13 aprile, 2016

Biblioteche



Alcuni lettori si saranno domandati per quale motivo nella recensione del romanzo "Anna", l'ultima fatica del romano Niccolò Ammaniti, ci siamo chiesti se l'Assessore, Signora Daniela Cassini, abbia adempiuto una funzione culturale, dopo aver offerto il patrocinio del Comune di Sanremo all'incontro con l'autore. Bisogna qui precisare che l'evento è stato organizzato dal matuziano Liceo "G.D. Cassini": il Comune, con l'Assessorato alla cultura, si è soltanto accodato.

Prescindiamo comunque dal caso specifico e domandiamoci: in quale modo un assessorato può dimostrare reale interesse a valorizzare il sapere? L’amore per il sapere si manifesta in primo luogo promuovendo l’intelligente ed assidua fruizione di musei e biblioteche.

Alcuni fa scrivemmo alla Signora Daniela Cassini, lamentando il fatto che i posteggi di Via Carli, dove si trova la Biblioteca civica fossero stati eliminati a favore di un'isola pedonale, costringendo de facto molti lettori a rinunciare ad usufruire dei servizi, soprattutto il prestito di volumi. Ci fu risposto - qui riconosciamo che almeno la Signora Cassini ebbe la cortesia di dare un riscontro, laddove quasi sempre funzionari e politici sono usi ad ignorare lettere e messaggi - che gli utenti della Biblioteca avrebbero potuto posteggiare nella zona a mare. Il disagio non era poi così grave. Inaudito! Non era forse la nostra doglianza provocatoria? Non sarebbe doveroso prevedere delle zone di sosta GRATUITA per motoveicoli ed autoveicoli almeno per mezz'ora nelle adiacenze di una biblioteca, di una quadreria?

Certo, di fronte agli annosi ed atroci problemi che affliggono le nostre città, la nostra agonizzante società, occuparsi di biblioteche può sembrare un'inezia, ma la risposta sullodata denota il pressappochismo, l'insipienza, l'opportunismo con cui gli amministratori nazionali e locali affrontano tutte le questioni. Sono amministratori che amano pavoneggiarsi con l'organizzazione ed il patrocinio di simposi spesso di discutibile valore, con le loro iniziative e riforme più dannose che inutili. Sono persone che si occupano (?) di “cultura”, “ambiente”, “salute”, “viabilità” etc., ma alle quali non affideremmo neppure la direzione di una bocciofila.

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