14 dicembre, 2006

Ricetta (essoterica) contro il sistema

Assodato che il sistema in cui “viviamo” è un mostro creato per abbrancare e per fagocitare tutto, si pone il problema di come combatterlo, senza rimanere stritolati. Premesso che, a mio parere, il tempo stringe, poiché ci stiamo avviando a grandi balzi verso la tirannide globale vaticana, cerchiamo di capire quali possono essere i residui ambiti di intervento.

Molti consigliano di non acquistare merci prodotte dalle spaventose multinazionali per incidere sul loro immenso potere economico. Purtroppo temo che circa il 99 per cento del mercato sia egemonizzato da società appartenenti agli Oscurati. Si dovrebbero acquistare prodotti del commercio equo e solidale che, però, sono venduti a prezzi piuttosto elevati e coprono una gamma merceologica ristretta. Chi ci si assicura poi che anche tale settore non sia controllato dalle multinazionali?

È necessario, anzi imperativo non recarsi più a votare: uno schieramento vale l’altro, i politici rappresentano solo gli interessi loro e quelli dei burattinai. La classe dirigente nel suo complesso deve essere delegittimata, esautorata dei suoi poteri. Quando si vedono le masse abbindolate ora da Belzebusconi ora dal Dottor Balanzone e viceversa, in un’altalena senza tregua, quando il popolino manifesta contro la legge finanziaria, invece che protestare contro il signoraggio, le scie chimiche, le menzogne dei media, la politica guerrafondaia della Satan sede e dei suoi caudatari (Olmert a colloquio con B 16: servus et dominus), si capisce che le speranze di un reale rinnovamento sono veramente poche. Chavez fu ricevuto da papa Natzinger: non fidiamoci degli amici dei nemici. Alex Jones è un cattolico integralista: non fidiamoci dei baciapile, anche quando denunciano (?) le atrocità del Nuovo ordine mondiale.

Occorre una nuova consapevolezza, ma anche una buona dose di diffidenza, se vogliamo tentare di opporci al sistema che usa gli strumenti coercitivi, ma più spesso agisce con scaltrezza mefistofelica, creando falsi idoli per ingannare i popoli e per illuderli che qualcuno combatta per difendere i loro diritti.

È d’uopo creare un bagaglio di vere conoscenze, emancipate dalla tutela della cultura ufficiale che propala una quantità incommensurabile di scempiaggini in vari campi: dalla storia all’economia, dalla medicina alla meteorologia etc. Non è facile reperire fonti culturali non allineate e critiche, ma neppure inattuabile. Inoltre, affinando le capacità interpretative, si possono sceverare le informazioni.

È essenziale estirpare le religioni e distruggere le chiese, dimostrando non che esse sono coinvolte nell’inganno planetario, ma che esse sono le principali artefici della cospirazione, sentine piene di ogni turpitudine satanica.

È fondamentale operare sia attraverso una diffusione costante e capillare di notizie scomode e dirompenti sia per mezzo di una volontà ferrea, tetragona, incrollabile per cercare di impedire iniziative diaboliche come la diffusione del denaro virtuale, l’immissione sul mercato di sistemi operativi blindati, l’introduzione di strumenti di identificazione biometrica, le vaccinazioni dannose, le misure “antiterrorismo”, la leva militare…

Tutto ciò comunque rischia di non essere bastevole, se non si cambia radicalmente il modo di pensare, distruggendo vieti pregiudizi e logori schematismi. Solo se romperemo le sbarre invisibili della prigione mentale, forse potremo spezzare le catene con cui il sistema ci blocca. Non è facile perché noi stessi, con l’ignoranza, l’inettitudine e la rassegnazione rafforziamo il sistema giorno dopo giorno. Non solo, mi pare che l’umanità, invece di acquisire coscienza, sia sempre più imbambolata. Chi tenta di additarle la via della liberazione, è esposto al pubblico ludibrio come folle.

Poco ci conforta L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam.

3 commenti:

  1. mi chiedo: davvero riusciremo a far fronte a tutto questo? Fin dove possiamo spingerci e quando dovremo arrenderci? Speriamo bene.

    P.S. I commenti "dovrebbero" funzionare di nuovo

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  2. Speriamo che cadano loro nell'abisso e senza paracadute. Ciao!

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