27 novembre, 2011

The grand illusion

Nella disgrazia l'uomo è pronto a credere e, quando l'ingannatore lascia intravedere la fine dei mali incombenti, allora il misero s'abbandona tutto alla speranza (Giuseppe Flavio, Guerra giudaica).

Ci aggrappiamo alle illusioni, pensando siano spuntoni di granito, quando sono fragili stalattiti.

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

7 commenti:

  1. Ciao Zret,
    ho acquistato il libro di Biglino.

    Nella tua presentazione del libro hai scritto:

    "N.B. I contenuti del saggio scritto dal Professor Biglino non rispecchiano necessariamente le opinioni del curatore del presente blog."

    Ecco, mi farebbe piacere avere un tuo parere, su alcune oppinioni che non rispecchiano il tuo pensiero, giusto per ricercare all'interno del libro gli argomenti che non condividi e/o ti lasciano perplesso, per poterne discutere insieme, visti da un punto di vista diverso, o magari condiviso.

    Ciao,
    wlady

    RispondiElimina
  2. Ciao Wlady,

    ho terminato di leggere ieri il testo del Professor Biglino e volentieri esprimo la mia opinione, anche se in modo conciso.

    In primo luogo, tanto di cappello all'autore per la sua dottrina, per la sua capacità di trasmettere anche ad un pubblico di profani questioni complesse inerenti alla lingua ebraica.

    Il saggio mi ha nel complesso convinto: è plausibilissimo che la Torah ed i libri profetici siano radicati un una cultura, in una visione del mondo basata sulla concretezza, sulla vita quotidiana, persino sulla Real Politik. Le elucubrazioni mistico-cabalistiche sulla Bibbia sono e restano elucubrazioni, se non fumose fantasie.

    Semplificando, la mia obiezione principale è la seguente: se veramente gli Anunnaki erano alieni, come si spiega il gap tecnologico, come si spiega la loro tecnologia, certamente più sofisticata, rispetto a quella dei popoli antichi, ma comunque rozza? Che bisogno avevano di creare un'umanità che lavorasse nelle miniere per estrarre l'oro, quando l'oro si trova nello spazio da cui gli "dei" provenivano?

    Circa la genesi dell'umanità per opera di presunti et, si potrebbe ridefinire l'ipotesi, supponendo che esistevano due umanità: una ibrida e l'altra no. E' la stessa Bibbia a suggerirlo (ne avevo scritto in Figli di Set). Insomma alcune ricostruzioni vanno ripensate anche alla luce almeno degli studi del matematico Emilio Spedicato che data diversamente la creazione dell'Adam e colloca l'Eden in Afghanistan.

    Se si escludono questi aspetti, il volume di Biglino, soprattutto poiché privo di qualsiasi dogmatismo, mi ha persuaso. Egli restituisce la storia alla storia, la Torah agli Ebrei e l'idioma ebraico ai glottologi, radendo al suolo secoli di invenzioni teologiche e pseudo-esoteriche.

    Ha ragione Angelo, quando scrive che l’interpretazione clipeologica di alcuni portenti è probabilmente grossolana, anche se ancorata alla lettera del testo ed all’inevitabile tendenza degli uomini dei secoli passati a tradurre, per mezzo di un vocabolario aderente al loro immaginario ed alla loro cultura, “cose” straordinarie.

    Non si può escludere, infatti, che siamo al cospetto di spettacoli e circostanze preternaturali, a tracce di un’irruzione nel mondo sublunare per opera di presenze “altre”, rappresentate attraverso le risorse lessicali cui si è accennato sopra. A volte, però, si ha l'impressione che certe presenze bibliche non fossero così radiose.

    Infine, ieri pensando a come far quadrare il cerchio, ho pensato che, per spiegare l'arretratezza tecnologica degli Anakim, si potrebbe pensare che erano gli eredi di "dei" con cui avevano perso il contatto. Con il passare del tempo, la loro tecnologia decadde?

    Il Prof. Biglino, pur non essendo uno studioso di cospirazioni, offre due indizi preziosi su tale campo:

    A Se Ebrei e Sumeri coincidono, si spiegherebbe l'importanza dell'influsso sionista nella storia.

    B Fondamentale quanto scrive sul carbonato di calcio... si pensi alle scie chimiche.

    Attendo la tua opinione.

    Ciao

    RispondiElimina
  3. Rileggendo i commenti a Figli di Seth, ho recuperato questo tuo contributo. Anche Spedicato afferma che i discendenti di Caino sono gli appartenenti alla razza mongolica.

    "Mentre la Bibbia prosegue con la discendenza di "Seth", L'Enûma Eliš, parla anche della discendenza di Caino, dopo la cacciata dall'Edin, da parte dei 7, (consiglio degli dei), oltre ad essere esiliato, anche l'essenza vitale fu modificata (DNA) da Ningishzidda e per distinguerlo dagli altri terrestri, sulla sua faccia non crebbe più la barba, questo era il segno di distinzione che dio ha imposto ai discendenti di Caino.

    Sempre nell'Enûma Eliš, viene riportato che Caino, non andò da solo in d'esilio e vagabondaggio nelle terre dell'est, ma insieme alla sorella "Awan", i due esiliati furono condotti in quelle terre da un figlio del dio En-lil, "Ninurta" il quale aveva insegnato tutti i segreti dell'agricoltura; in seguito Caino morì perché una pietra le cadde sul capo mentre stava costruendo la sua città.

    Adapa (Adamo) sul letto di morte volle vedere i suoi figli e benedirli, (trenta furono i maschi e trenta furono le femmine), ed in quella occasione volle vedere anche il figlio reo di fratricidio, e al suo capezzale le fu portato Caino, Adamo disse a Caino: siccome hai ucciso Abele con una pietra, da una pietra sarai privato della vita stessa.

    Dall'epopea di Athrasis si evince che: Utnapishtim Il Noè Sumerico e/o Ziusudra il Noè accadico, non fu il figlio diretto di "Lamech", ma bensì del dio della terra En-ki; "Lamech" rimase stupito quando le fu fatto vedere suo figlio Noè, da parte della moglie "Batanash", in effetti la sua pelle era bianca come la neve, del colore della lana grezza i suoi capelli, ed i suoi occhi color del cielo brillavano di una luce straordinaria, anche Matushal, padre di Lamech, quando vide il bimbo gli sovvenne l'idea che poteva essere figlio di un Anunnaki.

    La pelle glabra di Caino mi fa pensare ad una discendenza di tipo Asiatico, e pertanto posso credere che la sua discendenza non si sia estinta con il diluvvio, la domanda che più mi arrovella è: che siano i discendenti della Cina, Indiani, Caucasici, e indiani D'America?"

    wlady

    RispondiElimina
  4. Qui lo studio di Spedicato.

    http://www.volta.alessandria.it/episteme/ep6/ep6-sped.htm

    RispondiElimina
  5. Grazie Zret, mi salvo quello che hai scritto per rileggerlo quando avrò finito di leggere il libro e poi darti una risposta.

    Grazie anche per la dritta di "Spedicato".

    Mi sono riletto in quello che avevo postato riguardo a Caino.

    Per il momento sono arrivato alla pagina 101 del libro, dove si parla di "YHWH"; non di una unica religione monoteistica ma di politeismo, e che la Bibbia conosceva molto bene la pluralità degli individui, ai quali noi abbiamo attribuito la parola déi.

    Grazie ancora del tuo prezioso apporto, mi riservo in futuro di dire la mia.

    Ciao,

    wlady

    RispondiElimina
  6. Ciao Wlady,

    che gli Ebrei fossero rigidamente politeisti è ammesso persino dalla storiografia ufficiale. Solo tardi diventarono monolatri e infine monoteisti.

    Attendo quindi le tue valutazioni.

    Ciao

    RispondiElimina
  7. Ok! Senza dubbio (dopo la lettura) darò la mia valutazione.

    Grazie.

    wlady

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.