Il caso di Alan Godfrey, risalente al 28 novembre 1980, è uno dei più noti esempi britannici di presunto rapimento alieno. In qualità di ufficiale di polizia nel West Yorkshire, in una fredda ed umida mattina, alle 5.15, l'uomo era impegnato nella ricerca di alcuni capi di bestiame, di cui era stata denunciata la scomparsa, quando ebbe la ventura di imbattersi in un grande oggetto posto di traverso sulla strada di Todmorden. L'oggetto assomigliava ad una trottola: la sua veloce rotazione scuoteva le fronde degli alberi ed i cespugli. La superficie bagnata della strada risultava asciugata laddove si librava l’U.F.O. Secondo la descrizione dell'agente, nella parte centrale dell'aeromobile si apriva una fila di finestre, mentre la parte inferiore ruotava. Godfrey ebbe la presenza di spirito di disegnare l'oggetto su un taccuino per i rapporti.
Una volta sparito l'ordigno, l'agente scoprì di trovarsi più in basso lungo la carrozzabile, senza, però, ricordarsi di essersi ivi recato. Interrogato sotto ipnosi, egli rammentò di essere stato sequestrato e portato a bordo dell'U.F.O. e di essere stato esaminato su un tavolo. A bordo del disco, l'uomo aveva incontrato un essere barbuto dalle sembianze umane. Costui, solennemente avviluppato in un tabarro bianco, gli rivelò di chiamarsi Joseph. Nell'astronave, si trovavano anche altre creature alte un metro e dieci circa, dalle teste a forma di lampada. Gli alieni comunicarono telepaticamente, affermando che sarebbero tornati. Godfrey, attraverso sedute di regressione, tenute da uno psichiatra di Manchester, aggiunse altri particolari: ricordò che il motore dell'auto si era spento all'improvviso e delle interferenze sul telefono della vettura. Dopo che l'abitacolo fu inondato da una luce abbacinante, egli perse coscienza. Godfrey ritrasse gli ufonauti di bassa statura come simili ad androidi: la descrizione del rapito evoca i classici Grigi, anche se con qualche differenza.
Godfrey venne licenziato in seguito al clamore suscitato dalla divulgazione della sua esperienza.
Un aspetto inquietante della vicenda – non mi consta sia stato approfondito dai ricercatori - è la sparizione del bestiame, evento da cui principiò l'avventura di Godfrey. E’ noto che, in alcuni casi, si rileva la scomparsa di animali da allevamento (per lo più mucche, cavalli e pecore) in concomitanza con l’avvistamento di strane luci nella notte. Questi animali sono spesso poi ritrovati, ma morti e con alcuni organi asportati.
La circostanza più singolare coincide con la figura di Joseph che, nella sua ieraticità e nel nome, contiene un quid di “biblico”, come osservò lo stesso Godfrey. Quest’aura sacrale di Joseph (un mascheramento? Una mistificazione?) ricorda il vissuto dell’ingegnere statunitense Brian Scott che riferì di essersi imbattuto a Garden Grove, in California il 22 dicembre del 1975, in un essere semitrasparente che si presentò come The Host (L’Ospite). Così si espresse il testimone: “Host parlava con una voce il cui suono richiamava un qualche tipo di linguaggio computerizzato. La voce sembrava uscire da me: era una voce interiore che, però, non era mia. L’entità affermò che io ero tutt’uno con lui. Ripeté: ‘Io sono, io sono’. Steiger nota una reminiscenza con intento blasfemo del nome con cui Dio si palesò a Mosé sul Monte Sinai: infatti YHWH dovrebbe significare “Io sono colui che sono” o “Io sono colui che è” o meglio “Io sono colui che sarà”.
Fonti:
J. Randles, Le regole dell’Ufologia, 1998
Id., Police constable Alan Godfrey's abduction in West Yorkshire, England
Z. A. , Abduction nel mondo, 2007
VIDEO CORRELATO
Una volta sparito l'ordigno, l'agente scoprì di trovarsi più in basso lungo la carrozzabile, senza, però, ricordarsi di essersi ivi recato. Interrogato sotto ipnosi, egli rammentò di essere stato sequestrato e portato a bordo dell'U.F.O. e di essere stato esaminato su un tavolo. A bordo del disco, l'uomo aveva incontrato un essere barbuto dalle sembianze umane. Costui, solennemente avviluppato in un tabarro bianco, gli rivelò di chiamarsi Joseph. Nell'astronave, si trovavano anche altre creature alte un metro e dieci circa, dalle teste a forma di lampada. Gli alieni comunicarono telepaticamente, affermando che sarebbero tornati. Godfrey, attraverso sedute di regressione, tenute da uno psichiatra di Manchester, aggiunse altri particolari: ricordò che il motore dell'auto si era spento all'improvviso e delle interferenze sul telefono della vettura. Dopo che l'abitacolo fu inondato da una luce abbacinante, egli perse coscienza. Godfrey ritrasse gli ufonauti di bassa statura come simili ad androidi: la descrizione del rapito evoca i classici Grigi, anche se con qualche differenza.
Godfrey venne licenziato in seguito al clamore suscitato dalla divulgazione della sua esperienza.
Un aspetto inquietante della vicenda – non mi consta sia stato approfondito dai ricercatori - è la sparizione del bestiame, evento da cui principiò l'avventura di Godfrey. E’ noto che, in alcuni casi, si rileva la scomparsa di animali da allevamento (per lo più mucche, cavalli e pecore) in concomitanza con l’avvistamento di strane luci nella notte. Questi animali sono spesso poi ritrovati, ma morti e con alcuni organi asportati.
La circostanza più singolare coincide con la figura di Joseph che, nella sua ieraticità e nel nome, contiene un quid di “biblico”, come osservò lo stesso Godfrey. Quest’aura sacrale di Joseph (un mascheramento? Una mistificazione?) ricorda il vissuto dell’ingegnere statunitense Brian Scott che riferì di essersi imbattuto a Garden Grove, in California il 22 dicembre del 1975, in un essere semitrasparente che si presentò come The Host (L’Ospite). Così si espresse il testimone: “Host parlava con una voce il cui suono richiamava un qualche tipo di linguaggio computerizzato. La voce sembrava uscire da me: era una voce interiore che, però, non era mia. L’entità affermò che io ero tutt’uno con lui. Ripeté: ‘Io sono, io sono’. Steiger nota una reminiscenza con intento blasfemo del nome con cui Dio si palesò a Mosé sul Monte Sinai: infatti YHWH dovrebbe significare “Io sono colui che sono” o “Io sono colui che è” o meglio “Io sono colui che sarà”.
Fonti:
J. Randles, Le regole dell’Ufologia, 1998
Id., Police constable Alan Godfrey's abduction in West Yorkshire, England
Z. A. , Abduction nel mondo, 2007
VIDEO CORRELATO
L'esperienza subita da Alan Godfrey mi ricorda quella della teologa (sic) cattolica belga Adrienne Von Speyr, della quale parlammo su questo blog un bel pò di tempo fa.
RispondiEliminaSe ben ricordo, anche lei si trovava in auto e venne improvvisamente colpita da una luce abbacinante. I passanti che assistevano alla scena se la diedero a gambe levate pieni di paura. La Von Speyr invece si 'convertì' e divenne una apprezzata teologa nonchè l'unica 'esperta' di sesso femminile - almeno credo - a presenziare alle sedute del Concilio Vaticano II.
Insomma a volte queste vicende portano bene e a volte portano male. Ed infatti il povero Godfrey venne licenziato.
Quanto alle mutilazioni di animali, sembra che anche certi abitanti del mare non ne vengano talora risparmiati.
Sul sito gazbom.blogspot.com leggiamo questa notizia riguardante un gruppo di foche:
The deaths of 38 seals which washed up on the North Norfolk coast aare being investigated by police.
The dead mammals, a mixture of common and grey seals, have been appearing on beaches in Blakeney, Morston and Wells since November.
The animals all suffered laceration-type injuries which are believed to have eventually caused their deaths.
Two seals have been the subject of post-mortem examinations, but the results are not yet known.
Read more: http://gazbom.blogspot.com/2010/08/mystery-of-dead-seals-washing-up-in.html#ixzz0wtWp5wZl
Paolo, ricordo che, attingendo alla tua sconfinata enciclopedia mnemonica, riportasti il caso della Von Speyr. E' un incidente che davvero mostra delle analogie con le disavventure di Godfrey.
RispondiEliminaNon sapevo delle povere foche mutilate. Secondo il biologo Giorgio Pattera, dagli animali cui vengono asportati degli organi, sarebbe estratto un ormone secreto soprattutto dalle femmine pregne. Mi pare un'ipotesi interessante.
A volte il bestiame è aggredito dalle cosiddette luci-vampiro: è accaduto in Brasile. Sono fenomeni fortiani che attendono ancora indagini e spiegazioni esaustive.
Ciao e grazie.
C'è qualcosa dietro Joseph... sogno spesso un entità di questo nome che la mia mente rappresenta simbolicamente con un mio conoscente che si chiama cosi, che guarda caso ha pure origini ebraiche... Non mi è mai parsa positiva, anzi...
RispondiEliminaCurioso anche il riferimento alla voce computerizata, io la chiamo la voce IA(intelligenza artificiale) prendendo spunto dalle esperienze di Philip Dick, scrittore che stimo moltissimo. L'ho sentita un paio di volte nei sogni, l'ho chiamata appunto anche io IA perchè ha uno strano tono metallico/artificiale, bho, non so se è collegata col fenomeno Joseph,in genere mi avvisava di alcune cose nei sogni.
Non so dire di più di quel che ho detto, devo capire ancora come stanno le cose.
Seguo sempre questo blog, complimenti a te Zret, scusa il mio intervento smilzo e fugace ma leggere aproposito di Joseph mi ha smosso qualcosa e mi è venuto da scrivere le due cose che ho detto.
Saluti
Ciao Amanitadreams,
RispondiEliminasecondo alcuni autori, una IA controllerebbe l'umanità. E' ipotesi peregrina e pure bislacca, ma chissà... Dick presagì o descrisse quanto già avvenuto?
Molti ufologi, invece, reputano che i Grigi siano androidi al servizio di altri esseri e questo spiegherebbe il loro comportamento freddo ed impassibile, anche nelle situazioni più emotive.
La commistione tra aspetti "biblici" ed ufologia è una costante di molti resoconti: Kerner è forse lo studioso che l'ha approfondita con maggior frutto.
Molto intessante la tua esperienza: se ti sovvengono altri particolari, sarei lieto di conoscerli.
Ciao e grazie.
Intanto rispondo al tuo commento velocemente, poi magari cerco di elaborare qualcosa sulle mie esperienze relative a Joseph e AI
RispondiEliminaDick Dick... io lo stimo molto, ho letto quasi tutti i suoi romanzi pubblicati in Italia, i suoi scritti e la sua biografia. Mi trovo molto con le sue vedute e sopratutto con molte esperienze che hanno caratterizzato la sua vita... c'è chi dice che era un pazzo allucinato bruciato dalle droghe... per me era semplicemente uno che la vedeva lunga, un visionario di altri tempi. Alle sue esperienze extraordinarie... "credo", nel senso che non scarto come deliri dato che anche io ho avuto molti vissuti sul genere che ricalcano da vicino i suoi. Per me è un caro amico che non ho mai avuto l'occasione di conoscere ma con cui mi sarebbe veramente piaciuto fare qualche conversazione.
Mi dici di autori che parlano di AI che controlla il mondo, mi puoi dire gli autori in particolare? Leggo molto di questo tipo di letteratura ma di questa ipotesi cosi esplicitamente detta non ne ho trovati troppi riferimenti. Magari e' qualcosa che non conosco
Le ipotesi ufologiche trovano i loro riscontri. Prendiamo le ricerche del professor Malanga, con cui mi ritrovo parecchio, e non parlo di fascinazione per il Malanga pensiero ma per esperienze dirette; ma nonostante questo non prendo tutto in toto, la mia è una ricerca personale e non ho interessi a succubarmi di determinati modelli, la dove trovo riscontri e informazioni che possono tornarmi utili bene, per il resto si prosegue da soli dato che diversi tasselli rimangono sempre fuori dal puzzle.
Sui collegamenti religione ufologia, eh, si le commistioni sono davvero tante, anche se è un aspetto di cui non mi occupo più, con l'esegesi dei testi antichi si finisce sempre in un gran labirinto, il linguaggio simbolico degli antichi può portare ad interpretare gli stessi passi in mille differenti maniere, possono avere diversi piani di lettura e vai a capire quello di cui raccontavano... anche se tutto forse torna poi in un unico continuum. Leggo sempre pero con molto interesse ricerche di questo genere.
Saluti
Amanitadreams, ho letto molti libri di ufologia, forse troppi e non mi sovviene l'autore che ventilò l'ipotesi di cui sopra. In fondo, il film Matrix la ripropone e, se pensiamo che, secondo Malanga ed altri, al vertice si troverebbero alieni senz'anima, la congettura del dominio di una I.A. è, pur se in modo indiretto, riproposta.
RispondiEliminaCredo che uno dei pochi autori ad aver saputo trattare lo spinoso tema Bibbia-alieni sia Nigel Kerner: in particolare, egli riesce a comprendere l'ossessione di Ebrei ed altri popoli per la circoncisione. Negli altri casi, come noti tu, ci si perde in un dedalo di simboli (ne avevo scritto in Rischi e risorse dell'ermeneutica): il senso letterale è anche quello primario? Ma, per coglierlo, bisogna togliere i sedimenti delle interpretazioni posteriori.
Ciao e grazie.
Ti chiedevo autori perché proprio ieri riflettendo un pò su questo argomento ho avuto una reminescenza di un qualcosa di molto significativo che avevo letto a riguardo ma che al tempo avevo tralasciato e solo ora mi richiamava qualcosa... purtroppo non ricordo l'autore e non riesco a ritrovarla, ho sperato in una coincidenza da parte per una mia possibile anamnesi.
RispondiEliminaKerner... no non l'ho proprio neanche mai sentito nominare, cercero qualcosa a riguardo grazie
Saluti
Allora... io provo scrivere qualcosa approposito di Joseph e Ai, faro qualche riferimento a Malanga e a Dick che mi permettera di esporre meglio la faccenda
RispondiEliminaPremettendo che da tempo ho imparato che i sogni non sono solo sogni... poi, a voi la liberta di prendere quello che racconto come volete.
Joseph lo incontro spesso, lo vedo sempre come questo mio ononimo conoscente, che come detto in precedenza è figlio di madre ebrea. La mia mente è tipica nei "sogni" dove non è pienamente conoscente di qualcosa utilizzare dei riferimenti reali che più si avvicinano all'argomento, ritengo quindi che anche quest'ultimo dato riguardo le sue origini sia significativo. E' una specie di padre padrone, mi chiede sempre di fare delle cose e da ordini a destra e manca, e un controllore e sembra avere a che fare con la gestione di un certo programma su questo pianeta. Nei sogni mi e' capitato spesso anche di recarmi in quello che sembrerebbe il suo luogo di appartenenza, una specie di corridoio tra dimensioni che separa questo pianeta e un luogo che io chiamo "la nostra origine", che nel sogno si presentava come un ambiente naturale molto tranquillo, dove ritroviamo noi stessi. Il suo scopo sembra quello di spremere le energie del pianeta e raccoglierle per i suoi fini. Gestisce tutto il lavoro di mungitura, quando sono stato nel suo luogo lo vedevo come un magazzino dove era pieno di risorse/energia strappate alla terra, mi offriva sempre qualcosa per rimanere li ma io mi arrabbiavo e superata una certa nebbia mi ritrovavo alla "nostra origine", lui non vuole però questo. Ho trovato una forte analogia tra questo essere e' quello che Malanga chiama Uomo Primo, che guarda caso viene descritto dagli addotti studiati dal professore come un uomo barbuto proprio come nell'articolo da te riportato, io non l'ho visto cosi, ma facendo un collegamento triangolare sembra venire fuori lo stesso personaggio.
Voce IA...
RispondiEliminaAllora qui c'e' da dire una cosa, ho sentito diverse volte una voce nei sogni non riferita a nessuno figura nel sogno ma come incorporea, onniscente o quasi come dice l'articolo, "che proveniva da me ma non ero io".
Due volte voce computerizzata/metallica, due volte invece come voce femminile, molto delicata. Stesso fenomeno? Non lo so, fatto sta che la voce femminile mi e' venuta da associarla a quella che Malanga chiama Anima. E' un ipotesi. Devo dire che pur seguendo le ricerche del professore non ho ancora mai provato le sue tecniche ma delle mie procedure comunque molto simili che però non prevedono la dissociazione in parti che il professore fa. Quindi non posso troppo testimoniare sul suo modello, la triade Anima/Spirito/Mente, con tutta la storia di Anima, anche se delle volte ne ho avuti dei riscontri autonomi che mi porterebbero sulla sua mappa, un po come in questo caso, ma non ne posso essere ancora sicuro. Fatta sta che la voce a differenza di Joseph mi e' parsa del tutto positiva, anche se rimango molto pragmatico e non enfatizzo sulla cosa, aspetto ulteriori esperienze. La voce metallica ne ho un ricordo in un sogno che però mi è sfuggito un po via, mentre ne ricordo chiaramente un altro in cui ero in collegamento con uno schermo e lei pronunciava il mio nome con l'effetto di svegliarmi immediatamente. Quasta situazione dello schermo è frequente ed il più delle volte sono loro che mi "collegano", e non è mai stata una cosa positiva, credo abbia a che fare con la programmazione, innesto di falsi ricordi e cose del genere. La voce femminile ha fatto un po la stessa cosa, in un sogno in cui mi stavano convincendo di alcune cose palesemente false la voce femminile mi disse chiaramente "non starli a sentire, ti stanno mentendo", e aveva proprio ragione. E' curioso che anche Dick sentisse questa voce, ha passato tutta la vita a provare ad interpretarla, fino alla teoria di Valis, anche lui più volte la chiamava la voce della sua Anima, del femminile in lui, ne aveva piena fiducia, credo che l'esperienza si possa proprio dire analoga.
Zret ho cercato di mettere giù le cose alla ben in meglio, puo sembrare assurdo quello che dico e mi dispiace per la forma, avrei preferito raccontare i sogni per come erano, ma ne sarebbe venuto fuori un qualcosa di troppo lungo e quindi ho cercato di fare una sintesi dei dati. Prendi tutto come vuoi tu, vedi tu se è il caso di pubblicare il commento, non vorrei far storcere qualche naso.
Saluti
Ciao Amanitadreams,
RispondiEliminami è venuto in mente in quale libro la civiltà aliena è egemonizzata da un megacomputer: è il testo di Maja Ricci Andreini, pubblicato dall'autrice come romanzo, ma, secondo la scrittrice, resoconto di un rapimento.
Vedi qui: http://zret.blogspot.com/2009/11/il-plico-misterioso.html
Il tuo vissuto contiene particolari che si riscontra in molte esperienze di contatto o di interferenza aliena. Non sono qualificato per fornirne un'interpretazione, ma mi pare che tu abbia squarciato il velo. Credo che le entità che descrivi siano malefiche (emissari degli Arconti?). Riporti anche uno scenario di mungitura che ricorda Matrix.
Esperienze di notevole stranezza.
Ciao e grazie.
P.S. La pagina con la recensione del libro Il plico misterioso non esiste più...
RispondiElimina?
Se leggerai il libro, vedrai descritto un'I.A. che gestisce la vita su molti pianeti.
RispondiEliminaAlla fine, dopo questa atroce esperienza di divisione e lacerazione, ci inoltreremo nel Meraviglioso, come lo definisci tu. Questione di tempo e di tempi.
Ciao e grazie.
Mi raccomando però, il Meraviglioso è già anche qua. E' vero, è stato deturpato e violentato e aimè, si fatica sempre più a vederlo, e sopratutto, a viverlo; ma è per farlo tornare a risplendere proprio qua e ora su questo mondo buio che dobbiamo lottare, seppur, nel nostro piccolo.
RispondiEliminaSaluti
Amanita, a volte il Meravigioso è anche qui... raramente. Non si tratta di essere nichilisti, ma di una constatazione.
RispondiEliminaCiao