Era difficile oltrepassare le brutture del primo episodio appartenente alla saga rifatta e stracotta di "Star Trek", eppure il capocomico ed i guitti della pellicola "Into darkness" ci sono riusciti in pieno. Questo non è cinema naturalmente - non si può definire cinema una specie di infantile videogioco – ma non è neppure narrazione.
Il regista, J. J. Abrams, e gli sceneggiatori insultano la residua intelligenza del pubblico con questa cosa sconclusionata ed enfatica, dalla “trama torbida, che è tanto sciocca quanto arbitraria”(Lumenick). Gli scalcinati attori cercano di scimmiottare i personaggi di Star Trek - prima serie, esibendosi in gigionesche performances. Il peggiore è proprio il glaucopide Chris Pine, un “veramente falso” dell’inimitabile capitano James Kirk-William Shatner. Pine e gli altri mestieranti credono di esseri intensi, perché corrugano la fronte e guardano vitrei nella camera. La sceneggiatura è tanto vuota quanto reboante, la recitazione spiaccicata, la colonna sonora barocca.
Succede di tutto ed alla fine non accade niente in questo “Into darkness” e lo schifo nel vederlo non dipende solo dalla puerilità dei colpi di scena, dalla banalità con cui è ostentata la violenza. J.J. Abrams e i suoi cosceneggiatori sanno solo far zampettare delle marionette, cercando di riempire il vuoto pneumatico delle idee con una gragnola di effetti speciali.
Film più pericoloso che inutile, “Into darkness” è un’operazione ideologica tipicamente hollywoodiana volta ad incensare gli “eroi” che, sotto strati di viscido cerone, sono i soliti Yankees in versione ciurma dell'“Enterprise”. L'astronave per giunta genera "scie di condensazione", anche quando attraversa gli spazi siderali.
Non mancano i messaggi obliqui (neanche tanto): i nostri paladini si battono contro il “terrorismo”. Velate, ma non troppo, le allusioni alla campagna pubblicitaria post 11 settembre con il suo volgare e sfacciato stravolgimento della realtà: i veri terroristi (George Bush jr e tutti gli altri) accusano degli innocenti di aver distrutto le Torri gemelle, trovando così il pretesto per scatenare l’inferno sulla terra. A questa lurida mistificazione contribuisce la pellicola di Abrams con l’aggravante che strizza l’occhio, tramite le sue avventure fumettistiche, agli spettatori giovani e giovanissimi, più esposti al lavaggio del cervello dei media.
Tra un dialogo smozzicato e l’altro, tra una scena pulp e l’altra, viene incastrato pure un cenno a Nibiru... Polpettone indigesto, chewing gum al finto gusto di fragola, bambola gonfiabile... : questo e molto peggio è “Into darkness”, espressione di un cinema turgido e falso, come le labbra siliconate di una prostituta di basso bordo.
La propaganda ha sostituito il cinema... anzi l'ha prostituito.
Il regista, J. J. Abrams, e gli sceneggiatori insultano la residua intelligenza del pubblico con questa cosa sconclusionata ed enfatica, dalla “trama torbida, che è tanto sciocca quanto arbitraria”(Lumenick). Gli scalcinati attori cercano di scimmiottare i personaggi di Star Trek - prima serie, esibendosi in gigionesche performances. Il peggiore è proprio il glaucopide Chris Pine, un “veramente falso” dell’inimitabile capitano James Kirk-William Shatner. Pine e gli altri mestieranti credono di esseri intensi, perché corrugano la fronte e guardano vitrei nella camera. La sceneggiatura è tanto vuota quanto reboante, la recitazione spiaccicata, la colonna sonora barocca.
Succede di tutto ed alla fine non accade niente in questo “Into darkness” e lo schifo nel vederlo non dipende solo dalla puerilità dei colpi di scena, dalla banalità con cui è ostentata la violenza. J.J. Abrams e i suoi cosceneggiatori sanno solo far zampettare delle marionette, cercando di riempire il vuoto pneumatico delle idee con una gragnola di effetti speciali.
Film più pericoloso che inutile, “Into darkness” è un’operazione ideologica tipicamente hollywoodiana volta ad incensare gli “eroi” che, sotto strati di viscido cerone, sono i soliti Yankees in versione ciurma dell'“Enterprise”. L'astronave per giunta genera "scie di condensazione", anche quando attraversa gli spazi siderali.
Non mancano i messaggi obliqui (neanche tanto): i nostri paladini si battono contro il “terrorismo”. Velate, ma non troppo, le allusioni alla campagna pubblicitaria post 11 settembre con il suo volgare e sfacciato stravolgimento della realtà: i veri terroristi (George Bush jr e tutti gli altri) accusano degli innocenti di aver distrutto le Torri gemelle, trovando così il pretesto per scatenare l’inferno sulla terra. A questa lurida mistificazione contribuisce la pellicola di Abrams con l’aggravante che strizza l’occhio, tramite le sue avventure fumettistiche, agli spettatori giovani e giovanissimi, più esposti al lavaggio del cervello dei media.
Tra un dialogo smozzicato e l’altro, tra una scena pulp e l’altra, viene incastrato pure un cenno a Nibiru... Polpettone indigesto, chewing gum al finto gusto di fragola, bambola gonfiabile... : questo e molto peggio è “Into darkness”, espressione di un cinema turgido e falso, come le labbra siliconate di una prostituta di basso bordo.
La propaganda ha sostituito il cinema... anzi l'ha prostituito.
Trama di un episodio del cartone animato "Baby looney tunes":
RispondiEliminala nonnina porta i suoi animaletti a fare il vaccino anti-influenzale
due si rifiutano di farlo e si ammalano, costretti a letto dall'influenza mentre gli altri amici si divertono da matti
Nei cartoni animati e nei film la realtà spesso si capovolge. Vaccini che fanno bene, scie dietro gli aerei che paiono normali.
Lavaggio del cervello
Invece nel mondo reale si muore a 4 mesi per colpa di un vaccino esavalente (6 in un'unica somministrazione!)
Sul vaccino esavalente vedasi anche
http://autismovaccini.com/2012/07/10/esavalente-ecco-perche-e-illegale/
E' sempre così, Corrado. Dispiace trovare estimatori di certo cinema che, prima di essere stupro della verità, è insulto alla bellezza.
RispondiEliminaCiao
Niente paura ci pensa il cinema hollywoodiano a domare e preparare il gregge alla legge marziale e alla depopolazione, sarà tutto normale!
RispondiEliminahttp://freeondarevolution.blogspot.it/2013/07/world-war-z-un-film-che-rispettera.html
Ogni cosa è da Loro marchiata - prostituita, mancano solo i nostri corpi e anime da prendere.
"La propaganda ha sostituito il cinema... anzi l'ha prostituito."
Hai detto una grande verità.
Saluti
Hai ragione, Krommino. L'umanità è diventata un gregge, anzi peggio.
RispondiEliminaHai dovuto rimuovere il video con il trailer del famigerato film?
Ciao
Strano, l'ho postato da due giorni e l'hanno già levato, hai fatto in tempo a vederlo?
RispondiEliminaChe cos'era il trailer? No, non ho fatto in tempo.
EliminaCiao
Del film world war Z, ora si vede, era solo stato trasferito da un canale yt all'altro... ecco il link
RispondiEliminahttp://freeondarevolution.blogspot.it/2013/07/world-war-z-un-film-che-rispettera.html
Ciao