Sono stati versati fiumi di inchiostro su Maria Maddalena e non ambisco a scrivere alcunché di originale: vorrei, però, esprimere il mio parere su questa figura, protagonista di tante leggende medievali e ritratta da insigni artisti. In primo luogo, credo che la Maria Maddalena e la Maria di Betania dei vangeli canonici siano la stessa donna. E' noto che nei Vangeli spesso alcuni personaggi sono sdoppiati: ad esempio, Simone Barjona e Simone Zelota sono lo stesso discepolo del Messia. E' improbabile che Barjona significhi "figlio di Giona", valendo con ogni probabilità "partigiano", quindi "zelota".
Da una lettura spassionata, oggettiva ed acuta dei quattro libretti, si è tentati di ipotizzare che Maria Maddalena, personaggio realmente esistito o fittizio poco importa, fosse la consorte del Messia (regale). Il suo ruolo, il rapporto privilegiato con il Nazireo (ella è la prima donna a vedere il Maestro dopo la risurrezione: vedi Giovanni 20:11-17) paiono addirsi ad una persona il cui amore e devozione per Gesù erano forse sanciti dal matrimonio.
Jacopo da Varagine nella Leggenda aurea, redatta intorno al 1265, fondendo diverse tradizioni anche eterogenee, raccontò di Maria Maddalena salpata dalla Palestina, insieme col fratello Lazzaro e la sorella Marta, alla volta di Marsiglia, su un'imbarcazione senza vele né remi. Credo si tratti di una narrazione priva di fondamento storico: tra l'altro Lazzaro-Eleazar morì nella fortezza di Masada nel 73 d.C. combattendo strenuamente contro i Romani. Circa Eleazar, il cui nome è una variante di Lazzaro, Giuseppe Flavio, nella Guerra giudaica (II, 17, 448), ci informa che era legato da vincoli di parentela con Menahem, figlio di Giuda di Gamala.
“E' curioso notare come Lazzaro fosse figlio di Giairo e come il miracolo di Lazzaro, misteriosamente narrato nel solo Quarto vangelo, abbia la sua esatta corrispondenza in quello della resurrezione della figlia... di Giairo raccontato nei sinottici!" (G. Tranfo)
Considererei dunque leggendaria la presenza di Lazzaro a Marsiglia, come primo vescovo della città.
L'episodio evangelico in cui è riportato l'esorcismo di Cristo che scaccia dalla Maddalena sette demoni, secondo vari studiosi, adombra un significato metaforico, da collocare in un quadro di simbologie, poiché Cristo e la Maddalena, di là dal ruolo storico non ben accertato e conosciuto, sono anche figure principiali. In tale contesto, i sette demoni potrebbero evocare gli Arconti preposti ai pianeti ed allontanati o contrastati dalla sinergia tra gli esseri cosmici originari: solo dal ricongiungimento tra il principio maschile e quello femminile, lato sensu, tra Anima ed Animus, scaturisce l'armonia. Purtroppo il passo del Vangelo detto di Luca è molto scarno: l'autore riferisce soltanto che "alcune donne erano state liberate da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni..." (Luca 8: 3). Tuttavia questo cenno, col valore emblematico del numero sette, pare dimostrare nei canonici l'esistenza di un piccolo nucleo gnostico-simbolico poi amalgamato o giustapposto ad altre fonti, in particolar modo quella ellenistica, non senza qualche traccia del Cristianesimo facente capo a Giacomo, il fratello del Signore.
Maddalena significa originaria di Magdala, a sua volta, da migdal, "torre". (1) E' per questo motivo che nell'iconografia, ella è talora associata ad una torre, come nel misterioso e suggestivo quadro di Giorgione, La tempesta. L'abate Sauniere, devoto alla santa, ordinò l'edificazione, a Rennes Le Chateau, di un edificio chiamato Torre di Magdala. La costruzione occulta valenze esoteriche.
E' appena il caso di rammentare che, se si prescinde dalla riflessione sulle immagini simboliche spesso intrecciate ad eventi storici, la cultura si impoverisce e si appiattisce. Così anche le leggende circa la discendenza della stirpe davidica tramite la Maddalena potrebbero assurgere ad una verità astorica ed esoterica: a questa verità forse alludeva il pittore George La Tour che dipinse alcune tele in cui la santa sembra essere in attesa.
Anche La Tour significa la torre: è naturalmente solo una coincidenza.
(1) La torre, in primo luogo, allude all’axis mundi. Come molti simboli, può evocare significati sia positivi sia negativi.
Da una lettura spassionata, oggettiva ed acuta dei quattro libretti, si è tentati di ipotizzare che Maria Maddalena, personaggio realmente esistito o fittizio poco importa, fosse la consorte del Messia (regale). Il suo ruolo, il rapporto privilegiato con il Nazireo (ella è la prima donna a vedere il Maestro dopo la risurrezione: vedi Giovanni 20:11-17) paiono addirsi ad una persona il cui amore e devozione per Gesù erano forse sanciti dal matrimonio.
Jacopo da Varagine nella Leggenda aurea, redatta intorno al 1265, fondendo diverse tradizioni anche eterogenee, raccontò di Maria Maddalena salpata dalla Palestina, insieme col fratello Lazzaro e la sorella Marta, alla volta di Marsiglia, su un'imbarcazione senza vele né remi. Credo si tratti di una narrazione priva di fondamento storico: tra l'altro Lazzaro-Eleazar morì nella fortezza di Masada nel 73 d.C. combattendo strenuamente contro i Romani. Circa Eleazar, il cui nome è una variante di Lazzaro, Giuseppe Flavio, nella Guerra giudaica (II, 17, 448), ci informa che era legato da vincoli di parentela con Menahem, figlio di Giuda di Gamala.
“E' curioso notare come Lazzaro fosse figlio di Giairo e come il miracolo di Lazzaro, misteriosamente narrato nel solo Quarto vangelo, abbia la sua esatta corrispondenza in quello della resurrezione della figlia... di Giairo raccontato nei sinottici!" (G. Tranfo)
Considererei dunque leggendaria la presenza di Lazzaro a Marsiglia, come primo vescovo della città.
L'episodio evangelico in cui è riportato l'esorcismo di Cristo che scaccia dalla Maddalena sette demoni, secondo vari studiosi, adombra un significato metaforico, da collocare in un quadro di simbologie, poiché Cristo e la Maddalena, di là dal ruolo storico non ben accertato e conosciuto, sono anche figure principiali. In tale contesto, i sette demoni potrebbero evocare gli Arconti preposti ai pianeti ed allontanati o contrastati dalla sinergia tra gli esseri cosmici originari: solo dal ricongiungimento tra il principio maschile e quello femminile, lato sensu, tra Anima ed Animus, scaturisce l'armonia. Purtroppo il passo del Vangelo detto di Luca è molto scarno: l'autore riferisce soltanto che "alcune donne erano state liberate da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni..." (Luca 8: 3). Tuttavia questo cenno, col valore emblematico del numero sette, pare dimostrare nei canonici l'esistenza di un piccolo nucleo gnostico-simbolico poi amalgamato o giustapposto ad altre fonti, in particolar modo quella ellenistica, non senza qualche traccia del Cristianesimo facente capo a Giacomo, il fratello del Signore.
Maddalena significa originaria di Magdala, a sua volta, da migdal, "torre". (1) E' per questo motivo che nell'iconografia, ella è talora associata ad una torre, come nel misterioso e suggestivo quadro di Giorgione, La tempesta. L'abate Sauniere, devoto alla santa, ordinò l'edificazione, a Rennes Le Chateau, di un edificio chiamato Torre di Magdala. La costruzione occulta valenze esoteriche.
E' appena il caso di rammentare che, se si prescinde dalla riflessione sulle immagini simboliche spesso intrecciate ad eventi storici, la cultura si impoverisce e si appiattisce. Così anche le leggende circa la discendenza della stirpe davidica tramite la Maddalena potrebbero assurgere ad una verità astorica ed esoterica: a questa verità forse alludeva il pittore George La Tour che dipinse alcune tele in cui la santa sembra essere in attesa.
Anche La Tour significa la torre: è naturalmente solo una coincidenza.
(1) La torre, in primo luogo, allude all’axis mundi. Come molti simboli, può evocare significati sia positivi sia negativi.
Il più affascinante di tutti i personaggi dei vangeli...mi ha colpito sin da piccola!...
RispondiEliminanon mi è mai importato che fosse peccatrice, prostituta,indemoniata,ho dato importanza al suo gesto d'Amore... sublime!e a come Gesù lo accettò e come corrispose a quel gesto!...
è una episodio di rara bellezza!
che fa intuire una sintonia perfetta tra i due...da quel momento in poi!
ciao zret
un caro saluto
angela
Peccatrice non penso proprio. Credo che la Maddalena sia un personaggio simbolico. Ammirevole il luminismo caravaggesco del quadro di La Tour.
RispondiEliminaCiao!
"In primo luogo, credo che la Maria Maddalena e la Maria di Betania dei vangeli canonici siano la stessa donna."
RispondiEliminaMio caro Zret,(Maria Maddalena,è scritto che proviene da Magdala,città sul lato occidentale
del logo di Gensaret."
Ciò che mi viene più difficile a giustificare da quanto TU dici"Da una lettura spassionata, oggettiva ed acuta dei quattro libretti",e che Maria di Magdala e Maria di Betania sorella di Lazzaro SIANO da considerarsi la stessa persona,
in quanto il nome della città e l'indiazione della parentela sarebbero stati adottati dagli evangelisti propio per non confonderle; se la due Marie
fossero la medesima persona,no si capirebbe perchè Luca avrebbe adottato denominazioni diverse per identificarle,senza mai metterle in relazione tra loro.
Mio caro amico avrei tante altre perplessità da considerare in questo scritto,ma non vorrei annoiare tutti i sodali del blog.
ps.(Zret spero che un giorno non molto lontano possiamo parlare quandandoci negli occhi come già è stato tra noi...)
ps.Angela la tua intuizione mi lascia esterefatto...
La Maddalena è personaggio metaforico di origine gnostica. Nulla a che vedere con eventi storici realmente accaduti.
RispondiEliminaBisogna ribaltare la concezione invalsa fin dalle origini del Cattolicesimo cosiddetto ortodosso secondo il quale prima vengono le narrazioni dei Vangeli ufficialmente accettati e canonizzati e da questi discende per degradazione eretica la Gnosi.
E' vero il contrario. La Maddalena è in effetti l'anima decaduta e sporcatasi al contatto con la materia.
Essa ad un certo punto, giunta la sua ora, incontra il proprio Sè divino, suo Maestro e Signore, si ravvede della precedente intossicazione al contatto con i miraggi di questo basso mondo, piange amaramente gli errori commessi e comincia così la sua palingenesi che la porterà alle nozze con il Signore (lo Spirito) fino a perdersi e ad annullarsi in esso.
Dramma eterno che riguarda l'anima di ciascuno di noi.
Ma per intraprendere il cammino di ritorno verso la patria perduta, l'anima (la Maddalena) dovrà prima desiderarlo, vale a dire accorgersi che la strada del ritorno esiste ed è percorribile.
E' già il primo fondamentale passo senza il quale nessuna reintegrazione appare possibile.
L'Umanità è formata in larghissima parte da persone che nemmeno si sono accorte del loro persistente stato di contaminazione. Queste non hanno nemmeno raggiunto la consapevolezza che compete alla Maddalena.
Trasmigrazioni senza numero, inenarrabili peripezie della durata di interi eoni condurranno le povere anime alla Luce primordiale dalla quale sono scaturite.
P.S. Il quadro di Georges de la Tour che hai oculatamente messo in cima al tuo breve saggio riveste un ben preciso significato operativo e si riferisce ad una tecnica di meditazione. Io non l'ho mai praticato simile esrcizio perchè non mi fido per nulla a lanciarmi in tecniche, qualunque sia la loro natura.
Il pittore in questione evidentemente la praticava sia in piena luce che nell'oscurità (come sembra accennare un altro quadro dal soggetto assai simile se non uguale).
Si tratta di fissare a lungo la fiamma di una candela direttamente o nella riflessione operata da uno specchio fino ad identificarsi e a perdersi in quella luce ed ottenere così una rottura di livello nell'ambito della coscienza.
Tecnica parecchio usata nel periodo rinascimentale e manierista da coloro che nutrivano ambizioni illuminative.
Ricordiamo fra tutte l'autentica esperienza di Aufklarung che sperimentò all'inzio del suo cammino interiore il famoso teosofo tedesco Jacob Bohme, illuminazione sopraggiunta nel contemplare in uno specchio la luce riflessa del sole.
eh eh, caro Zret, stasera angelotta mi trova d'accordo.
RispondiEliminaGesù era un grande amante delle donne e le donne lo amavano, maddalena, marta, maria...
l'adultera che fu da lui salvata dalla lapidazione dei dottori e seguaci della severa legge, con immensa saggezza "chi di voi è senza peccato lanci la prima pietra"...e tutti la lasciarono
non si può incontrare Gesù senza essere sempre liberati...nello spirito e nella carne
maddalena è un personaggio reale, il suo amore non è simbolico
ciao a tutti!
un abbraccio nella luce, Dio è ancora sul Trono
Giona
In Maddalena simbolo e narrazione sembrano fondersi, ma non è forse il simbolo, in quanto immagine ancestrale, archetipo qualcosa di reale, non in senso volgare?
RispondiEliminaTra estasi (ec-stasis, uscita) ed Illuminazione la candela del quadro di La Tour.
Ciao a tutti e grazie.
Oldleon, nei Vangeli Maria di Betania, � sorella di Lazzaro. Esistono ragionevoli indizi che portano a concludere che Lazzaro, nell'ambito della narrazione, fosse il cognato del Messia, ne consegue che Maria di Betania era la consorte e quindi che ella fu Maria Maddalena.
RispondiEliminaComunque ha ragione Paolo: gli storici pi� avveduti hanno appurato che il Cristianesimo gnostico non fu una deviazione, ma il cuore del Cristianesimo originario, ma poich� il cuore � duplice, reputo che anche il Cristianesimo ebionita, facente capo a Giacomo, il fratello del Signore, fosse parte del movimento originario.
Ciao
Maddalena........la discepola prediletta,la depositaria della Verità,rivelatale dal Maestro.
RispondiEliminaa una donna!a quei tempi!!!!!
se c'è qualcosa di veramente rivoluzionario nei vangeli è solo questo!...la valorizzazione del femminino!che prontamente è stato svalorizzato!da chi sappiamo bene!
l'altro episodio emotivamente forte è l'incontro con la Samaritana....anche lì ci si serve di una figura femminile da perdonare....."va e non peccare più"...alla Samaritanaaa! da considerare una nemica e non rovolgerle nemmeno la parola e invece....episodio bellissimo anche questoooo!
purtroppo nessuno degli evangelisti sottolinea l'aspetto più importante, dà per scontato che i lettori ne siano tutti al corrente!la conversazione, avvenne...tra due nemici!la comprensione,il perdono,l'ACQUA della fonte che disseterà per sempre...furono dati a una nemica e a una donna!........anche qui si può trovare il simbolismo dell'anima!
assolutamente eccezionale!
un grazie e una buona notte a tutti
angela
era una principessa molto colta altro che puttana
RispondiEliminaVorrei dire W LA MADDALENA! e agli altri di accettare cose che "non accettano"anche se queste sono diverse da come pensavamo(dasempre?)
RispondiEliminaCiao
Per quanto mi riguarda, si sprecano troppe parole per delle favole.
RispondiEliminaNon è esistito nessun Gesù, ne varie marie, maddalene o altre.....
Krip
Il fatto che nei Vangeli esistano svariati personaggi dal nome Maria sta ad indicare l'origina egiziana di tale letteratura nonchè dello stesso Cristianesimo, religione osiridea per eccellenza arrivato sino a noi forse attraverso l'intermezzo della setta dei Terapeuti.
RispondiEliminaIl Vangelo degli Ebioniti è in realtà un testo tardivo ( affiora alla luce del giorno verso la metà del quarto secolo ) e si rivela come una armonizzazione dei Sinottici che l'autore o gli autori dimostrano di conoscere bene.
Di scarso interesse quindi il materiale in esso sopravvissuto a parte una cristologia di tipo adozionista soppiantata e dichiarata eretica dalla grande Chiesa. ( Ma degli esempi ne sopravvivono nel NT nonostante tutto).
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLiberos , hai ragione,però è sicuramente metafora della cammino spirituale(non tutto e/o tutti ovviamente) e ciò non vuole essere un compromesso per ciò che hai detto
RispondiEliminaCiao a tutti