23 febbraio, 2010

Errore dell'Evoluzionismo

Nel voluminoso saggio intitolato "Giordano Bruno e la tradizione ermetica", Frances A. Yates, all'interno del capitolo conclusivo scrive: "Per quanto concerne la mente, la capacità di riflettere in sé la natura e di agire su di essa in maniera meravigliosa, i progressi non sono stati molto consistenti. Certe nozioni ermetiche sulla mente e la materia non sono così lontane da alcune concezioni del nostro tempo. L'uomo moderno perse molti elementi di quel magnum miraculum in cui abitavano magia, religione, arte e scienza."

La studiosa, pur più versata nelle disquisizioni erudite che nelle indagini di ampio respiro, comprende che lo splendido e malinconico tramonto della tradizione esoterica scalzata dal pensiero razionalista e scientifico, agli inizi del XVII secolo, fu una perdita. Né ella dimentica che qualche fiammella ermetica continuò a riscaldare la fredda logica ormai imperante: si suppone che lo stesso Descartes fu in contatto con l'ambiente dei Rosacroce. Sappiamo quanto sia debitore il sistema scientifico attuale del dualismo cartesiano, un dualismo diretto verso il materialismo, dacché l'anima fu collocata nella ghiandola pineale o identificata con essa.

Se sfrondiamo il retaggio iniziatico dagli aspetti velleitari ed oscuri - il mondo interiore è a volte inferiore - ci accorgiamo di come veramente l'attitudine a scrutare oltre il visibile ed a cogliere le corrispondenze, sia il tesoro prezioso di cui oggi ignoriamo il nascondiglio. E' indubbio: è meglio uno scienziato serio (ne troveremo pochissimi, anche usando la nota lanterna) che un esoterista da strapazzo. Tuttavia l'imprigionamento dell'umanità entro i confini dell'empiria consuona con un'angustia di orizzonti davvero sconfortante. In questo recinto, pascolano gli uomini e chi intende oltrepassare lo steccato è additato al pubblico ludibrio, nonostante qualche timida apertura.

Così "la capacità di riflettere in sé la natura e di agire su di essa in maniera meravigliosa" è per lo più un sogno, mentre oggi giorno non si agisce sulla natura, ma la si aggredisce. L'azione mirabile cui aspiravano gli ermetici, benché, in qualche caso, fosse simile ad un dominio delle sue leggi con fini tecnici (la magia rinascimentale è una delle fonti del sapere scientifico) era soprattutto una visione del mondo in cui per natura si intende qualcosa di molto più ampio e profondo rispetto al mondo studiato dalla scienza: la natura ermetica include la sfera celeste e quella intelligibile, mentre la stessa dimensione fenomenica è animata da una circolazione vitale, non essendo un mero insieme di "fatti". Ecco perché, a mio avviso, errano Pauwels e Bergier che, nel diseguale saggio intitolato "Il mattino dei maghi", vedono nelle correnti sapienziali dei filoni scientifici sotto mentite spoglie, in cui il misticismo ed il simbolismo sono un mascheramento di contenuti tecnici. Se così fosse, le regioni non percettibili e le correlazioni sincroniche sarebbero escluse dal vasto Liber mundi: l'astrologia, l'alchimia, la magia… diverrebbero diagrammi simbolici di manifestazioni empiriche, per quanto misteriose ed in gran parte ignote, per ora.

Tuttavia, poiché non si sa rinunciare ad un pensiero che sia soltanto di tipo scientista sotto mutate forme, si recita sovente un peana in onore di Teilhard de Chardin che, in un delirio tecno-"mistico", riflettendo sul ruolo degli scienziati nella società contemporanea, li definisce "operai della Terra". Lo scienziato e teologo francese, anche se volle opporsi al darwinismo deterministico, ne mutuò il pregiudizio evoluzionistico, ad esempio affermando: "Credo che l'universo è (sic) un'evoluzione. Credo che l'evoluzione va (sic) verso lo Spirito..." E', come si vede, una commistione tra Evoluzionismo ed Idealismo, come se lo Spirito avesse bisogno di manifestarsi progressivamente nelle magnifiche realizzazioni della storia e della civiltà umana, laddove in ogni epoca nascono degli oltre-uomini, ma nella nostra il loro numero è veramente esiguo, sintomo di un processo degenerativo che data da epoche remote.

Dunque, accantonando il concetto di entropia che pur appartiene al manifesto, si dimentica, anzi si inverte di segno il processo che porta dal non-tempo al tempo, dall'essere privo di determinazioni all'esistenza (la materia come patologia dell'essere?), per alimentare l’ingenua fede in un'età migliore che se mai giungerà, non sarà il risultato di un cambiamento tecno-scientifico o biologico, ma la conseguenza di uno scarto repentino e metastorico, grazie ad una frattura con il passato, del tutto trasceso e privato delle sue scorie.



APOCALISSI ALIENE: il libro

15 commenti:

  1. Ciao zret,forse Teilhard de Chardin non ha poi tutti i torti se spostiamo il punto di osservazione dalla scala umana a quella spirituale:cosa sono qualche migliaia d'anni di patimento se non le doglie prima di partorire il fanciullo d'oro?Cioè lo Spirito che si incarna e manifesta coscientemente nella materia,e non opera più da dietro il velo:questo è il Suo gioco,la sua Lila,un nacondersi da sè,un perdersi nella materia stessa, nella storia e nella frattura temporale per il gusto Suo(dello Spirito),e per ritrovarsi poi di nuovo.Essendo lo Spirito infinito nelle possibilità di autorealizzazione,è persino razionale immaginarne una,la nostra manifestazione attuale,in cui Egli gioca a ricostutuirsi e ritrovarsi a partire da uno stato di ignoranza estrema(il caos del Bing Bang,la separazione della materia inerte,l'emersione della vita e della mente nella vita poi) per giungere attraverso l'evoluzione alla conoscenza di sè,che è autoconoscenza a quel punto.è come se nell'atomo o nella particella più piccola vi fosse una coscienza addormentata che dal basso si organizza in aggregati sempre più complessi quasi a rispondere ad una corrispondente chiamata dall'alto.A tentoni cerca di costituire quell'immagine perfetta ma ancora sfocata che ha di sè,giunge a realizzare nell'uomo un piedistallo d'argilla base soltanto per un più vasto lavoro appena iniziato...eccoci qua.Per capire perchè lo Spirito "deva" produrre questa manifestazione attuale sarebbe come iniziare a leggere un giallo dalla fine:nel momento in cui la nostra mente dal pensiero razionale si muoverà per via evolutiva a quello sovrarazionale tutto ci apparirà chiaro e sotto una nuova luce,perchè penso che la nostra percezione sia del tempo che dello spazio sarà completamente diversa...

    IZO

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  2. Gentilissimo Lautir, premetto che non possiedo verità ontologiche e teologiche, ma la vedo un po' come gli Elleni (e non solo) che rimpiangevano una mitica età dell'oro (ora siamo nell'età dell'alluminio). Se lo Spirito è Dio ed è per definizione perfetto, perché mai dovrebbe evolvere? Credo che la materia, il tempo e lo spazio siano una caduta, un cedimento, una catabasi e non gli strumenti con cui l'Essere esperisce sé stesso, si conosce. Può darsi che mi sbagli, ma vedo nell'evoluzionismo di Teillhard de Chardin una specie di mito positivista del progresso trasposto su un piano cosmico ed ontologico. Infine non affermerò con i Catari che il mondo è un mattatoio, ma il male esiste.

    Personali opinioni. Ribadisco.

    Ciao e grazie.

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  3. Che cosa è la perfezione?forse il non mancare di nulla ,nemmeno di quel lato oscuro e caduto che la nostra attuale condizione presenta:il nostro punto di vista è sempre polarizzato,ci manca una visione che sia sintesi vivente e non intellettuale di quelli che appaiono opposti incociliabili alla mente.Magari allora coglieremmo il senso superiore del nostro presente brancolare.Forse proprio perchè Dio è perfetto non si è voluto far mancare il sublime spettacolo di cui Lui stesso è protagonista tramite noi nella parte di inconsci interpreti.

    saluti

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  4. Sottolineo:
    "..l'attitudine a scrutare oltre il visibile ed a cogliere le corrispondenze, sia il tesoro prezioso di cui oggi ignoriamo il nascondiglio.."..."Così "la capacità di riflettere in sé la natura e di agire su di essa in maniera meravigliosa" è per lo più un sogno.."..."come se lo Spirito avesse bisogno di manifestarsi progressivamente nelle magnifiche realizzazioni della storia e della civiltà umana.. ma nella nostra è veramente esiguo".

    No,Non è un sogno è la realtà, quella che grida dentro di noi inascoltata, ma.. non certo questa che vediamo con i principali sensi.

    Da cultrice della psicoanalisi successivamete ridimensionata in una ottica diversa, per lo piu ..maligna, espongo questo semplice pensiero: Se l'uomo dall'inizio dei tempi avesse avuto piena coscienza di se, di chi fosse in realtà, il cosidetto sogno sarebbe la realtà che non avrebbe richiesto la creazione di una scienza nata ed adoperata per definire dell'identità umana stessa. Che paradosso..

    Ma cosa sarà successo?Cosa è andato storto? Cosa ha interrotto questo processo potenzialmente possibile nella creatura umana terrestre?

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  5. Lautir, potrebbe essere come scrivi e potrebbe essere, come ipotizzai tempo fa in Credere? che Dio non è perfetto. E' forse la mia una blasfemia, ma di fronte a quesiti tanto abissali, talora si scivola in idee peregrine.

    Ciao e grazie.

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  6. Avevo postato un commento ma non sono sicura che sia andato a buon fine..

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  7. "Ma cosa sarà successo? Cosa è andato storto? Cosa ha interrotto questo processo potenzialmente possibile nella creatura umana terrestre?"

    Domande colossali, Antonella. Si pensa che in una lontana era, accadde qualcosa che ci chiuse il terzo occhio. Alcuni invocano il peccato originale, la tentazione del Serpente, altri credono che fu un intervento esterno. Altri pensa al destino o all'errore di Sophia etc.

    Qualcosa andò storto ed oggi siamo in un nocciolo di buio.

    Ciao e grazie.

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  8. Il cosidetto peccato originale è = tentazione del serpente è =intervento esterno; descrivono forse esattemente la medesima cosa. Un patto che includeva la perdita di cio che il genere umano terrestre avesse di piu prezioso, e in cambio di cosa?dell'evoluzione, del potere?..Fuoco fuochino?

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  9. A dire il vero il filone sapienziale ermetico non si esaurisce agli inizi del Seicento. Esso fiorisce ancora per circa un secolo e mezzo per tramontare in corrispondenza dell'avvento dell'Illuminismo. Anzi, i maggiori contributi all'Alchimia operativa si avranno proprio durante questo secolo da alcuni considerato oscuro. Un secolo visitato da moltissimi competenti operatori nonchè da un cospicuo numero di Adepti, alcuni sbucati alla luce del giorno - anche se in maniera discreta -, altri rimasti invece nella penombra dei loro Oratori e Laboratori.

    Pazza idea quella di tentare la purificazione della materia di pari passo con la purificazione della propria anima nella speranza di imbattersi alla fine nell'Eterno. Sforzo titanico onde enucleare i frammenti di Luce imprigionati nella ganga oscura degli elementi e coagularli in un che di tangibile, di concreto.

    Processo lungo, irto di difficoltà e spesso votato allo scacco. L'esistenza è breve ('Ars longa, vita brevis', recita un famoso aforisma).
    Ed ancor più breve era in quelle epoche , i mezzi economici scarsi, la salute fisica a volte malferma eppure non pochi riuscirono a sondare in lungo ed in largo l'Arcano ermetico.
    Esperienza a noi, colti e ben pasciuti, inesorabilmente preclusa.

    Con il passare dei secoli si è voluto identificare l'ispessimento del velo che ha a mano a mano imprigionato e avvinto le nostre capacità di intellezione e comprensione come un processo evolutivo,come un percorso verso una stato migliore.

    Si direbbe vero invece il contrario con buona pace del gesuita Theilard de Chardin e di tutti coloro che la pensano come lui. Il punto Omega, da questi vagheggiato, non si trova confinato in un punto indeterminato di un ipotetico eone futuro ma - si dice - da sempre conficcato nel composto umano. Si tratterebbe solamente di riscoprirlo, cosa a quanto pare non facile.

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  10. Padre Teilhard de Chardin, mistico mancato, uomo mancato - atteggiamenti ambigui verso giovinetti - è stato il personaggio cattolico più sponsorizzato da certi ambienti nobiliari e scientifici di matrice atea. E non è un caso. Il Concilio Vaticano II è debitore di più di qualche espressione e concetto teilhardiano. Insomma, il fumoso/famoso "gesuita proibito" ha goduto di appoggi sospetti in seno alla Chiesa, che lo stigmatizzava pubblicamente, ma non abbastanza da porre una demarcazione netta delle sue elucubrazioni pseudo mistiche. L'evoluzionismo è un feticcio culturale criminale, sul piano scientifico, sociale, politico e metafisico. La legge del più forte, è per così dire, uno dei mali peggiori che l'Occidente abbia mai subito, a tutti i livelli. L'uso di tale aberrazione è adottato da nazistoidi e sinistrorsi, presenti anche con blog farneticanti. Il sinantropo, poi, è la più grossa patacca che padre Teilhard e compagnia cantante potessero appioppare al mondo scientifico. Vi sono ancora estimatori accorati del pioniere di questa mistura avvelenata di scienza religione filosofia. Ambienti ecclesiastici cattolici, in grave crisi di identità e di fede, sostengono larvatamente tale fesseria scintifica, da far inorridire Darwin, il quale a fine carriera ebbe non pochi dubbi sulla sua teoria della selezione naturale. Ho letto tutti i libri di Teilhard tradotti in italiano già negli anni ottanta. Ammetto di ammirare il suo stile di scrittura, alcuni passi del suo Inno dell'Universo, sono indubbiamente suggestivi, ma non si può accettare tale commistione di livelli, l'amore viscerale per un concetto, l'evoluzionismo, privo di fondamento scientifico. Leggiamoci Fondi e Sermonti, per esempio, coraggiosi uomini di scienza italiani, che hanno avuto l'ardire di contestare la teoria proprio dal punto di vista scientifico. Alla faccia degli accademici. Persino il buon Aurobindo si è fatto abbindolare da certi retaggi evoluzionistici, ma la sua era comunque una disanima di altro livello. È vergognoso che teologi, spiritualisti, intellettuali vicini a posizioni non indifferenti a tematiche religiose, credano più a dei falsi miti scientifici e meno al libro della Genesi. Purtroppo tra psicanalisi ed evoluzionismo, il mondo è caduto in un vortice di miseria morale, scientifica, spirituale, difficile da risalire.
    Angelo Ciccarella

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  11. Certamente qualcosa è andato storto, forse la terza elica del DNA che ci è stata tolta volutamente dopo la cacciata dal paradiso terrestre, forse non siamo mai stati veramente liberi ma sempre schiavi, dai testi Biblici a quelli di Hammurabi, all'Enuma Elish, e a tutte le epiche delle creazioni mondiali, l'esercizio di tenere l'uomo in schiavitù è sempre stato praticato da una casta di uomini preposti agli dei, altro che libero arbitrio!

    Soltanto la nostra coscienza polare l'unità si divide in opposti, la contemporaneità diviene successione, l'anima umana (sempre che ve ne sia una) uscita dall'unità spaziale e temporale per amore di conoscenza, deve attraversare il buio del mondo materiale e imparare, nel corso dell'esistenza temporale soggettiva, ad evolversi e a divenire più consapevole, sempre nello scopo di concludere il suo ciclo di tornare nell'unità originaria.

    Questo cammino dell'anima umana è una via di apprendimento e ubbidisce a queste leggi, tale processo di apprendimento, la cui meta è la perfezione, è una strada lunga e richiede molti passi, comprende molti errori, e anche molte correzioni, la catena delle incarnazioni, che a noi uomini pare quasi infinita, è l'unica che garantisca un successo finale.

    La psicologia continua a discutere sul problema se l'intelligenza sia acquisita o ereditaria , la risposta a mio parere è: né l'una né l'altra, l'anima porta con sé un determinato livello di evoluzione, e questo non ha niente a che vedere né con l'ereditarietà né con il tanto spesso chiamato in causa influsso dell'ambiente.

    Non esistono problemi oggettivi e di conseguenza non potranno mai esserci soluzioni di validità assoluta, la differenza tra i singoli individui è il risultato delle diverse esperienze fatte nelle precedenti incarnazioni.

    Infine ... l'ipnosi che è la terapia per andare indietro nel tempo e rivedere le incarnazioni precedenti, è il tentativo di abbandonare le concezioni della psicologia classica e di conseguenza di sviluppare una terapia tenendo conto del pensiero esoterico e della sua visione dell'uomo e del mondo, questo atteggiamento di base consente di capire come mai sia i nostri punti di vista che la nostra attività terapeutica siano diametralmente opposti a tutte le concezioni e le ideologie che siamo abituati a incontrare.

    wlady

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  12. Paolo, come noti, il pensiero sapienziale diventò per lo più carsico nel XVII secolo e fu soverchiato, anche se non distrutto dall'Illuminismo.

    Angelo, condivido la tua analisi. Il concetto di "struggle for life" ha causato molti danni. Lo stesso Darwin ammise di non aver trovato le prove della sua teoria, ma oggi negli ambienti scientifici l'Evoluzionismo è un idolo intangibile.

    Wlady, un passo del Genesi meriterebbe di essere ponderato. Scrivo in maiuscolo la parola che è sintomatica, cruciale per comprendere: "Poi il Signore Iddio (Elohim) piantò un giardino in Eden... Iddio prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, affinché lo COLTIVASSE e custodisse."

    Ciao e grazie a tutti.

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  13. Paolo,credo che il punto Omega sia quello che qualcuno chiamava l'Ora di Dio ,ovvero il punto apocalittico in cui tutto si svela dopo una accumulazione sempre più esponenziale di informazioni,eventi,dati,fatti:raggiunta la massa critica avviene il salto.Gli attimi che precedono ciò sono i più densi e insopportabili.Dato che l'evoluzione è della coscienza,è proprio questa che deve essere sottoposta alla pressione estrema.Più la coscienza individuale è evoluta,più è sensibile ed esposta ai colpi(esempio la tua,quella di Zret e altri nel blog) e non vede soluzioni possibili o alternative al dilemma umano.Ciò è un bene perchè il suo patire funge da richiesta per un intervento Divino,che nell'attuale Manifestazione si presenterà probabilmente in un salto evolutivo,inizialmente attraverso la formazione sul piano fisico di un cervello nuovo in grado di intercettare i piani mentali dell'essere che per ora chiamiamo sovrarazionali.Intendo dire che il nostro cervello muterà,anzi sta già mutando,proprio a livello cellulare,concretamente,fisicamente .Noi stiamo vivendo questi attimi,questa tenebra è un segnale d'avvicinamento,per una più vasta aurora pare essere necessario passare attraverso questa fase AD OCCHI BEN APERTI/EYES WIDE SHUT,cioè con la coscienza massimamente vigile.Questa è forse la prova d'ammissione

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  14. Angelo Ciccarella,preferisco personalmente parlare di Evoluzione e non di Evoluzionismo.Bisognerà ammettere che nel mondo fisico in qualche maniera è apparso un essere dotato di intelligenza razionale,noi uomini.E con questa mente se osserviammo la natura possiamo individuarne una logica nei movimenti,un tentativo di crescere e autorganizzarsi in organismi che nel tempo appaiono sempre più complessi.Si passa dalla materia inerte ai gas ,appare la vita,la mente nella vita e sù a salire-ogni livello sempre più ampio in ampiezza di movimenti e possibilità-fino a giungere alle sterminate opzioni creative della mente umana...sembra quasi che la natura abbia fatto apposta l'uomo nudo,vulnerabile,senza pelo e con una prole lenta da crescere per testare la versatilità della sua mente.L'uomo ha dovuto lottare per vestirsi,difendersi dalle belve e dal freddo.Ha creato vestiti ,utili ma anche belli,case ,utili ma anche belle e così via.L'uomo però è probabilmente solo un bambino e non il termine ultimo,ed è per questo che,ora che è appena un pò cresciuto,come un adolescente ribelle,sta iniziando a fare le bizze:distrugge,abusa della propria forza,vuole possedere la Terra,in realtà cerca aiuto,cerca una nuova dimensione più adatta a contenere la sua crescita.
    Io in tutto ciò e in molto altro ancora intravedo chiaramente un PROCESSO EVOLUTIVO,che però è tuttora in corso:ci lamentiamo forse perchè non ci rendiamo conto che anche noi siamo dentro l'evoluzione e non degli ininfluenti osservatori esterni.

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  15. Lautir, come ricordava tempo fa un commentatore di questo blog da un pò di tempo in sonno, quello che deve arrivare è in effetti già avvenuto. Non c'è nessuna evoluzione, nessun salto ma soltanto il disvelamento graduale o improvviso di ciò che è sempre stato e di cui non ci siamo mai accorti. Concetto che troviamo ottimamente espresso anche in un logion del Vangelo di Tommaso.

    Ovviamente mi sto spiegando in maniera approssimativa e bisognerebbe rivolgersi a chi è più ferrato in tale materia.

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