L’intreccio parigino tra fatti e grottesche finzioni televisive è stato complessivamente districato: restano da delucidare gli scopi. L’evento si inscrive in una strategia della tensione non dissimile da quella adottata in Italia soprattutto negli anni ‘70 del XX secolo, ma di respiro internazionale con il fine precipuo di esacerbare lo scontro ideologico tra Occidente e mondo musulmano, attrito foriero di un sanguinario conflitto.
Vediamo, però, uno per uno gli obiettivi dell’inside job.
• Distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi economici e sociali: la Francia ed altri paesi sono attanagliati da una crisi artificiale che nei prossimi anni rischia di culminare in uno spaventoso tracollo. Da quando il mondo è mondo, i regimi ricorrono allo spauracchio del “nemico esterno” affinché si dimentichino le questioni che affliggono ampi strati della società. Tra l’altro, le operazioni di “guerra climatica” si sono intensificate in maniera parossistica in questo primo scorcio di gennaio, a dimostrare che immense energie e risorse sono profuse a danno dei popoli e non a loro tutela, se non in dichiarazioni retoriche ed insincere.
• Trovare il pretesto per promulgare leggi coercitive simili al liberticida “patriot act” emanato negli Stati Uniti dopo il 9 11. Si mira specialmente a censurare, con la scusa della “sicurezza nazionale”, i pochi siti di informazione indipendente. La Rete da tempo è descritta dall’establishment come pericolosa e sovversiva: per Rete i congiurati intendono le fonti non allineate. Ci dobbiamo attendere un ulteriore giro di vite.
• Seminare la paura che è sempre un efficace strumento di controllo.
• Ammonire il governo francese incline a rivedere le sanzioni decretate contro la Federazione russa.
• I seminatori di discordia si prefiggono di inasprire i conflitti sociali interni tra comunità cristiane, musulmane ed ebraiche, secondo il solito metodo del “divide et impera”.
• Come si accennava, l’obiettivo primario, sebbene non il più vicino nel tempo, è, fomentando l’odio anti-islamico e più in generale la xenofobia, quello di scatenare una guerra mondiale. La conflagrazione porterà enormi profitti economici alla feccia sanguinaria e – fine ben più importante – consentirà di erigere il Novus ordo sulle ceneri di un assetto internazionale stravolto, irriconoscibile. La Realpolitik è sempre in auge.
Due riflessioni a margine di questo “pronostico”: siti cattolici integralisti affermano che il sistema, con le sua aberrante politica demografica, intende islamizzare il pianeta. Essi paventano che la religione del Profeta, magari in una versione fondamentalista, diventerà la più professata sulla Terra anche in nazioni in cui oggi è minoritaria; se si considerano, però, il carteggio Pike-Mazzini ed altri documenti, sembra che il credo mondiale sarà l’empio culto degli Oscurati, non l’Islam, oggetto – come avvisò Werner Von Braun – di una strumentale campagna di diffamazione. Cristiani, Ebrei e Musulmani dovrebbero essere aizzati a sterminarsi tra loro, complici i partiti che gettano benzina sul fuoco del più ignorante e becero sciovinismo.
Gli innumerevoli errori nella sceneggiatura del vaudeville parigino, siano essi il risultato di faciloneria o sfide o esperimenti per saggiare il grado di comprensione ancora presente in una frangia dell’opinione pubblica, sono un’opportunità forse unica per smascherare gli apparati e per portare alla luce i loro piani di distruzione e di morte. E’ una chance che ci è offerta: di fronte alle innumerevoli incongruenze e bizzarrie della balzana tesi ufficiale, anche persone abituate a sfamarsi nel trogolo televisivo cominciano ad essere sfiorate da qualche dubbio. E’ necessario più che mai favorire una presa di coscienza, una delegittimazione dei media ufficiali, puntando ad esautorare i cosiddetti potenti.
Se non prendiamo questo treno, rischiamo di dover salire sul convoglio che ci porterà all’inferno.
Vediamo, però, uno per uno gli obiettivi dell’inside job.
• Distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi economici e sociali: la Francia ed altri paesi sono attanagliati da una crisi artificiale che nei prossimi anni rischia di culminare in uno spaventoso tracollo. Da quando il mondo è mondo, i regimi ricorrono allo spauracchio del “nemico esterno” affinché si dimentichino le questioni che affliggono ampi strati della società. Tra l’altro, le operazioni di “guerra climatica” si sono intensificate in maniera parossistica in questo primo scorcio di gennaio, a dimostrare che immense energie e risorse sono profuse a danno dei popoli e non a loro tutela, se non in dichiarazioni retoriche ed insincere.
• Trovare il pretesto per promulgare leggi coercitive simili al liberticida “patriot act” emanato negli Stati Uniti dopo il 9 11. Si mira specialmente a censurare, con la scusa della “sicurezza nazionale”, i pochi siti di informazione indipendente. La Rete da tempo è descritta dall’establishment come pericolosa e sovversiva: per Rete i congiurati intendono le fonti non allineate. Ci dobbiamo attendere un ulteriore giro di vite.
• Seminare la paura che è sempre un efficace strumento di controllo.
• Ammonire il governo francese incline a rivedere le sanzioni decretate contro la Federazione russa.
• I seminatori di discordia si prefiggono di inasprire i conflitti sociali interni tra comunità cristiane, musulmane ed ebraiche, secondo il solito metodo del “divide et impera”.
• Come si accennava, l’obiettivo primario, sebbene non il più vicino nel tempo, è, fomentando l’odio anti-islamico e più in generale la xenofobia, quello di scatenare una guerra mondiale. La conflagrazione porterà enormi profitti economici alla feccia sanguinaria e – fine ben più importante – consentirà di erigere il Novus ordo sulle ceneri di un assetto internazionale stravolto, irriconoscibile. La Realpolitik è sempre in auge.
Due riflessioni a margine di questo “pronostico”: siti cattolici integralisti affermano che il sistema, con le sua aberrante politica demografica, intende islamizzare il pianeta. Essi paventano che la religione del Profeta, magari in una versione fondamentalista, diventerà la più professata sulla Terra anche in nazioni in cui oggi è minoritaria; se si considerano, però, il carteggio Pike-Mazzini ed altri documenti, sembra che il credo mondiale sarà l’empio culto degli Oscurati, non l’Islam, oggetto – come avvisò Werner Von Braun – di una strumentale campagna di diffamazione. Cristiani, Ebrei e Musulmani dovrebbero essere aizzati a sterminarsi tra loro, complici i partiti che gettano benzina sul fuoco del più ignorante e becero sciovinismo.
Gli innumerevoli errori nella sceneggiatura del vaudeville parigino, siano essi il risultato di faciloneria o sfide o esperimenti per saggiare il grado di comprensione ancora presente in una frangia dell’opinione pubblica, sono un’opportunità forse unica per smascherare gli apparati e per portare alla luce i loro piani di distruzione e di morte. E’ una chance che ci è offerta: di fronte alle innumerevoli incongruenze e bizzarrie della balzana tesi ufficiale, anche persone abituate a sfamarsi nel trogolo televisivo cominciano ad essere sfiorate da qualche dubbio. E’ necessario più che mai favorire una presa di coscienza, una delegittimazione dei media ufficiali, puntando ad esautorare i cosiddetti potenti.
Se non prendiamo questo treno, rischiamo di dover salire sul convoglio che ci porterà all’inferno.
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tutto questo fa il paio con l'11 settembre: attentati organizzati dai servizi segreti!
RispondiEliminaSenza dubbio alcuno, Alessandro e con mille altre scelleratezze del sistema.
EliminaCiao
Ciao Zret mi è piaciuto di questo pezzo che segnalo qui che riporta il false flag al cinema e a Truman Burbank.
RispondiEliminaDal colossal dell’11 settembre alla Nouvelle vague parigina... che sia solo un grande inganno?
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2015/01/dal-colossal-dell11-settembre-alla.html#more
Come nel mito della Caverna di Platone, siamo come colui che liberatosi dalle catene, e uscito a vedere la luce torna indietro per raccontarlo agli altri uomini ancora incatenati a guardare le pareti illuminate della caverna, sperando di essere creduto ...
Mission impossible.
Platone docet.
EliminaCiao
Per meglio comprendere e analizzare la storia dei nostri ultimi anni, mi permetto di suggerire la lettura del libro di Gioele Magaldi "Massoni società a responsabilità illimitata la scoperta delle UrUr-Lodges" che apre le porte a un mondo sconosciuto ai più.
RispondiEliminaLibro di non trascurabile valore.
EliminaCiao