08 agosto, 2011

Le sette resine

Nota bene: si precisa che le informazioni di questo articolo non costituiscono in alcun modo e per nessun motivo indicazioni terapeutiche. Si tratta di semplici cenni, desunti principalmente da un recente saggio del Dottor Paolo Lissoni, sulle proprietà di alcune resine.

Secondo il Dottor Paolo Lissoni, l’uso delle resine, uno fra le numerose risorse terapeutiche che il generoso mondo vegetale offre all’uomo, era peculiare degli Esseni (Pii? Guaritori?). La medicina essena, che conosceva le proprietà medicamentose di moltissimi vegetali, assegnava uno specifico valore ai benefici effetti delle resine, riferibili all’archetipo di sette differenti piante: Mirra, Incenso, Pino, Abete, Cipresso, Tuia, Cannabis Indica.

Queste piante, da cui sgorga le “rugiada di Dio”, erano considerate sacre dai popoli antichi, nella tradizione degli Esseni e nella cultura islamica. La medicina arabo-musulmana è quella che ha maggiormente ereditato la sapienza degli Esseni a tal punto da definire la fragranza della Mirra un assaggio del profumo e della vita gioiosa che attende i giusti nel Paradiso.

Vediamo le principali caratteristiche terapeutiche delle sette resine fondamentali.

Mirra. Si estrae la gommoresina dalla corteccia di alcune piante del genere Commiphora (famiglia delle Bursacee) diffuse in Egitto e nella penisola arabica. Era adoperata dagli Egizi nell’imbalsamazione. Possiede proprietà antitumorali, antiaterosclerotiche, antinfiammatorie ed immunomodulanti.

Incenso. La gommoresina si ottiene praticando profonde incisioni nel tronco di varie specie di piante del genere Boswellia. Ha l’aspetto di un latice biancastro che solidifica lentamente a contatto con l’aria. Grani di incenso erano bruciati dagli antichi in onore degli dei e dell’imperatore: l’effluvio, che se ne sprigionava in soavi volute, esprimeva la devozione. Le chiese cristiane inizialmente reputarono un retaggio del paganesimo la suddetta usanza, salvo poi recuperarla sicché l’incenso è impiegato in alcune occasioni liturgiche. E’ antitumorale ed ansiolitico. Il professor Lissoni ricorda la bassa incidenza di neoplasie tra i lavoratori dell’incenso. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che potrebbe sostituire il cortisone per la riduzione degli edemi cerebrali.

Tuia. E’ un bell’albero delle Conifere (famiglia delle Cupressacee) con foglie squamiformi; le pigne sono formate da squame legnose e piatte. La tuia, comune nell’America settentrionale e nell’Asia orientale, è messa a dimora nei parchi con fini ornamentali. Dalle foglie si ricava un olio essenziale che ha attività immunostimolante.

Cipresso. E’ il noto albero delle Conifere (famiglia delle Cupressacee). La resina è efficace contro la tosse; ha azione trofica e stimolante sul sistema venoso.

Pino. Appartiene alle Conifere. La sua resina è adatta nella terapia di affezioni delle vie aeree superiori ed inferiori (rinite, sinusite, faringite, laringite, tracheiti, broncopolmonite). La resina del Pino marittimo ha proprietà antinfiammatorie e contribuisce a sciogliere i calcoli.

Abete. Albero delle Conifere. La resina è efficace nel caso di reumatismi.

Cannabis Indica. Il suo più rilevante principio attivo è il tetraidrocannabinolo che esplica azione analgesica, antiemetica, antispastica, antitumorale, antisclerotica. E’ anche di giovamento nel caso delle patologie neurodegenerative.

Si possono prospettare associazioni fra due o più delle sette resine fondamentali: in special modo, la combinazione di Mirra, Incenso ed Abete potrebbe rivelarsi fruttuosa nel trattamento delle malattie auto-immuni.

Fonti:

Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005 s.v. inerenti
P. Lissoni, La medicina essenica, 2011


Ringrazio il gentilissimo G. per la segnalazione.

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

5 commenti:

  1. La rugiada di Dio, secondo Dan Brown ne "Il simbolo perduto", è la secrezione della ghiandola pineale. Qui leggo che è la secrezione di alcune piante mediorientali. Chi ha ragione?
    Come fa il dottor Lissoni a scrivere addirittura un libro sulla medicina degli Esseni se di essi sono stati trovati solo alcuni frammenti di pergamena sulle rive del Mar Morto nel 1947?
    Forse che quei rotoli sono stati totalmente decifrati e parlano anche di erboristeria?
    Grazie Zret per la tua pazienza.

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  2. Grazie della segnalazione, Corrado.

    Freeanimals, non leggere Dan Brown. E' narratore dozzinale. :) La dicitura "rugiada di Dio" è applicata a varie sostanze, pure...

    A mio parere, la definizione di medicina essena è da intendersi in senso prevalentemente simbolico. Non sappiamo neppure se gli Esseni esistettero (Lo studioso Boccaccini lo contesta). In quel di Qumran dovette vivere una comunità che alcuni (Vinci et al.) legano ai Druidi, ma quali furono le loro credenze è difficile stabilire. Il Dottor Lissoni afferma che Cristo era un esseno (ma quale dei due Messia?). Non si sa. Semmai è possibile che il Messia di David fosse legato agli Esseno-Zeloti, ma siamo nel campo delle speculazioni più fumose.

    I rotoli più interessanti si riferiscono ai Nephilim, ma purtroppo sono lacerti brevissimi.

    Sì, mi risulta che in qualche frammento siano contenute indicazioni sulle proprietà medicamentose delle piante, tra l'altro note dagli antichi. Già i Sumeri usavano molte essenze vegetali a fini terapeutici.

    Ciao

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  3. non ho letto dan brown, e non credo che lo leggerò, e non ho difficoltà a credere che stilisticamente sia un pessimo narratore. Ma dal punto di vista di quello che dice, come lo valutate? Il fatto che sia diventato una star dal niente fa ovviamente pensare che sia il classico gatekeeper, se non proprio un disinformatore. Però, se penso al simbolo perduto o angeli e demoni, far riflettere le masse sull'archittettura massonica delle capitali del mondo non è male... è come dire: non sono argomenti da sciroccati, sono incisi nella pietra!

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  4. Esselle, ho l'impressione che Dan Brown sia un raffinato disinformatore. Da scaltro mestierante, come Eco - si pensi al suo ultimo romanzaccio, "Il cimitero di Praga", mescola verità e menzogne, evitando di additare la cupola ed inducendo a pensare che una parte delle élites sia sana.

    L'excursus sull'architettura massonica può essere utile, ma mi pare, tutto sommato, manualistico.

    Ciao

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