20 febbraio, 2010

Rettitudine

Assistiamo ad una proliferazione di norme nei campi più disparati: in questo modo lo stato (ufficialmente) tenta di arginare non solo i reati, ma anche i comportamenti colposi. In verità, questa smania di legiferare cozza di solito con la natura umana cui non possono essere comandati dei princìpi, anzi quanto più si acuisce la coercizione tanto più si palesa un impulso a trasgredire. I Soloni, però, nel frattempo, continuano a promulgare leggi, decreti, codici e codicilli, simili sovente alle gride di manzoniana memoria. La legge viene confusa con la giustizia: istanze etiche mal concepite e distorte si agglomerano alle regole. Lo stato-padrone assume condotte paternalistiche, avocando a sé il diritto di stabilire che cosa si debba e si possa mangiare, bere, vedere, dire, pensare. Uno stato psicopatico, affetto da mille idiosincrasie, diffonde atteggiamenti psicotici tra i cittadini, anzi tra i sudditi.

Preoccupante è la commistione tra giurisdizione ed etica, un connubio da cui risultano snaturate e pervertite entrambe. Non solo dunque si dimentica che "in re publica corruptissima plurimae leges" (Tacito), ma che la virtù, comunque la si intenda, non si insegna. La morale è un ambito storicamente determinato: essa diviene un monstrum, non appena si tenta di codificare i valori su cui si fonda. Si rischia di scivolare in leziosi discorsi catechistici o in un'etica rigida ed inumana che è persino peggio della trasgressione. Se poi ricordiamo da che pulpito viene spesso la predica, ossia da istituzioni irrimediabilmente corrotte e votate al male, possiamo soltanto respingere certi moniti ed ammaestramenti.

Valgono molto più gli esempi, se qualcuno ancora vi presterà attenzione, che mille costrizioni.

Anche un'etica eterodiretta, dipendente dalla paura del castigo divino o dalla speranza della beatitudine, è misera.

La coscienza è un tempio talmente sacro che non tollera che neppure uno ierofante vi entri. E' opportuno su alcuni temi tacere, proteggere certe domande e risposte all'interno di uno spazio inviolabile. In ogni caso, diffidiamo di chi vuole imporre la rettitudine, perché nulla è più storto di una rettitudine imposta.


APOCALISSI ALIENE: il libro

19 commenti:

  1. Un salto nel passato scolastico mi porta a dare una mia interpretazione su questo post tuo Zret...

    Nel cercare di dare un giusto contributo al tuo scritto mi sovviene ... l'apologia di Socrate, non certo scritto dalle sue mani ma per mani più politiche che sono quelle di: Senofonte, Platone, Aristofane e Aristotele.

    Riporto qui il suo ultimo intervento ed il verdetto dei giudici:

    « E dovete sperare bene anche voi, o giudici, dinanzi alla morte e credere fermamente che a colui che è buono non può accadere nulla di male, né da vivo né da morto, e che gli Dei si prenderanno cura della sua sorte. Quel che a me è avvenuto ora non è stato così per caso, poiché vedo che il morire e l'essere liberato dalle angustie del mondo era per me il meglio. Per questo non mi ha contrariato l'avvertimento divino ed io non sono affatto in collera con quelli che mi hanno votato contro e con i miei accusatori, sebbene costoro non mi avessero votato contro con questa intenzione, ma credendo invece di farmi del male. E in questo essi sono da biasimare.
    Tuttavia io li prego ancora di questo: quando i miei figlioli saranno grandi, castigateli, o Ateniesi, tormentateli come io ho tormentato voi se vi sembrano di avere più cura del denaro o d'altro piuttosto che della virtù; e se mostrano di essere qualche cosa senza valere nulla, svergognateli come ho fatto io con voi per ciò che non curano quello che conviene curare e credono di valere quando non valgono nulla. Se farete ciò, avremo avuto da voi ciò che era giusto avere, io e i miei figli. Ma vedo che è tempo ormai di andar via, io a morire, voi a vivere. Chi di noi avrà sorte migliore, occulto è a ognuno, tranne che a Dio. »

    Sono 500 i votanti, egli viene trovato colpevole per soli 30 voti: 220 a favore, 280 contro; se 30 persone ancora fossero state persuase, si sarebbe risolto in un 250 a 250 e secondo la legge di quel tempo non vi sarebbe stata nessuna pena.

    Quando gli fu offerto aiuto dai suoi amici, per scappare e salvarsi da tutti i capi dai accusa che gravavano su di lui, egli rispose: « Non voglio scappare, non bisogna mai commettere un'ingiustizia nemmeno quando la si riceve. »
    Così egli era cresciuto, e con queste regole aveva educato i suoi figli.

    E così, con queste parole, si conclude l'Apologia di Socrate.

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  2. Wlady, la tua interpretazione si addice alla breve riflessione sulla virtus. La pagina dell'Apologia di Socrate è uno fra i vertici della letteratura filosofica. Vorrei consigliare la lettura, a complemento dell'Apologia platonica, del carme intitolato La civetta, all'interno dei Poemi conviviali di Pascoli: è opera di una bellezza struggente, di vertiginosa profondità.

    "Con fortuna buona"

    Ciao e grazie.

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  3. Ciao, non centra molto l'argomento ma vedete un po che fa Tarantino in una intervista a Parla con me su youtube ai minuti circa 4.52 e 5.24, non mi sembra che centri molto con quello che sta dicendo...


    www.youtube.com/watch?v=LlfYgvbmZ8o

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  4. Complimenti, concordo pienamente. Hai usato dei termini pacati per descrivere lo schifo di questa società cosa per altro che io faccio sovente nel mio blog ma in modo più diretto e senza mezzi termini.

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  5. Grazie, Alain, non mi sono neanche riferito a specifiche leggi-capestro e leggi-truffa per lasciare sullo sfondo, almeno questa volta, le brutture di una società e di un mondo vomitevoli.

    Ciao e grazie ancora.

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  6. Antonella, Tarantino, il regista tanto osannato per motivi che a me restano misteriosi, è sicuramente un satanista. Il primo gesto cornigero potrebbe essere involontario, il secondo no: è comunque palese che egli è un adoratore di Belzebù.

    Ciao e grazie.

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  7. beh gli altri casi li abbiamo..
    e a questo punto non è un caso http://www.menphis75.com/simbolismo_illuminati.htm

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  8. Caro Zret, è l'ideologia, il collettivismo, i giudici organici al partito, il sistema bancario internazionale, la retorica di regime, la morte dei padri, la scienza appecoronata al dio uno e quattrino, la filosofia del pensiero debole che propaganda il nulla, la religione istituzionale che vieta l'accesso a Dio, la psicanalisi che ha ripescato la merda psichica collettiva altrimenti sepolta, l'evoluzionismo sociale padre di tutte le dittature, il biblismo sociale che domina l'Amerika, tutti i fondamentalismi, la perdita della dignità e del rispetto, la rinuncia ai valori quali guida dell'agire; ecco, questi sono alcuni, sì, alcuni virus che ammorbano l'umanità. E non ho detto tutto, chi mi conosce sa pure quanto altro andrebbe denunciato e che il sottoscritto, insieme a Zret e a pochi altri in Italia, hanno il coraggio di gridarlo ai quattro venti.
    Angelo Ciccarella

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  9. Già, sono solo alcune delle piaghe "egizie" che deturpano il mondo. L'elenco è veramente lungo e non basterebbe un tomo per contenere tutte queste perversità. Si è che alcuni (pochi) non riescono a chiudere gli occhi, fingendo che tutto sia perfetto così com'è.

    Ciao e grazie.

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  10. Zret, come si fa a riconoscere un adoratore di Belzebù senza sbagliare?

    Come si fa a stabilire che qualcuno che non si conosce è sicuramente un satanista?

    Occorrono doti particolari immagino; ce ne potresti parlare?

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  11. Nel film di John Carpenter "Essi vivono", il protagonista aveva bisogno di occhiali speciali per vedere i malvagi ET e i perfidi messaggi che costoro disseminavano ovunque.

    L'intelligenza non era sufficiente e in quel caso furono necessarie le protesi.

    Tarantino, a mio avviso, non ha un aspetto gradevole, ma cogliere in lui l'adoratore del demonio, solo guardandolo in un'intervista, è cosa fuori dalla mia portata.

    Gli intelligenti in grado di cogliere verità così inquietanti, saranno senz'altro pochi immagino, ma voglio ben sperare che tu, Zret, non sia il solo ad aver ravvisato, con tanta certezza, la presenza del maligno in Tarantino.

    Conosci altri intelligenti, che con altrettanta certezza, abbiano stabilito che Tarantino è un adoratore di Belzebù?

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  12. La certezza di stabilirlo in maniera empirica con un calcolo o un modello matematico che ne statistichi possibili scarti di errore no. Si puo procedere attraverso una logica induttiva, per.. raccolta di elementi o associazione di essi tra di loro, come la ricorrenza di segni,simboli e simbologie e il legame tra di essi, potrebbero essere elementi di riconoscimento, di "appartenza" (si escludono gesti legati a "mode") a determinati "mondi", ovvero tra "gruppi" di un determinato tipo.

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  13. Zret, leggo solo ora l'avviso sul copyright qui a lato: francamente non capisco questa limitazione che viene tassativamente imposta.

    Nel momento in cui si riportano fedelmente articoli e commenti e si cita la fonte, in base alle consuetudini che vigono sul web, si è a posto.

    Sono molto sorpreso da questo atteggiamento, promosso da chi, finora, si era sempre mostrato sostenitore della libertà di espressione.

    Se si ha il coraggio delle proprie idee non bisogna temere nulla, tantomeno il fatto che le nostre idee vengano riportate e commentate.

    Il discorso dei diritti riservati, citati a fondo pagina, potrebbe avere un senso nel momento in cui si girano video, si elaborano testi, si compone musica etc.. e si investono risorse che potrebbero essere, nella peggiore delle ipotesi, monetizzate da altri.

    Tutti gli articoli pubblicati in qualunque blog del web, al di là dei contenuti, hanno il medesimo obiettivo: la libera circolazione delle idee.

    E dunque, mi chiedo, che accade?

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  14. Altair, i disinformatori non citano la fonte, stravolgono gli articoli, li usano per diffamare, denigrare e calunniare. Questo è il motivo della limitazione.

    Ahinoi, li copiano ugualmente e così, involontariamente abbiamo "dato le perle ai porci", con tutto il rispetto per i maiali che sono animali intelligenti e fedeli.

    Ciao

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  15. @Antonella

    Quando dici "potrebbero essere elementi di riconoscimento" avanzi delle ipotesi, cosa molto diversa dal "sicuramente" e "comunque palese" usati da Zret.

    Occorre sempre distinguere le certezze dalle ipotesi, poichè le prime vanno necessariamente dimostrate, le seconde, invece, possono essere semplicemente proposte.

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  16. Altair, al mio potrebbero essere potrei anche io aggiungere un..sicuramente andando avanti a raccogliere elementi di evidenza. Sullo sfondo di tutto quanto credo che tutti quanti procediamo per sommatorie di elementi e anche con un procedimento a questo punto quasi.. hegeliano oppure deduttivo, oltre che nel caso che ho citato prima invece partendo dal singolo personaggio. Ma non si tratta il percorso della logica utilizzata e specularci sopra. Aggiungo che che spesso la verità è dalla parte della luna non illuminata dal sole, a volte le cose parlano per quello che non mostrano, per il loro contrario speculare. Voglio dire che quando ci sono molti santi sui pulpiti sicuramente abbiamo il demonio nella sacrestia, ma chi ha il terzo occhio allenato lo avrà gia notato occhi della santità. E' solo una metafora ovviamente. Quindi All'intelligenza di cui parlava Zret, io aggiungerei anche la coscienza sviluppata,quella che vede la realtà perchè la sente in quanto non ha perso il contatto con la suo essere umano, l'istinto di chi sa vedere oltre. Quello che stanno tentando di rubarci.

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