10 aprile, 2006

Prossimità culturale (articolo di wyxyx)

Prossimità culturale: così viene chiamato dagli psicologi il fenomeno per cui, come in questo caso con la morte del piccolo Tommaso, siamo emotivamente coinvolti dagli avvenimenti più questi ci sono geograficamente e culturalmente vicini.

Lungi da me il non ritenere l'accaduto un terribile dramma, ma ma è evidente come la "prossimità culturale" sia in questo caso sotto la vista di tutti. Dovremmo forse mettere un nastrino nero o esibere uno striscione allo stadio per ogni bambino che perde la vita nel resto dell'Italia e del mondo? Chi non ha sentito più vicina la guerra in Kosovo, piuttosto che il conflitto di Timor Est?

Quello che voglio dire è di non limitarsi a guardare solo dietro al proprio angolo. Bisogna, infatti, ricordarsi che noi piccoli uomini saremo la fine di noi stessi e che di superiore abbiamo solo la nostra arroganza e stupidità.


2 commenti:

  1. Ogni 5 secondi,dico 5 secondi il tempo di contare le dita di una sola mano!!!!,muore un bambino nel mondo!
    Sono milioni,perchè cosi è stato deciso da chi controlla il mondo!ALTRO KE DIO controlla le azioni umane,!MAGARI CI FOSSE UN DIO!
    Il controllo delle nascite,quindi della sovrapopolazione, è più efficace,se arriva per vie traverse e ignote ai più!
    Carestie? siccità? alluvioni? per quelle povere popolazioni e per gli ignorantoni nostrani,arrivano dal cielo e fino a quando la scuola,i mass -media,i catechisti( sì,loro!)saranno dipendenti da certi governi,la strage degli innocenti continuerà!
    Sono sincera...più va avanti lo spettacolo di Tommaso, più si fa sentire nel mio cuore, l'orrore di cui nessuno parla...tanto...sono lontani...Tipico di una mentalità chiusa in un recinto...nel recinto di casa!io,sono sempre stata FUORI il recinto, dalla parte dei deboli,degli oppressi,degli infelici,forse ,non a caso ho avuto il "privilegio" di insegnare ad alunni del popolino, disadatti socialmente perchè poveri,istituzionalizzati(vera parolaccia!)Nel mio lavoro mi sono realizzata!non potendo andare in AFRICA,dove sono nata,ho trovato l'Africa nel mio paese e quando sono andata in pensione per accontentare mio marito,ho fatto volontariato per i ragazzi "diffili" e poi per gli handicappati e l'anno scorso per la marocchine presenti a Ostuni per
    un po' di lingua italiana!TUTTO QUI!
    Non sono mitica,sono come tutti dovrebbero e potrebbero essere!sono nella norma,sono gli altri fuori norma!
    Ho una domanda da farti a cui cerco una risposta che non sia vaga...
    Il mio spirito che si è incarnato in AFRICA, può avere connotazioni di quel paese?...o indiane? chi ero prima?come faccio a saperlo? GRAZIEEE...a presto! Angela

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  2. Non so rispondere così, seduta stante, alla tua domanda: ricordo tuttavia che Borges diceva: una vita non basta per apprendere tutto quel che dobbiamo imparare. Dio o il demiurgo? gli gnostici avevano ragione? Anche il Messia credeva nella metempsicosi.

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