27 maggio, 2009

Un’antica civiltà indoeuropea negli Urali

Pubblico la traduzione di un testo tratto dal quotidiano Pravda.ru. Valgono, per quanto concerne questa scoperta archeologica, le osservazioni formulate come preambolo all’articolo Una colonia di Atlantide nel Nord Europa? Dunque rimando a quella premessa.

Il Presidente Putin ha recentemente visitato uno dei più misteriosi siti della Terra, le rovine dell'antica città di Arkaim, situata presso la città di Chelyabinsk. Storici, archeologi ed ufologi hanno impiegato molti anni per cercare di scoprire i segreti della città. Quale popolazione visse ad Arkaim più di 40 secoli or sono? Come potè quell'antica gente compiere progressi tecnologici che paiono ancor oggi difficili da conseguire? Vadim Chernobrovy è recentemente tornato nella misteriosa regione. Egli ha individuato strani cerchi nel centro della valle che dovrebbe risalire ai tempi dell'antico Egitto. [...]

Gennady Zdanovich, capo della spedizione archeologica sostiene che Arkaim rappresenta una delle più antiche testimonianze della cultura indoeuropea, in particolar modo il ramo che è riferito agli Arii. Arkaim non era solo una città, ma anche un complesso templare ed un osservatorio astronomico.

"Un volo sopra Arkaim a bordo di un elicottero ti offre uno spettacolo mozzafiato. Gli enormi circoli concentrici della valle sono chiaramente visibili. La città e la periferia sono tutti compresi nei cerchi. Non sappiamo che cosa siano queste costruzioni, se furono costruiti per scopi difensivi, scientifici o rituali. Alcuni ricercatori affermano che erano usati come spazioporto”, ha affermato Zdanovich.

Gli studiosi hanno scoperto che l'antica città era dotata di un sistema di stoccaggio per le sementi contro eventuali allagamenti. Le persone erano protette anche contro gli incendi: i pavimenti di legno e le case stesse era imbevute di una sostanza ignifuga. [...]

Ogni abitazione era dotata di tutti gli agi: avevano forni e dispense per il cibo. Il pozzo si diramava in due trincee sotterranee che erano usate per portare aria fresca al forno ed alla dispensa. [...]

La piazza centrale di Arkaim era l'unico sito di forma quadrata della città. Esaminando le tracce dei focolari, che erano disposti secondo un ordine preciso, si può arguire che il luogo era usato per rituali.

Arkaim fu costruita secondo un piano urbanistico molto articolato e con un preciso orientamento astronomico. Mentre gli archeologi stanno meticolosamente spazzolando via la polvere dalle antiche rocce per ricreare lo stile di vita di Arkaim, gli ufologi studiano misteriosi fenomeni: inesplicabili fluttuazioni del voltaggio, del campo magnetico, della temperatura etc.

Natalia Leskova


Leggi qui l'articolo pubblicato da Pravda.ru



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2 commenti:

  1. La nostra sembrerebbe la stagione dei frutti più amari...la fondissima decadenza della cultura è ascrivibile al decadimento del senso religioso più puro, che è quello non fondato sul principio del Dogma...le sorgenti più pure della religiosità che ricerchiamo e che non troviamo e per questo crediamo inaridite, ci costa (uso un espressione di Savinio) un "eroismo di illusione" che è un peso forse del tutto ignoto all'eroe antico, che era verticalmente favorito, tanto da essere noi stessi imparagonabili...non paragonabili a nessun tipo di qualità umana contemplata prima nella storia...siamo immensamente smarriti e queste tracce stratificate e consumate di altre umanità, di civiltà sovrapposte ad altre civiltà ci rendono a malapena la misura della nostra deriva...il tuo commento mi ha allietato

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  2. Non so qunto sia attendibile, ma, secondo alcuni studiosi, l'umanità possedeva il dono dell'ipercomunicazione sino al 2000 a.C. circa, poi cominciò l'irreversibile allontanamento... ed oggi siamo qui sull'orlo della fine.

    Anche il Messia nel Vangelo detto di Giovanni maledice il fico che non porta più frutto.

    Grazie delle tue parole accorate, ma vere.

    Ciao

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