Se saremo privati della libertà di parola, allora muti e silenti potremo essere condotti come pecore verso il macello.
George Washington
Mi hanno colpito molto due predizioni che, pur molto distanti tra loro nel tempo, presentano una singolare convergenza, in relazione ad un elemento. Tale aspetto, considerato all’interno di ciascuna delle due profezie, risulta strano, oscuro e pressoché indecifrabile; se, invece, lo si valuta come denominatore comune, sembra improvvisamente illuminarsi.
Riporto i due testi per poi prenderli in esame e confrontarli. Il primo testo è costituito da una celeberrima quartina di Nostradamus, tratta da Centurie e presagi; il secondo è un’ammonizione contenuta nel libro-testimonianza di W. Strieber, Contatto con l’infinito.
Cinque e quaranta gradi il cielo brucerà
Fuoco si approssimerà sulla città nuova
Nell’istante grande fiamma espansa brucerà
Quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento
La quartina, secondo la maggior parte degli interpreti di Nostradamus, può essere riferita allo spaventoso attentato alle Torri gemelle, risalente al giorno 11 settembre 2001. A differenza di altri vaticini, che risultano criptici, ambigui e perciò di ardua decifrazione, questi versi sembrano proprio prefigurare quel tragico avvenimento che ha cambiato la storia dell’umanità.
“Cinque e quaranta gradi” è, infatti, la latitudine di New York; la città nuova è identificabile con la metropoli statunitense, fondata dai coloni olandesi con il nome di Nuova Amsterdam nel 1624. Inoltre il “ fuoco che si approssima” evoca la sinistra, terribile immagine dei due aeroplani che si schiantarono contro i grattacieli; infine “ Nell’istante grande fiamma espansa brucerà” raffigura in modo icastico il crollo incredibilmente rapido delle torri, tra infernali incendi.
È, invece, l’ultimo verso ad aver lasciato perplessi i commentatori: la frase appare enigmatica, sibillina. Non sono chiari né il riferimento ai “Normanni” né all’”esperimento”: ci si sarebbe attesi per lo meno un’allusione all’Islam, anche attraverso una perifrasi, un anagramma o un arcaismo, espedienti linguistici cari al veggente e medico francese.
L’enunciato resiste a qualsiasi tentativo di decodificazione, ma, inaspettatamente, una chiave pare essere fornita da una comunicazione di presunta provenienza extraterrestre. Ho già analizzato questo testo in un mio precedente articolo di cui riporto il passaggio che qui interessa. Ad esso rinvio anche per i riferimenti bibliografici.
< Nel libro “Contatto con l’infinito”, Strieber riferisce: “Una delle rivelazioni più interessanti e inattese... è la scoperta di Leonard Keane secondo cui il linguaggio stellare, parlato da Betty Andreasson Luca, durante l’ipnosi, poteva essere il gaelico”.
R. Fowler ha tradotto il messaggio ricevuto dalla donna, vittima di alcuni rapimenti compiuti da umanoidi grigi, nel modo seguente: “I discendenti in vita dei popoli del nord brancolano nel buio universale. La loro (mia) madre si affligge. Un’oscura circostanza nelle alte sfere riproporrà un elevato costo di vite; un intervallo di errori in alto; un intervallo appropriato per eventi dolorosi”.
Correttamente –penso- Strieber associa questa comunicazione al problema dell’assottigliamento subito dalla coltre d’ozono che protegge la Terra ed i suoi abitanti dai raggi ultravioletti. Tuttavia il testo potrebbe contenere un’allusione all’inquietante problema delle scie chimiche, formazioni simili alle scie di condensazione degli aviogetti, ma che, in realtà, secondo la maggior parte dei ricercatori, sono formazioni di ben diversa natura contenenti metalli (alluminio e bario) e altre sostanze. Pare che queste scie siano rilasciate da velivoli civili e militari con il fine di modificare il clima di Gaia. Molti cambiamenti che, sintetizzando, consistono in condizioni atmosferiche contrassegnate da sempre più frequenti e rovinosi uragani, da prolungati periodi di siccità e di caldo torrido, hanno causato, in questi ultimi anni, migliaia di vittime in molte regioni.
Il messaggio sopra riportato si può interpretare come una premonizione di questi avvenimenti, come un’esortazione a guardare il cielo (alte sfere), da cui proviene una sinistra minaccia agli equilibri naturali del pianeta (la madre) ed alla vita umana (un elevato costo di vite)?
Potrebbe anche essere un riferimento all’inconsueta e formidabile attività solare che è stata rilevata nel gennaio 2005, attività dalle ripercussioni non facilmente prevedibili? In ogni caso, il testo pare voler attirare l’attenzione su di un pericolo che si connette a qualcosa che sta in alto: vuoi l’ozonosfera sempre più deteriorata, vuoi le scie chimiche, vuoi le violentissime tempeste magnetiche scatenatesi nella nostra stella >.
Ora, pur ribadendo la plausibilità delle sopra riferite spiegazioni, il messaggio è suscettibile, soprattutto se correlato alla quartina di Nostradamus, di un’altra non meno inquietante interpretazione. È necessario, tuttavia, prima di proporla, un breve excursus.
Molti scrittori in questi ultimi lustri, hanno scoperto e messo in luce un diabolico piano per la creazione di un “nuovo ordine mondiale”, ossia un sistema politico-economico planetario non molto diverso da quello immaginato e paventato da G. Orwell nel romanzo 1984. L’opera, pubblicata nel 1949, è un’utopia negativa, in cui si descrive una società dove ogni libertà è stata conculcata. Gli individui sono tutti controllati, mediante un sistema di telecamere, da un potere concentrato in tre superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere in Oceania si trova il Grande Fratello, onnisciente e infallibile; onnipresente, poi, è il Partito che ha il compito di indottrinare la massa dei sudditi, inculcando idee distorte quali La pace è guerra, La libertà è schiavitù, L’ignoranza è forza.
Secondo gli studiosi di cui sopra, nella costruzione di questo nuovo ordine mondiale sono impegnate delle èlites occulte composte per lo più da banchieri, uomini politici, esponenti delle alte gerarchie ecclesiastiche... Il loro scopo è quello di distruggere gli stati democratici, di svuotarli gradatamente, ma inesorabilmente di ogni residuo potere, ricorrendo a metodi di ogni tipo: leggi sempre più coercitive e spesso imposte ai parlamenti dei singoli stati da organismi sopranazionali, diffusione di sistemi per controllare la popolazione (telecamere, microprocessori sottocutanei, apparati elettronici per identificare i cittadini, esame coatto del DNA...), creazione di aree monetarie e di “cooperazione” economica sempre più vaste e pervasive (Unione europea, OCSE, NAFTA... ), compimento di attentati volti a diffondere paura ed inquietudine tra le popolazioni, in modo poi da giustificare misure vieppiù restrittive dei diritti civili, fomentazione di conflitti su scala regionale, modificazione del clima... Il fine ultimo è stato condensato da Icke nella seguente formula: “Un unico governo, un'unica moneta, un'unica banca, un unico esercito”.
Alla luce di questo nefando progetto, la cui ideazione risale, per lo meno, alla rivoluzione statunitense del 1776, ma la cui attuazione conobbe un notevole impulso nel secondo dopoguerra con la creazione dell’ONU, diventa perspicuo l’accenno ai Normanni (letteralmente uomini del nord)in ambedue le profezie. Infatti, se, come ritiene Icke e qualche altro autore, gli ideatori del Nuovo ordine mondiale sono gli appartenenti alle “stirpi”, cioè membri di famiglie che si vantano di discendere da personaggi quali, ad esempio, Carlo Magno, fondatore del Sacro romano impero, o Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, chi possono essere i discendenti degli uomini del nord, se non gli eredi di lignaggi medievali di sangue germanico? Sono proprio queste famiglie ed i loro complici (esponenti di governi, affiliati alle logge massoniche deviate, dirigenti di multinazionali...) a perseguire e ad attuare, senza scrupolo alcuno, il loro diabolico piano di dominio della Terra e dell’umanità. Il giorno 11 settembre 2001 le élites, per la prima volta, “sperimentarono” l’effetto sull’opinione pubblica mondiale di un mostruoso attentato attribuito ipso facto ad integralisti musulmani, al fine di procedere con le ultime fasi del programma, ossia lo scatenamento di una guerra, ideologica e reale al tempo stesso, tra l’Occidente “libero e democratico” e l’ “Islam” fanatico, violento ed oscurantista, nel segno dell’antica ma sempre efficace strategia compendiata nella celebre frase "Divide et impera!".
Le stirpi così sperimentarono la reazione dei cittadini di fronte ad atti disumani e feroci per dichiarare guerra prima all’Afghanistan, poi all’Iraq, per la prima volta senza neppure la ridicola finzione costituita dall’avallo proveniente da una risoluzione votata dall’ONU. L’opinione pubblica, tranne qualche caso isolato, accettò il nuovo corso aggressivo della politica degli USA e dei loro servili alleati, addirittura rinunciando alla libertà di interpretare e valutare i fatti, nonché a parecchie garanzie costituzionali. Infatti le persone furono plagiate e le loro menti obnubilate dal martellamento menzognero dei mass media.
Nostradamus: ”Quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento”.
Andreasson Luca: “I discendenti in vita dei popoli del nord brancolano nel buio universale... Un’oscura circostanza nelle alte sfere riproporrà un elevato costo di vite; un intervallo di errori in alto; un intervallo appropriato per eventi dolorosi”.
Rilette ora, sulla base delle precedenti valutazioni, i due oracoli assumono un significato palese: i discendenti dei popoli del nord brancolano nel buio, perché “figli delle tenebre”. Secondo l’opinione di alcuni studiosi, infatti, i membri più influenti delle stirpi sarebbero adepti di sette segrete, se non addirittura seguaci di culti luciferini . L’oscura circostanza nelle alte sfere richiama decisioni inconfessabili e segrete (oscure) prese da chi si trova ai vertici della piramide (le alte sfere). Sull’ elevato costo di vite e sugli eventi dolorosi non occorre soffermarsi, essendo trasparente il valore di queste espressioni, in ordine a quanto è avvenuto e sta accadendo.
Volevo ancora indagare il sintagma “intervallo di errori”: il termine intervallo forse adombra il fatto che alle legioni infernali delle stirpi è concesso comunque un arco di tempo limitato (appropriato) per scatenare la loro offensiva, dopodiché si potrebbe sperare nell’alba di una nuova migliore era.
È doveroso, infine, riportare l’esegesi proposta dal contattista M. Cavallo, circa la quartina di Nostradamus. Cavallo fa la seguente riflessione: Molti interpreti di Nostradamus collegano questa quartina ad un’esplosione atomica. Credo, invece che, verosimilmente, si adatti maggiormente a descrivere l’attentato alle Torri. Ineccepibile è il riferimento alla città di New York (città nuova) Chiaro anche il terzo verso che fedelmente descrive il momento dell’impatto dell’aereo e la successiva fiammata che avvolge le Torri gemelle (grande fiamma espansa brucerà). Meno chiaro invece l’ultimo verso: …Quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento…” Si parla di un esperimento fatto dai Normanni (uomini del nord). Mal si adatta la teoria corrente che vuole quale responsabile della strage Osama Bin Laden. Se la profezia è riferita, come ritengo, all’attentato dell’ 11 settembre 1999 (2001), si potrebbe pensare ad un complotto politico militare con la complicità di servizi segreti deviati, forse facenti parte dell’oscuro Nuovo Ordine per ordire un attacco bellico con l’approvazione dell’Occidente mosso da sdegno e sete di giustizia (leggi vendetta) per l’efferato crimine.
L’interpretazione del contattista mi trova concorde, fuorché per quanto attiene alle ragioni del complotto ordito dai servizi segreti (io parlerei di servizi segreti tout court e non deviati): la decisione di sferrare l’attacco contro i Talebani prima, contro il dittatore iracheno Saddam Hussein poi, non scaturì da sdegno, da desiderio di vendicare l’efferato crimine, ma è solo la fase successiva di un losco, mefistofelico progetto, come dimostrato sopra.
Note e indicazioni bibliografiche
Nostradamus, Centurie e presagi, traduzione di Renucio Boscolo, Milano, 1972. Sulle centurie così si esprime R. Tresoldi, Enciclopedia dell’esoterismo, Catania, 2003: Numerosi commentatori hanno voluto leggere nelle quartine di Nostradamus ciò che forse in esse non c’è. D’altra parte, in mancanza della chiave di lettura, qualsiasi interpretazione è possibile.
Cfr. A. Marcianò, Profezie aliene, 2005.
Sul Nuovo ordine mondiale, cfr in particolar modo, F. Adessa, ONU: gioco al massacro, 1996; M. Blondet, 11 settembre: colpo di stato in USA; Id. Chi comanda in America; Epiphanius, Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia; D. Icke, E la verità vi renderà liberi, Id. Alice nel paese delle meraviglie e il disastro delle torri gemelle, Id. Cronache dalla spirale del tempo, Id. Figli di Matrix; M. Pamio, Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale...
Su G. Orwell, vedi Dizionario della letteratura, Milano, s.v. Orwell G.
D. Icke, E la verità vi renderà liberi, op.cit.
Si attagliano a questa visione degli scenari politici internazionali le parole di G. Barbarin, L’Anticristo e il giudizio finale, Catania, 1991: L’Anticristo vero, l’Anticristo della Fine sarà dunque universale. Questa è la ragione per la quale si manifesterà quando tutta la terra sarà curva sotto un dominio unico. Stiamo dunque attenti a questa federazione mondiale. Il giorno in cui sarà realizzata anche i Tempi saranno vicini.
Sulle presunte ascendenze aristocratiche di queste famiglie è lecito nutrire qualche dubbio: tuttavia, se veramente discendono dai Carolingi, sono da considerare schiatte degeneri perché disonorate dal marchio indelebile dell’usurpazione. È noto, infatti, che i Pipinidi, con l’avallo della Chiesa cattolica, esautorarono i legittimi re di Francia appartenenti alla dinastia dei Merovingi. Fu Pipino il Breve, nipote dei maestri di palazzo Pipino di Hèristal e Carlo Martello, a deporre l’ultimo monarca merovingio, Childerico III, nel 751. L’usurpazione fu bollata non solo come un atto vergognoso ma anche empio: infatti fu detronizzato un sovrano legittimo che, per giunta, proclamava di discendere da Gesù. Sui Merovingi, cfr Enciclopedia storica a cura di M. Salvatori, Bologna, s.v. Merovingi; sulla leggenda (?) secondo la quale i re franchi erano di stirpe davidica, avendo tra i loro antenati Sara, figlia del Messia e di Maria Maddalena, vedi, ad esempio, Baigent, Leigh, Lincoln, Il santo graal, 1982.
Le fonti della tradizione sono Gregorio di Tours, Historia Francorum e pseudo-Fredegario, Cronaca.
Un esempio di come si possa rimanere vittime di un indottrinamento alla Orwell è costituito dai pamphlets scritti da O. Fallaci dopo il disastro dell’11 settembre. La Fallaci, da giornalista ed intellettuale acuta ed indipendente, d’un tratto è diventata la furiosa, invasata banditrice di una crociata contro i Maomettani, scambiando la plutocrazia occidentale dominata dalle elites occulte, che spesso e volentieri collaborano con quei musulmani che la Fallaci tanto esecra, per il migliore dei mondi possibili.
Che non si tratti di una teoria della cospirazione è dimostrato dalla mole di documenti, testimonianze, prove raccolte dagli autori menzionati nella nota 3, da giornalisti, avvocati e magistrati negli USA e altrove. Non solo, recentemente è stato dimostrato in modo irrefragabile che il rapido crollo-implosione delle Torri gemelle non fu causato tanto dai velivoli abbattutisi sugli edifici, quanto da una serie di cariche precedentemente collocate in punti nevralgici degli edifici. L’analisi digitale delle immagini, infatti, fuga ogni dubbio: la distruzione del World trade centre fu studiata a tavolino e scientemente attuata dai servizi segreti. Vedi Straker (Rosario Marcianò), 911: distruggete quelle torri! contenuto all’interno di Zret blog.
Cfr M. Blondet, Chi comanda in America, op.cit; il nesso tra eminenti figure politiche e il satanismo è evidenziato e dimostrato da M. Philips, C. O’Brien, Trance formation of America.
Vedi centroclarion.it, pagina profezie.
Sui legami tra governo degli USA e Talebani, tra Bush senior e Saddam Hussein, prima dell’11 settembre, vedi D. Icke, Alice nel paese…op.cit. nonché la nutrita bibliografia ivi contenuta.
George Washington
Mi hanno colpito molto due predizioni che, pur molto distanti tra loro nel tempo, presentano una singolare convergenza, in relazione ad un elemento. Tale aspetto, considerato all’interno di ciascuna delle due profezie, risulta strano, oscuro e pressoché indecifrabile; se, invece, lo si valuta come denominatore comune, sembra improvvisamente illuminarsi.
Riporto i due testi per poi prenderli in esame e confrontarli. Il primo testo è costituito da una celeberrima quartina di Nostradamus, tratta da Centurie e presagi; il secondo è un’ammonizione contenuta nel libro-testimonianza di W. Strieber, Contatto con l’infinito.
Cinque e quaranta gradi il cielo brucerà
Fuoco si approssimerà sulla città nuova
Nell’istante grande fiamma espansa brucerà
Quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento
La quartina, secondo la maggior parte degli interpreti di Nostradamus, può essere riferita allo spaventoso attentato alle Torri gemelle, risalente al giorno 11 settembre 2001. A differenza di altri vaticini, che risultano criptici, ambigui e perciò di ardua decifrazione, questi versi sembrano proprio prefigurare quel tragico avvenimento che ha cambiato la storia dell’umanità.
“Cinque e quaranta gradi” è, infatti, la latitudine di New York; la città nuova è identificabile con la metropoli statunitense, fondata dai coloni olandesi con il nome di Nuova Amsterdam nel 1624. Inoltre il “ fuoco che si approssima” evoca la sinistra, terribile immagine dei due aeroplani che si schiantarono contro i grattacieli; infine “ Nell’istante grande fiamma espansa brucerà” raffigura in modo icastico il crollo incredibilmente rapido delle torri, tra infernali incendi.
È, invece, l’ultimo verso ad aver lasciato perplessi i commentatori: la frase appare enigmatica, sibillina. Non sono chiari né il riferimento ai “Normanni” né all’”esperimento”: ci si sarebbe attesi per lo meno un’allusione all’Islam, anche attraverso una perifrasi, un anagramma o un arcaismo, espedienti linguistici cari al veggente e medico francese.
L’enunciato resiste a qualsiasi tentativo di decodificazione, ma, inaspettatamente, una chiave pare essere fornita da una comunicazione di presunta provenienza extraterrestre. Ho già analizzato questo testo in un mio precedente articolo di cui riporto il passaggio che qui interessa. Ad esso rinvio anche per i riferimenti bibliografici.
< Nel libro “Contatto con l’infinito”, Strieber riferisce: “Una delle rivelazioni più interessanti e inattese... è la scoperta di Leonard Keane secondo cui il linguaggio stellare, parlato da Betty Andreasson Luca, durante l’ipnosi, poteva essere il gaelico”.
R. Fowler ha tradotto il messaggio ricevuto dalla donna, vittima di alcuni rapimenti compiuti da umanoidi grigi, nel modo seguente: “I discendenti in vita dei popoli del nord brancolano nel buio universale. La loro (mia) madre si affligge. Un’oscura circostanza nelle alte sfere riproporrà un elevato costo di vite; un intervallo di errori in alto; un intervallo appropriato per eventi dolorosi”.
Correttamente –penso- Strieber associa questa comunicazione al problema dell’assottigliamento subito dalla coltre d’ozono che protegge la Terra ed i suoi abitanti dai raggi ultravioletti. Tuttavia il testo potrebbe contenere un’allusione all’inquietante problema delle scie chimiche, formazioni simili alle scie di condensazione degli aviogetti, ma che, in realtà, secondo la maggior parte dei ricercatori, sono formazioni di ben diversa natura contenenti metalli (alluminio e bario) e altre sostanze. Pare che queste scie siano rilasciate da velivoli civili e militari con il fine di modificare il clima di Gaia. Molti cambiamenti che, sintetizzando, consistono in condizioni atmosferiche contrassegnate da sempre più frequenti e rovinosi uragani, da prolungati periodi di siccità e di caldo torrido, hanno causato, in questi ultimi anni, migliaia di vittime in molte regioni.
Il messaggio sopra riportato si può interpretare come una premonizione di questi avvenimenti, come un’esortazione a guardare il cielo (alte sfere), da cui proviene una sinistra minaccia agli equilibri naturali del pianeta (la madre) ed alla vita umana (un elevato costo di vite)?
Potrebbe anche essere un riferimento all’inconsueta e formidabile attività solare che è stata rilevata nel gennaio 2005, attività dalle ripercussioni non facilmente prevedibili? In ogni caso, il testo pare voler attirare l’attenzione su di un pericolo che si connette a qualcosa che sta in alto: vuoi l’ozonosfera sempre più deteriorata, vuoi le scie chimiche, vuoi le violentissime tempeste magnetiche scatenatesi nella nostra stella >.
Ora, pur ribadendo la plausibilità delle sopra riferite spiegazioni, il messaggio è suscettibile, soprattutto se correlato alla quartina di Nostradamus, di un’altra non meno inquietante interpretazione. È necessario, tuttavia, prima di proporla, un breve excursus.
Molti scrittori in questi ultimi lustri, hanno scoperto e messo in luce un diabolico piano per la creazione di un “nuovo ordine mondiale”, ossia un sistema politico-economico planetario non molto diverso da quello immaginato e paventato da G. Orwell nel romanzo 1984. L’opera, pubblicata nel 1949, è un’utopia negativa, in cui si descrive una società dove ogni libertà è stata conculcata. Gli individui sono tutti controllati, mediante un sistema di telecamere, da un potere concentrato in tre superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere in Oceania si trova il Grande Fratello, onnisciente e infallibile; onnipresente, poi, è il Partito che ha il compito di indottrinare la massa dei sudditi, inculcando idee distorte quali La pace è guerra, La libertà è schiavitù, L’ignoranza è forza.
Secondo gli studiosi di cui sopra, nella costruzione di questo nuovo ordine mondiale sono impegnate delle èlites occulte composte per lo più da banchieri, uomini politici, esponenti delle alte gerarchie ecclesiastiche... Il loro scopo è quello di distruggere gli stati democratici, di svuotarli gradatamente, ma inesorabilmente di ogni residuo potere, ricorrendo a metodi di ogni tipo: leggi sempre più coercitive e spesso imposte ai parlamenti dei singoli stati da organismi sopranazionali, diffusione di sistemi per controllare la popolazione (telecamere, microprocessori sottocutanei, apparati elettronici per identificare i cittadini, esame coatto del DNA...), creazione di aree monetarie e di “cooperazione” economica sempre più vaste e pervasive (Unione europea, OCSE, NAFTA... ), compimento di attentati volti a diffondere paura ed inquietudine tra le popolazioni, in modo poi da giustificare misure vieppiù restrittive dei diritti civili, fomentazione di conflitti su scala regionale, modificazione del clima... Il fine ultimo è stato condensato da Icke nella seguente formula: “Un unico governo, un'unica moneta, un'unica banca, un unico esercito”.
Alla luce di questo nefando progetto, la cui ideazione risale, per lo meno, alla rivoluzione statunitense del 1776, ma la cui attuazione conobbe un notevole impulso nel secondo dopoguerra con la creazione dell’ONU, diventa perspicuo l’accenno ai Normanni (letteralmente uomini del nord)in ambedue le profezie. Infatti, se, come ritiene Icke e qualche altro autore, gli ideatori del Nuovo ordine mondiale sono gli appartenenti alle “stirpi”, cioè membri di famiglie che si vantano di discendere da personaggi quali, ad esempio, Carlo Magno, fondatore del Sacro romano impero, o Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, chi possono essere i discendenti degli uomini del nord, se non gli eredi di lignaggi medievali di sangue germanico? Sono proprio queste famiglie ed i loro complici (esponenti di governi, affiliati alle logge massoniche deviate, dirigenti di multinazionali...) a perseguire e ad attuare, senza scrupolo alcuno, il loro diabolico piano di dominio della Terra e dell’umanità. Il giorno 11 settembre 2001 le élites, per la prima volta, “sperimentarono” l’effetto sull’opinione pubblica mondiale di un mostruoso attentato attribuito ipso facto ad integralisti musulmani, al fine di procedere con le ultime fasi del programma, ossia lo scatenamento di una guerra, ideologica e reale al tempo stesso, tra l’Occidente “libero e democratico” e l’ “Islam” fanatico, violento ed oscurantista, nel segno dell’antica ma sempre efficace strategia compendiata nella celebre frase "Divide et impera!".
Le stirpi così sperimentarono la reazione dei cittadini di fronte ad atti disumani e feroci per dichiarare guerra prima all’Afghanistan, poi all’Iraq, per la prima volta senza neppure la ridicola finzione costituita dall’avallo proveniente da una risoluzione votata dall’ONU. L’opinione pubblica, tranne qualche caso isolato, accettò il nuovo corso aggressivo della politica degli USA e dei loro servili alleati, addirittura rinunciando alla libertà di interpretare e valutare i fatti, nonché a parecchie garanzie costituzionali. Infatti le persone furono plagiate e le loro menti obnubilate dal martellamento menzognero dei mass media.
Nostradamus: ”Quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento”.
Andreasson Luca: “I discendenti in vita dei popoli del nord brancolano nel buio universale... Un’oscura circostanza nelle alte sfere riproporrà un elevato costo di vite; un intervallo di errori in alto; un intervallo appropriato per eventi dolorosi”.
Rilette ora, sulla base delle precedenti valutazioni, i due oracoli assumono un significato palese: i discendenti dei popoli del nord brancolano nel buio, perché “figli delle tenebre”. Secondo l’opinione di alcuni studiosi, infatti, i membri più influenti delle stirpi sarebbero adepti di sette segrete, se non addirittura seguaci di culti luciferini . L’oscura circostanza nelle alte sfere richiama decisioni inconfessabili e segrete (oscure) prese da chi si trova ai vertici della piramide (le alte sfere). Sull’ elevato costo di vite e sugli eventi dolorosi non occorre soffermarsi, essendo trasparente il valore di queste espressioni, in ordine a quanto è avvenuto e sta accadendo.
Volevo ancora indagare il sintagma “intervallo di errori”: il termine intervallo forse adombra il fatto che alle legioni infernali delle stirpi è concesso comunque un arco di tempo limitato (appropriato) per scatenare la loro offensiva, dopodiché si potrebbe sperare nell’alba di una nuova migliore era.
È doveroso, infine, riportare l’esegesi proposta dal contattista M. Cavallo, circa la quartina di Nostradamus. Cavallo fa la seguente riflessione: Molti interpreti di Nostradamus collegano questa quartina ad un’esplosione atomica. Credo, invece che, verosimilmente, si adatti maggiormente a descrivere l’attentato alle Torri. Ineccepibile è il riferimento alla città di New York (città nuova) Chiaro anche il terzo verso che fedelmente descrive il momento dell’impatto dell’aereo e la successiva fiammata che avvolge le Torri gemelle (grande fiamma espansa brucerà). Meno chiaro invece l’ultimo verso: …Quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento…” Si parla di un esperimento fatto dai Normanni (uomini del nord). Mal si adatta la teoria corrente che vuole quale responsabile della strage Osama Bin Laden. Se la profezia è riferita, come ritengo, all’attentato dell’ 11 settembre 1999 (2001), si potrebbe pensare ad un complotto politico militare con la complicità di servizi segreti deviati, forse facenti parte dell’oscuro Nuovo Ordine per ordire un attacco bellico con l’approvazione dell’Occidente mosso da sdegno e sete di giustizia (leggi vendetta) per l’efferato crimine.
L’interpretazione del contattista mi trova concorde, fuorché per quanto attiene alle ragioni del complotto ordito dai servizi segreti (io parlerei di servizi segreti tout court e non deviati): la decisione di sferrare l’attacco contro i Talebani prima, contro il dittatore iracheno Saddam Hussein poi, non scaturì da sdegno, da desiderio di vendicare l’efferato crimine, ma è solo la fase successiva di un losco, mefistofelico progetto, come dimostrato sopra.
Note e indicazioni bibliografiche
Nostradamus, Centurie e presagi, traduzione di Renucio Boscolo, Milano, 1972. Sulle centurie così si esprime R. Tresoldi, Enciclopedia dell’esoterismo, Catania, 2003: Numerosi commentatori hanno voluto leggere nelle quartine di Nostradamus ciò che forse in esse non c’è. D’altra parte, in mancanza della chiave di lettura, qualsiasi interpretazione è possibile.
Cfr. A. Marcianò, Profezie aliene, 2005.
Sul Nuovo ordine mondiale, cfr in particolar modo, F. Adessa, ONU: gioco al massacro, 1996; M. Blondet, 11 settembre: colpo di stato in USA; Id. Chi comanda in America; Epiphanius, Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia; D. Icke, E la verità vi renderà liberi, Id. Alice nel paese delle meraviglie e il disastro delle torri gemelle, Id. Cronache dalla spirale del tempo, Id. Figli di Matrix; M. Pamio, Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale...
Su G. Orwell, vedi Dizionario della letteratura, Milano, s.v. Orwell G.
D. Icke, E la verità vi renderà liberi, op.cit.
Si attagliano a questa visione degli scenari politici internazionali le parole di G. Barbarin, L’Anticristo e il giudizio finale, Catania, 1991: L’Anticristo vero, l’Anticristo della Fine sarà dunque universale. Questa è la ragione per la quale si manifesterà quando tutta la terra sarà curva sotto un dominio unico. Stiamo dunque attenti a questa federazione mondiale. Il giorno in cui sarà realizzata anche i Tempi saranno vicini.
Sulle presunte ascendenze aristocratiche di queste famiglie è lecito nutrire qualche dubbio: tuttavia, se veramente discendono dai Carolingi, sono da considerare schiatte degeneri perché disonorate dal marchio indelebile dell’usurpazione. È noto, infatti, che i Pipinidi, con l’avallo della Chiesa cattolica, esautorarono i legittimi re di Francia appartenenti alla dinastia dei Merovingi. Fu Pipino il Breve, nipote dei maestri di palazzo Pipino di Hèristal e Carlo Martello, a deporre l’ultimo monarca merovingio, Childerico III, nel 751. L’usurpazione fu bollata non solo come un atto vergognoso ma anche empio: infatti fu detronizzato un sovrano legittimo che, per giunta, proclamava di discendere da Gesù. Sui Merovingi, cfr Enciclopedia storica a cura di M. Salvatori, Bologna, s.v. Merovingi; sulla leggenda (?) secondo la quale i re franchi erano di stirpe davidica, avendo tra i loro antenati Sara, figlia del Messia e di Maria Maddalena, vedi, ad esempio, Baigent, Leigh, Lincoln, Il santo graal, 1982.
Le fonti della tradizione sono Gregorio di Tours, Historia Francorum e pseudo-Fredegario, Cronaca.
Un esempio di come si possa rimanere vittime di un indottrinamento alla Orwell è costituito dai pamphlets scritti da O. Fallaci dopo il disastro dell’11 settembre. La Fallaci, da giornalista ed intellettuale acuta ed indipendente, d’un tratto è diventata la furiosa, invasata banditrice di una crociata contro i Maomettani, scambiando la plutocrazia occidentale dominata dalle elites occulte, che spesso e volentieri collaborano con quei musulmani che la Fallaci tanto esecra, per il migliore dei mondi possibili.
Che non si tratti di una teoria della cospirazione è dimostrato dalla mole di documenti, testimonianze, prove raccolte dagli autori menzionati nella nota 3, da giornalisti, avvocati e magistrati negli USA e altrove. Non solo, recentemente è stato dimostrato in modo irrefragabile che il rapido crollo-implosione delle Torri gemelle non fu causato tanto dai velivoli abbattutisi sugli edifici, quanto da una serie di cariche precedentemente collocate in punti nevralgici degli edifici. L’analisi digitale delle immagini, infatti, fuga ogni dubbio: la distruzione del World trade centre fu studiata a tavolino e scientemente attuata dai servizi segreti. Vedi Straker (Rosario Marcianò), 911: distruggete quelle torri! contenuto all’interno di Zret blog.
Cfr M. Blondet, Chi comanda in America, op.cit; il nesso tra eminenti figure politiche e il satanismo è evidenziato e dimostrato da M. Philips, C. O’Brien, Trance formation of America.
Vedi centroclarion.it, pagina profezie.
Sui legami tra governo degli USA e Talebani, tra Bush senior e Saddam Hussein, prima dell’11 settembre, vedi D. Icke, Alice nel paese…op.cit. nonché la nutrita bibliografia ivi contenuta.
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