Fendi il legno e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai. (Vangelo detto di Giuda Tommaso)
Il miracolo è la meraviglia, lo stupore di fronte al mistero dell'essere. Così ci sorprendiamo ad osservare la formica che si arrampica su un filo d'erba, come un pensiero si svolge in volute di galassie. Nelle cose più semplici il miracolo, che non è la violazione di una presunta "legge" di natura, manifesta orizzonti spirituali: nella melopea che si inarca nel silenzio, nel colore che liquefa il buio, nel fragile profumo che risveglia un ricordo.
L'infinito contiene altri infiniti, ineffabili, dimenticati.
Ci passano accanto i miracoli senza che ce ne accorgiamo: il mondo è cieco. Il firmamento spruzza gocce di stelle sulla superficie della notte, ma l'arida indifferenza le prosciuga.
I miracoli non avvengono più, perché non sappiamo meravigliarci.
Il miracolo è la meraviglia, lo stupore di fronte al mistero dell'essere. Così ci sorprendiamo ad osservare la formica che si arrampica su un filo d'erba, come un pensiero si svolge in volute di galassie. Nelle cose più semplici il miracolo, che non è la violazione di una presunta "legge" di natura, manifesta orizzonti spirituali: nella melopea che si inarca nel silenzio, nel colore che liquefa il buio, nel fragile profumo che risveglia un ricordo.
L'infinito contiene altri infiniti, ineffabili, dimenticati.
Ci passano accanto i miracoli senza che ce ne accorgiamo: il mondo è cieco. Il firmamento spruzza gocce di stelle sulla superficie della notte, ma l'arida indifferenza le prosciuga.
I miracoli non avvengono più, perché non sappiamo meravigliarci.
Zret, i miracoli avvengono, però troppi ciechi vagano nel mondo senza accorgersi di nulla: anime grossolane o dilacerate. Altre sintonie, diverse frequenze. Universi tangenti ci lambiscono ma pochi, pochi davvero, ne percepiscono il barlume. Tu sei tra i pochi a sentire il divino irrompere. Mi sento di dirti questo. Pochi in effetti lo avvertono, magari persone nemmeno religiose - spesso la religione paralizza l'occhio del cuore - ma sicuramente spirituali.
RispondiEliminaAngelo Ciccarella
Caro Zret,
RispondiEliminadavvero mi hai fatto un grande dono, davvero mi hai fatto anche un gran complimento....
Tu sai meravigliarmi...tu sai meravigliarti...
Non è già questo un piccolo miracolo?
Grazie Zret
E' un miracolo anche l'amicizia, sebbene virtuale. "E' sacro il nome dell'amicizia", scrive Orazio.
RispondiEliminaGrazie a voi.
Si, giusto. Ci vorrebbe un miracolo e per me il vero miracolo consisterebbe nel trovare il 'passaggio a nord-ovest' della coscienza, quel passaggio che grazie ad un movimento interno repentino innescherebbe il riscatto, la redenzione della medesima.
RispondiEliminaMa i miracoli sono rari ed uno li può cercare anche per tutta la vita e quasi sempre invano.
Parole sante, carissimo Paolo. Parole sante.
RispondiEliminaSì, Paolo, quei miracoli sono rari come l'iridio e quel passaggio più stretto della cruna di un ago. Lo troveremo mai?
RispondiEliminaCiao