L’etnia Haida è una tribù di nativi americani del Canada e dell’Alaska, ormai purtroppo quasi estinta, poiché oggi formata da non più di 600 anime che abitano per lo più le Isole della Regina Carlotta. Sono tipici esponenti, assieme ai Tlingit, delle “culture del salmone”, con evolute tecniche di pesca. Questo popolo, presso cui è diffuso l’artigianato del legno, parla una lingua che i glottologi considerano isolata.
A proposito della loro lingua e delle loro tradizioni, gli autori del saggio “Atlantidi, i tre diluvi che hanno cancellato l’umanità” scrivono: “Secondo recenti studi di ricercatori russi, l’idioma degli Haida presenta forti affinità con il sumero. Trentacinquemila tavolette vennero dissotterrate in Mesopotamia tra l 1899 ed il 1900, a Nippur, la città di Enlil, dio del vento e delle inondazioni. Secondo queste, la civiltà sumero-accadica aveva la sua origine a Dilmun, un’isola montagnosa perduta nell’oceano in direzione sud, da cui gli uomini fuggirono su una grande nave per sfuggire al diluvio. E’ interessante confrontare il mito sumero col mito Haida.
Versione sumera: “Tanto tempo fa, i nostri antenati vivevano sull’isola Dilmun. La vita non destava preoccupazioni, finché il dio del cielo decise di annientare l’umanità, trasformando il cielo e causando un diluvio universale. I sopravvissuti fuggirono su una grande nave e sbarcarono in una nuova terra, sulla cima di una montagna. Così cominciò una nuova era.
Versione Haida: “Tanto tempo fa, i nostri antenati vivevano nel più grande villaggio del mondo. La vita non destava preoccupazioni, finché il grande capo dei cieli decise di eliminare l’umanità, trasformando il cielo e causando un diluvio universale. I superstiti fuggirono su grandi canoe e sbarcarono in una nuova terra, sulla cima di una montagna. Così cominciò una nuova era”.
Una tale somiglianza non può imputarsi al caso, ma solo ad un’origine comune: Atlantide”.
Non è questa l’unica sconcertante analogia che si può evidenziare tra il mondo sumero e culture americane: Jose Luis Espejo è convinto che nell’idioma Hopi è possibile trovare vestigia di una protolingua universale, nella quale si ingloba la lingua sumera. Ad esempio "kiva", in hopi, vale casa sotterranea e ricorda il sumero "ki", terra, luogo, area, suolo, grano; "toho" in hopi olio per ungere con scopi rituali evoca il sumero "tu", lavare, cospargere, compiere libagioni; "mana" in hopi, spirito della natura degli antenati femminili, è confrontabile con il sumero "mu", donna, e "nu", essere umano etc.
Anche qui è difficile pensare solo a coincidenze, benché si notino slittamenti semantici di radici comuni, mentre è plausibile che il centro di irradiazione di antichissime civiltà fu unico: Atlantide? Mu? Lemuria… o forse un lontano pianeta oppure una realtà occultata alla nostra debole percezione?
Fonti:
D. Marin, E. Schievenin, I. Minella, Atlantidi I tre diluvi che cancellarono l’umanità, Latina, 2010, p 37
J. L. Espejo, Voci da Mu, L’Eden ad Oriente, 2010
Nuova enciclopedia universale, Milano, 2000, s.v. Haida
A proposito della loro lingua e delle loro tradizioni, gli autori del saggio “Atlantidi, i tre diluvi che hanno cancellato l’umanità” scrivono: “Secondo recenti studi di ricercatori russi, l’idioma degli Haida presenta forti affinità con il sumero. Trentacinquemila tavolette vennero dissotterrate in Mesopotamia tra l 1899 ed il 1900, a Nippur, la città di Enlil, dio del vento e delle inondazioni. Secondo queste, la civiltà sumero-accadica aveva la sua origine a Dilmun, un’isola montagnosa perduta nell’oceano in direzione sud, da cui gli uomini fuggirono su una grande nave per sfuggire al diluvio. E’ interessante confrontare il mito sumero col mito Haida.
Versione sumera: “Tanto tempo fa, i nostri antenati vivevano sull’isola Dilmun. La vita non destava preoccupazioni, finché il dio del cielo decise di annientare l’umanità, trasformando il cielo e causando un diluvio universale. I sopravvissuti fuggirono su una grande nave e sbarcarono in una nuova terra, sulla cima di una montagna. Così cominciò una nuova era.
Versione Haida: “Tanto tempo fa, i nostri antenati vivevano nel più grande villaggio del mondo. La vita non destava preoccupazioni, finché il grande capo dei cieli decise di eliminare l’umanità, trasformando il cielo e causando un diluvio universale. I superstiti fuggirono su grandi canoe e sbarcarono in una nuova terra, sulla cima di una montagna. Così cominciò una nuova era”.
Una tale somiglianza non può imputarsi al caso, ma solo ad un’origine comune: Atlantide”.
Non è questa l’unica sconcertante analogia che si può evidenziare tra il mondo sumero e culture americane: Jose Luis Espejo è convinto che nell’idioma Hopi è possibile trovare vestigia di una protolingua universale, nella quale si ingloba la lingua sumera. Ad esempio "kiva", in hopi, vale casa sotterranea e ricorda il sumero "ki", terra, luogo, area, suolo, grano; "toho" in hopi olio per ungere con scopi rituali evoca il sumero "tu", lavare, cospargere, compiere libagioni; "mana" in hopi, spirito della natura degli antenati femminili, è confrontabile con il sumero "mu", donna, e "nu", essere umano etc.
Anche qui è difficile pensare solo a coincidenze, benché si notino slittamenti semantici di radici comuni, mentre è plausibile che il centro di irradiazione di antichissime civiltà fu unico: Atlantide? Mu? Lemuria… o forse un lontano pianeta oppure una realtà occultata alla nostra debole percezione?
Fonti:
D. Marin, E. Schievenin, I. Minella, Atlantidi I tre diluvi che cancellarono l’umanità, Latina, 2010, p 37
J. L. Espejo, Voci da Mu, L’Eden ad Oriente, 2010
Nuova enciclopedia universale, Milano, 2000, s.v. Haida
Ciao Zret! Sono appena tornato dal Madagascar. I malgasci parlano una lingua che ha stretta somiglianza con alcuni dialetti del Borneo. Semplicemente, in tempi storici, centinaia di persone partirono dall'Indonesia dirette verso occidente, a bordo di canoe. Costeggiarono tutta l'India e l'Africa orientale e la loro "terra promessa" fu il Madagascar. Gli indiani Haida, come tutti i pellerossa, attraversarono lo stretto di Bering, provenienti dall'Asia centrale, dunque anche da quel territorio abitato anticamente dai Sumeri. Perché tirare in ballo Atlantide quando c'è una spiegazione tutta terrestre e prosaica per la somiglianza dei due idiomi? A dispetto della mancanza di mezzi motorizzati, gli antichi facevano viaggi pazzeschi e ovviamente si portavano dietro lingua e cultura. La Terra era già a quell'epoca un villaggio globale.
RispondiEliminaSecondo Michael Cremo e numerosi altri autori l'America era abitata ben prima che alcune popolazioni asiatiche, attraversando lo Stretto di Bering, cominciassero ad insediarsi nel nuovo continente. Il tema è amplissimo, ma il tempo è scarso e quindi non aggiungo altro.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Molto vero Zret quello che asserisci, credo che siano state popolazioni provenienti dalla Mesopotamia, ed in special modo dall'Africa Meridionale, visto che le origini della comunità Olmeca e Tolteca ha come manufatti di pietra delle teste negroidi con una specie di elmo in testa.
RispondiEliminaNon solo ma sarebbero risalenti a subito dopo il Diluvio, pertanto molto antiche, e così dicasi per le miniere nei pressi del lago Titicaca.
Cambiando discorso Zret, oggi e precisamente: nel giro di 15 minuti sono venuti a guardare il mio blog dagli USA, ben 83 volte, sono così importante da essere visionato con tanta veemenza, mah .... comunque anche ieri una 70 di volte, (non so che non c'entra nulla con il tuo post), ma la mia perplessità sta diventado curiosità, cosa mai avranno da visionarmi così tanto?
Un caro saluto wlady
Carissimo Wlady, le teste negroidi della cultura olmeca non si possono riferire certo a popolazioni asiatiche: forse genti negroidi provenenro dall'Abzu (Africa australe). Sono poi innumerevoli le testimonianze di antichissime civiltà fiorite in America, grazie a genti alte, dalla carnagione bianca e barbute. Sono etnie che non sono assimiliabili ai popoli amerindi.
RispondiEliminaGli Inuit poi? Secondo alcuni autori, furono deportati in terre gelide e repulsive e non vi si stanziarono di loro iniziativa.
Credo che la presenza di certi... visitors sul tuo blog sia spiegabile con lo spazio che dedichi a Shumer. Hai letto la recensione del film "Il quarto tipo" sul penultimo numero di X Times? L'ufologa turca nota che il regista collega i rapimenti al sumero (gli alieni parlano questa lingua) ed alla...
Ciao e grazie.
P.s. Alla fine c'entra con Shumer. Credo.
RispondiEliminaWlady, è questo qui il tuo blog? (dubito):
RispondiEliminahttp://www.wikio.it/sources/www.wladyblog.com-wwmA
Puoi segnalarmi il tuo sito? Grazie.
Zret, ho qualche domanda per te. Posto che Thor Heyerdhal ha dimostrato fattibile la traversata dall'Africa all'America del sud e che è anche possibile che già esistesse l'uomo quando ancora i due continenti erano attaccati (o almeno abbastanza vicini), mi sai dire se esistono scheletri e soprattutto crani di Olmechi e Toltechi? Se sì, sono state fatte analisi antropometriche per capire di che razza fossero? E da dove salterebbero fuori (se se ne sa qualcosa) quei barbuti dalla pelle bianca? Gli Inuit da chi sarebbero stati deportati sui ghiacci del Polo nord? Leggere il tuo blog è una continua sorpresa, e pertanto ti faccio ancora una domanda: si sa niente di quelle tre astronavi al largo di Plutone che sarebbero dirette verso la Terra? Era uno scherzo, vero? Per qualche giorno ci avevo creduto. Grazie. Un cordiale saluto
@Freeanimals,
RispondiEliminacertamente non è il mio blog quello da te segnalato; sai di "wlady" in rete ce ne son tanti, io mi chiamo wladimiro e mi firmo con wlady.
Il mio blog (come tutti quelli che hanno un blog in google) lo trovi cliccando sul mio nome o sull'icona, comunque questo è il link del mio blog:
http://ningizhzidda.blogspot.com/
wlady
Grazie Wlady!
RispondiEliminaHo messo il tuo sito tra i preferiti, perché parli di argomenti che mi interessano parecchio e perché mi piace conoscere le persone con cui intrattengo rapporti sul web, anche se questo non significa che ci troveremo d'accordo su tutto.
Similis similem amat.
Ciao
Freeanimals, il tema è molto articolato e non si può neppure sfiorare in un'area commenti. Dunque ti inviterei a rileggere Platone (Crizia e Timeo) e ad leggere i saggi di Cremo etc. per un'infarinatura. Ne trarrai giovamento.
RispondiEliminaLa storia vera attende ancora di essere scritta.
Ciao e grazie.
Le astronavi vicino a Plutone? Pare non sia una burla.
RispondiEliminaSei sempre molto gentile, Zret. E ti ringrazio. Ti confesso però che non mi sono ancora procurato il libro di Cremo, che mi sta a cuore. Ho tanta di quella roba in lista d'attesa! Ma lo farò, diamine!
RispondiEliminaSulle astronavi dirette verso la Terra, mi sembra che il SETI sia agenzia seria, ma dovremo aspettare proprio il dicembre 2012 per avere altre notizie? Mi scoccerebbe fare la figura del credulone, di chi si beve ogni stupidaggine. E anche a te, immagino.