30 aprile, 2011

Predatori di anime

“Predatori di anime” è il secondo episodio della serie a fumetti “The secret”, albo ideato da Giuseppe di Bernardo, cui si devono l’originale soggetto e l’arguta sceneggiatura. In questo numero le tavole sono dell’esordiente Rosario Raho: il suo disegno asciutto e quasi araldico culmina nei quadri di paesaggi notturni in cui Raho riesce a suggerire, miracoli del bianco e nero, la fosforescenza degli U.F.O. La grafica essenziale ben si adatta soprattutto a raffigurare situazioni in cui sono protagonisti dei bambini (i precursori anagrafici degli eroi) con il loro immaginario ingenuo e fantasioso.[1]

La seconda avventura di “The secret”, che vede protagonista lo scanzonato Adam Mack, sviluppa i tratti anti-realistici già presenti in nuce nel primo episodio: lo spazio e soprattutto i piani temporali si moltiplicano e si intersecano, attraverso il gioco dei rimandi, delle analessi e delle psichedeliche esplorazioni dell’inconscio. Si sarebbe tentati di asserire che il cuore pulsante di “Predatori di anime”, non è tanto il tema dei parassiti alieni, ma la riflessione sul tempo: in che misura la dimensione cronologica è “oggettiva”? Il tempo rettilineo, simile al tragitto unidirezionale di una freccia, non è forse una trappola della mente?

Su questo orizzonte euristico si stagliano le vicende di Mack e degli altri personaggi, dai nomi evocativi: Robyn, Soul, Conrad Malcor (l’alter ego di un noto ufologo). Sono figure, se si esclude il “dottore degli alieni”, schizzate con attenzione al ruolo più che alla psicologia, come si conviene ad una storia che, gradatamente, colloca nelle giuste posizioni gli attanti.

Nel districarsi della trama, tra colpi di scena e retrospezioni in bilico tra avventura e lirismo, spesso con un pizzico di brio, si ricostruisce un po’ alla volta l’antefatto. Di Bernardo predilige una narrazione per scatti ed addizioni ad un racconto disteso: la continuità espositiva risulta in questo modo spezzata nell’entralecement con effetti stranianti. Si dura fatica a riavvolgere gli eventi, secondo un processo rassicurante di causa ed effetto, mentre le stesse teorie malanghiane, con un’incursione nella tradizione celtica, perdono qualsiasi tono apodittico, anzi velate come sono di una sottile ironia, si assimilano agli altri ingredienti narrativi.

Nonostante il gusto del racconto per il racconto, il lettore è indotto a porsi il quesito-epigrafe da cui si irradia la storia: “L'uomo è davvero al vertice della piramide alimentare o è a sua volta l'inconsapevole nutrimento di spaventose creature?” Le risposte sono mere ipotesi e le stesse ipotesi si aprono in una raggiera di percorsi più o meno praticabili, ma la domanda non solo è ben posta: è doverosa. Ne va del nostro futuro.

[1] La presentazione porta la firma di Dario Maria Gulli che, insieme con la citazione delle fonti cui si è ispirato “Predatori di anime”, anticipa una collaborazione fra “The secret” ed “X Times”, la rivista diretta dall’ottima Lavinia Pallotta.



APOCALISSI ALIENE: il libro

8 commenti:

  1. O.T.
    Ciao Zret, che ne dici? L'accalerazione del tempo ormai è parossistica, in pochi giorni hanno esibito alla platea mediatica di miliardi di persone prima un matrimonio reale, poi una beatificazione,anch'essa super rapida, di un pontefice ed ora l'uccisione del mostro mondiale numero uno, con tanto di foto cadaverica su tutti i media. Cosa vogliono coprire secondo te? Hanno perso il controllo? Che sta succedendo?

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  2. Ciao Zret,

    secondo me alla domanda cardine del tuo post "L'uomo è davvero al vertice della piramide alimentare o è a sua volta l'inconsapevole nutrimento di spaventose creature?" che individua la questione capitale della condizione umana, è stato risposto da tempi immemori in maniera inequivoca, se già nelle Upanishad si può leggere che per ciò che concerne il "pitr-yâna", la via dell'aldilà spettante ai comuni mortali, opposta a quella divina del deva-yâna appannaggio dei veri illuminati, l'essere individuale dopo la morte viene via via sacrificato a varie "divinità" di cui diviene "cibo", per poi ritornare in terra come particola divina "oscurata" e dimentica di sé in quanto largamente frammista all'"ente di brama", cúpida manifestazione della cieca corrente samsârica. Quindi per quanto mi consta pochi dubbî sul fatto che l'uomo sia tutt'altro che all'apice della catena "alimentare", anche se si tratta di un'"alimentazione" assai particolare. Ma anche senza scomodare tali millenarie visioni del post-mortem direi che le stesse dinamiche terrestri tradiscono un sovrappiú che sembra non inerire al solo umano. Ovviamente tutto per il pensiero materialistico può essere ridotto a questioni tutt'al piú meramente "psicanalitiche" ma la realtà è certamente ben piú profonda.

    Anch'io mi sono interrogato sulla concentrazione di eventi mediatici di questi giorni; il rampollo prediletto della monarchia britannica si sposa, sembrando lanciato verso un radioso futuro; il "buono" viene beatificato, e il "cattivo" ucciso. Sembra davvero una favoletta edificante per bambini poco svegli. L'ultimo, quello della messinscena dell'uccisione di bin Laden - probabilmente già morto da anni... - mi fa pensare che stiano per dare l'accelerazione finale; che di qui a breve costituisca la "rampa di lancio" per qualche attentato fintamente "vendicativo" naturalmente di "matrice islamica" con armi di distruzione di massa, sotto il cui pretesto poi scatenare una guerra globale? Il rischio mai come ora mi sembra concreto...

    Un caro saluto

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  3. Ciao Zret,
    il fumetto "The secret", è intrigante. Potrà risvegliare animi sopiti ma non del tutto addormentati?
    Ciao da Andrea.

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  4. Chon, ritengo che essi intendano accelerare i loro piani: ecco allora, nell'arco di pochi giorni, inscenata la sceneggiata con il belloccio (William), il "buono" (GPII) ed il "cattivo" (Obama-Osama bin Laden). L'opinione pubblica è frastornata, anzi drogata da questa ridda di eventi a metà strada tra cinema e cronaca televisiva. Il popolino è pronto per essere immolato sull'altare di Moloch: ma non sarà un programma in mondovisione, ma un sacrificio mondiale.

    Ciao e grazie.

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  5. Luponellanotte, il tuo commento è molto pregnante e pertinente. Anche in alcuni testi gnostici il destino dell'anima post-mortem è descritto nei termini da te opportunamente riportati ed inerenti alla veneranda cultura indiana. La domanda è cruciale, abissale, ma forse più che a predatori di anime bisognerebbe riferirsi a divoratori di anime, sia pure con valenze metaforiche.

    Il materialismo confina ogni manifestazione eccentrica nell'ambito della psichiatria e dell'immaginazione, affermando che gli incontri con gli Altri sono "soggettivi". Già, ma che cos'è il soggetto? che cos'è l'oggetto? dov'è lo spartiacque tra le due sfere e che cos'è la realtà? Prima si risponda a tali quesiti, se si è capaci.

    Concordo con te: questi accadimenti al fulmicotone sono il trampolino per altre sanguinose cospirazioni, come da agenda del resto.

    Ciao e grazie.

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  6. Andrea, purtroppo il cinema, il fumetto, la narrativa... sono relaegati nella finzione, anche quando sono più realistici della cronaca, spesso basata su invenzioni o frodi. Così non so se The secret contribuirà a destare qualche coscienza sopita, ma almeno proverà a solleticarla.

    Ciao e grazie.

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  7. Grazie per la splendida recensione. Ti sono grato e come sempre sottolineo quanto questo blog sia stato ricco di stimoli per la creazione della serie.

    Hai citato Moloch... guarda caso, ma ormai non ci stupiamo più, lo ritroverai nel prossimo episodio di The Secret dal titolo "fili invisibili".

    In tre eventi che tu e i tuoi arguti lettori citano e che si sono sommati in pochi giorni, hanno stupito anche me. Sempre più questa realtà sembra somigliare ad una sceneggiatura cinematografica, neppure troppo sorprendente. Dopo l'uccisione di Bin Laden, assisteremo ad un attentato di proporzioni inaudite? Il giovane principe guerriero vendicherà la ferita dell'occidente?
    Il sospetto che qualcosa si nutra delle emozioni umane amplificate della condivisione dei media è sempre più consistente.
    Un caro saluto e grazie infinite.
    Giuseppe
    PS
    Il 4° episodio di The Secret tratta di scie chimiche. Mi chiedevo se tu e Rosario sareste disponibili a scrivere una "dedica" sull'argomento, come quelle di Corrado e Lavinia che sono apparsi nei primi due episodi (nel 3° troverete le dediche di Franceschetti e Mazzucco). Mi permetterò di contattare Rosario anche tramite Facebook.

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  8. Giuseppe, un altro filo invisibile...

    E' vero: gli eventi sembrano dipanarsi secondo una sceneggiatura alquanto prevedibile, mentre la "finzione" di The secret rincorre e doppia la "verità" dei media ufficiali.

    Grazie infinite per le belle parole.

    Saremo lietissimi, anzi onorati di scrivere una dedica per il numero 4.

    Ciao e grazie.

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