19 agosto, 2009

Bisanzio

In una notte estiva, se ci allontaniamo dalla città le cui luci offuscano il cielo con una patina opaca, possiamo ancora contemplare lo spettacolo delle costellazioni. Il Grande ed il Piccolo Carro, il Dragone, Cassiopea, il Cigno... scintillano come tessere di un prezioso mosaico bizantino.

Le figure si disegnano sulla campitura dell'oscurità, simili ad icone su fondo aureo che emergono dalla penombra di un'abside. I disegni stellari sono iconostasi sfavillanti, la volta celeste si inarca, grandiosa cupola adornata.

Quello che più rende somigliante il tempio celeste ad una chiesa ortodossa è il silenzio profondo, l'eco di una gloriosa ma defunta grandezza. Così, mentre l'immaginazione naviga tra gli spazi siderali, si spengono gli astri, come gialli ceri dal lucignolo consunto. Che cosa resterà di questa eterna e fragile scenografia, di questa radiosa pagina, quando lo spazio si sarà strappato?

Sparse schegge di lapislazzuli e di vetri smaltati rischiarano il buio.



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5 commenti:

  1. Riprendo dall'ultima Tua parola che hai scritto nel post dal sapore poetico, "il buio"; forse il buio che noi tutti rischiamo è solo dentro di noi, e giorno per giorno strappiamo un pezzettino di spazio senza accorgersi che stiamo strappando le nostre vite e quelle dei nostri figli.

    Probabilmente siamo ad un giro di boa, o semplicemente alla svolta di una nuova era precessionale sia del nostro sistema solare che galattico, è ormai risaputo che oltre alla precessione terrestre (che dura circa 25000 anni) ci sarà anche quella di un lungo computo che è quella dell'allineamento con la nostra galassia, il caos è assicurato, tutto si ripete inesorabilmente, e non credo ci sarà possibile (almeno per ora) accedere al quel grado superiore, siamo e resteremo ancora per molto nella terza dimensione, pochi sono i risvegli, per via della contaminazione degli oscuri che ci vogliono inchiodati a questa dimensione per sfamare il loro appetito di emozioni e sensazioni, perché privi di quella cosa che tanto anelano "l'anima".

    Non so se quello che noi vediamo sia una condizione della nostra mente olografica, o la vera realtà, di certo c'è la menzogna perpetrata da quando l'uomo fece la sua prima apparizione su questo nostro piccolo pianeta alla periferia della nostra galassia, la via lattea.

    Qualche piccolo e timido risveglio è percepibile, ma ancora lungi dall'essere consapevole per grandi possibilità di un evemtuale risveglio pineale della nostra ghiandola ancora atrofizzata.

    Sant'Agostino diceva:
    Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.

    Cordialmente wlady

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  2. E' un commento molto bello il tuo, Wlady, ed onesto. Credo proprio di concordare con quanto scrivi: siamo vicini ad uno snodo temporale, ma non sappiamo veramente che cosa ci aspetti. Gli Oscuri controllano le linee temporali (chiamiamole così) e forse l'ologramma, per cui restano solo degli stretti interstizi per andare oltre, ma dove?

    Pochi si svegliano, ma è confortante sapere che alcuni si stanno allontanando, un po' alla volta, dalla matrice.

    Il tempo è un trucco dell'eternità per dare l'illusione che gli eventi si susseguono, quando sono tutti compresenti, un po' come una pellicola che, ab origine, contiene tutta la storia che noi vediamo illusoriamente dipanarsi sullo schermo. Forse.

    Ciao e grazie.

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  3. L'impero oscuro passa da un popolo all'altro per causa dell'ingiustizia, della violenza e del denaro. L'universo creato, invece, non può morire, perché la sua origine è nella Fonte della vita. Tutte le cose, infine, si affrettano verso la Vita e vogliono quasi quel passaggio obbligato, per giungere a ciò che è immutabile. Bramano giungervi presto, per un desiderio insito, essendo tutto nato da un Principio di vita.
    Ci vuole la fede, la fede calda, fatta di passione e conoscenza.
    Vorrei - questo il mio sogno- che tutti si desideri far parte di qualcosa per infiammare il mondo e rinnovarlo.
    Angelo Ciccarella

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  4. Le ere umane sono caduche, ma il Principio è immutabile. Cerchiamo, nel nostro piccolo, di portare la teda della vita.

    Ciao e grazie.

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  5. Caro Angelo bellissime e vere le tue parole mi associo al tuo sogno.
    Un abbraccio a te, a Paolo e al caro Zret!

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