Lisbona è sprofondata ed a Parigi si balla. (Voltaire)
Distogliere lo sguardo per non vedere più. Le galassie continuano ad esistere, se non le osserviamo? Ci si attacca ad una propria idea che diventa il fulcro del mondo: così alla cruda verità si sostituisce una verità edulcorata, gradevole. Questione di sentimentalismo: l'uomo è un sentimentale. Ha bisogno di trovarsi a suo agio con un'idea che lo gratifichi, lo consoli: poco importa, se la realtà è diversa, dura e complessa, ma anche più densa di significati.
Qualcuno arreda la stamberga in cui vive con gusto e con passione, ma la stamberga resta tale. Crede che conoscere sé stessi significhi attingere a possibilità infinite, anziché indefinite e, con ingenua hybris, dimentica la caducità, l'imperfezione e la fragilità dell''uomo.
Tracotanza è pensare che l'uomo sia l'unico artefice del proprio destino, il fautore della sua perdizione o della sua salvezza. Anche chi si è perduto non è perduto. Ci si chiude infine all'Essere, senza il quale l'essere umano resta incompleto, monco, anche dopo che avrà acquisito maggiore consapevolezza.
Ascolta sé stesso per non udire la voce di... chi potrebbe contraddirlo. E' una "conoscenza" di sé che è un analgesico, un "amore" che è dolciastro autocompiacimento, uno slancio verso la natura che è fuga, posa estetizzante.
Distogliere lo sguardo? Non occorre neanche: sugli occhi è caduto un velo rosato che rende tutto soffuso e bello, di una bellezza tranquillizzante, Biedermeier.
Dopo un po’, tutto diviene ovattato. Non si sente più la voce né propria né altrui, non si prova il dolore per la scheggia nel fianco: si "vive" in anestesia generale.
Distogliere lo sguardo per non vedere più. Le galassie continuano ad esistere, se non le osserviamo? Ci si attacca ad una propria idea che diventa il fulcro del mondo: così alla cruda verità si sostituisce una verità edulcorata, gradevole. Questione di sentimentalismo: l'uomo è un sentimentale. Ha bisogno di trovarsi a suo agio con un'idea che lo gratifichi, lo consoli: poco importa, se la realtà è diversa, dura e complessa, ma anche più densa di significati.
Qualcuno arreda la stamberga in cui vive con gusto e con passione, ma la stamberga resta tale. Crede che conoscere sé stessi significhi attingere a possibilità infinite, anziché indefinite e, con ingenua hybris, dimentica la caducità, l'imperfezione e la fragilità dell''uomo.
Tracotanza è pensare che l'uomo sia l'unico artefice del proprio destino, il fautore della sua perdizione o della sua salvezza. Anche chi si è perduto non è perduto. Ci si chiude infine all'Essere, senza il quale l'essere umano resta incompleto, monco, anche dopo che avrà acquisito maggiore consapevolezza.
Ascolta sé stesso per non udire la voce di... chi potrebbe contraddirlo. E' una "conoscenza" di sé che è un analgesico, un "amore" che è dolciastro autocompiacimento, uno slancio verso la natura che è fuga, posa estetizzante.
Distogliere lo sguardo? Non occorre neanche: sugli occhi è caduto un velo rosato che rende tutto soffuso e bello, di una bellezza tranquillizzante, Biedermeier.
Dopo un po’, tutto diviene ovattato. Non si sente più la voce né propria né altrui, non si prova il dolore per la scheggia nel fianco: si "vive" in anestesia generale.
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Non sempre l'anestesia funziona. Qualcuno - e forse anche noi facciamo parte dello sparuto gruppetto - non entreremo mai in alcuna forma di anestesia quanto meno di tipo generale.
RispondiEliminaIntanto i cani si beccheranno il microchip, ufficialmente 'per combattere la piaga del randagismo'. E perchè non anche ai gatti allora tale marchingegno? Già gli asini da allevamento l'hanno ricevuto circa un anno fa.
L'ultimo animale da allevamento che è l'uomo lo riceverà da ultimo e temo quanto prima.
Leggendo stralci di messaggi di un channeler, vengo a sapere che il microchip per uso umano conterrà anche un messaggio del tipo 'feedback' il quale consisterà nel comando esplicito che ne impedirà l'ablazione. Curiosa ma temo verosimile informazione.
Paolo, molti sono convinti che l'anestesia funziona. Quando si sveglieranno dall'anestesia, si ritroveranno in un mondo diverso da quello sognato. Sarà un brusco risveglio. Temo.
RispondiEliminaDeve pur esistere un modo per evitare il microprocessore. Inquietante ma plausibile l'informazione circa il messaggio feedback.
Ciao
Però caro amico,
RispondiEliminavedo poco spazio per la speranza nelle tue parole, mentre più spesso vedo sorgere l'animo intristito dell'inquisitore, che vede chiare le ombre attorno al cuore degli uomini, e molto meno la luce che nei cuori risplende.
Ti porto molto rispetto,
ma tal volta ho il sospetto che tu rifugga la possibilità di una vita piena e pregna di esperienze e gioia, solo perchè fuori infuria una tempesta infernale.
Aprire gli occhi è doveroso, essenziale.
Accettare che si possa vivere una buona vita per noi stessi, anche se sbattuti all'inferno o nella peggiore delle carceri, è altrettanto essenziale.
Ricorda che esiste anche chi ama anestetizzarsi col dolore o con la tristezza, è non sono migliori degli altri.
Esistono molte vie che portano fuori dall'Ade.
affettuosamente
D.
Dad, la speranza non è tramontata, altrimenti non saremmo qui e la luce, quella vera, rifulge.
RispondiEliminaCiao!
Dopo essere passata dalla vera anestesia sono approdata ad un risveglio ancora più completo!
RispondiEliminaLa mia positività ha ucciso migliaia di markers!non si spiega altrimenti la loro ripida discesa!
invece di sperare...agiamo!
la mia è una semplice testimonianza per chi passa di qui!
caro saluto,sì,caro saluto
angela
Siamo tutti a nostro modo
RispondiEliminaanestetizzati dalla speranza.Dal momento che non sappiamo realmente chi siamo e da dove veniamo e perchè siamo qui,l'anestesia è l'aria che respiriamo e la speranza è un modo passivo per sopportare il
sistema.
Ciao!
La speranza sarà anche un male, come ritiene Nietzsche, ma non vi rinunciamo, così come aspettiamo la pioggia, pur sapendo che non pioverà.
RispondiEliminaCiao
Se non hai più speranze, ti scoppia la testa.
RispondiEliminaGli Dei hanno instillato la speranza nel cuore dell'uomo quale viatico, affinchè possa tirare avanti e sopportare il suo destino. Impossibile separarsene se non a rischio di crollare definitivamente nel nulla o nella follia - il che è poi lo stesso -.
Anestetizzarsi, un grave errore!
RispondiEliminaCredo che molti lo facciano inconsciamente per non guardare i grossi problemi che dobbiamo affrontare.
La speranza si aiuta opponendosi a chi ci vuole automi anestetizzati e microcippati!
Se un giorno non ci saranno più scie è perchè la gente si sarà opposta!
se un giorno abbandoneranno il progetto microchip è perchè la gente si sarà opposta!
Questo vale per tutto...primo, smascherare i loro piani, secondo boicottarli!
Va bene lasciare spazio al relax e anche a pensieri "positivi", ma fino ad un certo punto. Anestetizzarsi vuol dire lasciarsi andare al dominio del potere!
Bisogna mettergli i bastoni fra le ruote...tradizione per me in questo tempo significa non abbandonare la strada maestra...peccato che vogliono un mondo sintetico, ibridi "robottini" senza identità e dignità...
"pace e amore" dei predicatori new age non ci sarà se non ci si oppone...oggi è decisamente meglio un "guerriero" di chi si riempie continuamente la bocca di parole come "amore e fratellanza"!
Concordo, amica.
RispondiEliminaL'amore senza giustizia è anestetico e siamo venuti per portare la spada.
Ciao!