Una singolare versione circa le origini degli Oscurati è contenuta in un articolo di Philip Campbell Argyle-Stuart pubblicato nel 1970, in Colorado. L'oscuro autore sostiene che i conflitti nel mondo sono la conseguenza di una guerra remota tra genti semite "khazar" e genti nordiche "faustiane". Egli reputa che alla popolazione khazar si mescolarono umanoidi provenienti dal pianeta Vulcano, un corpo celeste costantemente dietro al Sole e quindi invisibile per i terrestri, stante la sua particolare orbita. La cultura occidentale, invece, sarebbe il risultato di una commistione tra l'etnia germanica ed i Saturniani, approdati sulla Terra con i loro dischi volanti, dopo aver colonizzato Marte.
Nel 1776 la fazione khazar-vulcaniana usò gli Illuminati di Baviera, confraternita fondata dall'ex gesuita, Adam Weishaupt, per attuare il suo piano di dominio. In seguito, questa fazione ottenne sempre maggiore potere, grazie alle cabale finanziare dei Rothschild, al movimento socialista e, verso la fine del XIX secolo, per mezzo del Sionismo. Campbell Argyle-Stuart considera Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), la fondatrice della teosofia, una figura malefica alleata di sette formate da nefandi cospiratori sparsi un po' in tutto il mondo.
La ricostruzione dello scrittore, pur priva di fonti e di coordinate precise, desta interesse, perché individua nel 1776 uno spartiacque storico, l'anno in cui i cosiddetti Illuminati avrebbero cominciato ad allignare nella società europea e statunitense per poi penetrare con le loro tenacissime barbe nel terreno stesso della storia contemporanea. La sovrapposizione dei Khazari agli Ebrei è un altro dato acquisito. L'autore, però, amplia la prospettiva, con uno scorcio sul sistema solare: i pianeti Vulcano (un'anticipazione del pianeta al centro della serie "Star Trek"?) e Saturno sarebbero i luoghi donde giunsero razze predatrici che si sovrapposero alle genti terrestri, snaturandole. Non è una lotta tra il Bene ed il Male quella sceneggiata da Campbell Argyle-Stuart, ma una feroce faida e soprattutto un'invasione tanto più perniciosa perché invisibile. I due partiti si combattono disputandosi la Terra, noncuranti del destino dell'umanità.
In questi ingredienti, che potrebbero essere lo spunto per un racconto di fantascienza pulp, si possono almeno in parte riconoscere alcuni spunti per gli studiosi della cospirazione. Collocate in contesti più accurati e radicate in ragioni e regioni metastoriche, le analisi compiute dagli storici non accademici, quantunque molto più articolate, non si discostano, nelle loro linee essenziali, dalla lettura di Campbell Argyle-Stuart. Anche il riferimento a dominazioni esterne, benché presentato in modo farraginoso e fumettistico, non pare così inverosimile. Soprattutto il cenno ai Saturniani tesse oggi una quasi impercettibile ma fittissima ragnatela.
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Nel 1776 la fazione khazar-vulcaniana usò gli Illuminati di Baviera, confraternita fondata dall'ex gesuita, Adam Weishaupt, per attuare il suo piano di dominio. In seguito, questa fazione ottenne sempre maggiore potere, grazie alle cabale finanziare dei Rothschild, al movimento socialista e, verso la fine del XIX secolo, per mezzo del Sionismo. Campbell Argyle-Stuart considera Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), la fondatrice della teosofia, una figura malefica alleata di sette formate da nefandi cospiratori sparsi un po' in tutto il mondo.
La ricostruzione dello scrittore, pur priva di fonti e di coordinate precise, desta interesse, perché individua nel 1776 uno spartiacque storico, l'anno in cui i cosiddetti Illuminati avrebbero cominciato ad allignare nella società europea e statunitense per poi penetrare con le loro tenacissime barbe nel terreno stesso della storia contemporanea. La sovrapposizione dei Khazari agli Ebrei è un altro dato acquisito. L'autore, però, amplia la prospettiva, con uno scorcio sul sistema solare: i pianeti Vulcano (un'anticipazione del pianeta al centro della serie "Star Trek"?) e Saturno sarebbero i luoghi donde giunsero razze predatrici che si sovrapposero alle genti terrestri, snaturandole. Non è una lotta tra il Bene ed il Male quella sceneggiata da Campbell Argyle-Stuart, ma una feroce faida e soprattutto un'invasione tanto più perniciosa perché invisibile. I due partiti si combattono disputandosi la Terra, noncuranti del destino dell'umanità.
In questi ingredienti, che potrebbero essere lo spunto per un racconto di fantascienza pulp, si possono almeno in parte riconoscere alcuni spunti per gli studiosi della cospirazione. Collocate in contesti più accurati e radicate in ragioni e regioni metastoriche, le analisi compiute dagli storici non accademici, quantunque molto più articolate, non si discostano, nelle loro linee essenziali, dalla lettura di Campbell Argyle-Stuart. Anche il riferimento a dominazioni esterne, benché presentato in modo farraginoso e fumettistico, non pare così inverosimile. Soprattutto il cenno ai Saturniani tesse oggi una quasi impercettibile ma fittissima ragnatela.
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L'analisi di questo oscuro autore pubblicata, a quanto tu dici, nel 1970 e quindi in tempi non sospettabili di manie cospirazioniste appare di un certo interesse.
RispondiEliminaTuttavia, ai fini della conquista o distruzione del nostro pianeta, non vedo nessuna lotta fra due fazioni opposte ma una unica marcia trionfale del movimento sionista verso il dominio-controllo globale esercitato a partire dal ricostruito Tempio di Salomone in Gerusalemme.
Con notevole acume Campbell Argyle-Stuart tira in ballo l'enigma del popolo khazaro, etnìa sulla quale è stata forse innestata l'influenza psichica del popolo ebraico. Ma come? e da chi?
Naturalmente non dovette trattarsi soltanto di psichismo ma ci dovette essere al tempo stesso una vera e propria mescolanza di sangui. Insomma le due cose non potrebbero viaggiare fra loro separate in quanto non si sarebbero visti gli effetti sperati.
Tuttavia, a mio giudizio, il mistero del popolo khazaro rimane. Nessuno è riuscito a scalfirlo se non in superficie. Tra parentesi non dimentichiamo che anche Giovanni Paolo II era un giudeo khazaro. Gli incroci, gli innesti di oscuri psichismi avvenuti dietro le quinte ed in una dimensione occulta non verranno mai messi in luce se non forse alla fine del tempo, giusta l'aforisma evangelico che recita: 'Nihil occultum quod non scietur'.
Le lotte tra fazioni sono un po' come le furibonde liti tra banditi che devono spartirsi il bottino, dopo aver rapinato la banca.
RispondiEliminaVeramente, come scrivi, resta un enigma il motivo per cui i Khazari, di stirpe turca, si convertirono all'Ebraismo e quali "affinità elettive" (psichiche e forse genetiche) li unissero ai circoncisi.
A buon ragione, Giovanni Paolo II è indicato con il motto De labore solis. Collegata la sua nascita ad un'eclissi ed il suo ruolo alla diffusione delle tenebre nel mondo, a mo' di apripista dell'Anticristo, sub specie vicarii Christi.
Forse andrebbe approfondito anche il significato occulto di Vulcano, ma lasciamo che sia la Luce a fugare il buio.
Ciao e grazie.