. Se lo sanno in anticipo è perchè tale tempesta elettromagnetica originatasi dal sole verrà scatenata tramite una tecnologia scalare dedicata.
Pazzesco. Si, sicuramente. Ma che cosa c'è ormai di normale attorno a noi?
P.S.Le ottime osservazioni di Ciccarella qui riportate andrebbero sicuramente integrate con le scoperte fatte dal cercatore indipendente Joseph Farrell e che egli ha profuso nei suoi libri.
Siamo costretti a dedurre che la Germania Nazista e soprattutto le logge occulte dalle quali essa promanò detenevano conoscenze riservate ed 'esplosive'. Tutta o quasi la tecnologia scalare era nota ad alcuni scienziati del Reich i quali non la utilizzarono semplicemente per il fatto che i tempi non erano ancora maturi per l'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.
Che cosa aggiungere, Paolo, alla tua meticolosa, lucida analisi? Credo che molti disastri siano artificiali: senza dubbio la massa, non appena si evocano queste segnature simboliche e numeriche, si irrigidisce, anzi diviene beffarda e mordace. Eppure certi simboli non paiono casuali.
RispondiEliminaSarebbe interssante scoprire a quale portale allude Ciccarella nel suo articolo.
Temo sia iniziato il tempo della Grande tribolazione. Spero di sbagliarmi.
Tra l'altro L'Aquila è città templare, legata alla fugura di Celestino V. Anche questo non pare fortuito.
Non riescono a prevedere i terremoti, ma le tempeste solari del 2012: misteri della "scienza".
Un altro importantissimo dettaglio del terremoto che ho scordato di menzionare: magnitudo 5.8 della scala Richter.
RispondiElimina5+8=13.
"Le coordinate epicentrali sono 42,33 gradi Nord e 13,33 gradi Est, a una decina di chilometri dall'Aquila"
RispondiEliminanotizia ufficiale, tratta da:
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_06/scheda_sisma_fd3a0dc0-2289-11de-9ce1-00144f02aabc.shtml
l'ora: 3:33 (3:32:39 ufficiali)
Paolo, Jp, sono altre tessere del mosaico.
RispondiEliminaGrazie
Ciao Zret, intanto ti faccio i complimenti per il tuo blog. Ormai sono un paio d'anni che ti seguo quasi quotidianamente. Vorrei fare un appunto all'eccellente Paolo, che è sempre un piacere leggerlo, quando fa riferimento al terremoto in Umbria.. l'epicentro non fu ad Assisi ma in linea d'aria a una quindicina di km est.. Oltre al terremoto in se per se, la cosa impressionante era sempre il grande boato che preannunciava il sisma, piccolo o grande che sia.. pensate che a distanza di un anno ancora c'erano scosse, a decine, ogni giorno.. e il boato non mancava mai. Dico questo perchè abito in zona. Da L'Aquila invece sempre in linea d'aria sto a un centinaio di km, forse anche a 120, fatto sta che le scosse si sentono anche qua, in maniera molto lieve ma quelle più forti si avvertono. Volevo dire che da venerdì scorso, fino a lunedì, soprattutto la notte calava una foschia strana, forse grazie anche ad un aumento considerevole del traffico dei tanker chimici (nelle ultime settimane una cosa veramente esagerata), e attorno alla luna (crescente)si formava un alone color porpora (di notte!!), mai visto in vita mia. Fatto sta che venerdì notte prima di rincasare ho pensato al terremoto. Non so da voi, ma dalle mie parti, le persone, soprattutto le più anziane, usano dire quando c'è un atmosfera... strana: c'e aria da terremoto! (dipenderà dal radon?)
RispondiEliminaUn ultimo tassello che si potrebbe aggiungere al primo commento di Paolo: a L'Aquila nel centro storico c'è una fonte con 99 cannelle e per ogni cannella una faccia d'uomo diversa.
Scusate la lungaggine, buona notte a tutti.
Masun, grazie infinite per la lode e per le doviziose informazioni. Un mio amico che studia in Umbria, con sua grande costernazione, mi ha riferito che le operazioni chimiche sono diventate diuturne anche nel cuore ex verde dell'Italia, mentre tempo fa gli aerei della morte si vedevano di rado. I fenomeni cui hai assistito sono artificiali e legati alle malefiche scie.
RispondiEliminaIeri sono stato sfiorato da un'ipotesi peregrina: il sisma è stato un attacco contro i Templari ed i loro simboli per opera dello S.M.O.M., acerrimo avversario dei Cavalieri di Cristo? L'Aquila è città templare.
Ciao e grazie ancora.
Nel suo testo criptico, non privo di autocompiacimento e di qualche tono da ierofante...
RispondiEliminaAccolgo la tua legittima critica al mio modo di argomentare. A volte eccedo nell'enfasi. Ma la passione con cui svolgo i miei studi, mi porta a degli eccessi. La cripticità è dovuta alla prudenza. Ho intenzione di rilasciare più informazioni possibili nel più breve tempo consentitomi.
Angelo Ciccarella
Devo farti i complimenti per questo blog, tosto e intrigante. Evviva, finché vi saranno persone che cercano la verità, a qualunque costo, la vittoria non è compromessa. Come già ti dicevo nel precedente post di commento, la passione ci riscalda, ci dà forza nella difficile ricerca su ciò che i governi ci nascondono. Dietro v'è però altro, più giù e più antico.
RispondiEliminaAngelo Ciccarella
Gentilissimo, contraccambio l'elogio e sono lieto di aver dato spazio ad una ricerca "eretica" e così penetrante. In effetti, il linguaggio ermetico è inevitabile, quando ci si accosta a temi tanto spigolosi.
RispondiElimina"Dietro v'è però altro, più giù e più antico".
Concordo.
Con stima per i Suoi fondamentali e rari studi.