07 marzo, 2011

Ipotesi su Abramo (prima parte)

Abramo fu il primo dei patriarchi biblici e le vicende della sua vita sono narrate in Genesi dal cap. 11 al cap. 25. Secondo la Bibbia, Abramo, appartenente ad una tribù seminomade, era originario della Mesopotamia, provenendo dalla città di Ur. Sposata la sorellastra Sara, poiché non potè avere figli da lei, che tutti ritenevano sterile, scelse come suo erede il nipote Lot.

Radunati averi, bestiame e famiglia, Abramo, ormai attempato, emigrò verso ovest nella terra di Canaan. Quando ne ottenne stabile possesso, al fine di evitare spiacevoli contese, il patriarca decise di separare la sua gente da quella del nipote Lot, ma, dopo poco tempo, a causa di una prolungata carestia, fu costretto a spostarsi in territorio egizio.

Rientrato in Canaan, Abramo dovette affrontare il problema dinastico: in caso di sterilità della moglie legittima, la legge consentiva che il marito potesse concepire il suo erede con una delle schiave di lei. Il figlio poi, partorito sulle ginocchia della legittima moglie, avrebbe avuto lo status di figlio legittimo ed erede, nel caso non fossero nati altri rampolli. Abramo ebbe, così, da Agar, schiava di Sara, il primogenito Ismaele.

Negli anni successivi, tuttavia, si compì quella promessa divina che era segnata nel nome stesso del patriarca: "La mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli. Non ti chiamerai più Abram (uomo di nobile stirpe), ma Abraham (padre di una moltitudine di popoli), perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò." (Genesi 17, 4-5) Sara concepì, ormai in tarda età, un figlio, Isacco, destinato ad essere l'erede legittimo di Abramo. Per preservare l'autorità di suo figlio, Sara fece allontanare Agar ed il figlio Ismaele, che divenne il capostipite degli Ismaeliti, gli Arabi. Gli Arabi riconoscono in Abramo, come gli Ebrei, il loro antenato.

Il sacrificio dell'unico figlio Isacco, prova fondamentale per la fede del patriarca, fermato dall'intervento divino, diede origine alla pratica ebraica della circoncisione.

Bisogna rammentare che molti studiosi reputano Abramo sia una figura leggendaria. E’ indubbio che è arduo, se non quasi impossibile, ricostruire periodi storici tanto remoti e per di più inerenti ad un personaggio citato solo nella Bibbia. Nondimeno alcuni eruditi si ostinano a tentare di disseppellire dalle sabbie del tempo lacerti di antiche civiltà.

Così Flavio Barbiero, sulla base di una rilettura del testo biblico e di indizi archeologici ed etnologici, ravvisa in Abramo non un pastore semita, ma un principe di stirpe ariana. Ur dei Caldei non è nella Sumeria, ma coincide con Urartu, ad un dipresso l’attuale Curdistan, inoltre i Caldei sono, secondo Barbiero, da identificare con gli Hurriti, progenitori degli attuali Curdi. Nel XVII sec. a C. gli stati hurriti furono invasi da un popolo indoeuropeo che creò un impero noto come Mitanni.

Scrive lo studioso: “E’ in questa cornice che si inserisce la storia di Abramo. Le città in cui vissero lui ed i suoi parenti erano città del Mitanni. Gli Egizi chiamavano il Mitanni col nome di Naharin e Nahor è anche il nome del fratello maggiore e del nonno di Abramo… Un’antica tradizione vuole che Abramo fosse un pastore nomade, un semplice beduino senz’arte né parte, ma è un’immagine falsa che non trova alcun riscontro nella Bibbia dove tutte le indicazioni concorrono a confermare che si trattava di un personaggio di altissimo rango ed un valente guerriero. Quando lasciò Harran per la Palestina, aveva con sé centinaia di servi e soldati. Abimelek, principe di Gerar, lo trattava da pari a pari. Melchisedek, re di Salem gli portò pane e vino e lo benedisse, per aver sconfitto con i suoi uomini quattro re siriani che avevano devastato la Pentapoli, il nome della moglie-sorella, Sara significa “principessa”.

Barbiero, oltre a raccogliere vari indizi dal Genesi per avvalorare la sua ipotesi, trova riscontri in documenti esterni alla Bibbia da cui arguisce che l’aspetto fisico di Abramo, pur non ritratto nella Torah, sarebbe potuto essere quello di un indoeuropeo, sulla base della descrizione relativa al nipote Esaù, figlio di Isacco e Rebecca. Esaù era rosso tanto da meritarsi il soprannome di Edom, che significa appunto “rosso”. Tra i discendenti del patriarca questi caratteri somatici di tipo giapetico, riaffiorano con il re Saul, alto di statura e con il successore David, dai capelli fulvi.

Barbiero opina che un lignaggio ebraico sia di matrice indo-germanica: Abramo fu uno dei protagonisti di una diaspora ariana che diede origine pure agli Acheo-Dori. Si legge, infatti in 1 Mac. 12:23 quanto scrisse Areo, re di Sparta, al sommo sacerdote Ania: “Areo, re degli Spartani, ad Onia, sommo sacerdote, salute. Si è trovato in una scrittura, riguardante i Lacedemoni ed i Giudei, che essi sono fratelli e discendono dalla stirpe di Abramo.”



APOCALISSI ALIENE: il libro

9 commenti:

  1. Ciao Zret,
    Vorrei integrare il tuo articolo molto interessante, occupandomi pure io di queste ipotesi su Abramo.

    Gli Egizi chiamavano il Mar Rosso "Mare di Ur".
    Il termine Ta-Ur significava "Terra Straniera dell'Est".

    Gautier, che compose il "Dictionaire Des Noms Géographiques" a partire da tutti i nomi di località menzionati nei testi geroglifici, precisò che il segno geroglifico "Ta-Ur" era un simbolo che designava un elemento nautico ... il segno significa che devi andare con una barca verso sinistra.

    Ur era solo nota per essere stata citata nell'Antico Testamento; la Caldea, invece, era ben conosciuta: era infatti il nome con cui i Greci chiamavano Babilonia, l'Antico regno mesopotamico.

    Come nel libro della Genesi, anche in un racconto cananeo sembra si possano trovare gli stessi avvenimenti di Abramo, si racconta che un certo Danel era giunto in età avanzata senza aver avuto un erede maschi; l'occasione per ottenere l'aiuto divino gli si presentò quando due dèi arrivarono alla sua dimora.

    "Ed egli offrì agli dèi da bere e da mangiare".

    Gli ospiti divini che si rilevarono essere EL "il dispensatore di guarigione", e Ba'al rimasero con con Danel un'intera settimana, durante la quale egli li assillò con le sue suppliche.

    Alla fine Ba'al rivolse a EL la supplica di Danel, EL acconsentì, prese per mano il suo servo e gli concesse lo "Spirito" che ripristinò la virilità di Danel.

    All'incredulo Danel, EL promise un figlio, sali sul letto gli disse, e bacia tua moglie, abbracciala, essa concepirà e, dopo la gravidanza, metterà al mondo un figlio maschio.

    Il nome del figlio era "Aqhat", ma gli dei lo chiamarono con il nome di "Na'aman" (il piacevole) e le venne regalato un arco dai poteri magici.

    wlady

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  2. Carissimo Wlady, veramente preziosa la tua integrazione da cui si evince che il racconto di Abramo potrebbe essere un archetipo o la trasfigurazione di un'esperienza vissuta al limitare tra due mondi (angeli come alieni o esseri ultraterrestri?). Tra l'altro generi un altro sincronismo! Da ieri rifletto sul vero significato di Ur che dovrebbe indicare qualcosa di primigenio, come nel latino "urbs" e nel tedesco "Ur". Insomma tutte le strade portano a Shumer...

    Ciao e grazie.

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  3. Molto interessante. Sono biblicamente un analfabeta, da poco leggo le Sacre Scritture, soprattutto i vangeli però.
    La Bibbia sembra raccontare l'altrove per questo spesso non riesco a coglierne gli effettivi significati. Leggendo la parte in cui compare il Cristo ho l'impressione che qualcosa di davvero importante sia avvenuto con tale arrivo, un momento di reale rottura che ha messo in agitazione i reggenti dell'esistente.
    Indagare su un così remoto passato è importante, grazie Zret e Wlady per i vostri contributi.
    Non l'ho mai fatto prima, ma questa sera mi lancio. Questo è il sito di fumetti che curo insieme a due amici:
    http://digilander.libero.it/babblebros/
    Stiamo ultimando il numero 4 di cui abbiamo pubblicato ieri qualche anteprima... ovviamente c'è anche il link al comitato nazionale tanker enemy.
    Qui in mezzo al nulla la chiavetta si è messa a funzionare... va lenta ma si muove... chissà di cosa hanno saturato l'aria che mi circonda.

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  4. Ciao Denis, contraccambieremo con lo scambio link, appena possibile. Congratulazioni per la tua iniziativa. La Bibbia contiene più di quanto si possa immaginare e questo vale per tutti i testi che sono veri testi, ossia letteralmente intrecci, intrichi. La sfida è districarvisi.

    Il ricco contributo di Wlady dimostra, tra l'altro, che gli Ebrei furono ampiamente debitori dela cultura dei Cananei, da cui ebbero origine i Fenici ed altri popoli.

    Ciao e grazie.

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  5. Molto giusto Zret, metterei tra i popoli che indicavi anche gli "Ittiti" abitanti della Anatolia, di loro se ne è parlato solo per la battaglia di Qadeš (Kadesh) battaglia mitica di Ramesse II e Muwatalli II.

    In realta il popolo Ittita è la terra dove regnava il dio EL Ba'al, che altri non è che il dio Ebraico YHWH.

    L'eterna lotta tra Enliliti ed Enkiti, da sottolineare che il regno Egizio era sotto il dominio di Marduk (Enkita) Figlio di Enki, ed il regno degli Enliliti era quello dell'Anatolia, degli Ittiti, con a capo il figlio Primigenito di Enlil, Ninurta.

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  6. Ciao zret, da perfetto profano, però vorrei consigliarti/vi questa lettura. Un "libricino" che mi capitò tra le mani qualche anno fa e che lessi agevolmente. Non conosco nulla o quasi dell'argomento, però questo libro mi è sempre rimasto nella mente, misteri della mente appunto :)

    http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il_segreto_dellarca.php

    Ciao, Spiderman.

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  7. Ciao Cisco, tra le varie ipotesi sull'arca di Noè, credo che la più convincente sia quella che la identifica con una banca genetica. E' inutile quindi che gli archeologi continuino a cercare fasciame sull'Ararat. Non ho letto il libro di Pincherle che hai segnalato: sarò lieto, se me lo riassumerai.

    Wlady, gli Indoeuropei sono un altro mistero. Discendenti dei Pelasgi ossia degli Atlantidei o di un ramo sumerico o che cos'altro?

    Ciao e grazie.

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  8. Giusto Zret, sono gli "Shemsuhor" i seguaci di "HOrus" gli Atlantidei, prima del Diluvio.

    Parlerò presto di questi, rispolvererò le mie letture e sarò più preciso.

    Ciao e grazie a Te.

    wlady

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  9. Ottimo, Wlady! Attendo i Tuoi approfondimenti.

    Grazie infinite a Te.

    Ciao

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