16 agosto, 2009

2035: the mind jumper

"Siamo nel 2035. Il mondo è governato da uomini corrotti e senza scrupoli che controllano l'intera popolazione tramite un micro-chip cerebrale. Distorcendo la realtà, fanno apparire la città come il posto ideale in cui vivere. In realtà, si tratta solo di un cumulo di rovine. Tocca a un gruppo di coraggiosi ribelli risvegliare l'intera umanità da questo incubo".

Questo è l'intreccio della pellicola risalente al 2007 per la regia di Terence H. Winkless. Tra gli attori principali si annoverano Maxwell Caulfield ed Alexis Thorpe. E' una produzione istruttiva, anche se la sceneggiatura e la regia sono elementari sino alla banalità.

Il quadro è molto realistico più che fantascientifico, sebbene la produzione sia ascritta al genere delle science fiction. E' superfluo rammentare quanto credibile sia uno scenario a base di poteri marci che soggiogano gli uomini: anche il microprocessore usato per manipolare la percezione è più di un espediente narrativo. Anzi, la trama pare quasi obsoleta di fronte allo squallore del nostro mondo multimediale. Collocare nel lontano 2035 ciò che risulta attuale suona ironico. Già la visione è stata distorta, la mente obnubilata né pare necessario un intervento per occultare un paesaggio di macerie. Le nostre cacofoniche città sono il regno del brutto: lugubri casermoni, sopraelevate, folle dementi, sirene stridule, miasmi melmosi... Ancora più intollerabili, nella loro asettica cementificazione, sono quelle aree che attraggono villeggianti ed indolenti indigeni: le piste ciclabili, le zone pedonali rallegrate da mortuarie fioriere.



Trionfa l'estetica dell'orrore. Da per tutto è caos, dissonanza e volgarità. Viviamo in un'era post-industriale, dove immagini sventrate ed agglomerati fonici si riversano in fangose fiumane sugli ultimi lembi di civiltà. L'ineffabile bellezza di una nuvola è stuprata: il delitto contro la bellezza è l'orrido marchio di un'epoca che non conosce eguali per viltà e schifo. Le metropoli tentacolari stritolano campagne e boschi, simili a gigantesche piovre.

Anche popoli considerati "barbari" o periodi oscuri della storia dimostrarono senso estetico: così, sotto i Vandali d'Africa, fiorirono le lettere, così i Longobardi eccelsero in una raffinata oreficeria. Oggi avanguardie post-avanguardistiche amano sguazzare nella mota. Ci si compiace del cattivo gusto e dell'ignoranza paludata da "scienza".

Dunque non sarà il contrario di quel che accade nel film? Gli impianti ci mostrano un mondo ripugnante in cui gli individui acefali agognano voltolarsi, come "porci in brago". Gli impianti nascondono la vera realtà, armonica, sfavillante di suoni radiosi, fragrante di colori limpidi. Non è, però, la dimensione adatta alla massa che non guarda, non ascolta, non parla, ma balbetta. La massa adora il sistema, questo sistema: lo sfregio del cielo è invisibile per chi ha le palpebre cucite.

Che nessun gruppo di ribelli osi risvegliare l'umanità dall'incubo: la si lasci nel suo sogno letale di schiavi che si illudono di essere liberi.

Ringrazio l’amico Menphis, uno degli irriducibili, per la segnalazione.



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6 commenti:

  1. Davanti al Sistema una sola cosa conta: la legge dei grandi numeri. Qualche migliaio di intellettuali che lottano e si oppongono eroicamewnte ad esso, su una popolazione di sessanta milioni di abitanti, non hanno in fondo alcuna rilevanza.

    Ecco perchè gli Illuminati continuano a manipolare le menti, il clima e la biosfera con la massima sfrontatezza ed arroganza. Tanto nessuno se n'accorge.
    In un regime dispotico e poliziesco poi verso il quale siamo rapidamente incamminati, tali voci di intellettuali dissenzienti, fuori dal coro, verranno terminate con suprema facilità.

    Ricordate l'esempio della Cambogia del kissingeriano Pol Pot? Là, verso la metà degli Anni Settanta, si era instaurata la prassi operativa di sopprimere tutti quelli che avevano una laurea o che quantomeno avevano studiato. Solamente gli ignoranti erano considerati degni di sopravvivere e quindi adatti ad entrare nella nuova società che si profilava all'orizzonte.

    Guardate bene gli occhi di B16 e guardate bene anche l'espressione di Berlusconi. Vi sembrano esseri umani quelli?
    A me danno tanto l'impressione di individui sintetici, di automi animati da qualche oscura forza. Non mi sembrano vivi, ma qualcosa d'altro. A tale livello non v'è più nemmeno bisogno di microchip.

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  2. L'esempio della Cambogia è quanto mai calzante. Ricordo che furono imprigionati anche quei Cambogiani che, pur non essendo né intellettuali né laureati, portavano gli occhiali. Torture ed uccisioni erano all'ordine del giorno nella Cambogia di Pol Pot e Jan Seri. Kissinger è ancora vivo e non è mai malato, come silvio e B 16: ma costoro appartengono alla specie Homo sapiens sapiens o sono ibridi o cloni Golem?

    Purtroppo la demo(n)crazia si basa sulla legge dei numeri ed è per questo che Kierkegaard affermava che la minoranza ha spesso ragione, ma viene schiacciata.

    Si può solo concordare con quanto scrivi, Paolo.

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  3. Dopo i ripetuti sabotaggi (con false accuse di violazione del copyright) che hanno portato alla reiterata cancellazione dell'account che ci permetteva di usare il dominio www.tanker-enemy.tv per la visione dei nostri filmati, ho pensato di trasferire il tutto sui nostri server. Per ora, in attesa del trasferimento dell'hosting (sul dominio indicato) su server svizzero, il nuovo canale video è disponibile a questo link:

    http://www.tanker-enemy.com/video_channel.htm

    Il nuovo canale è anche più pratico da gestire del precedente. Non tutti i mali vengono per nuocere, quindi...

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  4. l'espressione, gli occhi di berlusconi...qualcuno se ne sta accorgendo.

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  5. Berlusconi... Di persona (a tre metri) fa un po' schifo a dire la verità, ma credo che la sua stranezza si possa anche imputare ai mille trattamenti che fa (lifting e cose del genere, magari aggiornatissimi nei metodi). Però ricordo che una volta ho pensato che è come se fossero più di uno, i Berlusconi, e che si comportano tra loro in modo leggermente discordante. Attori-sosia o veri e propri cloni? Io non so proprio cosa pensare.. Forse è uno solo, in preda davvero a una lucida follia. Bisognerebbe fare delle ricerche sulla sua discendeza. Cconosci qualcuno che si intende di araldica e che se ne vuole occupare?

    A proposito di cinema Zret.. L'hai poi visto quel film, The Fountain? Non è una megaproduzione millenaristica e a mio parere propone un riflessione molto più seria sul Cambiamento...

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