18 aprile, 2015

I, Pet Goat II



I, Pet Goat II è una produzione animata del 2012, scritta, diretta e prodotta dal canadese Louis Lefebvre. Il cortometraggio è una sorta di satira nei confronti della politica statunitense, in particolare dei presidenti-fantocci George W. Bush e Barack Obama (Barry Soetoro), con venature di teologia biblica e reminiscenze egizie in un milieu post-apocalittico.

Il titolo è un riferimento a The Pet Goat, il racconto per bambini che George Walker Bush junior, il delinquente scemo, era intento a “leggere” (sottosopra) alla Emma Booker School di Sarasota (Florida), mentre i servizi segreti internazionali distruggevano le Torri gemelle il giorno 11 settembre 2001.

I, Pet Goat II fu presentato il 24 giugno 2012, data significativa… Enucleare tutti i simboli criptati nella pellicola sarebbe esercizio improbo e, alla fine, ozioso. Il corto è, infatti, una summa degli emblemi disseminati nella cultura underground e dintorni, riferibile al mefitico sottosuolo della cosiddetta cospirazione.

Sebbene il lavoro sia ineccepibile da un punto di vista grafico e formale, ha alcunché di sgradevole e disturbante. Si comprende presto che, quantunque Lefebvre sembri denunciare l’operato delle élites, ne avalla le più laide depravazioni. E’ vero che il giorno 11 settembre è una data simbolo, una data portale, spartiacque tra due età, tra l’era contemporanea e quella successiva, l’ultima, dominata dalla menzogna e dall’abbrutimento del genere umano. E’ vero che il Male orchestra piani diabolici, ma il regista canadese insinua in ogni dove messaggi ambigui e torbidi, soprattutto attraverso il Cristo, invero il falso Messia che, ritto su un’imbarcazione egizia, solca un fiume sino ad una meta “solare”. Questa figura imbambolata, catalettica è insopportabile ed è arduo spiegare come qualcuno possa avervi riconosciuto l’immagine di un Avatar.

Siamo al cospetto di una creazione simile alle carte degli “Illuminati” o agli affreschi che “abbelliscono” l’aeroporto di Denver: I, Pet Goat è una subdola sceneggiatura degli avvenimenti prossimi venturi, con tanto di Terza guerra mondiale tra Russia ed Occidente. L’allusione più inquietante concerne lo stato delle nuove generazioni ormai svuotate ed eterodirette. I bambini sono i capri espiatori (goat, capro) di un destino che pare non lasciare scampo.

Lo Zeitgeist accomuna le teste-guscio del cartone alle teste-uovo dell’artista Tim Cantor, insieme con altri motivi iconografici in bilico tra visioni acide ed incubi post-atomici.

La luce rutilante verso cui si dirige il falso Messia non è il Sole, ma l'imboccatura dell’Inferno.

Qui un’esegesi della produzione.

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11 commenti:

  1. Questo cortometraggio produce una sottile angoscia in chi lo guarda. E' seducente eppure malevolo. Davvero disturbante e lontano anni luce dai migliori desideri propriamente umani. In quelle fredde lande post apocalittiche si consumano rituali capovolti. Hai fatto molto bene a scriverne e segnalarne l'irrealtà oscura del contenuto. Ciao

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    1. E' proprio così. I, Pet Goat II è magnetico ma suscita repulsione al tempo stesso. Pare che il cortometraggio codifichi una serqua di eventi progettati dai maghi neri.

      Ciao

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  2. Veramente inquietante.. da non crederci che producano roba del genere. Sono le oscure profezie moderne? Ciao

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    1. Un prodotto pacchiano nella sua pretenziosità. Intanto i negazionisti si sono offesi perché ho sbeffeggiato uno dei loro idoli, Belzebush...

      Ciao

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    2. Uno che riesce a leggere un libro al contrario non è poi così scemo ... !

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    3. :) O forse il libro al contrario era la chiave per leggere "la firma satanica" airplane must hit steel, cioè quello che viene fatto pronunciare a voce alta ai bambini, al contrario? Con questa gentaglia dall'idioma binario tutto è possibile.. Interessanti anche gli accenni di attivissimo ai massoni, nell'art. linkato. Da per scontato che gli affiliati vivano in un'organizzazione di favoritismi e santi in paradiso. Ora, la corruzione e il nepotismo esistono dai tempi della mela, ma darli per scontati e acquisiti è tipico della feccia venduta, che dell'imbroglio fa parte e poi parla di scienza. Qui siamo oltre lo scibile.. Personaggi del genere andrebbero estirpati come le erbacce, ma a quanto pare finiscono per fare i disinformatori di mestiere, quando non occupano cariche istituzionali. Poi per forza ghignano come diavoli :) Ci vuole un innato sadismo per mentire di mestiere come il coglion del video.. Ciao

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  3. Oggi ha scritto un becero commento Heidi, difendendo il suo sodale, Belzebush. Mi ha dato l'occasione per riproporre un testo dedicato al genio di Lugano.

    http://www.tankerenemy.com/2009/02/la-struttura-bipolare-della-lingua-come.html

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    1. Viviamo in una realtà invertita dove il linguaggio stesso è invertito. Attivissimo? "Non ragioniam di loro, ma guarda e passa".

      Ciao

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    2. L'illustre ha riportato un link di troppo. La vecchiaia!

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    3. chissà magari mentire di mestiere fa aumentare i radicali liberi :) oltre che l'ignavia

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  4. Il genio di Lugano sta perdendo colpi. Speriamo lo rottamino presto.

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