07 agosto, 2006

Pisa

Absit iniuria verbis

La trasmissione di pierino angela, Superpack, ha recentemente trasmesso un servizio sulla celeberrima Scuola normale superiore di Pisa: è stata un’oleografica descrizione di un ateneo in cui studiano e si laureano persone dall’intelletto eccelso, tra le quali bisogna ricordare l’inclito ex uomo del colle che, avendo collocato sul suo augusto capo il tocco, diede immenso lustro alla prestigiosa istituzione. Infatti l’omuncolo del Quirinale si laureò in filologia classica, anche se nessuno, ad ascoltare i suoi fangosi e banali discorsi, se ne è mai accorto. Un laureato in filologia classica dovrebbe possedere almeno qualche rudimento della lingua latina: mi pare, però, che colui, con l’idioma antico, avesse qualche problema. Ricordo che, quando morì Norberto Bobbio, ciampi volle sfoggiare la sua cultura con un forbito elogio funebre: rievocò la figura di Bobbio, ritraendolo come “un uomo giusto e fiero”. Un filologo dovrebbe sapere che “fiero” deriva dal latino “ferus”, con il significato di feroce, crudele. Che bel panegirico! Che gaffe colossale! Mi chiedo come l’ex presidente della bocciofila poté conseguire la laurea.

Comincio a nutrire qualche dubbio sulle competenze dei docenti che insegnano alla Normale che, in fondo, è solo un pollaio di lusso dove le galline sono nutrite con mangimi selezionati non per essere macellate, ma onde insegnino alle altre galline come comportarsi. Dalla stia escono “scienziati” rigorosamente indottrinati pronti per chioccolare dogmi tra sale convegni ed atenei, insieme con qualche pedante “umanista” adatto a razzolare tra il ciarpame dell’erudizione. L’importante è che i laureati abbiano una visione della natura e della storia del tutto “normale”, ortodossa, acritica. È fondamentale siano inconsapevoli banditori delle “verità” decise dalla casta degli scemenziati, che siano docili strumenti nelle mani dei loro pigmalioni, per i quali “cultura” rima con censura.

Insomma, pierino ha esibito un’altra perla del suo infido e pericoloso programma, durante il quale ogni settimana non perde l’occasione, in un modo o nell’altro, per tessere le lodi dell’energia nucleare, degli organismi geneticamente modificati, della medicina allopatica… nel segno delle “magnifiche sorti e progressive”. Ci mancava solo il panegirico della Scuola normale. Ora comprendo l’invettiva dantesca contro la città toscana: il poeta fiorentino aveva presagito quale “vituperio delle genti” sarebbe stata Pisa.

2 commenti:

  1. L'avevo notato anch'io e come al solito il buon Pierino si rivela uomo di sistema sempre pronto a tirare fuori servizi "di regime"

    A presto e complimenti per il Blog!

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