L'11 Settembre 2001, inevitabilmente, ha costituito lo spartiacque tra XX e XXI secolo. Tale comune constatazione parte dal ragionamento che, da quel tragico giorno, la visione del mondo che ci circonda è irrimediabilmente mutata, mettendo in netta contrapposizione l'Occidente libero da una parte e l'Oriente Islamico e fanatico dall'altra. Sul fatto che l'Occidente sia libero, avrei da eccepire, ma non è di ciò che intendo parlare oggi. In effetti, l'11 Settembre 2001 inaugura la fase attuativa di quel diabolico progetto che gli esecutivi occidentali (ed il governo occulto mondiale) hanno studiato sin dagli anni cinquanta, al fine di controllare le masse.
In questi giorni cominciamo ad avere cupe conferme a quanto molti continuano a ripetere da tempo. Si cominciò con il "War Act" negli U.S.A., all'indomani dell'attentato alle torri gemelle ed al Pentagono, si proseguì successivamente con la limitazione di altre libertà dei liberi(?) cittadini e si procede, in questi giorni, con il sinistro progetto, in ambito europeo. Nel nostro paese, ad esempio, si darà ancora più spazio alle intercettazioni telefoniche ed al controllo dei messaggi di posta elettronica
Quale occasione fu più ghiotta dell'abbattimento delle torri gemelle di New York, ad opera, ci fanno credere, del fanatismo islamico?
Il ruolo del terrorismo musulmano e di Al-Qaeda è complementare ai progetti totalitaristici dei governi occidentali. L'Islam, secondo i nostri governanti, non è un nemico, ma un mezzo col quale arrivare in tempi rapidi, all'obiettivo finale, ovvero, come dicevo, al dominio totale dell'umanità.
In realtà, il governo degli Stati Uniti, già nel luglio del 2001, sapeva molto di più di quanto vuole dare oggi ad intendere, ed era perfettamente al corrente di ciò che sarebbe accaduto. Nulla fu fatto, infatti, per impedire quei drammatici eventi, anzi, si operò con lo scopo di facilitare il compito di coloro che progettavano di far collidere grossi aerei di linea contro edifici "importanti". Fa pensare, tra l'altro, il tremendo ritardo nell'attuazione di quelle azioni volte all'intercettazione in volo, ad opera di caccia intercettori, i quali giunsero nell'area, dopo ben sedici minuti!
Tutto venne quindi studiato a tavolino, così da aumentare a dismisura l'effetto "catastrofe" (non sarebbe stato sufficiente veder schiantare due aerei di linea contro due torri di cemento e acciaio... si sarebbe ottenuto un effetto più dirompente se le Twin Towers fossero crollate!).
E così fu, a dispetto delle perplessità degli architetti che avevano progettato gli edifici più alti della Grande mela. Dal 2001 ad oggi, in molti hanno sollevato dubbi sulla estrema facilità con la quale le torri crollarono al suolo (non solo nei tempi, ma anche nel modo stesso in cui esse si disentegrarono). I due grattacieli collassarono in senso perfettamente verticale, così come sarebbe accaduto, se si fosse decisa ed attuata la loro demolizione tramite cariche esplosive ad azione controllata.
A questo indirizzo, potrete approfondire l'argomento.
Intendo, nel mio piccolo, portare un contributo tecnico alla teoria (sempre meno teoria e sempre più amara realtà) secondo cui sia le torri gemelle sia l'edificio adiacente (nel quale, tra l'altro, erano archiviati documenti coperti da segreto di stato e prossimi alla declassificazione - ovviamente andati distrutti), furono oggetto di una demolizione controllata.
Ho trattato digitalemte una foto, estrapolata da un fotogramma di una ripresa televisiva: nell'immagine si notano strane esplosioni avvenute negli attimi vicini al collassamento di una delle torri gemelle. Nella foto si intravede qualcosa, ma evidenziando i contorni dell'istantanea, le esplosioni (perfettamente assimilabili a cariche esplosive) risultano chiarissime e la loro evidenza è inequivocabile.
In questi giorni cominciamo ad avere cupe conferme a quanto molti continuano a ripetere da tempo. Si cominciò con il "War Act" negli U.S.A., all'indomani dell'attentato alle torri gemelle ed al Pentagono, si proseguì successivamente con la limitazione di altre libertà dei liberi(?) cittadini e si procede, in questi giorni, con il sinistro progetto, in ambito europeo. Nel nostro paese, ad esempio, si darà ancora più spazio alle intercettazioni telefoniche ed al controllo dei messaggi di posta elettronica
Quale occasione fu più ghiotta dell'abbattimento delle torri gemelle di New York, ad opera, ci fanno credere, del fanatismo islamico?
Il ruolo del terrorismo musulmano e di Al-Qaeda è complementare ai progetti totalitaristici dei governi occidentali. L'Islam, secondo i nostri governanti, non è un nemico, ma un mezzo col quale arrivare in tempi rapidi, all'obiettivo finale, ovvero, come dicevo, al dominio totale dell'umanità.
In realtà, il governo degli Stati Uniti, già nel luglio del 2001, sapeva molto di più di quanto vuole dare oggi ad intendere, ed era perfettamente al corrente di ciò che sarebbe accaduto. Nulla fu fatto, infatti, per impedire quei drammatici eventi, anzi, si operò con lo scopo di facilitare il compito di coloro che progettavano di far collidere grossi aerei di linea contro edifici "importanti". Fa pensare, tra l'altro, il tremendo ritardo nell'attuazione di quelle azioni volte all'intercettazione in volo, ad opera di caccia intercettori, i quali giunsero nell'area, dopo ben sedici minuti!
Tutto venne quindi studiato a tavolino, così da aumentare a dismisura l'effetto "catastrofe" (non sarebbe stato sufficiente veder schiantare due aerei di linea contro due torri di cemento e acciaio... si sarebbe ottenuto un effetto più dirompente se le Twin Towers fossero crollate!).
E così fu, a dispetto delle perplessità degli architetti che avevano progettato gli edifici più alti della Grande mela. Dal 2001 ad oggi, in molti hanno sollevato dubbi sulla estrema facilità con la quale le torri crollarono al suolo (non solo nei tempi, ma anche nel modo stesso in cui esse si disentegrarono). I due grattacieli collassarono in senso perfettamente verticale, così come sarebbe accaduto, se si fosse decisa ed attuata la loro demolizione tramite cariche esplosive ad azione controllata.
A questo indirizzo, potrete approfondire l'argomento.
Intendo, nel mio piccolo, portare un contributo tecnico alla teoria (sempre meno teoria e sempre più amara realtà) secondo cui sia le torri gemelle sia l'edificio adiacente (nel quale, tra l'altro, erano archiviati documenti coperti da segreto di stato e prossimi alla declassificazione - ovviamente andati distrutti), furono oggetto di una demolizione controllata.
Ho trattato digitalemte una foto, estrapolata da un fotogramma di una ripresa televisiva: nell'immagine si notano strane esplosioni avvenute negli attimi vicini al collassamento di una delle torri gemelle. Nella foto si intravede qualcosa, ma evidenziando i contorni dell'istantanea, le esplosioni (perfettamente assimilabili a cariche esplosive) risultano chiarissime e la loro evidenza è inequivocabile.
L'analisi fotografica fa semplicemente da contorno ad una serie di testimonianze di superstiti, nonché avvalora innumerevoli elementi oggettivi che, una volta di più, portano ad un solo e sconcertante (per i più illusi) risultato: la tragedia delle Twin Towers fa parte di un losco progetto politico di lungo respiro (vedasi gli attentati successivi in Spagna, Gran Bretagna, Egitto...) che non ha nessuna attinenza con il terrorismo medio-orientale, ma che dell'integralismo islamico si serve allo scopo di generare terrore e, di conseguenza, rendere sempre più digeribile e giustificabile il restringimento delle libertà civili.
**Straker**
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