No, non è tutto chiaro, in questa vita. Ci sono i dogmi del sentimento, della fede, ma ci sono anche i dogmi di quella che si chiama razionalità o si formano in nome della ragione. E questi sono anche più tirannici di quelli. (B. Tecchi)
La realtà è troppo complessa e contraddittoria per essere rinchiusa in un'interpretazione filosofica o in un credo. Per intravedere gli orizzonti nascosti dalle abitudini conoscitive e della percezione, bisognerebbe sviluppare una capacità sinestetica, l'attitudine a captare le cose, cogliendone simultaneamente la natura fenomenica ed il substrato, la ragione profonda. Qual è la sostanza delle apparenze?
Né sarebbe sufficiente vedere il colore dei suoni o gustare il profumo dei sapori, vedendo per udire, perché sarebbe necessario varcare i confini che la ragione ha tracciato, oltrepassare la logica quadrata e percorrere il sentiero che conduce al senso, ma le strade sono sbarrate. Anche quando la luce ha colpito l’enigma, resta sempre un nocciolo buio.
Relitti alla deriva in un universo ridondante, prigionieri del tempo e nostalgici dell'infinito, invano tenteremo di capire la ragione della caduta.
Intanto il filo di sabbia scorre nella clessidra, a somiglianza di una lacrima d'acqua che stilla da una roccia.
In lontananza le rotaie convergono verso un punto invisibile, oltre le nebbie dell'ignoto. Non sappiamo dove conducano. Certi giorni la vita pare un binario morto.
La realtà è troppo complessa e contraddittoria per essere rinchiusa in un'interpretazione filosofica o in un credo. Per intravedere gli orizzonti nascosti dalle abitudini conoscitive e della percezione, bisognerebbe sviluppare una capacità sinestetica, l'attitudine a captare le cose, cogliendone simultaneamente la natura fenomenica ed il substrato, la ragione profonda. Qual è la sostanza delle apparenze?
Né sarebbe sufficiente vedere il colore dei suoni o gustare il profumo dei sapori, vedendo per udire, perché sarebbe necessario varcare i confini che la ragione ha tracciato, oltrepassare la logica quadrata e percorrere il sentiero che conduce al senso, ma le strade sono sbarrate. Anche quando la luce ha colpito l’enigma, resta sempre un nocciolo buio.
Relitti alla deriva in un universo ridondante, prigionieri del tempo e nostalgici dell'infinito, invano tenteremo di capire la ragione della caduta.
Intanto il filo di sabbia scorre nella clessidra, a somiglianza di una lacrima d'acqua che stilla da una roccia.
In lontananza le rotaie convergono verso un punto invisibile, oltre le nebbie dell'ignoto. Non sappiamo dove conducano. Certi giorni la vita pare un binario morto.
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