Salpasti per l'isola occidentale, verso orizzonti di azzurre praterie, tra fragranze d'infinito e di salsedine, seguendo nella notte le vie scintillanti degli astri sbriciolati sulle onde.
Nel vento planavano le sterne: in lontananza apparve Avalon, piena di meraviglie trasparenti, la terra su cui crescono alberi dai frutti d'oro.
Udisti la voce cullante della risacca, infine fu silenzio e quiete... più nulla...
Nel vento planavano le sterne: in lontananza apparve Avalon, piena di meraviglie trasparenti, la terra su cui crescono alberi dai frutti d'oro.
Udisti la voce cullante della risacca, infine fu silenzio e quiete... più nulla...
Caro Zret, Avalon è nascosta nei nostri cuori. Se la invochiamo, ci apparirà davanti. Ma saremo puri abbastanza per entrarvi? L'impresa impone sofferenza, intento e fede. Altrimenti sono favolette new age.
RispondiEliminaE già, caro Angelo, un po' come il Graal che è un simbolo isomorfico.
RispondiEliminaRiusciremo a passare per l'evangelica stretta cruna? Il futuro risponderà.
Ciao e grazie.