04 ottobre, 2009

Ruote nelle ruote

Nostradamus è il nome latinizzato di Michel de Notre Dame (1503-1566), noto medico ed astrologo francese, di origine ebraica. Dal 1550, dopo molti viaggi, pubblicò almanacchi con previsioni meteorologiche e di eventi che sarebbero occorsi nell'anno. Nel 1555 comparvero le famose "Centurie", quartine con profezie, peraltro astruse e di difficilissima interpretazione, ottenute sulla base di visioni e di ispirazioni.

Esiste, però, un altro libro attribuito a Nostradamus, conosciuto come “Libro Perduto” o “L’ultimo libro di Nostradamus” o “Vaticinia di Nostradamus”.

Si tratta di una raccolta di ottanta immagini acquerellate, rilegate sotto forma di codice e scoperte nel 1982 dai giornalisti Enza Massa e Roberto Pinotti, nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Fondo Vittorio Emanuele 307). Il codice è stato attribuito a Nostradamus. In una scheda originale dei padri cartusiani allegata al manoscritto, si afferma che il codice venne portato in Roma dal figlio del veggente di Salon, César de Notre Dame, affinché fosse donato al cardinale Maffeo Barberini, futuro papa, con il nome di Urbano VIII dal 1623 al 1644. Un manoscritto simile a questo è il Marston MS 225 ed è custodito nella biblioteca della Università di Yale, a New Haven (Connecticut, Stati Uniti). [1]

Nelle ultime pagine di questo manoscritto sono raffigurate scene riguardanti la
Fine dei Tempi in cui gli avvenimenti sono correlati ad una simbologia per lo più astrologica e biblica, desunta soprattutto da Rivelazione: in molte pagine è effigiato il Libro. E' un riferimento al Libro della Vita che il Cristo Pantocrator tiene in mano ed in cui sono segnate tutte le azioni degli uomini. E' significativo che le ultime pagine del codice mostrino un volume squadernato senza alcun contenuto vergato: un’allusione alla fine della storia come scrittura degli eventi? In alto è rappresentata la Ruota circondata da cartigli: l’emblema delle Ruota, i cui valori sono molteplici, qui assume significato cosmico e cronologico, adombrando, come i rosoni delle chiese gotiche, il ciclo precessionale. E’ pure palese il richiamo all’Arcano dei Tarocchi, la Ruota della Fortuna, che indica la mutevolezza della sorte, il destino, l’ineluttabilità. La Ruota di pagina 72 è senza gli otto raggi [2]: l’assenza dei raggi esprime la cessazione del moto, il punto d'arrivo.

E’ notevole che siano dipinti il segno dello Scorpione e del Sagittario: il pungiglione dell’Aracnide punta, come il dardo del Sagittario verso un punto importante dell’universo. Questa sinopia del firmamento è stata interpretata dallo scienziato statunitense Paul La Violette come una segnalazione iconografica del centro della Galassia, da cui sarebbe provenuta, stando a La Violette, una superonda di raggi cosmici. Tale superonda avrebbe colpito la Terra nell’XI millennio a.C., causando immani cataclismi. Il centro della Via lattea, definito Hunab ku dai Maya, era per il popolo mesoamericano, il luogo da cui si sprigiona il tempo. La Violette, pur all’oscuro del codice in esame, interpreta le costellazioni zodiacali, attribuendo loro un significato identico a quello che paiono assumere nei "Vaticinia".

Le corrispondenze non finiscono qui: infatti Jay Weidner e Vincent Bridges, nel loro saggio, "Monument of the end of time", decifrano le iscrizioni ed i bassorilievi di un enigmatico monumento che sorge in un sagrato della cittadina francese di Hendaye, individuando la previsione di un cataclisma celeste proveniente dal centro della Galassia.

Infine, da un punto di vista formale e semantico, si nota un altro parallelismo con l'ultima lama che compone le infami Illuminati cards: qui la ruota è sostituita dalle bobine di un registratore e l’epilogo della storia è evocato dal nastro spezzato e dalla didascalia.

Closing time.

[1] Non so se siano stati condotti studi filologici per stabilire la paternità del codice, ma, qualora il testo non fosse dovuto a Nostradamus o al figlio César, resta la sua importanza sotto il profilo culturale e, in parte, predittivo.

[2] Gli otto raggi sono, secondo vari studiosi, la somma dei raggi appartenenti alla croce cosmica nel centro galattico con quelli della croce solstiziale ed equinoziale.

Fonti:

A. Anzaldi, B. Bazzoli, Dizionario di astrologia, Milano, 1988, s.v. Nostradamus
R. Buccellani, Le grandi profezie, Milano, 1995
Majuro.it, Nostradamus 2012
Paul La Violette, Earth under fire, Padova, 2006




APOCALISSI ALIENE: il libro

10 commenti:

  1. E proprio dal centro della Via Lattea, alla fine dei tempi, come ricorda Fulcanelli, che si sprigionerà un raggio cosmico verso la nostra terra che segnerà la fine e il nuovo inizio. Su Nostradamus ho un diverso pensiero rispetto alla vulgata occultista. Le sue Centurie e corollari postumi, rappresentano una informativa in codice per l'Ordine Templare, mai del tutto sciolto e disperso. Tutte le elucubrazioni interpretative da parte di scrivani non autorizzati che si sono avvicendati nel corso dei secoli, è frutto di ciarpame truffaldino, in generale, o ingenui tentativi di persone fededegne di capire cosa si celasse dietro le quartine sibilline. Nostradamus fu un serio studioso di cose arcane, consigliere saggio e agente di collegamento di poteri occulti per necessità. Naturalmente, potrei incorrere in un errore marchiano di interpretazione e attendo con fiducia eventuali obiezioni.
    Angelo Ciccarella

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  2. Per quanto mi riguarda, le Centurie di Nostradamus mi appaiono come un centone incomprensibile. Non sono mai riuscito a trovare una chiave interpretativa; molto più perspicuo mi risulta questo codice.

    Ritengo che R.B. autoproclamatosi unico e veridico interprete del veggente di Salon, sia un mago nero ed un imbonitore che dai Presagi riesce a cavare tutto ed il contrario di tutto, soprattutto avvalendosi di un linguaggio capzioso, criptico ed involuto.

    Alla fine, penso che i Vaticinia siano un'altra conferma dell'imminente consunzione dei tempi.

    Ciao e grazie.

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  3. Voglio commentare questo articolo con le parole di "Erasmo" in Elogio alla Pazzia:

    La scrittura è nelle loro mani come un pezzo di cera, poiché sogliono dare a questo libro quella forma, e quel significato che va loro maggiormente a genio: pretendono che le loro decisioni intorno alle sacre scritture, dal momento che sono state accettate da alcuni altri scolastici, debbano essere rispettate più che le leggi di Solone, ed anteposte anche ai decreti de' Papi.

    Ergonsi costoro a censori del mondo, e se alcun s'allontana tanto o quanto dalle loro conclusioni, sian dirette o indirette, l'obbligano tosto a ritrattarsi e pronunciano come tanti oracoli.

    Questa proposizione è scandalosa, quest'altra è tremenda, quella sente d'eresia, quell'altra suona male; quante bellissime storie questi dottori senza dottrina non ci vanno spacciando intorno all'inferno? Ne conoscono così bene tutti gli appartamenti, parlano con tanta franchezza della natura e dei vari gradi del fuoco eterno, delle diverse incombenze dei demoni; discorrono, che sembrano di essere già stati cittadini per corso di molti anni.

    Da Elogio alla pazzia di Erasmo, wlady

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  4. Erasmo fu uno "spirito magno", Wlady.

    Ciao e grazie.

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  5. Un saluto a tutti. A proposito di arte divinatoria vorrei porre una domanda generale ed in particolar modo a Zret che sempre è così gentile nel rispondere. Da ormai diversi anni faccio gli stessi sogni, in uno una densa luce si abbatte sulla terra atterrando in senso letterale tutti i malcapitati. In un altro un pianeta più grande si avvicina alla terra con risultati catastrofici.
    Poi in fase di dormiveglia vedo sempre le stesse immagini, come un triangolo che viene inglobato da un cerchio ed una sorta di stemma di una vaso eretto da due felini di non so quale entità.
    Sono solo congetture della mia mente!?

    Un saluto e scusate se esco dal contesto.

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  6. Fenice, non sono un interprete di sogni, a differenza dell'ottimo Artemidoro, ma vedrei in queste tue immagini oniriche degli archetipi legati ad una trasformazione interiore e planetaria. E' possibile che il cerchio inglobante il triangolo significhi il raggiungimento della perfezione con la fine della realtà tridimensionale (massonica)?

    Purtroppo i tuoi sogni, molto simili a visioni che ebbi anni fa, paiono preannunciare un cataclisma naturale-artificiale o l'avvicinamento di Nibiru, anche come astronave olografica o qualcosa di simile.

    I felini rampanti mi evocano la porta di Hattusas, capitale degli Hittiti.

    I lettori potranno fornire esegesi più calzanti.

    Ciao e grazie.

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  7. Ricordo una serie di articoli su tale argomento pubblicati appunto da Enza Massa sulla storica testata 'Il Giornale dei Misteri' all'inizio degli Anni Ottanta. Li ho ancora e dovrei solo andarli a ripescare.

    Rammento che in quell'occasione la giornalista ventilava l'ipotesi che anche le cosiddette 'Profezie dei Papi' dette di S.Malachia erano in effetti da attribuire con verosimiglianza al veggente calabro-francese.
    Fatto curioso, tali arcane previsioni fecero capolino proprio ai tempi di Nostradamus.

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  8. Hai colto nel segno Zret, complimenti. Di questo libro ne parlo anch'io nel mio blog, in maniera molto approfondita a riguardo anche di una serie di altre, chiamiamole così, "coincidenze". Ti chiedo anche se possibile di inserirmi tra i tuoi siti amici

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  9. Voyager, leggo solo ora il tuo commento e me ne scuso. Leggerò quanto hai scritto.

    Ciao e grazie.

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