06 febbraio, 2012

Norme e regole

Ci insegna Roman Jakobson che i sinonimi perfetti non esistono. Così “norma” non equivale a “regola”. La prima è coercitiva: sono gli stati a dettare le prescrizioni, rigide ed invalicabili. Norma consuona con “normalizzare”, terribile verbo: che cos’è, però, la cosiddetta normalità, se non la schiavitù eretta a valore, se non l’omologazione che assurge a pensiero unico? Sulle norme e sul senso comune, il narcotizzante common sense dei borghesi ”manichini ossobuchivori”, si è costruita codesta società in cui lo scarto dal precetto è additato come eresia. Il pensiero divergente, da cui scaturiscono la queste filosofica e l’avventura estetica, è stato fagocitato dalla normativa scientifica. La scienza accademica è un corpus di leggi: la scienza è canonizzata.

La regola, invece, è – come ci rammenta l’etimologia - un principio regale, radicato nella coscienza (per chi ne ha una): la regola non è solo diversa dalla norma, ma ad essa si oppone, poiché è insofferente delle stolide direttive del sistema e dell’ideologia dominante. Nel Vangelo è scritto che “la legge è fatta per l’uomo e non l’uomo per la legge”. E’ così. La regola trova il suo baricentro, il suo lebensraum nell’interiorità. Se è veramente tale, tocca un punto di equilibrio dove l’uomo non è dominato da alcunché e nulla deve dominare per essere sé stesso.

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2 commenti:

  1. Ciao Zret,
    rispondere a questo interrogativo non è facile; oggi non è più possibile stabilire che l'uomo non sia più dominato da alcunché.

    La storia moderna si basa su un concetto diverso per ottenere il controllo delle persone, in primo luogo ottenere il controllo delle menti umane, e poi gradualmente espandere il controllo economico e politico fino a quando il dominio delle masse da parte delle élite sia stato completato.

    Il dominio della mente umana, (forzoso) - come tu sai - è in atto da molto tempo, anche la coscienza non sembra più rispettare certi canoni universali, quando la mente è invasa da segnali di lunghezza d'onda nefasti, ecco allora venire meno l'armonia con quello che ci circonda.

    Pochissimi di noi sanno opporsi a questa forzosa manipolazione, e pochi si rendono conto di quello che veramente sta succedendo alla loro povera mente, ormai incapace di vedere l'ologramma dal vero.

    E' sempre la solita solfa, creare il problema, aspettare la reazione, e poi inoculare la soluzione; il fatto è che questa soluzione la cerchiamo noi anelandola a gran voce dai nostri aguzzini, con quegli stati che poc'anzi menzionavi, che con la regola delle prescrizioni invalicabili, tengono il giogo millenario dell'umana esistenza.

    Per i popoli cosi detti emancipati, la droga della finanza, che li colpevolizza dello spreco, invece per quelli nulla tenenti, la dura realtà della FEMA, atroce arma di detenzione e sterminio.

    Ciao

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  2. La giustizia "umana" è solo corruzione ed iniquità. Ha usurpato un nome che non le spetta. I tribunali, quando amministrano la giustizia, perpetrano i più orrendi reati.

    Ciao

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