05 agosto, 2006

Er ministro novo (sonetto di Trilussa)

Trilussa è lo pseudonimo di Carlo Alberto Salustri, poeta in dialetto romanesco (Roma 1871-1950). Dalla raccolta Poesie (1951), ho scelto un sapido sonetto, quanto mai idoneo a descrivere un tipo “umano” eterno ed immutabile, il politico. L’esponente della genia comprendente ministri e parlamentari è descritto con tocco magistrale e con piglio sardonico. Non è difficile leggere in questo ritratto icastico ed impietoso, la fisionomia di qualche burattino attuale. Mi viene in mente, ad esempio, un in fausto personaggio, dalla erre blesa e dall’eloquio mellifluo, assisosi di recente su un alto scranno, donde impartisce dotte lezioni di “democrazia”… Asinus ex cathedra.


Guardelo quant'è bello! Dar saluto
pare che sia una vittima e che dica:
- Io veramente nun ci ambivo mica;
è stato proprio el Re che l'ha voluto! -

Che faccia tosta, Dio lo benedica!
Mo’ dà la corpa ar Re, ma s'è saputo
quanto ha intrigato, quanto ha combattuto...
Je n'è costata poca de fatica!

Mo’ va gonfio, impettito, a panza avanti:
nun pare più, dar modo che cammina,
ch'ha dovuto inchinasse a tanti e tanti...

Inchini e inchini: ha fatto sempre un'arte!
Che novità sarà pe' quela schina (1)
de sentisse piegà dall'antra parte!


(1) Schiena

6 commenti:

  1. BEN DETTO!
    alla fine della carriera l'in- FAUSTO...HA FATTO FLOP!...PER NON DIRE ALTRO.......

    ANGELA

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  2. INCREDIBILE!!!

    Questa la devo veramente raccontare affinché qualcuno lo sappia in giro!
    La metto da te, Zret (e poi dovrei prendermi un po’ di vacanza, giusto dopo ancora un paio di “lavoretti” da sbrigare…).

    Dunque ieri sera (sabato 05 agosto 2006) stavo spaparanzato in poltrona davanti alla televisione e – con lo zapping – ero intento a sfuggire al “Programma di Deficientizzazione in Massa del Popolo Italico” di cui la televisione di Stato e di Silvio sono i maggiori araldi. Come al solito sono finito nel rifugio del primo canale pubblico Sloveno, paese dove la televisione ricorda molto quella di questo disgraziato paese, solo però quella risalente ad almeno una trentina di anni addietro. (sicuramente questo non sarà tanto merito del popolo Sloveno e della sua dirigenza, piuttosto dei piani degli Illuminati – la Slovenia, ho osservato, sembra essere trattata in maniera particolare in Europa, una specie, se non di Svizzera, di ‘Toscana’ del Nord Adriatico. Ho parenti in questo paese che curano l’immobiliare. Non li vedo quasi mai, ma l’ultima volta che li ho incontrati, poco tempo prima dell’entrata della Slo nella UE, hanno detto che soprattutto gli Inglesi hanno arraffato tutto quello che potevano in campo immobiliare, in pratica la Slovenia è diventata uno ‘chalet’ per i membri dell’Elite – e posso capirli, in quanto il paese è uno dei più verdi d’Europa e pieno di bellezze naturali – ma possiede anche una storia molto antica e di interesse per gli Illuminati, che oggi viene coperta dalle solite puttanate del “popolo più giovane d’Europa” o dei “Nomadi e Barbari Slavi che dalle paludi dell’Oltre Carpazi sono arrivati in Europa dopo il Crollo dell’Impero Romano” ma questa è un’altra storia).

    Il programma in questione è una trasmissione intelligente sullo stile di “turisti per caso”, soltanto che viene condotta da una bella presentatrice/viaggiatrice dallo studio in quel di Lubiana, nel quale si tengono le discussioni in merito al paese di volta in volta toccato. Ospiti di solito sono un cittadino di quel paese che vive nella Slovenia e uno Sloveno che vive in quel paese. Frammezzato al dibattito/intrattenimento ci sono ampi spezzoni e servizi su quel paese tra cui uno intitolato “Stereotipi” che parla appunto degli stereotipi che si hanno in mente in merito a quel determinato paese. Ovviamente anche questa è una trasmissione “Illuminata” avente lo scopo occulto di rendere il buon cittadino Sloveno ancor più ‘globale’, però bisogna dire che è veramente ben fatta e soprattutto ci si possono imparare tante cose.

    Ad esempio quello che ho imparato dall’Islanda (è di questo paese che si parlava stavolta) è che il “paganesimo germanico” (sigh!) è “religione ufficialmente riconosciuta dallo stato” (per favore qualcuno gli racconti di Icke , Reuchlin, e il loro Balder/Tammuz/Horus/Attis/Gesù…), con tanto di cerimonie, di ‘corsi di catechismo per bambini in età scolare che danzano circondati da adulti con pelliccie e corna intesta nella palestra di scuola’ (ri-sigh!) o cerimonie notturne ‘in maschera’ con il consueto rogo del ‘Drakkar’ finale e lancio sulla pira delle torce: roba da far impallidire la più scatentata tammuriata napoletana! (ri-ri-sigh!).
    Oppure l’incredibile ed unico museo al mondo del “Fallo”! Si, avete capito bene, ‘uccelli’, ‘cazzi’, ‘peni’, e via discorrendo, di umani e bestie, impagliati e sotto spirito, scolpiti e dipinti, si può proprio dire “bocca desidera” ha ha ha…. Pensate a un museo simile dalle nostre parti: no, non lo voglio neanche immaginare!

    Insomma l’Islanda è veramente un paese particolare e originale, e non solo per le sue bellezze naturali non umane, anche quelle umane sono meritevoli di nota, in quanto le ‘Islandesi’ sono notoriamente le più belle donne in Europa, visto che nonostante la popolazione sia di solo circa poco più duecentomila abitanti, per tre volte hanno affibiato il titolo Miss Europa ad una Islandese.

    Ma adesso arrivo al punto in questione, quello veramente incredibile.
    Dunque spesso, durante i servizi in loco, le riprese normali erano frammezzate da particolari riprese effettuate con la telecamera a livello suolo, con una maschera digitale che oscurava i bordi e dava l’impressione di una soggettiva che si svolgesse dagli occhi di una persona o entità con maschera o con occhi particolari. Mentre la bella presentatrice discorreva ed intervistava con il suo fluente inglese (e parla il tedesco con la stessa naturalezza di quella di un “gondoer che ciacola in venesiàn”) l’Islandese in questione, dei borbottii in sottofondo ti davano l’impressione di avere a che fare con qualche strano essere ad esempio come di quelli che si possono vedere nella trasmissione di rai 3 (ormai l’unica – quando ho tempo – che guardo nel canale nazionale) “il Fantabosco”.
    Il mistero venne presto svelato con una intervista al (mi pare di aver capito, comunque era di un calibro simile il soggetto in questione) capo del Parlamento.
    Senza aggiungere altro vi metto i punti che sono riuscito a cogliere dall’interessante colloquio, colloquio che ha fatto letteralmente sobbalzare il sottoscritto – che pure con questi argomenti è più che vaccinato! – dalla poltrona.

    1) Il signor Capo del Parlamento ha avuto a che fare già con questi ‘esseri invisibili’;
    2) Il signor Capo del Parlamento conosce altre persone che ci hanno avuto a che fare e anche li riescono a vedere;
    3) Il signor Capo del Parlamento dice che se devi costruire una strada ti possono anche rompere le balle e ti ci devi mettere d’accordo;
    4) Il signor Capo del Parlamento dice che conosce una persona che doveva costruire una casa e per questo dovette accordarsi con sti esseri;
    5) Un membro del parlamento ha proposto o fatto approvare una legge in merito, non ho capito bene i dettagli purtroppo;
    6) Il signor Capo del Parlamento dice che sono riusciti a trovare un linguaggio comune con questi esseri.

    (Fine prima parte)

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  3. (seconda e ultima parte)

    Allora il più smaliziato tra di voi dirà sicuramente: “ho capito! È una trovata pubblicitaria per attirare i turisti” e potrebbe anche aver ragione.

    Però stia a sentire questa cosa, ed è questa la ragione per cui IO ho fatto un salto dalla poltrona.
    Dunque la mia zona confina con la Slovenia, si può dire tranquillamente che è una zona mista dal punto di vista etnico, sia come ‘sangue’ che come ‘cultura popolare’. La Slovenia è uno di quei paesi in Europa con forti tradizioni in merito a ‘folletti’, ‘fate’, ‘spiriti’ e ‘spiritelli’ vari, tanto da far pensare a un gemellaggio in campo con l’Islanda.
    E questa è la premessa.
    Allora si tratta circa di un periodo quale gennaio di un paio di anni fa, poco prima della morte della novantatreenne nonna paterna avvenuta ai primi di febbraio. Mio padre stava stendendo il bucato in giardino soprapensiero quando ad un certo punto si sentì osservato. Si voltò e, prendendosi un mezzo colpo, vide sporgere dal muro accanto il viso di un vero e proprio folletto, con tanto di copricapo, come di quelli di cui ne parlano le fiabe, che lo stava osservando con una espressione di intensissima e ridente curiosità!!!!!!
    Allora il testimone lasciò cadere il tutto e corse, trafelato, all’ingresso su strada del giardino confinante nel quale stava l’entità la quale, appena mio padre si voltò, con un fulmineo scatto sparì sotto al muro da cui lo stava spiando.
    La casa è abitata da una persona single che al momento era assente per lavoro e quindi il luogo era disabitato. Per giunta inaccessibile con facilità dall’esterno, in quanto chiuso da cancelli e portoni non facilmente scavalcabili. Di bambini in giro – e sarebbero dovuti essere dei bambini ben particolari! – nessuno.

    Insomma quell’evento fu in tutto e per tutto simile a quelli che in Islanda (e non solo) quotidianamente avvengono e (beh, è ovvio) sicuramente vengono sfruttati anche per il turismo e la pecunia che questo porta (i geyser esistono, ciò non va in contraddizione con il fatto che attirino turisti e i loro grassi portafogli che vengono poi svuotati non dai folletti ma dai gestori delle trattorie e alberghi locali). D’altrocanto il tutto suonerebbe proprio secondo una logica da veri folletti! Non sono maliziosi, scherzosi, spesso anche cattivelli ed aggressivi? Non ti fregano gli attrezzi, la falce, la merenda al contadino ecc.? Una perfetta metafora della faccia economica del mondo dell’intrattenimento turistico oggi, gestito occultamente dai folletti!
    Lasciando perdere l’ironia posso allora comprendere che quanto da Icke riportato ne “I figli di Matrix” e che a sua volta fa riferimento a uno stuolo di studiosi dei quali dà nome e cognome con tanto di bibliografia, sia proprio vero!
    Non parlo in questo caso di rettiliani veri e propri, ma di quel mondo che sta al ‘confine’, non è ‘alieno’ al cento per cento, decisamente non sono i ‘classici grigi’ delle abduction, che si comportano – come i loro capi – da veri e propri alienati incastrati in una piramide gerarchica (basta vedere i grugni che portano, tutto tranne le espressioni del folletto classico), ma sicuramente non è nemmeno umano. Non è totalmente metafisico, crea effetti fisici ben visibili, ma non è del tutto materiale.

    Che questo universo sia sempre più vasto della nostra piccola e stittica mentalità cicappiana è proprio poco ma sicuro, e lascio tranquillamente ai veri poveri di spirito il bearsi con la ‘Grulla Scienza’ di San Piero Angela e Santa Vergine Margherita Hack.

    Saluti a tutti - Avles.

    (Post Scriptum: ho visto la replica ed ho sbagliato, non si trattava del Capo del Parlamento. Si trattava del Presidente dell’Islanda).

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  4. Avles, sei un piacevolissimo affabulatore. Curioso l'episodio: chi può dire di conoscere tutta la realtà? In fondo percepiamo solo il 5-7 per cento dell'universo in cui forse vivono anche i folletti.
    Ciao!

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