Absit iniuria verbis
In questi ultimi tempi, l’attività connessa alle scie chimiche sembra aver subito dei cambiamenti: infatti, di giorno, è difficile avvistare i famigerati velivoli mentre diffondono sostanze nocive nell’atmosfera, poiché le nefaste operazioni sono per lo più concentrate nelle ore notturne, quando si sente il rombo dei velivoli a quote relativamente basse. Per questo motivo al mattino spesso il cielo appare come una patina biancastra che solo dopo alcune ore si vena di un celeste pallido. Inoltre nelle prime ore della giornata la temperatura è già piuttosto alta, a causa della copiosa irrorazione notturna. Durante le ore diurne, gli aviogetti ricorrono a spruzzi intermittenti ad a sostanze che formano scie non durevoli, ma destinate a disperdersi in una foschia solo all’apparenza naturale. È un’altra subdola tattica di occultamento, di mimetismo.
Nel frattempo, in apparente contraddizione con un intervento che sta diventando quasi invisibile, sia la pubblicità televisiva sia le pellicole cinematografiche, ostentano strisce velenose a iosa, per far sembrare normale l’orrore non tanto alle persone adulte che, forse, potrebbero anzi insospettirsi di fronte a quelle inusuali graticole, ma soprattutto alle nuove generazioni che ignorano un cielo azzurro e terso.
In questo programma di diseducazione ed indottrinamento, primeggia la NASA, l’agenzia governativa nazionalsocialista che, “investendo” somme consistenti, sta attuando un programma di disinformazione cui cooperano “scuole” di molti paesi. In Italia, ad esempio, qualche maestrina dalla penna rossa, con zelo degno di miglior causa, ha elaborato un progetto “didattico”, con cui “insegna” ad ignari allievi a distinguere i vari tipi di formazione nuvolose nonché ad identificare nelle esiziali tracce delle innocue scie di condensazione. Tutto ciò, mentre numerosi scienziati, ma anche semplici cittadini restano esterrefatti di fronte a nubi dalle forme sconvolgenti, mai viste prima d’oggi, nubi che sono il chiaro, inequivocabile segno di un’azione artificiale sulle condizioni meteorologiche.
È poi recente la notizia di una protesta formale del senato rumeno contro ignoti “maghi” della pioggia che, diffondendo varie sostanze e probabilmente alterando il magnetismo naturale, hanno causato alluvioni e nubifragi nella nazione dell’est europeo. Alcuni ricercatori pensano che dell’infame operazione sia responsabile la Russia cui alcuni attribuiscono pure l’uragano Katrina, dall’evidente nome russo. A mio parere, l’ipotesi secondo la quale Putin sia reo delle calamità rumene, non è da scartare, ma il tifone Katrina è autoctono, come dimostrato, tra l’altro dalle affermazioni di alcuni prestigiosi “uomini politici “statunitensi, che hanno visto nel micidiale tornado un intervento divino (sic). Il nome russo, semmai, può essere un indizio di una diabolica collaborazione tra Russia ed USA: similes cum similibus congregantur.
Di fronte ad uno scenario sempre più sinistro e sfuggente sia in ordine agli scopi sia in relazione alle modalità di manifestazione, è necessario non abbassare la guardia neppure per un istante, perché, riprendendo Seneca, si deve ricordare che non solo i dolori peggiori sono quelli invisibili, ma anche i nemici.
In ogni caso, non illudiamoci che gli avvelenatori dell’umanità abbiano deciso di desistere: vulpes pilum perdit, non vitium.
In questi ultimi tempi, l’attività connessa alle scie chimiche sembra aver subito dei cambiamenti: infatti, di giorno, è difficile avvistare i famigerati velivoli mentre diffondono sostanze nocive nell’atmosfera, poiché le nefaste operazioni sono per lo più concentrate nelle ore notturne, quando si sente il rombo dei velivoli a quote relativamente basse. Per questo motivo al mattino spesso il cielo appare come una patina biancastra che solo dopo alcune ore si vena di un celeste pallido. Inoltre nelle prime ore della giornata la temperatura è già piuttosto alta, a causa della copiosa irrorazione notturna. Durante le ore diurne, gli aviogetti ricorrono a spruzzi intermittenti ad a sostanze che formano scie non durevoli, ma destinate a disperdersi in una foschia solo all’apparenza naturale. È un’altra subdola tattica di occultamento, di mimetismo.
Nel frattempo, in apparente contraddizione con un intervento che sta diventando quasi invisibile, sia la pubblicità televisiva sia le pellicole cinematografiche, ostentano strisce velenose a iosa, per far sembrare normale l’orrore non tanto alle persone adulte che, forse, potrebbero anzi insospettirsi di fronte a quelle inusuali graticole, ma soprattutto alle nuove generazioni che ignorano un cielo azzurro e terso.
In questo programma di diseducazione ed indottrinamento, primeggia la NASA, l’agenzia governativa nazionalsocialista che, “investendo” somme consistenti, sta attuando un programma di disinformazione cui cooperano “scuole” di molti paesi. In Italia, ad esempio, qualche maestrina dalla penna rossa, con zelo degno di miglior causa, ha elaborato un progetto “didattico”, con cui “insegna” ad ignari allievi a distinguere i vari tipi di formazione nuvolose nonché ad identificare nelle esiziali tracce delle innocue scie di condensazione. Tutto ciò, mentre numerosi scienziati, ma anche semplici cittadini restano esterrefatti di fronte a nubi dalle forme sconvolgenti, mai viste prima d’oggi, nubi che sono il chiaro, inequivocabile segno di un’azione artificiale sulle condizioni meteorologiche.
È poi recente la notizia di una protesta formale del senato rumeno contro ignoti “maghi” della pioggia che, diffondendo varie sostanze e probabilmente alterando il magnetismo naturale, hanno causato alluvioni e nubifragi nella nazione dell’est europeo. Alcuni ricercatori pensano che dell’infame operazione sia responsabile la Russia cui alcuni attribuiscono pure l’uragano Katrina, dall’evidente nome russo. A mio parere, l’ipotesi secondo la quale Putin sia reo delle calamità rumene, non è da scartare, ma il tifone Katrina è autoctono, come dimostrato, tra l’altro dalle affermazioni di alcuni prestigiosi “uomini politici “statunitensi, che hanno visto nel micidiale tornado un intervento divino (sic). Il nome russo, semmai, può essere un indizio di una diabolica collaborazione tra Russia ed USA: similes cum similibus congregantur.
Di fronte ad uno scenario sempre più sinistro e sfuggente sia in ordine agli scopi sia in relazione alle modalità di manifestazione, è necessario non abbassare la guardia neppure per un istante, perché, riprendendo Seneca, si deve ricordare che non solo i dolori peggiori sono quelli invisibili, ma anche i nemici.
In ogni caso, non illudiamoci che gli avvelenatori dell’umanità abbiano deciso di desistere: vulpes pilum perdit, non vitium.
Concordo pienamente con te!
RispondiEliminaIl fatto che "stranamente" su Ostuni,sono sparite,non vuol dire proprio niente!
Ora stupisce il cielo blu e sgombro da nuvole, ma ti dirò che se continua così,anche se per noi è normale,io percepisco la cosa, già come una minaccia, dopo il sollievo dei primi giorni nel non vederle!
Già...katrina!che strano nome non americano per un tornado!...ma c'è stato pure Ivan,se non sbsglio,ora ci dobbiamo aspettare Alessia,
Olga,Nicola,Dimitri?...e avremo la conferma dell'omaggio a Putin!perchè la supposizione è valida!
...intanto un rumeno sta suonando la sua tromba,molto bene,al bar sotto casa mia,che è nella piazza di Ostuni,la......priviligiata...
Sono scappati dall'inondazione...
ho parlato giorni fa con una coppia di ROM....fatto bene il senato rumeno!
RICEVUTA TUA MAIL-grazie!!!!-
sono stanca,metto i tappi,e vado a nanna!ma prima leggo qualche pagina di Icke!Domani è un altro giorno,come diceva Rossella...
E'vero: anche Ivan è un nome russo: collaborazione o attacco? Io penso ad una cooperazione. Comunque il cielo blu è già qualcosa. Vedremo gli sviluppi: Buona notte! Grazie a te di tutto!!!
RispondiEliminaNon voglio vivere in questo mondo.
RispondiEliminaAvere paura... Sempre... Di tutto... Di noi. Basta.
è brutto, tanto.
Sapere ke ci osservano, sapere ke ci avvelenano, ke ci manipolano.
Ma ki siete???
Cosa volete???
Cosa cavolo ci guadagnate???
Andate via! Non vi voglio + vedere, non vi voglio + sentire, non voglio + ke mi guardiate, non voglio + ke mi manipoliate.
Sparite, governate da un altra parte, non vi ho fatto niente sono solo venuta al mondo... e ke mondo!!!
Andate via, sparite, tornate ad essere umani... Tornate tra noi...
BASTA...
Voglio solo addormentarmi e risvegliarmi tra 100 anni, quando tutto questo sarà finito. [G. Muccino]