07 dicembre, 2008

Impianti

Gli impianti sono corpi estranei rilevati in sede diagnostica all'interno di persone che si ritiene siano state vittime di abduction.

"Il fenomeno è conosciuto dall'inizio degli anni 80 del XX secolo e sono state eseguite numerose radiografie di questi oggetti. Negli anni 90 l'ipnoanestesiologo statunitense Derrel Sims individuò e fece estrarre alcuni microimpianti che, analizzati, risultarono magnetici e ricoperti di una sostanza grigia.

Sims, la cui biografia è singolare, racconta di essere stato vittima di rapimenti per opera di extraterrestri. Volontario in Vietnam, avrebbe operato successivamente per la C.I.A. … In base alle sue testimonianze, sims avrebbe estratto oltre venti impianti… spesso di forma sferica e sarebbero inseriti sotto la cute o negli organi interni… Gli oggetti che Sims afferma di aver espiantato dai suoi pazienti sarebbero il frutto di una tecnologia sconosciuta, essendo costituiti a detta dell’ufologo, da elementi non usati in alcuno dei processi produttivi a noi noti”.[1]

Da altri esami è risultato che queste "pulci" sono composte sia di elementi organici (cheratina o affini) sia di elementi inorganici (metalli). Sull'origine di questi microchips i ricercatori sono in disaccordo: alcuni propendono per una loro matrice "esogena"; altri, come il professor Helmut Lammer, ritengono, invece, siano il frutto di tecnologia militare. E' questione difficile da dirimere e qui vorrei, accantonato il discorso sull'origine terrestre o aliena, cercare di comprendere quale potrebbe essere lo scopo per cui vengono introdotti questi microprocessori, allargando l'indagine anche alle scie chimiche e ad altri oscuri piani della Cabala.

Vediamo le ipotesi principali circa gli obiettivi.

- Gli impianti servono per localizzare il rapito e seguirlo nei suoi spostamenti affinché sia sempre sotto il controllo dei suoi sequestratori, in vista di altre abductions.

- I chips sono finalizzati a creare dei candidati manciuriani, individui da usare per compiere delitti o addestrati per combattere o eliminare gli avversari della Cabala.

- Le "pulci" sono inserite nelle vittime per condizionarne la percezione, creando, ad esempio, degli scenari olografici e per influire sull'l'attività onirica e per manipolare i processi psichici e cerebrali, in sinergia con l'irradiazione di onde elettromagnetiche.

- I microprocessori sono volti a limitare la percezione e le capacità "paranormali" degli individui, come, ad esempio, l'ipercomunicazione.

- Viceversa, sono impiantati per rafforzare i poteri extrasensoriali di uomini scelti per particolari missioni.

- Questi dispositivi, assieme alle nanostrutture distribuite con le scie chimiche e con gli effetti degli alimenti transgenici, interfacciati con il D.N.A. umano, servono per trasformare gli uomini in esseri bionici.

A ben riflettere, questi microchips appaiono come strumenti quasi obsoleti, se impiegati per il monitoraggio o per il controllo mentale, assolti oggi in modo assai efficace con molti altri sistemi (nanomacchine, campi elettromagnetici, sorveglianza elettronica etc.). E' possibile che, non essendosi rivelati efficienti, come gli artefici del loro uso speravano, si sia deciso di sostituirli o di integrarli con le nanostrutture contenute nelle chemtrails. Forse controllare certe persone si è rivelato più arduo di quanto i militari (o chi per loro) pensassero.

In tale sinistro quadro, diviene difficile stabilire che ruolo abbia il marchio dell'Anticristo, ossia il microprocessore sottocutaneo che il governo segreto ha intenzione di imporre ai sudditi del pianeta nei prossimi anni: infatti, dal momento che, ormai quasi tutti, "grazie" alle chemtrails sono stati, in modo inavvertito, trasformati in antenne capaci di ricevere e trasmettere segnali e dati, non è chiaro per quale motivo essi intendano procedere con il microchip sottopelle. Si tratta forse di un suggello simbolico dell'infame piano o dello strumento per far scattare l'interruttore interno, magari in coincidenza con una data dal valore emblematico o quando un evento inimmaginabile renderà necessario eliminare certi uomini o impedire che vedano l'attuale ologramma sfaldarsi.

[1] R. Malini, U.F.O., il dizionario enciclopedico, Firenze, Milano, 2003, s.v. Sims Derrel



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4 commenti:

  1. In maniera sincronica proprio in questi giorni mi frullavano per la testa questi stessi pensieri sul rapporto tra microchip e scie chimiche.

    Il ripiegare dal microchip all'uso delle scie è forse la prova che chi ci governa, essendo a conoscenza delle antiche profezie e del loro valore di fondo, sta cercando con ogni mezzo di evitare che si avverino?

    Quanto alle ipotesi che fai sono tutte plausibili, e solo il tempo potrà dirci quali sono esatte.

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  2. Credo che queste "zecche" servano soprattutto a definire la percezione dell'ologramma, ma naturalmente è solo un'ipotesi, al momento, non verificabile.

    Ciao

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  3. Un conto sono gli impianti fisici, concreti di cui parli nell'articolo, un altro conto sarebbero gli impianti biofisici - o parafisici? - evidenziabili analizzando le foto di certi individui con l'ausilio di tecniche particolari fra cui Adobe Photoshop. Quest'ultimo verrebbe però considerato ormai obsoleto rispetto a metodiche più sofisticate.

    Purtroppo non dispongo degli strumenti per portare avanti il discorso che parrebbe di primaria importanza visti i risultati delle analisi fotografiche presentati sul sito web wiolawapress.com.

    Se qualcuno volesse presentare materiale esplicativo al riguardo, quegli non potrebbe che essere il benvenuto.

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  4. Paolo, demando ogni contributo a chi è più ferrato di me su questo genere di impianti.

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