Watch therefore, for ye know neither the day nor the hour wherein the Son of man cometh. ("John", 25, 1)
‘The American Armageddon’ è un saggio di Luca Scantamburlo, pubblicato nel 2009. Vorrei spendere qualche parola sull’autore, prima di recensire il libro. Scantamburlo (Treviso, 1974), ex giornalista pubblicista ed attualmente autore freelance, è un ricercatore onesto e meticoloso, non a caso disdegnato dalle case editrici: oggidì molti sono abituati a compilare voluminosi testi, attingendo a piene mani a studi che regolarmente non sono citati. Invece Scantamburlo non trascura neppure la più piccola fonte nelle note ricchissime e precise del suo lavoro. Il plagio è malcostume diffusissimo, cui il Nostro è del tutto estraneo. [1]
‘The American Armageddon’ è uno spaccato sull’enigma Nibiru e sul ‘Jesuit footage’. [2] Lo scrittore, raccogliendo un ampio repertorio di testimonianze (Robert O. Dean in primis), ricerche, ipotesi, cerca di comprendere se siano prossimi dei cambiamenti cosmici insabbiati dal governo ombra. Che qualcosa stia cambiando e sia cambiato nel sistema solare è indubbio: arduo è stabilire se Nibiru esista. Se esiste, è un pianeta, una nana bruna, una cometa, un simbolo, un portale o ancora… un avamposto? Qualora fosse un varco interdimensionale o un avamposto abitato da una razza bellicosa, come suppone qualcuno, si potrebbe capire lo scopo del selvaggio Terraforming cui è sottoposto il pianeta: creare un ambiente adatto ad una stirpe esterna. Ad ogni modo non è neppure così importante definire la vera natura di Nibiru, quanto imparare ad aprire gli occhi, ad osservare il cielo e le sue inquietanti presenze.
Per quanto ci riguarda, riteniamo che proprio dallo spazio arriverà la risposta nel bene o nel male. Non siamo inclini ad a sposare la posizione di Scantamburlo secondo cui l’esecutivo segreto non fornisce ragguagli scabrosi a proposito degli eventi venturi per non causare anomia, ossia il caos sociale ed economico. Anche se può apparire paradossale, le classi dirigenti preservano lo status quo proprio fomentando l’instabilità ed il disordine.
Merito dell’autore è aver subodorato l’inganno dietro le versioni ufficiali, aver sfiorato i tentacoli di una piovra ben annidata negli anfratti della retropolitica. Tuttavia continuare a nutrire fiducia in figure come Gorbacev e Giovanni Paolo II è, a modesto parere di chi scrive, contraddittorio e rischioso.
Nonostante questo aspetto, la fatica di Scantamburlo è degna di attenzione, poiché offre una panoramica suggestiva che si muove dall’astronomia accademica, al tempo stesso ammiccante e reticente sul Pianeta X, alla storia antica (con Zecharia Sitchin ed Immabuel Velikovsky che sono punti di riferimento), dalla politica all’ufologia.
Nell’alveo scavato da Cristoforo Barbato, misteriosamente scomparso dalla Rete, l’analisi chiama in causa i servizi segreti italiani, la N.A.S.A., il Vaticano… È pure valorizzata l’investigazione di Burak Eldem, outsider turco le cui conclusioni sono pressoché sconosciute al pubblico. Eldem identifica nel 666 dell’Apocalisse lo shar sumero corrispondente, stando al ricercatore, a 3661 anni e vede nell’Ab.zu lo spazio cosmico, suffragando le congetture circa un incipiente perielio di Nibiru, causa di aberrazioni nel sistema solare.
Che il Sole ed i pianeti siano da alcuni decenni interessati da anomalie e che la Terra sia colpita da fenomeni in alcuni casi di origine naturale, ma esacerbati dalla Geoingegneria, è indiscutibile.
Occorre tentare di scoprire la vera matrice e le conseguenze per l’umanità di tali mutamenti: per conoscerle non dovremo forse aspettare a lungo. E’ solo questione di tempo… poco tempo.
[1] Il sito di Luca Scantamburlo è www.angelismarriti.it. Di recente è stato dato alle stampe il seguito del libro in oggetto, ossia “Apocalisse dallo spazio. L’avvento di Nibiru e dei Vigilanti”, 2011. Sarà opportuno commentarlo quanto prima.
[2] Sul tema si legga il datato ma corposo “Nibiru tra verità e disinformazione”.
[3] Avemmo l’onore ed il piacere di conoscere di persona il freelance Cristoforo Barbato, in occasione di un congresso tenutosi alcuni anni addietro ad Occhiobello (Rovigo). Acuto indagatore di fatti scottanti e brillante conferenziere, Barbato ha aperto la “pista gesuita”, foriera di tanti enigmi e di tante trame. Il suo sito è stato chiuso: il giornalista ha lambito qualche verità inconfessabile? Fortunatamente molti reportages sono ancora disponibili in Rete.
Ringraziamo il collaboratore ed amico G. per la preziosa segnalazione.
‘The American Armageddon’ è un saggio di Luca Scantamburlo, pubblicato nel 2009. Vorrei spendere qualche parola sull’autore, prima di recensire il libro. Scantamburlo (Treviso, 1974), ex giornalista pubblicista ed attualmente autore freelance, è un ricercatore onesto e meticoloso, non a caso disdegnato dalle case editrici: oggidì molti sono abituati a compilare voluminosi testi, attingendo a piene mani a studi che regolarmente non sono citati. Invece Scantamburlo non trascura neppure la più piccola fonte nelle note ricchissime e precise del suo lavoro. Il plagio è malcostume diffusissimo, cui il Nostro è del tutto estraneo. [1]
‘The American Armageddon’ è uno spaccato sull’enigma Nibiru e sul ‘Jesuit footage’. [2] Lo scrittore, raccogliendo un ampio repertorio di testimonianze (Robert O. Dean in primis), ricerche, ipotesi, cerca di comprendere se siano prossimi dei cambiamenti cosmici insabbiati dal governo ombra. Che qualcosa stia cambiando e sia cambiato nel sistema solare è indubbio: arduo è stabilire se Nibiru esista. Se esiste, è un pianeta, una nana bruna, una cometa, un simbolo, un portale o ancora… un avamposto? Qualora fosse un varco interdimensionale o un avamposto abitato da una razza bellicosa, come suppone qualcuno, si potrebbe capire lo scopo del selvaggio Terraforming cui è sottoposto il pianeta: creare un ambiente adatto ad una stirpe esterna. Ad ogni modo non è neppure così importante definire la vera natura di Nibiru, quanto imparare ad aprire gli occhi, ad osservare il cielo e le sue inquietanti presenze.
Per quanto ci riguarda, riteniamo che proprio dallo spazio arriverà la risposta nel bene o nel male. Non siamo inclini ad a sposare la posizione di Scantamburlo secondo cui l’esecutivo segreto non fornisce ragguagli scabrosi a proposito degli eventi venturi per non causare anomia, ossia il caos sociale ed economico. Anche se può apparire paradossale, le classi dirigenti preservano lo status quo proprio fomentando l’instabilità ed il disordine.
Merito dell’autore è aver subodorato l’inganno dietro le versioni ufficiali, aver sfiorato i tentacoli di una piovra ben annidata negli anfratti della retropolitica. Tuttavia continuare a nutrire fiducia in figure come Gorbacev e Giovanni Paolo II è, a modesto parere di chi scrive, contraddittorio e rischioso.
Nonostante questo aspetto, la fatica di Scantamburlo è degna di attenzione, poiché offre una panoramica suggestiva che si muove dall’astronomia accademica, al tempo stesso ammiccante e reticente sul Pianeta X, alla storia antica (con Zecharia Sitchin ed Immabuel Velikovsky che sono punti di riferimento), dalla politica all’ufologia.
Nell’alveo scavato da Cristoforo Barbato, misteriosamente scomparso dalla Rete, l’analisi chiama in causa i servizi segreti italiani, la N.A.S.A., il Vaticano… È pure valorizzata l’investigazione di Burak Eldem, outsider turco le cui conclusioni sono pressoché sconosciute al pubblico. Eldem identifica nel 666 dell’Apocalisse lo shar sumero corrispondente, stando al ricercatore, a 3661 anni e vede nell’Ab.zu lo spazio cosmico, suffragando le congetture circa un incipiente perielio di Nibiru, causa di aberrazioni nel sistema solare.
Che il Sole ed i pianeti siano da alcuni decenni interessati da anomalie e che la Terra sia colpita da fenomeni in alcuni casi di origine naturale, ma esacerbati dalla Geoingegneria, è indiscutibile.
Occorre tentare di scoprire la vera matrice e le conseguenze per l’umanità di tali mutamenti: per conoscerle non dovremo forse aspettare a lungo. E’ solo questione di tempo… poco tempo.
[1] Il sito di Luca Scantamburlo è www.angelismarriti.it. Di recente è stato dato alle stampe il seguito del libro in oggetto, ossia “Apocalisse dallo spazio. L’avvento di Nibiru e dei Vigilanti”, 2011. Sarà opportuno commentarlo quanto prima.
[2] Sul tema si legga il datato ma corposo “Nibiru tra verità e disinformazione”.
[3] Avemmo l’onore ed il piacere di conoscere di persona il freelance Cristoforo Barbato, in occasione di un congresso tenutosi alcuni anni addietro ad Occhiobello (Rovigo). Acuto indagatore di fatti scottanti e brillante conferenziere, Barbato ha aperto la “pista gesuita”, foriera di tanti enigmi e di tante trame. Il suo sito è stato chiuso: il giornalista ha lambito qualche verità inconfessabile? Fortunatamente molti reportages sono ancora disponibili in Rete.
Ringraziamo il collaboratore ed amico G. per la preziosa segnalazione.
Ho assistito ad un paio di conferenze tenute da L.Scantamburlo. E' studioso dotato di un certo spessore e quindi mai improvvisato oltre che espositore di una precisione quasi maniacale sia nelle citazioni che nei riferimenti. Più di così un ascoltatore non potrebbe aspettarsi.
RispondiEliminaMi meraviglio che il suddetto nutra stima per personaggi luciferini e arcivenduti alla causa del NWO quali Gorbaciov e Giovanni Paolo II.
Conoscendo Scantamburlo posso solo immaginare che simile posizione derivi dalla ingenuità del nostro e non dal fatto che egli sia tifando per le trame degli Illuminati.
Aspettare Nibiru s'è rivelato inutile un pò come attendere Godot. Fino ad ora non sono arrivati nè il risveglio delle coscienze - che equivale al cosiddetto 'salto paradigmatico' dei 'new agers'-, nè alcuna cometa fatale, nè tutti i benefici spirituali che ci si auspicava con l'entrata dell'Umanità nel Terzo Millennio.
I mutamenti sono tutti rinviati 'sine die'.
P.S. Occhiobello è in provincia di Ferrara.
Concordo, Paolo. Credo che la stima per certe nefande figure dipenda da un habitus: è incredibile quanto sia arduo sradicare la fiducia nella Chiesa e nelle istituzioni anche tra i laici. Gorbacev è un mondialista e G. P. II fu un massone, un collaboratore della C.I.A., se non addirittura un s. Nel volume recenziore, però, Scantamburlo acuisce lo sguardo e si accorge che molte ombre sono diffuse dove sembrava splendere la luce.
RispondiEliminaCerto Nibiru non si è visto, eppure alcuni eventi potrebbero essere repentini, non preceduti da segni premonitori.
Currenti calamo, ho scritto Ravenna, in luogo di Rovigo.
Ciao
Altro che presa di coscienza! Noto con tristezza un progressivo istupidimento delle persone. Una constatazione davvero deprimente.
RispondiEliminaUn esempio che vale tanti. Domanda: "Rosario, secondo te quanto manca al NWO?"
0_O
Sigh...
RispondiEliminaChiedo scusa: Occhiobello si trova ad alcuni km da Ferrara ma è in provincia di Rovigo.
RispondiEliminaSuccede...
A volte si mischiano le cose, si confonde la precessione terrestre che dura 2160 anni con l'orbita dell'ipotetico Nibiru.
RispondiEliminaLa fine di un lungo computo che dura circa 26.000 anni, si lega alle 12 case zodiacali; stiamo uscendo dall'era dei pesci per entrare in quella dell'acquario, era che si presume partire dal 2090 al 2370.
Diversa è l'ellisse, di 3600 anni di Nibiru, il suo arrivo nulla a che che vedere con la precessione terrestre, ma solo ed esclusivamente il suo passaggio tra la fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, ogni volta in modo diverso ha portato sconvolgimenti a tutto il sistema solare; una nana bruna con il suo sistema planetario, una stella spenta forse gemella del Sole o catturata nel suo errare nell'universo dal nostro sistema solare, passa sempre nella zona del delitto dove ha squarciato, Tiamat (Terra ancestrale) privandola del ruolo primario.
Va anche detto che l'ultima volta che è passato Nibiru era il lontano 556 a.C. anche nella Bibbia viene menzionato un particolare di carri volanti che se ne stavano andando dal tempio di Gerusalemme.
Probabilmente ci sarà un ritorno repentino prima dei 3600 anni, non di Nibiru, ma degli Anunnaki per contendersi il regno sulla terra; regno che è stato stabilito dal consiglio di Anu (dio supremo di Nibiru), la regola stabilita era quella dei 50 nomi attribuiti alla saga degli Anunnaki per regnare sulla Terra, regola che prevedeva la precessione terrestre il passaggio da una casa zodiacale all'altra, era così che gli Anunnaki si passavano lo scettro per governare la terra.
La diatriba dello scettro ha fatto scoppiare una delle più grandi guerre per impedire a Marduk di regnare nell'epoca dell'ariete; una guerra distruttiva che ha segnato la caduta di Babilonia e la fine di Sumer.
Forse gli Anunnaki, non se ne sono mai andati da questo pianeta, forse sono nel profondo dei laghi e degli oceani, nelle cavità terrestri, su Marte e sulla Luna, forse con le loro potenti astronavi stanno precedendo il ritorno di Nibiru, per ritornare a prendere il comando della colonia ... forse ...
Ciao
Glossa molto succosa, Wlady, con cui rispondi a tutti coloro che non comprendono lo scopo ultimo della Biogeoingegneria. Essi non sono come noi, quindi inquinano e distruggono il pianeta senza remore. L'Armata delle tenebre si sta approssimando? Credo di sì.
RispondiEliminaIl periodo del pianeta X può variare, come quello delle comete.
Ciao